Santa Cruz de la Zarza
Santa Cruz de la Zarza comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Spagna |
Comunità autonoma | Castiglia-La Mancia |
Provincia | Toledo |
Territorio | |
Coordinate | 39°58′36.12″N 3°11′26.88″W |
Altitudine | 790 m s.l.m. |
Superficie | 264,54 km² |
Abitanti | 4 891[1] (2010) |
Densità | 18,49 ab./km² |
Comuni confinanti | Belinchón (CU), Cabezamesada, Corral de Almaguer, Fuente de Pedro Naharro (CU), Fuentidueña de Tajo (M), Horcajo de Santiago (CU), Tarancón (CU), Villamanrique de Tajo (M), Villarejo de Salvanés (M), Villarrubia de Santiago, Villatobas, Zarza de Tajo (CU) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 45370 |
Prefisso | (+34) 925125 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice INE | 45156 |
Targa | TO |
Patrono | Isidoro l'Agricoltore Madonna del Rosario |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Santa Cruz de la Zarza è un comune spagnolo di 4.891 abitanti[1] situato nella comunità autonoma di Castiglia-La Mancia. Appartenente alla provincia di Toledo, si trova nel nord-est della cosiddetta Mesa de Ocaňa (una comarca) e a sud del Tago.
La sua economia, sino a poco tempo fa basata quasi esclusivamente sull'agricoltura (vigne, olivi e cereali) e l'allevamento, si è rivolta sempre più verso la prestazione di servizi (uffici e commercio), le attività industriali e quelle edilizie.
Le feste patronali, in onore della Madonna del Rosario, si celebrano verso la fine del mese d'agosto.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Le testimonianze più antiche dell'esistenza di un insediamento umano nella zona risalgono all'età del ferro (VII-VI secolo a.C.) con la necropoli di Las Esperillas. Per la sua posizione dominante sulla valle del Tago, la località divenne un punto nodale per le comunicazioni fra Mérida e Saragozza e una postazione fortificata sia in epoca romana (con i nomi di Belcinia o Velsinia e la statio di Vicus Cuminarius, poi denominata Castelforte de Valcominoso)[2] sia, in seguito, con i visigoti e gli arabi.
La fondazione del nucleo abitativo attuale così come l'origine del suo nome dovrebbero invece essere collegate all'antico ordine monastico-militare di Santiago di Compostela, al quale quel territorio venne ceduto nel XII secolo. Qui, dopo che papa Alessandro III ebbe approvato la costituzione dell'ordine con la bolla del 5 luglio 1175, i monaci-cavalieri diedero vita a un'encomienda che andò progressivamente crescendo d'importanza: nel 1242 il gran maestro Rodrigo Íñiguez (o Yáñez) fece di Santa Cruz il centro direttivo di tutto il territorio e nel 1253 il gran maestro Pelayo Pérez Correa le concesse particolari privilegi.
La denominazione "de la Zarza" (con riferimento forse al rovo e alle more) venne aggiunta solo nel XVI secolo.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (ES) Dato dell'Instituto Nacional de Estadística - Cifras de población referidas al 2010.
- ^ (ES) Pascual Madoz, "Cruz de la Zarza (Santa)", in Diccionario geográfico-estadístico-histórico de España y sus posesiones de Ultramar, Madrid, Establecimiento Tipográfico-Literario Universal, 1847, vol. 7, pp. 184-185 (consultabile nella Biblioteca Virtual de Andalucía).
- ^ Cfr. la scheda (ES) "Municipio de Santa Cruz de la Zarza" sul sito Diputación de Toledo.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Santa Cruz de la Zarza
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Associazione Culturale degli Amici del Museo Etnologico di Santa Cruz de la Zarza (Toledo), su santacruzzarza.es. URL consultato l'8 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2007).
- Carte & fotografie da satellite di Santa Cruz, su fallingrain.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 316733763 |
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