Il tour del 1906-07 della nazionale sudafricana di rugby fu una serie di incontri amichevoli disputati da questa contro squadre britanniche di club e rappresentative delle Home Nations e della Francia.
Fu il primo tour del Sudafrica (ancora prima della costituzione dello stato avvenuta nel 1910) ed è considerato l'evento in cui venne coniato il termine "Springboks" come soprannome per la squadra sudafricana.
Il tour diede risultati molto lusinghieri per i sudafricani che si guadagnarono il rispetto delle squadre dell'emisfero nord e introdussero il Sudafrica tra i paesi di grande tradizione rugbistica. Nei test ufficiali persero solo con la Scozia e pareggiarono contro l'Inghilterra.
La vittoria contro il Galles fu una grande sorpresa per molti critici e determinò la fine della carriera internazionale per molti giocatori gallesi.
Su 29 incontri, gli Springboks ne vinsero 26, pareggiandone uno e perdendone 2.
Il match contro Devon è noto per uno dei primi problemi di natura razziale. Tra i giocatori di Devon vi era Jimmy Peters, primo giocatore di colore della nazionale inglese.
I giocatori sudafricani si rifiutarono di scendere in campo, e furono convinti a giocare dal commissario governativo per il Sud Africa, presente tra il pubblico.[1]
Prima dell'incontro con i Galles, vi era la forte convinzione che il Galles avrebbe potuto vincere l'incontro.[2]. Come scrisse un commentatore, non c'è nulla nel gioco sudafricano, che impedisca ai Gallesi di ripetere il successo dell'anno scorso …”[3] (si riferiva alla storica ma contestata vittoria contro la Nuova Zelanda del 1905) . Quando una squadra denominata “Glamorgan XV” con molti nazionali Gallesi, venne costretta al pareggio contro Gloucester, alcuni dubbi entrarono nella mente di tifosi e tecnici.[3] .
Nel frattempo vi era stato il ritiro della stella gallese Gwyn Nicholls. Alla notizia, i giocatori sudafricani espressero il loro dispacere di non poter affrontare questo famoso giocatore[4]
Quando Billy Trew rinunciò a giocare nel Glamorgan XV contro Monmouthshire il 22 novembre, fu sorprendentemente proprio Nicholls a sostituirlo, e pochi giorni dopo egli stesso dichiarò al Daily Mirror che intendeva giocare contro gli Springboks[5]
Il giorno del match, il Sud Africa era privo di alcune stelle compreso il metaman Stegmann, reduce da un infortunio subito a Belfast. Dopo un inizio aggressivo dei gallesi, i sudafricani chiusero il primo tempo in vantaggio per 6-0 grazie a due mete di Joubert e Loubser.
Gwyn Nicholls disputò un pessimo match. Nel secondo tempo, proprio un suo errore diede agli Springbock la terza meta: raccolta una pall'alta, l'aprì con troppa confidenza e Klondyke Raaff la intercettò correndo in meta. Joubert trasformò per l'11-0 finale, davanti ad una folla attonita.
Per molti giocatori gallesi fu l'ultimo match internazionale.
John Billot, Springboks in Wales, Ferndale, Ron Jones Publications, 1974, ISBN.
David Parry-Jones, Prince Gwyn, Gwyn Nicholls and the First Golden Era of Welsh Rugby, Bridgend, seren, 1999, ISBN1-85411-262-7.
Wayne Thomas, A Century of Welsh Rugby Players, Ansells Ltd, 1979, ISBN.
David Smith, Williams, Gareth, Fields of Praise: The Official History of The Welsh Rugby Union, Cardiff, University of Wales Press, 1980, ISBN0-7083-0766-3.