Vai al contenuto

Sibilla di Sassonia-Coburgo-Gotha

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Sibilla di Sassonia-Coburgo-Gotha
La principessa Sibilla di Sassonia-Coburgo-Gotha nel 1947
Principessa di Svezia
Duchessa consorte di Västerbotten
Stemma
Stemma
In carica19 ottobre 1932 –
26 gennaio 1947
Nome completotedesca: Sibylle Calma Maria Alice Bathildis Feodora
italiano: Sibilla Calma Maria Alice Batilde Teodora
Altri titoliDuchessa di Sassonia-Coburgo-Gotha
Duchessa di Sassonia
NascitaGotha, Ducato di Sassonia-Coburgo-Gotha, 18 gennaio 1908
MorteStoccolma, Regno di Svezia, 28 novembre 1972
SepolturaCimitero Reale, Solna, Regno di Svezia
DinastiaSassonia-Coburgo-Gotha per nascita
Bernadotte per matrimonio
PadreCarlo Edoardo di Sassonia-Coburgo-Gotha
MadreVittoria Adelaide di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg
ConsorteGustavo Adolfo di Svezia
FigliMargherita
Brigitta
Desirée
Cristina
Carlo Gustavo
ReligioneLuteranesimo per nascita
Luteranesimo svedese per conversione

Sibilla di Sassonia-Coburgo-Gotha (nome completo in tedesco Sibylle Calma Maria Alice Bathildis Feodora[1]; Gotha, 18 gennaio 1908Stoccolma, 28 novembre 1972) è stata duchessa consorte di Västerbotten dal 1932 al 1947, come moglie del principe Gustavo Adolfo.

Fu la madre dell'attuale re di Svezia, Carlo XVI Gustavo.

La principessa Sibilla nel 1914.

Sibilla nacque a Castello Friedenstein il 18 gennaio 1908, secondogenita del duca Carlo Edoardo e di Vittoria Adelaide di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg.[1] Attraverso suo padre, era una bisnipote di Vittoria del Regno Unito.[2]

Inizialmente venne educata da governanti e tutori privati, per frequentare in seguito il Gymnasium Alexandrinum di Coburgo e la Kunstgewerbeschule a Weimar.[2]

Nel novembre 1931, Sibilla era a Londra per partecipare alle nozze di Lady May Cambridge come damigella. Una delle altre damigelle era Ingrid di Svezia, che presentò Sibilla a suo fratello, il Principe Gustavo Adolfo, Duca di Västerbotten. Il loro fidanzamento fu annunciato al Palazzo di Callenberg a Coburgo il 16 giugno 1932.

Le nozze della Principessa Sibilla e del Principe Gustavo Adolfo di Svezia a Coburgo nel 1932.

Il 19 ottobre 1932 a Coburgo, Sibilla sposò suo cugino di secondo grado il Principe Gustavo Adolfo, Duca di Västerbotten, in una cerimonia civile, seguita dalle nozze religiose il giorno successivo nella Chiesa di San Maurizio (Coburgo). Gustavo Adolfo era il maggiore dei figli maschi del Principe della Corona Gustavo Adolfo di Svezia (in seguito Re Gustavo VI Adolfo) e della Principessa Margherita di Connaught, una nipote della Regina Vittoria. Sia Sibilla che il suo consorte erano bisnipoti della Regina Vittoria. Sibilla non diventò mai principessa ereditaria poiché suo marito morì prima del nonno, Re Gustavo V.

Il matrimonio fu celebrato in maniera ufficiale a Coburgo, poiché il Presidente Hindenburg aveva ordinato che nessun onore doveva essere prestato.[3] Tuttavia, dato che la città di Coburgo diventò all'epoca dominio del partito nazista, i festeggiamenti che si tennero furono influenzato dai nazisti, il che fece una pessima impressione in Svezia.[3] La coppia trascorse la loro luna di miele in Italia prima di arrivare a Stoccolma il 25 novembre 1932.

Principessa di Svezia

[modifica | modifica wikitesto]

La coppia si stabilì al Palazzo di Haga, motivo per il quale le loro quattro figlie erano comunemente note durante la loro infanzia in svedese come le "Hagaprinsessorna" (italiano: "Le Principesse Haga"). Sibilla intraprese i suoi doveri reali appena due giorni dopo il suo arrivo, quando, assistita dalla principessa Ingrid, offrì un premio al vincitore di un torneo di scherma. Sibilla condivideva l'entusiasmo di suo marito per lo sport e le attività all'aria aperta, la coppia possedeva un cottage sull'isola di Ingarö ed un altro a Storlien.[3] Sibilla era anche una forte sostenitrice del movimento del guidismo svedese.

Sibilla, tuttavia, non fu popolare in Svezia. Lei e suo marito erano ospiti frequenti presso varie associazioni tedesche e club a Stoccolma, il che li rendeva sospetti agli occhi del pubblico e della stampa che, nel corso del 1930, associava facilmente tutto ciò che era tedesco con il partito nazista.[3] Il fatto che i membri della sua stessa famiglia e dei parenti in Germania erano attivisti nazisti influenzò anche la sua reputazione in Svezia. Inoltre, Sibilla aveva difficoltà ad apprendere la lingua svedese, il che ha contribuito alla distanza tra lei e l'opinione pubblica svedese.[3] Nel corso del tempo, Sibila divenne più riservata, mentre il suo (e del marito) rapporto con la stampa non fu mai molto buono, anche se compiva sforzi per colmare la distanza.

Tra i suoi incarichi ufficiali vi era furono la presidenza di Sällskapet Barnavård nel 1948 e la presidenza onoraria della Hörselfrämjandet nel 1935; la Sveriges flickscoutråd nel 1939; la Kvinnliga bilkåren nel 1939; la Stiftelsen Solstickan nel 1941; la Stiftelsen Drottning Victorias Vilohem på Öland nel 1951. Nel 1938 fondò la Prinsessan Sibyllas S:t Martin-stiftelse.

Vita successiva

[modifica | modifica wikitesto]
Tomba di Sibilla e di Gustavo Adolfo sull'isola di Karlsborg a Solna, Svezia

Sibilla diventò vedova nel 1947 quando il principe Gustavo Adolfo morì in un incidente aereo all'aeroporto di Copenaghen in Danimarca. Il loro unico figlio maschio, il principe Carlo Gustavo, diventò secondo nella linea di successione al trono all'età di nove mesi e nel 1950 principe ereditario all'età di quattro anni. Nel 1951 la principessa Sibilla si trasferì da Haga al Palazzo Reale di Stoccolma. Durante le estati, rimaneva a Solliden. Nel corso di questi anni, sviluppò un interesse per le questioni ambientali.

Dopo che la matrigna di suo marito, la Regina Luisa morì nel 1965, Sibilla diventò la prima donna del Regno, assistendo il suocero durante i suoi impegni ufficiali. Durante questi anni, godé di un po' più di popolarità, il che fece sì che il suo umorismo e il senso di auto-ironia diventassero più noti e apprezzati. Continuò con i cosiddetti "pranzi delle signore democratiche" per le donne in carriera, sostenuti dalla regina Louise a partire dal 1962 come una sostituzione della presentazione a corte.

Sibilla morì a Stoccolma per un cancro all'intestino, qualche mese prima che il figlio salisse al trono. Dopo le esequie, le sue ceneri furono sepolte nel cimitero reale.

Dal matrimonio con Gustavo Adolfo nacquero cinque figli:[1]

  • Margherita, principessa di Svezia (31 ottobre 1934), sposò nel 1964 John Ambler, hanno avuto figli.
  • Brigitta, principessa di Svezia (19 gennaio 1937), sposò nel 1961 Giovanni Giorgio di Hohenzollern-Sigmaringen, hanno avuto figli.
  • Desirée, principessa di Svezia (2 giugno 1938), sposò nel 1964 Nils-August Otto Silfverschiöld, hanno avuto figli.
  • Cristina, principessa di Svezia (3 agosto 1943), sposò nel 1974 Tord Gösta Magnuson, hanno avuto figli.
  • Carlo XVI Gustavo di Svezia (30 aprile 1946); sposò nel 1976 Silvia Sommerlath, hanno avuto figli.

Titoli, trattamento, onorificenze e stemma

[modifica | modifica wikitesto]

Titoli e trattamento

[modifica | modifica wikitesto]
  • 18 gennaio 1908 – 28 marzo 1919: Sua Altezza Reale Principessa Sibilla di Sassonia-Coburgo e Gotha, Duchessa in Sassonia, Principessa di Gran Bretagna e Irlanda
  • 28 marzo 1919 – 19 ottobre 1932: Sua Altezza Principessa Sibilla di Sassonia-Coburgo e Gotha, Duchessa in Sassonia
  • 19 ottobre 1932 – 26 gennaio 1947: Sua Altezza Reale Principessa Sibilla di Svezia, Duchessa Consorte di Västerbotten, Principessa di Sassonia-Coburgo e Gotha, Duchessa in Sassonia
  • 26 gennaio 1947 – 28 novembre 1972: Sua Altezza Reale Principessa Sibilla di Svezia, Duchessa Vedova di Västerbotten, Principessa di Sassonia-Coburgo e Gotha, Duchessa in Sassonia
Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Principe Alberto di Sassonia-Coburgo e Gotha Ernesto I, Duca di Sassonia-Coburgo-Gotha  
 
Principessa Luisa di Sassonia-Gotha-Altenburg  
Principe Leopoldo, Duca di Albany  
Vittoria del Regno Unito Principe Edoardo, Duca di Kent e Strathearn  
 
Principessa Vittoria di Sassonia-Coburgo-Saalfeld  
Carlo Edoardo, Duca di Sassonia-Coburgo e Gotha  
Giorgio Vittorio, Principe di Waldeck e Pyrmont Giorgio II, Principe di Waldeck e Pyrmont  
 
Principessa Emma di Anhalt-Bernburg-Schaumburg-Hoym  
Principessa Elena di Waldeck e Pyrmont  
Principessa Elena di Nassau Guglielmo, Duca di Nassau  
 
Principessa Paolina di Württemberg  
Principessa Sibilla di Sassonia-Coburgo e Gotha  
Federico, Duca di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg Federico Guglielmo, Duca di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg  
 
Principessa Luisa Carolina d'Assia-Kassel  
Federico Ferdinando, Duca di Schleswig-Holstein  
Principessa Adelaide di Schaumburg-Lippe Giorgio Guglielmo, Principe di Schaumburg-Lippe  
 
Principessa Ida di Waldeck e Pyrmont  
Principessa Vittoria Adelaide di Schleswig-Holstein  
Federico VIII, Duca di Schleswig-Holstein Cristiano, Duca di Augustenburg  
 
Contessa Luisa Sofia di Danneskiold-Samsøe  
Carolina Matilde di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Augustenburg  
Principessa Adelaide di Hohenlohe-Langenburg Ernesto I, Principe di Hohenlohe-Langenburg  
 
Principessa Feodora di Leiningen  
 
Stemma di Sibilla di Sassonia-Coburgo-Gotha

Onorificenze di Sassonia-Coburgo e Gotha

[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze svedesi

[modifica | modifica wikitesto]
Dama di II Classe dell'Ordine famigliare reale di re Gustavo V - nastrino per uniforme ordinaria
Dama di II Classe dell'Ordine famigliare reale di re Gustavo V
— [8]
Dama di II Classe dell'Ordine famigliare reale di re Gustavo VI Adolfo - nastrino per uniforme ordinaria
Dama di II Classe dell'Ordine famigliare reale di re Gustavo VI Adolfo
— [9][10]

Onorificenze straniere

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ a b c Darryl Lundy, Genealogia della principessa Sibilla di Sassonia Coburgo-Gotha, su thepeerage.com, thePeerage.com, 10 maggio 2003. URL consultato il 23 settembre 2009.
  2. ^ a b (EN) Brittani Barger, Princess Sibylla of Saxe-Coburg and Gotha – Duchess of Västerbotten, in historyofroyalwomen.com, 13 ottobre 2016. URL consultato il 28 giugno 2023.
  3. ^ a b c d e Lars Elgklou (Swedish): Bernadotte. Historien - och historier - om en familj (English: "Bernadotte. The history - and stories - of a family") Askild & Kärnekull Förlag AB, Stockholm 1978. ISBN 91-7008-882-9.
  4. ^ Immagine
  5. ^ Immagine
  6. ^ Immagine
  7. ^ Immagine
  8. ^ Immagine
  9. ^ Immagine
  10. ^ Immagine
  11. ^ Immagine
  12. ^ Immagine
  13. ^ Immagine

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN52780391 · ISNI (EN0000 0000 5544 5702 · LCCN (ENn2009018415 · GND (DE129878197 · BNF (FRcb16959899v (data) · J9U (ENHE987007458170105171