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Susumu Shingu

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Columbus' Wind alla destra del Bigo di Renzo Piano, Genova (1992).

Susumu Shingu (新宮晋?, Shingu Susumu; Osaka, 13 luglio 1937) è uno scultore e pittore giapponese.

Le sue opere sono quasi totalmente ispirate alle forze della natura, su tutte il vento, arrivando ad affermare "Per me il vento è assoluto"[1] e realizzando decine di opere che interagiscono con questo elemento.[2]

Nato ad Osaka nel 1937, si laureò in arte presso l'università imperiale di Tokyo nel 1960.[3] Dopo la laurea, si trasferì in Italia per approfondire gli studi, frequentando tra il 1960 ed il 1962 l'accademia di belle arti di Roma, seguendo gli insegnamenti di Franco Gentilini.[3]

Tiene una personale al Cavallino di Venezia, di Carlo Cardazzo, nel 1963. Successivamente, nel 1966, a Milano. Poi torna in patria, dove l'anno seguente inizia ad esporre le sue opere tridimensionali.[3] Nel 1968 è uno degli otto artisti selezionati per esporre all'Expo 1970 di Osaka.[3]

Espone ed ottiene committenze in tutto il mondo, soprattutto in Europa ed in patria, e nel 2014 inaugura il Susumu Shingu WIND MUSEUM a Sanda.[3]

Durante la sua carriera ha collaborato con artisti ed architetti del calibro di Renzo Piano, Tadao Andō, Issey Miyake e Jiři Kilián.[2]

Con la tecnica del pop-up, ispirandosi sempre alla forza del vento, ha realizzato e scritto anche alcuni libri per bambini come "il boschetto misterioso" e "Il viaggio del vento".[4][1]

  1. ^ a b VIVI, COME IL VENTO, su Scaffalebasso.it. URL consultato il 22 luglio 2019.
  2. ^ a b (EN) Shingu, Susumu, su Jeannebucherjaeger.com. URL consultato il 22 luglio 2019.
  3. ^ a b c d e (EN) Profile, su Susumushingu.com. URL consultato il 22 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2019).
  4. ^ (EN) Bibliography, su Susumushingu.com. URL consultato il 22 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2019).

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