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Relazioni internazionali dell'Estonia

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Le relazioni internazionali dell'Estonia, dal momento in cui ha ristabilito l'indipendenza, sono caratterizzate dal ricercare una stretta cooperazione con tutte le nazioni occidentali, in primis la Finlandia e più in generale con l'intera Scandinavia e gli Stati Uniti d'America.

Per Repubblica dell'Estonia è da intendersi come la continuazione della repubblica esistente tra il 1918 ed il 1940, che divenne indipendente il 24 febbraio 1918, dall'Impero russo.[1]

L'indipendenza

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Con il restauro dell'indipendenza, succeduta alla fine dell'occupazione ed annessione all'Unione Sovietica, anche la Federazione Russa fu tra le prime nazioni a riconoscere il ritorno all'indipendenza dell'Estonia. La prima nazione europea a farlo, in assoluto, fu l'Islanda il 22 agosto 1991, con cui l'Estonia mantiene ottimi rapporti internazionali.

L'immediata priorità dell'Estonia, restaurata l'indipendenza, fu il ritiro delle forze militari russe (ex-sovietiche) che ancora permanevano sul territorio estone. Nell'agosto del 1994 il rientro dei sovietici fu completato e gli estoni poterono veramente considerarsi liberi e sollevati dall'occupazione straniera durata 51 anni. Quello dei Paesi Baltici fu l'unico caso europeo di occupazione militare, ancora esistente alla fine degli anni ottanta, dal dopoguerra.

In ogni caso, nonostante la libertà e l'indipendenza ristabilite, le relazioni con Mosca sono rimaste abbastanza difficoltose, prima di tutto perché la Russia ha deciso di non ratificare il trattato sui confini che aveva regolarmente siglato nel 1999.

Cooperazioni dopo il restauro dell'indipendenza

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il Presidente Toomas Hendrik Ilves e il Presidente George W. Bush, in Estonia 2006.
il Presidente Toomas Hendrik Ilves, e la moglie, la First lady Evelin Ilves a New York con Barack Obama la First lady Michelle Obama nel 2009.

Il presidente estone Toomas Hendrik Ilves e il presidente statunitense George W. Bush si sono incontrati in visita ufficiale in Estonia nel 2006. I due obiettivi politici più importanti al riguardo sono stati: l'ammissione alla Nato e quello all'Unione europea nel 2004, raggiunti a marzo e maggio del 2004 rispettivamente.

Il riallineamento dell'Estonia verso l'occidente è stato accompagnato da un generale e netto deterioramento delle relazioni con la Russia; sia per la mancata ratifica, da parte russa, del trattato sui confini già precedentemente siglato; sia per le dimostrazioni e la controversia, scaturita nel 2007, in occasione della riallocazione del Soldato di Bronzo, (simbolo delle passate occupazioni militari straniere), in un sacrario periferico a Tallinn.[2]

L'elemento più fondante delle relazioni estere estoni è sicuramente lo stretto legame e il riorientamento verso i Paesi Nordici, specialmente la Finlandia culturalmente più vicina, e la Svezia. Fatto questo che ha portato gli estoni a considerarsi molto più un popolo nordico che baltico, anche al riguardo dei loro storici legami con la Danimarca, la Svezia ed in particolare con la Finlandia, con la quale condividono una cultura ugrofinnica ed un quasi mutuabile idioma linguistico. Nel dicembre 1999 il Ministro degli Affari Esteri (divenuto nel 2006 Presidente dell'Estonia) Toomas Hendrik Ilves tenne un discorso dal titolo: Estonia come un Paese Nordico all'Istituto Svedese per gli Affari Internazionali. Nel 2003, il Ministero degli Esteri estone ospitò un'esposizione chiamata Estonia: Nordici con un twist. Nel 2005 l'Estonia è entrata a far parte del Battaglione Militare Nordico dell'Unione europea. Da tempo mostra un continuo interesse ed aspira ad entrare a far parte del Consiglio Nordico

Se fino al 1992 il mercato russo obbligatoriamente coinvolgeva il 92% del commercio estero internazionale estone, oggi vi è un'intensa interdipendenza tra l'Estonia e le sue vicine sorelle nordiche. Più di tre quarti degli investimenti estoni sono originati dai paesi nordici (principalmente Finlandia e Svezia) e la Germania, verso i quali l'Estonia invia oltre il 42% delle sue esportazioni (un'enormità specie se comparate con l'8,8% verso la Lettonia, 4,7% verso la Lettonia e solo 6,5% verso la Federazione Russa). Anche il sistema politico, con la sua Flat tax di entrata e il suo modello di stato non-welfare si ispira molto più al sistema degli stati nordici, invece che a quello di molti altri stati europei.

L'Estonia prende parte a 181 organizzazioni internazionali incluso: BRI, CBSS, CE, EAPC, EBRD, ECE, UE (membro dal 1º maggio 2004), FAO, AIEA, BIRS, ICAO, CRMRI, IFC, IFRCS, IHO, ILO, FMI, Organizzazione Marittima Internazionale, Interpol, CIO, IOM (osservatore), ISO (corrispondente), ITU, ITUC, NATO, OPCW, OCSE, PpP, ONU, UNCTAD, UNESCO, UNMIBH, UNMIK, UNTSO, UPU, WCO, WEU (partner associato), WHO, WIPO, WMO, WTO.

Contrasti internazionali

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Le negoziazioni estoni e russe raggiunsero un accordo tecnico sui confini nel dicembre del 1996. Il trattato sui confini avrebbe dovuto entrare in atto nel 1999. Il 18 maggio 2005 il Ministro degli Esteri estone Urmas Paet e il suo collega russo Sergej Lavrov firmarono a Mosca il Trattato tra il Governo della Repubblica d' Estonia ed il Governo della Federazione Russa sul confine estone-russo[3] e il Trattato tra il Governo della Repubblica d'Estonia e quello della Federazione Russa sulla Delimitazione delle Zone Marittime nel Golfo di Finlandia e nel Golfo di Narva. Il Riigikogu (il Parlamento estone) ratificò entrambi i trattati il 20 giugno 2005 e il Presidente dell' Estonia Arnold Rüütel li rese pubblici alla popolazione il 22 giugno 2005.

Inaspettatamente il 31 agosto 2005 il Presidente russo Vladimir Putin diede un formale ordine scritto al Ministro degli affari esteri russo di notificare al collega estone la volontà di non partecipare più ai trattati di confine tra la Federazione Russa e la Repubblica d' Estonia. Il 6 settembre 2005 il Ministro degli esteri russo consegnò un dispaccio all'Estonia, nel quale si affermava che la Russia non intendeva più né procedere né prendere parte all'accordo sui confini tra l'Estonia e la Russia asserendo di non considerarsi più parte dello stesso per via delle circostanze relativa all'oggetto ed ai propositi dell'oggetto espresso nei trattati.

Relazioni diplomatiche

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L'Estonia stabilì relazioni diplomatiche con il Kazakistan a partire dal 27 maggio 1992. L'Estonia è rappresentata in Kazakistan attraverso la sua ambasciata a Mosca. Mentre il Kazakistan è rappresentato in Estonia con la sua ambasciata a Vilnius, in Lituania.

L'Uruguay fu una delle nazioni che si rifiutò di riconoscere l'occupazione militare sovietica nelle repubbliche baltiche e riconobbe per la seconda volta l'indipendenza dell'Estonia il 28 agosto 1991. Estonia ed Uruguay ripresero le loro relazioni diplomatiche il 30 settembre 1992. L'Uruguay è rappresentato in Estonia attraverso la sua ambasciata presente a Stoccolma, in Svezia e un consolato onorario a Tallinn. L'Estonia è rappresentata in Uruguay con un consolato onorario a Montevideo.

Inaugurando una stagione di cooperazione diplomatica con la Lettonia, l'Estonia ha aperto un'ambasciata al Cairo in Egitto, nella primavera del 2010 così come deciso e stabilito con un accordo firmato dal Segretario del Ministro degli esteri estone, Marten Kokk e l'ambasciatore della Repubblica della Lettonia, Kārlis Eihenbaums, il 5 gennaio 2010.

Alla data del febbraio 2012, l'Estonia non ha ancora stabilito relazioni diplomatiche con tre nazioni: Corea del Nord, Sudan e Birmania. Il Ministro degli Esteri estone, Urman Paet ha indicato che a seguito delle riforme politiche nello Stato della Birmania avvenute nel 2011 e 2012, l'Estonia sta riconsiderando l'opportunità di stabilire, con il governo di questo Stato asiatico, le formali relazioni diplomatiche

Relazioni con i vari paesi

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Nazione Inizio Relazioni formali Notizie Utili
Armenia (bandiera) Armenia 23 agosto 1992
Australia (bandiera) Australia 27 agosto 1991
  • L'Australia riconobbe l'Estonia il 22 settembre 1921.
  • Entrambe le nazioni ristabilirono relazioni diplomatiche dal 21 novembre 1991.
  • L'Australia è rappresentata in Estonia attraverso la sua ambasciata a Stoccolma (Svezia), e con un consolato onorario a Tallinn.
  • Estonia è rappresentata in Australia attraverso la sua ambasciata a Tokyo (Giappone) e con tre consolati onorari (a Claremont, Hobart, e due a Sydney).
  • l'Australia ospita una delle più grandi comunità di estoni all'estero, con 8.232 persone censite come estoni nel 2006 dal Censimento australiano.[5][6]
Austria (bandiera) Austria 28 agosto 1991
Azerbaigian (bandiera) Azerbaigian 20 aprile 1992
Bielorussia (bandiera) Bielorussia 6 aprile 1992
  • La Bielorussia ha un consolato generale a Tallinn.[8]
  • l'Estonia aprì il suo Consolato generale a Minsk il 21 luglio 1995.[9]
Belgio (bandiera) Belgio
Bulgaria (bandiera) Bulgaria 10 settembre 1991
  • La Bulgaria riconobbe l'Estonia il 20 maggio, 1921 e la riconobbe nuovamente i 26 agosto 1991.
  • La Bulgaria è rappresentata in Estonia attraverso un Consolato onorario a Tallinn.
  • L'Estonia ha un'ambasciata ed un Consolato onorario a Sofia.[10]
Canada (bandiera) Canada 1922
26 agosto 1991
Cile (bandiera) Cile 27 settembre 1991
  • Il Cile riconobbe nuovamente l'Estonia il 28 agosto 1991 e le relazioni diplomatiche tra i due paesi si ristabilirono dal 27 settembre 1991. Il Cile è rappresentato in Estonia attraverso l'ambasciata cilena ad Helsinki (Finlandia) e per mezzo di un consolato onorario a Tallinn. L'Estonia è rappresentata in Cile attraverso un consolato onorario a Santiago. L'attuale ambasciatore cileno, Carlos Parra Merino, ha ufficialmente presentato le sue credenziali al Presidente dell'Estonia Toomas Hendrik Ilves a giugno del 2007[12] Carlos Parra Merino risiede a Helsinki.
  • Un accordo sulla liberalizzazione del visto per i viaggi tra Estonia e Cile on visa-free travel divenne operante dal 2 dicembre 2000.[13][14][15] Le due nazioni hanno anche in applicazione un Memorandum di cooperazione tra i Ministri degli Affari Esteri.[13] Altri accordi sulla cooperazione culturale, turistica e IT sono stati abrogati.[13]
  • Il Cile è tra i più importanti partner del commercio estero in Sud America.[16]
  • Nel 2007, il commercio tra Estonia e Cile fu valutato attorno ai 6,3 milioni di EUR. Le esportazioni estoni includono principalmente macchinari, componenti meccaniche e minerali petroliferi; le esportazioni cilene includono soprattutto vino, pesce, crostacei e frutta. Nel 2004, 83% delle esportazioni cilene verso l'Estonia, che totalizzavano in 2,4 milioni di EUR, consistevano in vino.[13] Nel 2008, il vino cileno ha coperto la più alta percentuale di importazioni di vino dell'Estonia, seguito dal vino della Spagna[17] A causa del suo clima sfavorevole per la produzione di uva su larga scala, molto del vino venduto in Estonia è importato.
  • Nel 2006, l'Estonia e il Cile stamparono insieme una serie di francobolli sul tema dell'Antartico, su disegno di Ülle Marks e Jüri Kass, con immagini del pinguino imperatore e della balena.[18] In ambito culturale, da rilevare che le opere degli scrittori cileni Isabel Allende, Pablo Neruda e José Donoso sono state tradotte in estone.[13]
Croazia (bandiera) Croazia 2 marzo 1992
Cina (bandiera) Cina
Cipro (bandiera) Cipro
Rep. Ceca (bandiera) Rep. Ceca
Corea del Sud (bandiera) Corea del Sud 17 settembre 1991
  • La Corea del Sud riconobbe l'Estonia il 6 settembre 1991.
  • L'Estonia ha un consolato onorario a Seul.
  • La Corea del Sud è rappresentata in Estonia dalla sua ambasciata a Helsinki e attraverso un consolato onorario a Tallinn.
  • Nel 2006, la Corea venne classificata dall'Estonia come il 35° partner per le esportazioni e 29° per le importazioni. Le esportazioni estoni verso la Corea consistono principalmente in macchinari e applicazioni meccaniche e articoli in legno. Le principali importazioni dalla Corea verso l'Estonia sono veicoli per il trasporto e invenzioni meccaniche. Il valore totale delle esportazioni in Corea nel 2006 erano 19,2 milioni di euro, mentre le importazioni dalla Corea totalizzavano 34,6 milioni di euro.[21]
  • Ministero sudcoreano per gli Affari e Commercio Estero - Relazioni con l'Estonia, su mofat.go.kr. URL consultato il 3 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2008).
Danimarca (bandiera) Danimarca
Egitto (bandiera) Egitto 2 gennaio 1992
Finlandia (bandiera) Finlandia 29 agosto 1991
Francia (bandiera) Francia 30 agosto 1991
Georgia (bandiera) Georgia 17 giugno 1992
Germania (bandiera) Germania 28 agosto 1991
  • La Germania riconobbe l'indipendenza dell'Estonia de jure il 9 luglio 1921. Le relazioni diplomatiche tra le due nazioni, culturalmente e storicamente legate, furono restaurate il 28 agosto 1991. A seguito di questo evento furono riaperte le rispettive ambasciate a Bonn e Tallinn. Nel febbraio del 1999 la Germania aprì una nuova ambasciata a Tallinn. L'ambasciata storica a Berlino riaprì i battenti con una solenne e significativa cerimonia, in cui erano presenti le più alte cariche dello Stato estone tra cui Lennart Meri e di quello tedesco. Si svolse il 27 settembre 2001.
  • Entrambe le nazioni sono membri a pieno titolo della Unione europea, della Nato, dell'Area Euro e del Consiglio del mar Baltico
  • La Germania è uno dei maggiori partner commerciali dell'Estonia. Le ottime relazioni con la Germania, sia in campo economico che quello culturale sono state da sempre una priorità per la politica estera estone. Durante gli ultimi anni numerosi contatti ad alto livello sono diventati più stretti e significativi.
  • L'entrata dell'Estonia nell'Unione europea e nell'area dell'Euro ha contribuito enormemente a rendere più saldi e stretti i loro rapporti. La Germania ha da sempre sostenuto le aspirazioni dell'Estonia, e degli altri stati baltici, di tornare ad essere parte integrante dell'Europa.
  • Oltre alle citate ambasciate a Berlino e Tallinn in Germania sono presenti 5 consolati onorari estoni: a Monaco, Amburgo, Kiel, Düsseldorf e Stoccarda
  • Ministero estone degli Affari Esteri - Relazioni con la Germania, su vm.ee. URL consultato il 3 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 18 luglio 2007).
Giappone (bandiera) Giappone 10 ottobre 1991
Grecia (bandiera) Grecia 2 ottobre 1991
Islanda (bandiera) Islanda 26 agosto 1991
India (bandiera) India 2 dicembre 1991
  • L'India riconobbe nuovamente l'Estonia il 9 settembre 1991.
  • L'Estonia è rappresentata in India da due consolati onorari (a Mumbai e Nuova Delhi).
  • L'India è rappresentata in Estonia attraverso l'ambasciata di Helsinki (Finlandia) e attraverso un consolato onorario a Tallinn.
Irlanda (bandiera) Irlanda 10 settembre 1991
Israele (bandiera) Israele 9 gennaio 1992
Italia (bandiera) Italia 31 agosto 1991
Kosovo (bandiera) Kosovo 24 aprile 2008
  • L'Estonia riconobbe internazionalmente il Kosovo il 21 febbraio 2008.
  • Le relazioni sono iniziate il 24 aprile 2008. Il Kosovo è sotto la protezione dell'Onu
Lettonia (bandiera) Lettonia 3 gennaio 1992

Vedi anche: Relazioni bilaterali tra Estonia e Lettonia
* L'Estonia ha un'ambasciata a Riga.

  • La Lettonia ha un'ambasciata a Tallinn.
  • I due stati sono confinanti e condividono 343 km di linea di confine.[33]
  • Godono di ottime e antiche relazioni. Hanno condiviso un medesimo destino storico e di vicinanza durante il periodo di occupazione sovietica.[34]
Lituania (bandiera) Lituania 16 giugno 1991

Vedi anche: Relazioni bilaterali tra Estonia e Lettonia
* L'Estonia ha un'ambasciata a Vilnius.[35]

Lussemburgo (bandiera) Lussemburgo 29 agosto 1991
  • Il Lussemburgo riconobbe l'Estonia il 22 febbraio 1923 e nuovamente il 27 agosto 1991.[37] Relazioni diplomatiche tra i due stati furono ristabilite il 29 agosto 1991.[37] l'Estonia è rappresentata nel Lussemburgo attraverso la sua ambasciata a Bruxelles in (Belgio) e un consolato onorario a Lussemburgo.[37] Il Lussemburgo è rappresentato in Estonia attraverso la sua ambasciata a Praga (Repubblica Ceca).[37] Al 31 dicembre 2007 gli investimenti esteri fatti in Estonia originavano dal Lussemburgo, totalizzando 225 milioni di euro e contando per circa il 2% del volume totale degli investimenti diretti esteri. Il Lussemburgo è al 10 posto nella classifica generale del commercio coi paesi esteri. Gli investimenti dal Lussemburgo riguardano principalmente le attività immobiliari e le attività finanziarie (46%), commercio all'ingrosso e al dettaglio (34%) e intermediazione finanziaria (15%). Il resto è costituito dal settore dei trasporti, delle comunicazioni e quello manifatturiero. Alla stessa data gli investimenti estoni diretti in Lussemburgo totalizzarono un milione e cento euro, ed erano principalmente costituiti dai settori finanziari ed immobiliari.[37] Ci sono circa 300 estoni che vivono in Lussemburgo.[37]
  • Accordo commerciale tra Estonia - Belgio e Lussemburgo del (1935)[38]
  • Accordo sui trasporti commerciali tra Estonia, Lettonia, Lituania, Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi (entrato in vigore il 1.12.94)[39]
  • Accordo tra Estonia e l'Unione Belga-Lussemburghese sulla Reciproca Cooperazione e Protezione degli Investimenti (entrato in vigore il 23.09.99)[40]
  • Accordo tra Estonia e gli Stati del Benelux sulla Riammissione delle Persone (entrato in vigore dal 1.02.05)
  • Accordo sull'Elusione della Doppia Tassazione e Prevenzione della Evasione della Tassa sull'entrata di capitali. (firmato il 23.05.2006)[41][42]
Malta (bandiera) Malta 1º gennaio 1992
Moldavia (bandiera) Moldavia 10 novembre 1992
Norvegia (bandiera) Norvegia 27 agosto 1991
Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi 21 settembre 1991
  • I Paesi Bassi riconobbero l'Estonia il 5 marzo 1921. Con il termine dell'occupazione militare sovietica dell'Estonia vennero ripresi contatti diplomatici tra l'Estonia, tornata indipendente, e i Paesi Bassi. Il nuovo riconoscimento ufficiale avvenne il 2 settembre 1991.
  • L'Estonia ha un'ambasciata a L'Aia e due consolati onorari (a Curaçao e a Rotterdam).[47]
  • I Paesi Bassi hanno un'ambasciata a Tallinn.[48]
  • Entrambi i paesi sono membri a pieno titolo della NATO e dell'Unione europea.
  • Ministero estone degli Affari Esteri - Relazioni con i Paesi Bassi, su mfa.ee. URL consultato il 3 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2007).
  • Ministero olandese degli Affari Esteri - Relazioni con l'Estonia (in olandese) [collegamento interrotto], su minbuza.nl.
Polonia (bandiera) Polonia settembre 1991
Portogallo (bandiera) Portogallo 10 ottobre 1991
Regno Unito (bandiera) Regno Unito 5 settembre 1991
Romania (bandiera) Romania 13 settembre 1991
Russia (bandiera) Russia 24 ottobre 1991

Vedi anche: Relazioni bilaterali tra Estonia e Russia
* Le relazioni russo-estoni furono ristabilite nel gennaio del 1991, quando l'allora presidente della RSS Russa Boris Elsin e Arnold Rüütel della RSS Estone si incontrarono a Tallinn e siglarono un trattato sulle relazioni tra i due paesi, dopo l'anticipata volontà di indipendenza dell'Estonia dall'Urss.[57][58]

  • La Russia riconobbe nuovamente l'Estonia indipendente il 24 agosto 1991 dopo il fallito colpo di stato sovietico, e fu una delle prime nazioni a fare ciò. L'Unione Sovietica riconobbe l'indipendenza dell'Estonia il 6 settembre. I legami tra l'Estonia e Boris El'cin si indebolirono rispetto a quanto inizialmente il leader russo avesse dimostrato con la sua solidarietà con i Paesi Baltici nel gennaio 1991.

Notizie concernenti:

  • il lento e difficile ritiro delle truppe occupanti sovietiche dalle Repubbliche Baltiche, conclusosi completamente solo nel 1994, lasciando danni ingenti sul territorio estone,
  • la mancata ratifica del trattato sul confine estone-russo,
  • il non rispetto del Trattato di Tartu;
  • la negazione della cittadinanza automatica ai russi che si stabilirono in Estonia nel periodo di occupazione sovietica (1940/1941-1944/1991) e ai loro discendenti[59]

raffreddarono i rapporti e mantennero alti i toni di contenzioso tra le due nazioni.

Serbia (bandiera) Serbia 9 febbraio 2001
Slovacchia (bandiera) Slovacchia 30 marzo 1993
Spagna (bandiera) Spagna 10 settembre 1991
Sri Lanka (bandiera) Sri Lanka 31 gennaio 1996
  • Lo Sri Lanka riconobbe l'Estonia il 10 ottobre 1991.
  • Lo Sri Lanka ha un'ambasciata a Stoccolma che accredita l'Estonia.
  • L'Estonia non ha ambasciate dello Sri Lanka.
  • Le relazioni economiche tra Sri Lanka ed Estonia sono di modesta entità.
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti 4 settembre 1991
  • Le relazioni internazionali tra USA e Estonia sono intense e continue. Le relazioni internazionali sono state costanti nel tempo e profonde fin dagli anni 1920 e già nel periodo di indipendenza estone tra le due guerre. Gli Stati Uniti e l'Estonia sono alleati e partner importanti.
  • Gli Stati Uniti riconobbero la Repubblica d'Estonia de jure il 28 luglio 1922. La prima sede diplomatica negli Stati Uniti fu aperta nello stesso anno, e continuò la sua attività ininterrottamente anche durante tutto il periodo di occupazione militare sovietica dell'Estonia, nel dopoguerra. Gli Stati Uniti e molti paesi occidentali europei, non riconobbero mai l'annessione forzata dell'Estonia all'Urss. Il governo degli Usa continuò a trattare e a riconoscere legale sul suolo americano la rappresentanza diplomatica della Repubblica d'Estonia. Il riconoscimento della continuità legale della Repubblica d'Estonia è stato un elemento fondamentale per le relazioni tra Estonia e Stati Uniti d'America.
  • La sede diplomatica più importante dell'Estonia in Usa è a Washington. Vi sono circa 25.000 estoni che si sono rifugiati negli Stati Uniti al tempo della dominazione sovietica.
  • Gli Usa riaprirono la loro ambasciata a Tallinn il 4 settembre 1991. Le relazioni politiche e economiche tra le due nazioni si sono andate via via facendo sempre più strette, proficue e si sono sviluppate da allora molto rapidamente e sempre più intensamente.
  • L'Estonia è parte della Nato, e ha un contingente di pace in Afghanistan, come altri paesi europei.
  • L'Estonia ha un'ambasciata a Washington, D.C., un consolato generale a New York e un consolato onorario a Los Angeles, CA; Chicago, IL; Seattle, WA; Houston, TX; Portsmouth, NH; Lincoln, NE; Charleston, SC e Scottsdale, AZ.[63][64][65]
  • Ministero estone degli Affari Esteri - Relazioni con gli Stati Uniti d'America, su vm.ee (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2012).
Svezia (bandiera) Svezia 27 agosto 1991
Ucraina (bandiera) Ucraina 4 gennaio 1992
Ungheria (bandiera) Ungheria 2 settembre 1991
Città del Vaticano (bandiera) Città del Vaticano 3 ottobre 1991
  1. ^ fonte: Preambolo della Costituzione dell'Estonia
  2. ^ Estonia blames Russia for unrest, in BBC News, 29 aprile 2007. URL consultato il 2 maggio 2010.
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  7. ^ Ambasciata d'Estonia Vienna, su estemb.at. URL consultato il 3 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2015).
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  9. ^ Ministero estone degli Affari esteri - Relazioni con la Bielorussia Archiviato il 18 luglio 2007 in Internet Archive.
  10. ^ Ministero estone degli Affari Esteri - Relazioni con la Bulgaria Archiviato il 18 luglio 2007 in Internet Archive.
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  12. ^ Il Presidente della Repubblica estone riceve le credenziali dall'ambasciatore del Cile, su president.ee. URL consultato il 3 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2012).
  13. ^ a b c d e Ministero estone degli Affari Esteri: Estonia e Cile Archiviato il 3 agosto 2007 in Internet Archive.
  14. ^ Elektrooniline Riigi Teataja: Eesti Vabariigi valitsuse ja Tšiili Vabariigi valitsuse vaheline turistide viisakohustuse kaotamise kokkulepe
  15. ^ La liberalizzazione del visto per i viaggi tra Cile e Estonia, entra in applicazione, BNS Agenzia Notizie, Tallinn - 1º dicembre 2000, BBC Archivio, su nl.newsbank.com. URL consultato il 3 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2012).
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  17. ^ Ärileht 4 dicembre 2008 15:21: Eesti tarbija eelistab Hispaania ja Tšiili veine Archiviato il 17 luglio 2012 in Archive.is.
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  19. ^ Hrvatska i Estonija potpisale sporazum o ukidanje viza i readmisiji Archiviato il 20 febbraio 2015 in Internet Archive.
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  25. ^ Ambasciata francese a Tallinn (in estone, francese e russo, solamente)
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  28. ^ Estonian Embassy in Tokio, su estemb.or.jp. URL consultato il 3 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2015).
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  30. ^ Ambasciata israeliana in Finlandia (accreditata anche per l'Estonia)
  31. ^ Ambasciata estone a Roma, su estemb.it. URL consultato il 3 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2015).
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  33. ^ fonte: Atlante Geopolitico del Mondo
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