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Promozione (calcio)

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Promozione
Sport
TipoClub
FederazioneFIGC
PaeseItalia (bandiera) Italia
OrganizzatoreLega Nazionale Dilettanti
Aperturafine agosto
Partecipanti903 squadre (in 59 gironi) su base regionale
Formula59 gironi all'italiana con eventuali play-off e play-out
Promozione inEccellenza
Retrocessione inPrima Categoria
Sito Internetwww.lnd.it
Storia
Fondazione1912

La Promozione è la sesta serie del campionato italiano di calcio. È la terza divisione dilettantistica in ordine gerarchico, la seconda a livello regionale, ed è organizzata dai Comitati Regionali della Lega Nazionale Dilettanti.

La denominazione di "Promozione" fu usata per la prima volta nel 1912 per indicare il secondo livello del calcio italiano. L'odierno campionato di Promozione è organizzato con continuità dal 1967 ed ha subìto nel tempo un graduale declassamento fino al 1991, con l'istituzione dell'Eccellenza, che ha preso il suo posto di massimo campionato regionale.

Questo campionato è il primo in cui gli assistenti arbitrali sono designati e non di parte.

Caratteristiche

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Essendo a base regionale, le caratteristiche dei vari campionati non sono omogenee in tutta Italia, ma possono cambiare in qualche dettaglio come il numero di squadre partecipanti e il numero di retrocesse. In Trentino-Alto Adige, ad esempio, il girone trentino e quello bolzanino sono organizzati direttamente dai rispettivi Comitati Autonomi Provinciali.

La prima classificata di ogni girone viene promossa in Eccellenza. Si disputano dei play-off tra le migliori classificate per godere, a seconda dei casi, di ulteriori promozioni o di possibilità di eventuali ripescaggi.

Retrocessione

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Sono stati usati diversi meccanismi per le retrocessioni. Solitamente retrocedono, in Prima Categoria, le ultime tre di ogni girone con modalità che variano, ma che nella maggior parte delle regioni hanno visto l'introduzione dei play-out e la discesa diretta solo dell'ultima classificata.

Campionati di Promozione

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Il numero di partecipanti può variare nel corso degli anni. Il seguente elenco è aggiornato alla stagione 2023-2024.

  • Promozione Abruzzo (3 gironi da 14 squadre)
  • Promozione Basilicata (1 girone da 15 squadre)
  • Promozione Calabria (2 gironi da 16 squadre)
  • Promozione Campania (4 gironi da 16 squadre)
  • Promozione Emilia-Romagna (4 gironi da 18 squadre)
  • Promozione Friuli-Venezia Giulia (2 gironi da 16 squadre)[1]
  • Promozione Lazio (1 girone da 16 squadre e 4 gironi da 17 squadre)
  • Promozione Liguria (2 gironi da 16 squadre)
  • Promozione Lombardia (6 gironi da 16 squadre)
  • Promozione Marche (2 gironi da 16 squadre)
  • Promozione Molise (1 girone da 16 squadre)
  • Promozione Piemonte-Valle d'Aosta (4 gironi da 16 squadre)
  • Promozione Puglia (2 gironi da 18 squadre)
  • Promozione Sardegna (2 gironi da 18 squadre)
  • Promozione Sicilia (4 gironi da 14 squadre)
  • Promozione Toscana (2 gironi da 16 squadre e 1 girone da 17 squadre)
  • Promozione Trentino-Alto Adige (2 gironi da 16 squadre su base provinciale)[2]
  • Promozione Umbria (2 gironi da 16 squadre)
  • Promozione Veneto (4 gironi da 16 squadre)
  • Totale: 873 squadre divise in 55 gironi

Storia della Promozione

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Dal 1912 al 1922 la Promozione era il campionato sottostante la Prima Categoria, rispetto al quale aveva carattere di qualificazione. In teoria, essa avrebbe dovuto accogliere anche le retrocesse dal massimo torneo, ma in realtà ripescaggi sistematici impedirono tale ricambio. Gestita dai comitati regionali, la Promozione risultò dequalificata nel tempo via via che la Prima Categoria s'ingrandiva, tanto che nel 1922 il Compromesso Colombo ne provocò la trasformazione nella neonata Terza Divisione, mentre la Prima Categoria veniva spezzata in due divisioni. Altre riforme portarono poi queste due divisioni a riorganizzarsi in tre serie, e fu così che nel 1948 la Promozione fu restaurata al di sotto della Serie C, fungendo da quarta serie ma essendo stavolta gestita da leghe interregionali. Il parallelismo lessicale posto in essere dalla FIGC fra il vecchio torneo del 1922 e quello nuovo del 1948 era anche sostanziale, dato che il numero di squadre ad essa sovrastanti nel primo e nel secondo periodo, cioè le partecipanti rispettivamente alla Prima Categoria e alla Divisione Nazionale (termine con cui si definivano collettivamente le serie A, B e C), era quasi del tutto simile.

Nel 1952 la FIGC attuò un'altra riforma, e mentre la vecchia Promozione veniva trasformata nella IV Serie, la denominazione di campionato di Promozione tornò ad indicare i massimi tornei regionali sebbene, a conti fatti, tale manifestazione non può più essere considerata equivalente all'omonima categoria del primordiale calcio italiano.

Nelle stagioni 1957-58 e 1958-59 questa denominazione non fu utilizzata perché il campionato fu ridenominato Campionato Nazionale Dilettanti.

Si ritornò a parlare di Promozione dal 1967-68 per designare di nuovo la quinta serie quando, dopo aver fatto una selezione fra le migliori classificate, i Comitati Regionali spostarono in giù di un livello la Prima Categoria ponendo la Promozione quale massima serie regionale. Con l'istituzione nel 1991 del campionato di Eccellenza come massima categoria regionale, col termine di Promozione si prese poi a indicare il secondo livello calcistico regionale italiano; la competizione così configurata non può quindi essere considerata equivalente a quella in essere fino al 1922.

Vincitori della Promozione prebellica

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Edizione Divisione Vincitore Secondo posto Terzo posto Altre promozioni Annotazioni
1912-1913
(1ª)
Piemonte Alessandria Vigor Veloces Biella
Liguria Liguria FBC Savonese Forza e Virtù
Lombardia Nazionale Lombardia Juventus Italia Lambro Unitas
Como
Brescia
Veneto Petrarca Udine Padova
Toscana Fiorentina Libertas Lucca Itala Prato
Lazio Fortitudo ? ?
1913-1914
(2ª)
Piemonte Veloces Biella Casteggio Acqui
Valenzana
Lombardia Cremonese Savoia ?
Veneto-Emilia Padova Audax Modena
Toscana ? ? ?
Lazio ? ? ?
1914-1915
(3ª)
Piemonte-Liguria Amatori Torino ? ? Pastore Ripescate per decisione federale
Torinese
Alessandrina Vincitrici degli spareggi post-bellici
Grifone
Sampierdarenese
Spes
Lombardia Pavia Ausonia Pro Gorla Varese Legnano Ripescate per decisione federale
Saronno
Atalanta Vincitrici degli spareggi post-bellici
Enotria
Trevigliese
Veneto-Emilia Jucunditas Bentegodi Verona Mantovana Ripescata per decisione federale
Bolognese Vincitrice degli spareggi post-bellici
Toscana Firenze FBC Gerbi Pisa Pontedera
Lazio Ginnastica Roma Alba Roma
Campania Bagnolese Puteoli Naples B Pro Caserta Pro Caserta vincitrice degli spareggi post-bellici
1919-1920
(4ª)
Piemonte Novarese Carignano Ansaldo
Liguria Spezia Rivarolese Sestrese
Lombardia Legnanesi Monza Pro Sesto Casteggio
Pro Patria
Veneto Bentegodi Verona Dolo Treviso Schio
Emilia Piacenza Parma Reggiana SPAL
Toscana Viareggio Lucchese Pontedera
Lazio Vittoria Roma Esquilia Tiberis
Campania Salernitana Brasiliano Audacia Napoli
Savoia
1920-1921
(5ª)
Piemonte Novese Cappuccini Trinese
Liguria Giovani Calciatori Genova Speranza Serenitas
Lombardia Esperia Vogherese
Fanfulla
Veneto Legnaghese Mestre Thiene
Virtus Venezia
Emilia ? ? ?
Toscana Pro Livorno Carrarese Castiglioncello
Lazio Alba Roma Tivoli Tiberis
Campania Nocerina Cavese
1921-1922
(6ª)
Piemonte Vercellesi Erranti Sestese
Liguria Vado Entella Molassana
Lombardia Fanfulla Officine Meccaniche Nazionale Magentina
Veneto Dolo Giorgione Feltrese
Emilia-Romagna Ostiglia Fortitudo Faenza
Toscana Robur Juventus Massa Gerbi Pisa
Orbetello
Signa 1914

Situazione storica

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La Promozione fu la principale innovazione della riforma voluta dal presidente federale Ottorino Barassi nel 1948. Ispirato alla Seconda Divisione dei primi anni trenta e all'antica Promozione dei primi anni venti, il nuovo campionato successe all'inflazionata Serie C del secondo Dopoguerra, ereditandone anche l'organizzazione imperniata su tre leghe interregionali. La Promozione si sarebbe dovuta articolare su dodici gironi da sedici squadre, per un totale di 192 club, ma il Caso Napoli fu l'occasione per un allargamento straordinario dei quadri e per la concessione di un regime particolare per il Meridione. Il regolamento prevedeva per ogni girone una promozione e quattro retrocessioni, tranne al Sud dove il regime derogatorio contemplava un girone finale interregionale e retrocessioni stabilite annualmente.

Tavola di confronto dei titoli sportivi della Promozione 1948-1952 nella piramide calcistica nazionale
Promozione 1948-1949 Promozione 1951-1952 Serie D 2014-2015
Categorie superiori Divisione Nazionale
124 squadre
Divisione Nazionale
112 squadre
Settore professionistico FIGC
102 squadre
Posizionamento nella piramide
del miglior titolo sportivo della categoria
125º posto 113º posto 103º posto
Numero di squadre
afferenti alla categoria
225 squadre in 13 gironi 224 squadre in 13 gironi 166 squadre in 9 gironi
Posizionamento nella piramide
del peggior titolo sportivo della categoria
349º posto 336º posto 268º posto
Categoria inferiore
e numero di promozioni
Prima Divisione
48 promosse
Prima Divisione
48 promosse
Eccellenza
36 promosse

La Promozione Regionale

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Il Lodo Barassi, con la sponsorizzazione del magistrato Giuseppe Simonide, introdusse nel 1952 un nuovo campionato di Promozione, più scadente rispetto al precedente poiché organizzato dalle leghe regionali, delle quali divenne il vertice. Il principio ispiratore era quella specie di svalutazione del titolo sportivo che la FIGC attuava da sempre a ogni riforma dei suoi organigrammi: inserendo le squadre escluse dal nuovo campionato rivalutato, in questo caso la IV Serie, in un torneo con lo stesso nome di quello cui partecipavano l'anno precedente, la Federcalcio si tutelava da eventuali ricorsi legali e polemiche giornalistiche da parte delle escluse. (Un esempio è il campionato di Prima Divisione, che da massimo campionato nazionale negli anni Venti, negli anni Cinquanta era divenuto l'equivalente dell'odierna Promozione.) Rispetto ai precedenti tornei regionali, la Promozione si presentò molto più razionalizzata e standardizzata dalla Federazione, che per la prima edizione decise essa stessa la formula di 32 gironi da 16 squadre, con una promozione e quattro retrocessioni per ogni raggruppamento, anche se le regioni minori non riuscirono a completare i propri organici. La suddivisione dei gironi era la seguente:

Il totale delle partecipanti era dunque di poco meno di cinquecento squadre. La categoria andò avanti fino al 1957, dopodiché fu trasformata dal presidente federale Ottorino Barassi nel Campionato Nazionale Dilettanti che, rispetto alla Promozione di cui peraltro portò avanti molti aspetti regolamentari, fu liberalizzata rispetto alla gestione autonoma delle varie leghe regionali, che tornarono libere di apportare ai propri tornei le modifiche che reputavano più opportune.

  1. ^ Nella parte orientale del Friuli, per la comunità slovena, il girone B prende il nome Promocijska liga.
  2. ^ In Alto Adige il campionato porta anche la denominazione tedesca di Landesliga, ovvero "Lega provinciale"

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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