Pista ciclabile Antica Strada Regina
Antica Strada Regina | |
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La pista ciclabile presso la Cascina Brusone | |
Tipo percorso | Pista ciclabile |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Percorso | |
Inizio | Cremona |
Fine | Soresina |
Lunghezza | 25 km |
Dislivello | 19 m |
Tipo superficie | asfalto, ecomanto |
Data apertura | 2006 |
La ciclabile Antica Strada Regina è una pista ciclopedonale che collega Cremona a Soresina, lunga 25 km e si sviluppa interamente in provincia di Cremona in sede protetta o lungo strade a traffico ridotto.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il Piano territoriale di coordinamento provinciale sviluppava nel 1998 l'ipotesi di un collegamento ciclabile tra Cremona e Soresina, denominato genericamente “Pista Antica Regina” che prevedeva la riqualificazione del vecchio tracciato della strada Castelleonese [1].
La giunta provinciale approvò il progetto durante la seduta del 25 febbraio 2003[2] mentre gli avvisi di gara furono emessi nel 2005[3]. I lavori vennero appaltati e portati al termine durante l'anno 2006 e costarono 500.000 euro [4].
Il percorso
[modifica | modifica wikitesto]La ciclabile prende avvio a Cremona, presso l'incrocio tra via Nazario Sauro e via Castelverde: quest'ultima è la strada da percorrere ed è aperta al traffico promiscuo per circa 400 metri, quindi diviene zona a traffico limitato. Si tratta questo dell'antico tracciato viario in uscita da Cremona verso Bergamo, prima della costruzione dell'ex strada statale 498 Soncinese nel 1921[1]. Via Castelverde va percorsa fino a Breda de' Bugni, frazione nella quale sorge il castello Trecchi, di origini trecentesche[1]. Qui è prevista la deviazione sulla via Fornace che permette di raggiungere la SP41; la frazione Costa Sant'Abramo viene raggiunta in sede protetta.
Attraverso le vie urbane della località (vie Nazario Sauro e via Redenzione) si perviene al vecchio percorso della strada Castelleonese, che nei secoli si è sovrapposta all'Antica Via Regina. La strada, dapprima con traffico promiscuo, quindi in sede protetta, va percorsa fino all'incrocio con la strada comunale per Cortetano, verso cui è necessario deviare poiché alcuni metri della vecchia strada sono ora di proprietà privata. Attraversata la frazione si perviene di nuovo sullo storico percorso fino all'incrocio con la strada comunale per Annicco. Fino a qui il fondo della pista ciclabile è totalmente asfaltato.
L'arteria affianca il borgo di Luignano, quindi raggiunge Annicco in prossimità del cimitero, presso il quale si devia a sinistra percorrendo via Roma, asse viario principale del paese. Attraverso vie interne (via Arnaldo da Brescia, via Borsellino) si perviene alla strada vicinale che collega il capoluogo comunale alla frazione Grontorto; questo tratto ha il fondo in ecomanto ed è il tratto più ambientale dell'intera pista ciclabile, che si snoda in piena campagna tra pioppeti e campi di mais affiancando le rogge Babbiona e Spinadesca.
Attraversata la piccola frazione di Grontorto (via Vittorio Veneto e via Ponchielli) la pista corre in una sorta di tunnel alberato lungo circa un chilometro caratterizzato da castagni, querce, pioppi e platani[1]. Prima della ferrovia Treviglio-Cremona il percorso devia verso occidente attraversando la SP47 e raggiungendo così via Alderico da Soresina dove ha termine la pista.
Collegamenti ciclopedonali
[modifica | modifica wikitesto]Non esistono collegamenti diretti con altre piste ciclabili; attraversano le vie urbane di Soresina è possibile raggiungere la ciclabile delle Città Murate.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Piano dei percorsi ciclopedonali approvato con deliberazione di Consiglio provinciale n. 22 del 18 febbraio 2004 (PDF), Provincia di Cremona, 18 febbraio 2004. URL consultato il 20 luglio 2014.
- ^ Redazione, Ciclabili, la rete si allunga, in La Provincia, mercoledì 26 febbraio 2003. URL consultato il 29 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2014).
- ^ V. "Avviso di gara per pubblico incanto (estratto)" pubblicato sul quotidiano La Provincia di mercoledì 7 dicembre 2005
- ^ Redazione, Due ruote fra il verde, in La Provincia, domenica 2 luglio 2006. URL consultato il 29 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2014).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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