Vai al contenuto

Novate Milanese

Coordinate: 45°32′N 9°08′E
Questa è una voce in vetrina. Clicca qui per maggiori informazioni
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Novate Milanese
comune
Novate Milanese – Veduta
Novate Milanese – Veduta
Piazza della Chiesa fotografata da via Giacomo Matteotti
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Città metropolitana Milano
Amministrazione
SindacoGian Maria Palladino[1] (FdI) dal 26-6-2024
Territorio
Coordinate45°32′N 9°08′E
Altitudine146,76[2] m s.l.m.
Superficie5,46[13] km²
Abitanti20 301[14] (31-12-2024)
Densità3 718,13 ab./km²
Comuni confinantiBaranzate, Bollate, Cormano, Milano
Altre informazioni
Cod. postale20026
Prefisso02
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT015157
Cod. catastaleF955
TargaMI
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[15]
Cl. climaticazona E, 2 404 GG[16]
Nome abitantinovatesi[3][4]
Patronosanti Gervaso e Protaso[N 1]
Giorno festivo19 giugno[9]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Novate Milanese
Novate Milanese
Novate Milanese – Mappa
Novate Milanese – Mappa
Posizione del comune di Novate Milanese all'interno della città metropolitana di Milano
Sito istituzionale

Novate Milanese (ascolta, Novaa[17] AFI: [nu'a:][18] in dialetto milanese) è un comune italiano di 20 301 abitanti[14] della città metropolitana di Milano in Lombardia.

Il comune, la cui prima risultanza storica risale all'877, ha a lungo assunto la qualificazione di piccola località rurale inserita nel contesto agricolo della periferia milanese, facendo parte dapprima del contado della Martesana, poi del contado di Milano e del feudo di Desio, costituendo in seguito un feudo autonomo insieme a Roserio, fino a confluire nella Repubblica Cisalpina.

Legato ad un trascorso agricolo, nel corso del Novecento il comune affronta un profondo sviluppo urbanistico ed economico, con l'espansione dell'abitato oltre i confini del centro storico e con l'avvento di nuove realtà economiche industriali e commerciali, registrando al contempo un rapido incremento demografico, anche dovuto ai fenomeni migratori interni all'Italia nel secondo dopoguerra, consolidandosi come realtà cittadina dell'area metropolitana milanese. Il comune è stato insignito del titolo di città dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel gennaio 2004.

Geografia fisica

[modifica | modifica wikitesto]
Vista satellitare della città, catturata durante la missione Copernicus Sentinel-2

Il territorio novatese è interamente pianeggiante, con un'altitudine di 146,76 m s.l.m.,[2] con un dislivello massimo di 10 metri, dato da un'altitudine minima di 140 m s.l.m. nella porzione meridionale della città e un'altitudine massima di 150 m s.l.m. nella porzione settentrionale.[13]

La geologia generale del territorio comunale di Novate Milanese è caratterizzata da una facies superficiale di depositi fluvio-glaciali quaternari, riferibili al tardo rissiano-würmiano, che vanno a costituire i litotipi principali della pianura dove sorge il comune.[19]

L'individuazione delle tipologie rocciose che compongono il suolo novatese è resa tuttavia particolarmente difficoltosa dalla ampia urbanizzazione che il territorio ha subito, specialmente a partire dal Novecento,[20] comportando un sostanziale mutamento da ambito prevalentemente agricolo ad ambito densamente urbanizzato.[19]

In particolare, la litologia del territorio comunale è rappresentata da ghiaie ben gradate con intercalazioni sabbiose.[19] Nel complesso, inoltre, la geologia territoriale del comune non ha presentato particolari fenomeni geodinamici e non versa in condizioni di criticità.[19][21]

Per quanto concerne l'aspetto geomorfologico, la conformazione del territorio è stata determinata e ha risentito dei processi di origine fluvio-glaciale che ne hanno modellato l'aspetto, originando depositi alluvionali suborizzontali, con debole immersione da nord verso sud (inferiore al 4‰) e con relative formazioni di terrazzi alluvionali quaternari.[19]

Il progressivo insediamento antropico ha modificato in maniera significativa i terreni superficiali, specialmente determinando un'estesa distribuzione di terreni impermeabilizzati.[19]

In generale, i litotipi ghiaiosi-sabbiosi dei comuni della città metropolitana di Milano passano a granulometrie più fini andando da nord verso sud. In tali terreni si registra la presenza di falde libere, intercalate a litotipi argillosi e, talora, litotipi permeabili.[19]

I suoli moderatamente profondi, su substrati ghiaiosi, appaiono caratterizzati da scheletro scarso, tessitura media, reazione subacida o neutra, saturazione medio-alta, drenaggio medio-buono e il materiale ciottoloso non appare calcareo.[19] Si distinguono poi suoli molto profondi su substrato ghiaioso-ciottoloso calcareo, caratterizzati da scheletro frequente in superficie e abbondante in profondità, tessitura media, maggiormente grossolana con l'aumentare della profondità e drenaggio buono.[19]

Per quanto concerne il profilo pedologico, si distinguono la porzione centro-occidentale del territorio novatese che appartiene all'ambito della media pianura idromorfa e la porzione nord-orientale che si classifica invece come alta pianura.[19][22]

Reticolo idrico principale:                     Garbogera                      Garbogera tombinata                      Garbogera (tratto abbandonato)                      Garbogera (tratto tombinato abbandonato)                      Pudiga Reticolo idrico secondario:                     Canali di derivazione Villoresi                      Canali di derivazione Villoresi tombinati                      Fontanili                      Fontanile abbandonato

Dal punto di vista idrografico, il reticolo idrico principale del territorio novatese vede la presenza di due torrenti di origine naturale: la Garbogera e il Pudiga[23][24] (anche nelle varianti Pudega[25][26] o Pudica[N 2]); ad essi si aggiunge un reticolo, detto secondario, composto dai fontanili e da canali artificiali.[28][29][30]

Il torrente Garbogera si origina a Birago, frazione di Lentate sul Seveso,[31][32] e attraversa il comune di Novate Milanese giungendo da Bollate, in posizione nord occidentale, raggiungendo Milano, in posizione sud orientale, scorrendo per buona parte in tombinatura sotterranea.[33][34]

Il torrente Pudiga nasce nel Parco delle Groane e scorre da nord-ovest a sud-est, attraversando Novate Milanese per un breve tratto nella porzione sud occidentale del comune, nell'area a confine con Milano, coincidendo per un tratto esattamente con il limite amministrativo dei due comuni.[25] Il torrente prosegue poi in territorio milanese per alcune centinaia di metri, per essere a quel punto tombinato fino a confluire nel tratto dell'Olona di viale Serra.[24]

In aggiunta ai torrenti che compongono il reticolo idrico principale, è presente una rete di canali di derivazione del Villoresi, di costruzione artificiale, con massiccia presenza nell'area sud orientale del comune, nonché parzialmente presso il parco della Balossa.[35] Sempre nell'area della Balossa sono presenti alcuni antichi fontanili, in parte abbandonati.[29][30][36]

L'estrema vicinanza con il capoluogo metropolitano rende il clima novatese in buona sostanza assimilabile al clima di Milano, con riferimento ai dati registrati dalla stazione meteorologica di Milano Linate.[37] Con la vicina Milano, Novate Milanese ha condiviso anche eventi meteorologici di portata eccezionale comuni all'area del milanese, come la nevicata del 1985.[38]

Novate Milanese dopo la nevicata del 1985

Dal punto di vista degli eventi climatici, Novate Milanese è inserita dalla regione nella zona omogenea idro-meteo IM-09 (area denominata "Nodo idraulico di Milano" e comprendente la fascia pedemontana occidentale e l'area metropolitana milanese ove si articola il reticolo dell'Olona, del Seveso e del Lambro), nella zona omogenea neve NV-11 (corrispondente alla pianura milanese) e nella zona omogenea incendi boschivi IB-14 (comprendente i parchi regionali Valle del Ticino, Agricolo Sud Milano, Nord Milano e Adda Nord).[39][40]

Comunemente agli altri comuni della città metropolitana di Milano, Novate Milanese non è soggetta al rischio di valanghe.[39][40]

Novate Milanese, al pari degli altri comuni toccati dal Parco Nord Milano, è interessata nel periodo tra dicembre e maggio da episodi di Föhn, vento secco e caldo proveniente dai rilievi alpini, che raggiunge il suo apice d'intensità nel mese di marzo.[41]

La massiccia presenza di rilievi montuosi che attorniano Novate e, più generalmente, tutto il milanese, fanno sì che l'atmosfera abbia una scarsa capacità dispersiva, comportando l'accumulo degli inquinanti atmosferici.[41] Tale caratteristica orografia favorisce inoltre l'insorgere di perturbazioni di origine atlantica.[41]

Con riferimento ai dati ufficiali del trentennio 1971-2000, i picchi di temperatura si sono registrati nel massimo a 37,2 °C (1983) e −14,4 °C (1985) nel minimo. Il mese più caldo è risultato essere quello di luglio, mentre il più freddo quello di gennaio.[42] Il clima è nel complesso caratterizzato da inverni rigidi ed estati calde.[41]

Nel trentennio preso in esame, l'umidità relativa è rimasta compresa tra minimi del 70% e massimi dell'84%, con valori più elevati nelle stagioni autunnale e invernale. I giorni medi di pioggia sono risultati essere 82 l'anno, con precipitazioni quantificate complessivamente in 920 millimetri di pioggia,[42] concentrate prevalentemente in primavera e autunno.[41]

Milano-Linate
(1971-2000)
Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 5,99,014,317,422,326,229,228,524,417,810,76,47,118,028,017,617,7
T. min. media (°C) −0,90,33,87,011,615,418,017,614,09,03,70,1−0,27,517,08,98,3
T. max. assoluta (°C) 21,7
(1982)
23,8
(1990)
27,3
(1997)
27,0
(1975)
31,7
(1993)
35,4
(1996)
37,2
(1983)
37,1
(1998)
33,0
(1983)
30,4
(1997)
20,4
(1979)
18,1
(1991)
23,831,737,233,037,2
T. min. assoluta (°C) −14,4
(1985)
−12,8
(1991)
−7,4
(1971)
−3,8
(1991)
1,2
(1991)
8,0
(1991)
10,1
(1974)
8,4
(1972)
3,0
(1972)
−2,3
(1973, 1997)
−6,0
(1983)
−9,9
(1981)
−14,4−7,48,0−6,0−14,4
Giorni di calura (Tmax ≥ 30 °C) 000004141210000030131
Giorni di gelo (Tmin ≤ 0 °C) 1813410000005164750557
Precipitazioni (mm) 58,749,265,075,595,566,766,888,893,1122,476,761,7169,6236,0222,3292,2920,1
Giorni di pioggia 7578985768661824202082
Giorni di nebbia 2112521111412161750833293
Umidità relativa media (%) 83757072727170727480838480,771,3717975,5

Origini del nome

[modifica | modifica wikitesto]

Il toponimo "Novate", secondo alcuni,[2][43][44] trarrebbe origine dal latino novatum, equivalente dell'odierno novale[45][46] termine usato per definire un campo rimesso a coltura dopo un periodo di riposo; secondo altri, invece, il nome deriverebbe dall'antico cognomen romano Novus.[47][48][49] Sebbene entrambe le teorie abbiano un fondamento storico, con gli studi più recenti si ritiene maggiormente plausibile la prima teoria, anche in considerazione della lunga destinazione rurale delle terre novatesi.[47][50]

La specificazione "milanese" è stata introdotta per regio decreto nel 1862, al fine di evitare fraintendimenti con le omonime località lombarde di Novate Mezzola e di Novate Brianza, frazione di Merate.[2][50][51][52]

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Novate Milanese.
Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Novate Milanese nel Medioevo.
L'atto notarile del 17 marzo 877, nel quale per la prima volta compare il nome di Novate.[53]

Il primo documento che attesta l'esistenza di Novate Milanese risale al 17 marzo 877, giorno in cui si registrò a Trenno un atto notarile relativo all'acquisizione di alcuni terreni – tra i quali figuravano una casa e una vigna a Novate – da parte della basilica di Sant'Ambrogio di Milano, come frutto di un lascito testamentario.[54][55] Nel Medioevo, Novate fece parte della pieve di Bollate e del contado della Martesana, una vasta circoscrizione agricola intorno a Milano, per quanto dal un punto di vista politico e sociale la città risentì molto anche delle vicende di Milano.[54][55]

Nel X e XI secolo, Novate poteva essere definita "vicus", ossia un borgo agricolo periferico: in questi anni, da un atto datato 1042 si è attestata l'esistenza di una chiesa dedicata a san Protaso, che divenne nei secoli seguenti la chiesa parrocchiale principale della città.[54][55] Nel 1385, Novate fu scorporata dal contado della Martesana e aggregata al contado di Milano, seguendone da quel momento più intimamente le vicende politiche, incluso l'avvento della signoria sforzesca nel 1450 con Francesco Sforza.[56][57] In questo periodo storico si affermarono nel milanese alcune personalità della famiglia da Novate, tra le quali Bertola da Novate, ingegnere ducale che contribuì alla realizzazione di opere pubbliche sia per il governo visconteo, sia per quello sforzesco, tra cui il naviglio della Martesana.[56][57]

Nel 1461, fu fondata a Novate Milanese la Confraternita della Natività della Vergine Maria, che gestì diversi beni e terreni nella città fino al XVIII secolo, influendo significativamente sulla storia religiosa della città.[56][57]

Nel 1476, Novate venne inclusa nel feudo di Desio, attribuito da Galeazzo Maria Sforza alla sua cortigiana e amante Lucia Marliani: tal evento segnò un punto di parziale allontanamento della storia di Novate dalle vicende politiche di Milano, venendosi a legare maggiormente con le vicende del feudo desiano.[58][59] Nel 1482, alla morte di Lucia Marliani, il feudo passò ai suoi figli Galeazzo e Ottaviano Maria Sforza.[58][59]

Cabreo delle terre novatesi di proprietà del Consorzio della Misericordia di Milano al marzo 1683[60]

Tra il 1500 e il 1520, il feudo di Desio passò a fasi alterne sotto il controllo degli Sforza e dei francesi, fino ad essere assegnato nel 1520 a Ottaviano Ro.[58][59] Successivamente, la contea passò a vari feudatari fino ad arrivare nel 1580 alla famiglia Manrique de Lara, che mantenne controllo del feudo per 96 anni.[58][59] Nel corso della prima metà del Cinquecento si ebbe inoltre a Novate Milanese la costruzione dell'oratorio dedicato ai santi Nazario e Celso, a fronte di un pio legato.[58][59] Nel 1674, le terre di Novate furono scorporate dal feudo desiano e vendute alla Regia Camera Ducale, che immediatamente le rivendette alla famiglia Pogliaghi, dando vita a un nuovo feudo di Novate e Roserio.[58][59][61][62]

Nel 1683, fu redatto un cabreo che descriveva le terre di Novate, offrendo informazioni sulla geografia locale della città, al quale seguì nel 1722 la compilazione del catasto di Carlo VI, che forniva dettagli sulle proprietà terriere e sulla configurazione urbana del comune.[61][62]

Nel 1731, un'epidemia di vaiolo colpì la popolazione locale, causando tra essa 31 vittime, e negli anni seguenti si verificò un nuovo calo nel numero degli abitanti in conseguenza di alcuni vicini eventi bellici, connessi alla guerra di successione polacca.[61][62] Nonostante tali avvenimenti, la parrocchia di Novate continuava a essere visitata regolarmente dagli arcivescovi.[61][62] Nel 1770, la popolazione di Novate ammontava a 970 abitanti e nel 1786 venne inaugurato un nuovo cimitero, distinto rispetto a quello annesso alla chiesa parrocchiale.[61][62]

Età contemporanea

[modifica | modifica wikitesto]
Gli edifici di costruzione postbellica fotografati a metà anni Ottanta

Nel periodo precedente all'Unità d'Italia, Novate Milanese subì consistenti trasformazioni dal punto di vista politico e sociale;[51][52] a partire dalla fine del Settecento, in seguito a un decreto del governo austriaco, venne sciolta la Confraternita della Natività della Vergine e i suoi beni furono venduti, mentre nel 1800, con l'abolizione dei diritti feudali, Novate si liberò definitivamente da ogni vincolo feudale.[51][52]

Durante il periodo napoleonico, la Lombardia conobbe vari cambiamenti, tra cui l'istituzione di diverse opere pie locali, come l'opera pia Bollini.[51][52] In seguito alla seconda guerra d'Indipendenza, Novate entrò a far parte del Regno di Sardegna e, nel 1861, del nuovo Regno d'Italia; tale evento portò l'anno seguente alla modifica del nome del paese che passò da Novate a Novate Milanese, al fine di evitare confusione con le omonime località lombarde.[51][52]

Verso la fine del XIX secolo, Novate era ancora un centro agricolo, ma l'emigrazione verso le Americhe e l'espansione industriale segnarono l'inizio di una fase di sviluppo.[63] Negli anni successivi nacquero importanti cooperative edilizie e fu avviato un movimento operaio di stampo socialista.[63] Il XX secolo portò Novate a un rapido sviluppo urbano e industriale, che poté specialmente consolidarsi dopo il termine della seconda guerra mondiale, periodo in cui la città osservò una significativa crescita demografica, come conseguenza dei fenomeni migratori interni all'Italia.[20] Nella seconda metà del Novecento, la città fu interessata da una profonda espansione urbanistica con la costruzione di nuovi edifici sulle terre un tempo agricole e con la trasformazione delle preesistenti costruzioni rurali.[20]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stemma di Novate Milanese.

Lo stemma e il gonfalone attuali sono stati concessi con DPR del 10 gennaio 1984.[4][64][65]

Stemma
«Fasciato d'oro e di rosso, alla banda d'azzurro, attraversante, caricata del leone leopardito d'argento, lampassato di rosso. Ornamenti esteriori da Città.[4][66]»

L'origine dello stemma è certa: esso ricalca fedelmente[N 3] l'antico stemma dei Da Novate, famiglia originaria di Novate Milanese, nota già dal XIII secolo, il cui stemma risulta miniato a pagina 247 dello Stemmario Trivulziano.[4][65][71]

Il primo stemma attribuito al comune risale al 1933,[64] e fu proposto dal cavalier Francesco Forte dell'Archivio di Stato di Milano.[72][73]

Tale stemma era blasonato come segue:

«D'azzurro, alla catena d'oro, formante un triangolo isoscele e circondante un fascio di spighe di grano al naturale, accompagnato da due trifogli, anche d'oro, posti verso il vertice inferiore del triangolo. Ornamenti esteriori da Comune.»

Questo stemma, tuttavia, nasceva sulla base di un errore nella ricerca araldica dei relativi elementi: essi si riferivano non alla famiglia Manríquez, in passato feudataria del comune, quanto piuttosto alla famiglia Mendoza, spagnola, che mai ebbe alcun rapporto con la città.[72][73]

Nel 2004, in seguito alla concessione del titolo di città, lo stemma venne aggiornato con i relativi ornamenti.[65][72][73]

Gonfalone
«Drappo d'azzurro riccamente ornato di ricami d'oro e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in oro: Città di Novate Milanese

Il gonfalone munito del nuovo stemma avrebbe sfilato pubblicamente lungo le vie novatesi per la prima volta nel corso dell'anniversario della liberazione d'Italia del 25 aprile 1984.[65][72][74]

Sempre un drappo d'azzurro era pure il precedente gonfalone del comune, concesso unitamente allo stemma con il Regio Decreto del 26 gennaio 1933.[72]

Titolo di Città - nastrino per uniforme ordinaria
«Decreto del Presidente della Repubblica»
— 16 gennaio 2004[75]

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Chiese di Novate Milanese.
Chiesa dei Santi Gervaso e Protaso
La chiesa dei Santi Gervaso e Protaso

La chiesa dei Santi Gervaso e Protaso[N 1] è il più antico edificio religioso della città, con prime notizie certe risalenti al 1042.[76][77][78][79] Dopo l'intervento del cardinale Carlo Borromeo nel 1573, la chiesa subì varie trasformazioni, per arrivare a presentarsi come un edificio a croce latina a tre navate con cappelle laterali, un campanile alto circa cinquanta metri e una vasta cripta sottostante.[80][81] Al suo interno è conservato il dipinto a olio Natività della Vergine, realizzato nel 1618[82] da Camillo Procaccini raffigurante una scena della natività di Maria.[76][83]

Chiesa della Sacra Famiglia

La chiesa della Sacra Famiglia è ubicata nella zona ovest della città[84] ed è stata inaugurata il 4 luglio 1959. L'edificio, con tetto a falda e campata unica, presenta al suo interno una doppia serie di affreschi relativi rispettivamente all'Antico e al Nuovo Testamento a campata unica con tetto a falda, oltre ad una Via Crucis realizzata in terracotta.[85] Nel piazzale esterno è presente dal 1966 una piccola grotta della Madonna di Lourdes.[85] Nel 2017 è stata oggetto di un restauro esterno che ha portato alla realizzazione di una controfacciata in mattoni.[86]

Chiesa di San Carlo Borromeo

La chiesa di San Carlo Borromeo serve il quartiere nord della città.[87] Completata nel 1994, la chiesa è stata progettata dall'architetto Angelo Galesio e si presenta una navata unica con un'imponente vetrata nella parete di fondo.[87] All'interno, oltre ad alcune opere d'arte volute da Giovanni Testori, è presente un imponente organo del 1828, restaurato e installato sopra l'altare.[87]

Oratorio dei Santi Nazario e Celso
Il Gesiö

Colloquialmente noto con l'appellativo milanese Gesiö, l'oratorio dedicato ai santi Nazario e Celso fu costruito nel Cinquecento per volontà testamentaria del senatore ducale Bernardino Busti, colpito dalla peste nel 1529.[88][89] L'edificio ha ospitato nei secoli diverse opere d'arte, fino a diventare proprietà comunale nel 1992[88][90] ed essere oggetto di un profondo restauro conclusosi nel settembre 2023 con la riscoperta di numerose peculiarità architettoniche e artistiche.[91][92][93]

Architetture civili

[modifica | modifica wikitesto]
Map
Le ville gentilizie di Novate Milanese

1 Villa Metti

2 Villa dell'Oca

3 Villa Paracchi

4 Villa Reina

5 Villa Venino

6 Villa Testori

Villa Metti

Ubicata in piazza Martiri della Libertà, nella parte sud del centro storico, la sua costruzione risale al XIX secolo. Villa Metti si presenta come un blocco lineare di due piani fuori terra con un portico in facciata, circondata su tre lati dal giardino e con il lato settentrionale, dove è posto l'ingresso principale, addossato agli edifici di via Repubblica.[94][95]

La villa, dopo aver subito una serie di interventi di recupero, si presenta come un edificio a volume compatto, cui fanno da contrappunto il portico, la grande magnolia ed il giardino, quest'ultimo reso pubblico e visibile dopo la demolizione del muro di cinta. La villa rimane in uso, ospitando residenze e uffici privati.[94][95]

Villa dell'Oca

Sita in via Bertola da Novate, nella parte nord-ovest del centro storico, la sua costruzione risale alla fine del XIX secolo. La villa si presenta come un edificio a pianta quadrata in un unico blocco composto da due piani fuori terra e circondata da un giardino, con ingresso sul lato est della via.[96][97]

La struttura ha mantenuto un ottimo stato di conservazione, tanto per l'integrità strutturale, quanto per le decorazioni e gli elementi di pregio architettonico presenti sulle facciate esterne. Sulle pareti perimetrali trovano infatti posto le pregiate cornici marcapiano, la zoccolatura in pietra e gli angolari, oltre alle decorazioni sulle pareti e sui sottogronda, agli affreschi ed alle cassettonature lignee.[96] Dopo i lavori di adeguamento eseguiti nel 2000 la villa è divenuta sede delle suore spagnole della congregazione di Santa Maria Josefa del Cuore di Gesù, occupate in opere di assistenza domiciliare ad anziani ammalati.[96]

Villa Paracchi

Sita in via Repubblica, nella parte centrale del centro storico, con affaccio su piazza Pertini, la villa, costruita nel corso del XVII secolo, si presenta come un edificio di due piani fuori terra con pianta ad U su una corte interna con facciata concava nella parte centrale. La facciata principale della villa è inserita all'interno del fronte degli edifici che si affacciano sul lato sud di via Repubblica. Sul retro della villa, a partire dalla corte interna, si apre il giardino privato.[98][99]

Pur non presentando particolari elementi di pregio sulle facciate esterne, la peculiarità della villa è rappresentata dalla concavità presente sulla facciata principale in corrispondenza dell'ingresso.[98][99] Essa si presenta in utilizzo, ospitando residenze private nel corpo centrale[98] e uffici nelle porzioni laterali.[99]

Villa Reina

Ubicata in vicolo San Gervaso, nella parte orientale del centro storico, la sua costruzione risale al XVIII secolo. La villa si presenta come un edificio a due piani fuori terra con pianta a blocco quasi quadrato, con due brevi ali alle estremità formanti una esse; dalla porzione meridionale si estende il giardino privato della residenza. Una particolarità di villa Reina è data dalla presenza di un antico stemma araldico sulla facciata esterna, sopra al portone d'ingresso.[100][101]

Villa Venino

Villa Venino sorge in Largo Padre Ambrogio Fumagalli, nel centro storico di Novate Milanese.[102] Costruita nel XVII secolo, è composta da un blocco lineare con un triportico centrale, una torretta belvedere e ali minori che delimitano una corte secondaria.[102][103][104][105] La struttura è stata restaurata ed è divenuta sede della biblioteca e di alcuni uffici comunali,[105][106] insieme a residenze private. Il giardino, intitolato a Lidia Conca, ospita alcune piante secolari, ed è stato restituito alla cittadinanza nel 2010.[102][103][107] La villa era in origine di proprietà della famiglia Venini, nel 1877 divenuta Venino, e in seguito ceduta al comune di Novate Milanese e parzialmente a privati.[104][105] In origine, l'immobile era inserito in un contesto produttivo agricolo, incentrato specialmente nella coltivazione di asparagi, granoturco e frumento.[104][105]

Villa Testori

Ufficialmente Casa Testori,[108] per avere dato i natali a Giovanni Testori, la villa sorge in prossimità del centro cittadino, accanto alla omonima fabbrica. La villa rappresenta il luogo dove Testori ha trascorso gran parte della sua vita e dove hanno preso corpo alcune delle sue più importanti produzioni.[109]

La villa è stata chiusa nei primi anni Novanta, ed è stata eccezionalmente aperta nel 2003, nel periodo in cui si sono svolte le iniziative commemorative del decennale della scomparsa dello scrittore. Villa Venino ha infatti ospitato per un mese la significativa esposizione del grande ciclo dei Pugilatori, dipinti da Testori nei primi anni Settanta ed esposti nel luminoso salone della casa: sulle pareti dello scalone, che interrompe il corridoio, campeggiavano dipinti con grandi mazzi di dalie; nel corridoio scuro che dà accesso al salone, erano esposti i piccoli quadri con i ciclamini del 1971. Dopo una stanza di disegni, acquarelli e foto legati al tema dei "Pugili", il percorso si concludeva con un approfondimento sulla storia della casa e della famiglia Testori ed una ricostruzione delle raccolte di dipinti ospitate dalla villa nel corso degli anni.[109] È in seguito divenuta sede dell'omonima associazione culturale.[110]

Torre dell'acquedotto
La torre dell'acquedotto

È stata progettata dall'ingegnere Emilio Noè il 30 agosto 1933 e realizzata su appalto del consorzio per l'acqua potabile ai comuni della provincia di Milano, per migliorare l'approvvigionamento idrico da parte dei cittadini novatesi, che fino ad allora avveniva attraverso i pozzi domestici che traevano acqua dalla falda più superficiale, soggetta a gravi inquinamenti.[111] Esteticamente, la costruzione assume il caratteristico aspetto di torre littoria,[112] preferito rispetto ai tradizionali serbatoi in virtù della possibilità di ricavare nella struttura anche locali con diversa destinazione.[113]

Monumento ai caduti
Monumento ai caduti, di Ambrogio Fumagalli[114]

Realizzato nel 1989 da padre Ambrogio Fumagalli, sorge di fronte al municipio e ha come soggetto una figura umana, in punto di morte, accasciata contro una struttura parallelepipeda, attorniata da numerose aste.[114] L'opera è realizzata prevalentemente in bronzo, con inserti di mosaico e vetro.[114] La vetrata colorata, specialmente, vuole richiamare la pace interiore dell'uomo, appagato dalla consapevolezza di vivere nella pace della resurrezione.[114]

Monumento ad Alcide De Gasperi

Mezzobusto in bronzo[N 4], realizzato nel 1960 dallo scultore Ermenegildo Ricci Della Quercia, trova collocazione nell'omonimo largo,[116] tra via XXV Aprile e via Ariosto.[117]

Monumento a Sandro Pertini

Situato nella piazza omonima, nel luogo dove anticamente sorgeva un cinema, il mezzobusto in bronzo dedicato al presidente della Repubblica Italiana è stato realizzato dallo scultore Luigi Teruggi e inaugurato il 2 giugno 1996, per donazione dei socialisti novatesi.[118]

Monumento ad Aldo Moro e alla sua scorta

Inaugurato al pubblico il 10 maggio 1998, il monumento è stato realizzato dallo scultore Antonio De Nova: si compone di una stele marmorea sulla quale si staglia l'effigie di Aldo Moro.[119] Alla base sono collocati cinque blocchi rettangolari, a ricordo di ciascuno dei membri della scorta rimasti uccisi nell'agguato del 16 marzo 1978, mentre sul retro trova spazio una citazione tratta dalle parole di papa Paolo VI pronunciate nel giorno del ritrovamento del cadavere di Moro.[119]

Monumento ai Martiri delle Foibe

Ubicata in piazza Martiri della Libertà, all'interno del giardino dedicato proprio ai martiri delle foibe, l'opera è stata inaugurata nel 2001 per decisione assunta dal Consiglio Comunale già nel 1996.[120] Il monumento è formato da un grande blocco di granito sul quale è posizionata una scultura a forma di libro con iscritta una dedica in ricordo delle vittime dell'eccidio.[120]

Il Grande Giocatore

Scultura bronzea realizzata dall'artista Gianfranco Lamon nel 1980, è stata commissionata dalla Banca Popolare di Milano per essere donata alla città.[121] Fa parte di una serie di opere ispirate al gioco delle bocce e l'esemplare si trova posizionato accanto della sede della banca stessa, presso il municipio.[121]

Aree naturali

[modifica | modifica wikitesto]
Map
Parchi di Novate Milanese:

     Parco della Balossa (Parco Nord Milano)

     Parchi cittadini

In aggiunta ai parchi cittadini, sul territorio di Novate Milanese e, in parte, di Cormano è presente il parco sovracomunale della Balossa, istituito nel 2006[122] e dal dicembre 2015 parte integrante del Parco Nord Milano.[123]

Il parco consta in una vasta area agricola pianeggiante che conta un'estensione di circa 150 ha,[124] limitata a nord dal tracciato dell'autostrada A52, che ricalca quello della precedente strada provinciale 46 Rho-Monza, a sud parzialmente dal tracciato dell'autostrada A4 e parzialmente dai fabbricati industriali siti tra i comuni di Novate Milanese e Cormano, a ovest dai fabbricati urbani di Novate Milanese e a est dalla strada provinciale 44, la quale lo separa dai fabbricati siti nel comune di Cormano.[122][124]

Evoluzione demografica

[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti[125]
Anno 1574 1590 1613 1632 1636 1688 1709 1741 1747 1770 1773 1795 1851 1860
Popolazione 792 750 850 600 600 600 735 1000 800 970 1003 1200 2010 2188

Post-unitaria

[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[126]

Etnie e minoranze straniere

[modifica | modifica wikitesto]

Al 1º gennaio 2024 la popolazione straniera è risultata di 1799 persone, pari al 9,26% della popolazione.[127]

La biblioteca comunale di Novate Milanese, nella sede di Villa Venino

La biblioteca di Novate Milanese sorge nel 1953 e rappresenta uno dei principali punti di riferimento culturale del territorio. Nel corso degli anni, essa ha subito adattamenti per fare fronte alle trasformazioni della società, aggiornandosi negli spazi e nei servizi offerti.[106]

Dopo essere stata ospitata nella storica sede situata nell'edificio comunale (ex Casa del Fascio) negli anni Settanta la biblioteca è stata trasferita in una nuova sede in via XXV Aprile, salvo poi trasferirsi nuovamente agli inizi degli anni Ottanta, quando la biblioteca è stata collocata nel palazzo comunale, disponendo quest'ultimo di spazi più adeguati per introdurre nuovi strumenti come uno spazio per l'infanzia, la videoteca, i media digitali e l'accesso a internet.[20][106]

Al fine di espandersi ulteriormente, la biblioteca ha subito un ulteriore trasferimento il 10 giugno 2006 presso Villa Venino, storica residenza nel centro cittadino.[128]

La biblioteca è parte dell'azienda speciale consortile Culture Socialità Biblioteche Network Operativo, che coordina i servizi bibliotecari con le altre strutture dell'area a nord di Milano.[129]

In aggiunta alla biblioteca comunale, dal 3 maggio 2019 l'amministrazione comunale ha predisposto un ulteriore spazio dedicato alla cultura. Il nuovo centro, denominato "Di Vittorio 22", sorge nei locali di un'ex-parafarmacia e offre spazio per incontri, corsi e laboratori, oltre a offrire una selezione di libri della biblioteca comunale, disponibili al prestito.[130] Anch'esso è parte del circuito CSBNO.[129]

A Novate Milanese hanno sede due istituti comprensivi statali, intitolati rispettivamente a don Lorenzo Milani e a Giovanni Testori. Il primo si compone di due scuole dell'infanzia, di una scuola primaria e di una scuola secondaria di primo grado; il secondo si compone di una scuola dell'infanzia, di due scuole primarie e di una scuola secondaria di primo grado.[131] Completano il tessuto di istituti scolastici novatesi due scuole dell'infanzia paritarie.[131]

Geografia antropica

[modifica | modifica wikitesto]
Mappa di Novate Milanese per classificazione paesaggistica[132]

     Città storica

     Città moderna

     Città produttiva

     Territorio frammentato

     Territorio libero infra-urbano

     Territorio agricolo compatto

     Elementi della pianura irrigua

     Ferrovia

     Grandi vie di comunicazione

Nel tessuto urbano novatese può essere distinta in primo luogo un'area centrale, corrispondente al centro storico cittadino;[133] attorno ad essa si sviluppa un'area urbanizzata ben più estesa, iniziatasi a sviluppare con il primo dopoguerra[134] e destinata ad uso prevalente di residenze e servizi;[133] infine, specialmente in area periferica, trova luogo un apparato urbanistico destinato all'uso produttivo-industriale.[135]

Via Bertola da Novate
Vista aerea della porzione sud-orientale del centro storico
Mappa del centro storico.                      Vie Bollate-Garibaldi-Matteotti                      Via Repubblica

     Edifici con rilevanza storico-architettonica

Il centro storico novatese si sviluppa, già a partire dal Seicento, nell'area di intersezione tra i due importanti assi viari del tempo: il primo correva verticalmente e corrispondeva alle moderne vie Bollate,[N 5] Garibaldi[N 6] e Matteotti[N 7] mentre il secondo correva orizzontalmente, lungo la moderna via Repubblica.[N 8][140] Sviluppandosi l'apparato urbanistico lungo tali assi viari, il centro storico novatese arriverà ad assumere nei secoli seguenti la sua conformazione definitiva.[140] Nel secondo dopoguerra alcune aree del centro storico sono state oggetto di un intervento di parziale rinnovamento urbanistico[134][141] e nuovamente nel 2024,[142][143] a cui è seguita la costituzione di un centro commerciale naturale.[144][145]

All'interno del perimetro del centro storico novatese si trovano altresì i beni di maggiore rilevanza storico-architettonica della città, tra cui i più antichi edifici religiosi novatesi e il complesso di ville gentilizie cittadine,[94][96][98][100] insieme ai principali edifici pubblici come la sede primaria della biblioteca[102] e il municipio,[146] oltre al parco comunale Marco Brasca.[147][148]

Il restante territorio comunale è ripartito, con eccezione di minori aree a destinazione tecnica, nel tessuto residenziale moderno e zone industriali.[22][132][149] Il primo rappresenta quella porzione del tessuto urbano il cui sviluppo va fatto risalire al primo dopoguerra, quando la costruzione di edifici residenziali inizia a sconfinare rispetto al centro storico, specialmente lungo il prolungamento nord della direttiva di via Bollate,[134] per poi estendersi anche alla zona ovest rispetto alla ferrovia, dove i primi sviluppi risalgono agli anni Trenta, crescendo però nel secondo dopoguerra.[134] Lo sviluppo urbano di tali aree continua ad intensificarsi nei decenni successivi, anche in funzione dell'aumento demografico e del fenomeno dell'emigrazione interna.[150] Mutano negli anni anche le caratteristiche degli edifici residenziali, passando da complessi unifamiliari o bifamiliari di pochi piani sopra suolo ad unità pluripiano ad alta densità abitativa.[150]

La zona industriale ad ovest della ferrovia[N 9]

Per quanto concerne le aree a destinazione produttivo-industriale, nel territorio comunale si distinguono tre aree con tale indirizzo: una nella porzione est della città, che si estende approssimativamente tra il tracciato dell'autostrada A4, il confine est con Cormano e il confine sud con Milano; la seconda trova invece luogo nella porzione ovest della città, approssimativamente tra la ferrovia e il confine con Baranzate.[132][135] A sé stante è infine l'area industriale più antica, occupata dalla Manifattura Testori, che sorge a ridosso del centro cittadino.[132][135][154] Tali aree sono occupate in prevalenza da capannoni di medie o grandi dimensioni.[135]

Le prime attività economiche di Novate Milanese sono interamente ricondotte all'ambito agricolo[140] e al piccolo allevamento: specialmente significativa è stata la bachicoltura, iniziatasi a sviluppare nel comune già dal Quattrocento, quando per decreto di Galeazzo Maria Sforza datato 15 settembre 1470, venne istituito in tutti i sobborghi di Milano l'obbligo di piantumare cinque alberi di gelso ogni cento pertiche di terra.[155]

Tale assetto vede un primo ma sostanziale mutamento solo con l'entrata in funzione delle Ferrovie Nord, tra la fine dell'XIX secolo e gli inizi del XX secolo, quando appaiono sul territorio novatese edifici industriali:[140] prime fra tutte le industrie tessili e di abbigliamento a cui, nei decenni successivi, si affiancheranno industrie metalmeccaniche, chimiche e manutentive, tra cui in special modo quelle al servizio della ferrovia.[134]

Al 2001, il settore economico maggiormente sviluppato continua ad essere quello dell'industria manifatturiera, benché con un calo delle maestranze del 16% rispetto a vent'anni prima, occupando attorno al 27% dei lavoratori totali.[156] Seguono a breve distanza il settore commercio, riparazioni, alberghiero e pubblici esercizi (attorno al 26% del totale) e il settore trasporti e comunicazioni (attorno al 23% del totale).[156] È proprio quest'ultimo settore a fare registrare il maggior sviluppo nel ventennio, con un numero di occupati più che quadruplicato.[157] Negativi invece gli andamenti per i settori dell'industria estrattiva e dell'energia che sul territorio cessano totalmente con l'inizio del nuovo millennio; in diminuzione anche gli occupati nel settore delle assicurazioni e del credito.[156][157]

Al 2010, il settore industriale continua ad occupare una porzione rilevante di novatesi (25%); spicca inoltre il settore artigiano dove si registrano oltre 800 attività e un'occupazione di dipendenti attorno al 30% del totale.[158] Seguono il settore dei servizi e del commercio (rispettivamente al 26% e 11%). Tra i settori economici minori figurano infine l'ambito dei pubblici esercizi, delle grandi strutture di vendita e degli ambulanti.[158]

Al 2011, continua il calo dell'occupazione delle attività manifatturiere, che si assestano attorno al 16%, con aumento di occupati nei settori del commercio, dei trasporti e delle comunicazioni; leggermente negativo l'andamento per il settore delle costruzioni, che perde attorno ad un punto percentuale.[159]

Al 2022, gli occupati nel settore manifatturiero calano di ulteriori due punti percentuali, seguiti dagli occupati nel settore del commercio che passano dal 29% al 22%; invertono invece la tendenza negativa i settori del credito e delle costruzioni, rimanendo in costante aumento il settore dei trasporti e delle comunicazioni.[160]

Ripartizione degli addetti nei settori economici novatesi
Settori economici per percentuale di addetti
Settore 1981[157] 2001[157] 2011[159] 2022[160]
Agricoltura e pesca 0,00% Aumento 0,08% Diminuzione 0,03% Diminuzione 0,00%
Industria estrattiva 6,87% Diminuzione 0,00% Stabile 0,00% Stabile 0,00%
Industria manifatturiera 37,12% Diminuzione 26,78% Diminuzione 16,30% Diminuzione 14,10%
Energia, gas e acqua[N 10] 16,18% Diminuzione 0,00% Aumento 0,27% Diminuzione 0,24%
Costruzioni 4,66% Aumento 9,37% Diminuzione 8,13% Aumento 8,58%
Commercio, riparazioni, alberghi e pubblici esercizi[N 11] 16,05% Aumento 25,87% Aumento 29,22% Diminuzione 22,03%
Trasporti e comunicazioni[N 12] 6,26% Aumento 22,85% Aumento 30,83% Aumento 34,14%
Credito e assicurazioni 4,13% Diminuzione 1,26% Diminuzione 0,43% Aumento 1,07%
Altri servizi 8,73% Aumento 13,80% Aumento 14,78% Aumento 19,84%

Segue inoltre una tendenza in aumento il numero delle piccole e medie imprese sul territorio, segno del progressivo rimpiazzo delle grandi industrie con realtà economiche più ridotte:[156] nel 2023 se ne sono contate 1842.[161]

Infrastrutture e trasporti

[modifica | modifica wikitesto]
Mappa di Novate Milanese

A livello di infrastrutture stradali, il comune è attraversato da due autostrade. All'altezza del confine amministrativo settentrionale corre il tracciato in trincea dell'autostrada A52, tangenziale Nord, che ricalca in buona sostanza il tracciato della precedente SP46 Rho-Monza, oggetto di adeguamento infrastrutturale da parte di Milano Serravalle-Milano Tangenziali[162][163] ed elevamento a tratto autostradale, con conseguente chiusura dell'anello di tangenziali attorno a Milano.[164][165][166] In particolare, la città di Novate Milanese è servita, congiuntamente con la vicina Bollate, dallo svincolo Novate-Bollate.

Nella parte meridionale del comune corre invece il tratto urbano dell'autostrada A4 Torino-Trieste,[163] la quale non presenta alcuno svincolo dedicato a Novate Milanese sul territorio, ma unicamente su quello della limitrofa Cormano[163]

Il comune è inoltre attraversato dalla Strada provinciale 306 della Balossa, che, aperta al traffico il 2 dicembre 2023,[162][167][168] costituisce un tratto di viabilità complanare all'autostrada A52, agevolando le interconnessioni veicolari tra i comuni di Novate Milanese, Bollate, Cormano e Paderno Dugnano, nonché con il tracciato della strada statale 35 dei Giovi.[162]

La stazione ferroviaria di Novate Milanese, nell'ingresso da piazza Giovanni Testori
Alcuni elettrotreni in sosta al deposito locomotive di Novate Milanese

Novate Milanese è attraversata dalla ferrovia Milano-Saronno e presenta una stazione, servita dalle linee S1 e S3 del servizio ferroviario suburbano di Milano, gestito da Trenord,[169][170] la quale si colloca nella zona tariffaria Mi3 del sistema tariffario integrato STIBM.[171]

La stazione ferroviaria presenta complessivamente 7 binari e due banchine passeggeri,[172] sebbene solo 4 siano destinati alla circolazione,[173] mentre i rimanenti sono destinati a servire il locale deposito ferroviario.[172][174]

La precedente stazione ferroviaria ritratta in una cartolina degli anni '30

La stazione ferroviaria ha sostituito la precedente struttura, dismessa nella notte tra il 31 marzo ed il 1º aprile 1990 e nei giorni successivi demolita, e sorge nel piazzale dedicato a Giovanni Testori, per scelta dell'amministrazione comunale risalente al 1998.[175]

Mobilità urbana

[modifica | modifica wikitesto]

Novate Milanese è servita da una linea di autobus gestita da ATM, che collega la città con Milano e specialmente con le fermate Comasina M3 e Affori FN M3, quest'ultima interscambio con le linee S2, S4 e S12 del servizio ferroviario suburbano.[169][176] Sono inoltre presenti linee gestite da Airpullman destinate al trasporto studenti in orario scolastico.[177]

Amministrazione

[modifica | modifica wikitesto]
Municipio di Novate Milanese[N 13]
Carlo Ghezzi, primo sindaco dopo la Liberazione
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1861 1861 Carlo Mazzoni[178] N.D. Sindaco
1861 1867 Vincenzo Cajo[178] N.D. Sindaco
1867 1868 Carlo Catturini[178] N.D. Assessore anziano [N 14]
1869 1869 Pietro Gianetti[178] N.D. Assessore anziano [N 14]
1870 1872 Pietro Gianetti[178] N.D. Sindaco
1873 1874 Francesco Caimi[178] N.D. Assessore anziano [N 15]
1874 1878 Pietro Gianetti[178] N.D. Sindaco
1878 1881 Carlo Mazzoni[178] N.D. Sindaco
1882 1893 Angelo Masserini[178] N.D. Sindaco [N 16]
1893 1894 Luigi Mazzoni[178] N.D. Assessore anziano [N 17]
1894 1894 Gaetano Cozzi[178] N.D. Assessore anziano [N 18]
1895 1898 Battista Bardelli[182] N.D. Sindaco [N 19]
1899 1902 Ausano Labadini[182] N.D. Sindaco
1902 1905 Carlo Ceruti[182] N.D. Sindaco
1905 1913 Marino Vaghi[182] N.D. Sindaco [N 20]
1913 1913 Francesco Vaghi[182] N.D. Assessore anziano [N 21]
1913 1914 Arturo Rognoni[182] N.D. Sindaco
1914 1916 Clemente Bonfanti[182] N.D. Sindaco [N 22]
1916 1917 Angelo Guzzetti[182] N.D. Assessore anziano [N 23]
1917 1919 Angelo Guzzetti[182] N.D. Sindaco
1920 1923 Santino Uboldi[182] N.D. Sindaco
1923 1923 Enrico Campeis[185] N.D. Commissario prefettizio [N 24]
1923 1923 Alberto Robbiati[187] N.D. Commissario prefettizio [N 25]
1924 1926 Alfredo Pigorini[182] N.D. Sindaco
1926 1930 Alfredo Pigorini[187] N.D. Podestà
1930 1930 Cesare Maltini[187] N.D. Podestà
1930 1932 Virgilio Cogliati[187] N.D. Podestà
1932 1936 Giovanni Bracaglia[187] N.D. Podestà
1937 1937 Giacomo Testori[187] N.D. Reggente temporaneo [N 26]
1937 1941 Filippo Criscuolo Doria[187] N.D. Podestà
1941 1943 Pietro Paracchi[187] N.D. Podestà
1943 1945 Virginio Scotti[187] N.D. Commissario prefettizio [N 27]
1945 1946 Carlo Ghezzi[182] PCI[190] Sindaco [N 28]
1946 1951 Carlo Ghezzi[182] PCI[191] Sindaco
1951 1956 Carlo Ghezzi[182] PCI[192] Sindaco
1956 1957 Angelo Comodo[193] PCI[194] Sindaco [N 29]
1957 1960 Carlo Ghezzi[193] PCI[194] Sindaco [N 29]
1960 1964 Carlo Ghezzi[193] PCI[192] Sindaco [N 30]
1964 1965 Pierino Torriani[193] PSI[195] Assessore anziano [N 31]
1965 1968 Anselmo Pulga[193] PSI[196] Sindaco
1968 1970 Ercole Gorla[193] PSI[196] Sindaco
1970 1975 Ercole Gorla[193] PSI[197] Sindaco
1975 1980 Luigi Perego[193] PSI[198] Sindaco
1980 1985 Luigi Perego[193] PSI[199] Sindaco
1985 1990 Luigi Perego[193] PSI[200] Sindaco
1990 1992 Mauro De Rosa[193] PCI[201] Sindaco
1992 1995 Maurizio Lozza[193] PSI[201] Sindaco
1995 1999 Amalia Fumagalli[193] Indipendente[202][N 32] Sindaco
1999 2004 Luigi Riccardo Silva[193] Centrodestra[203] Sindaco
2004 2009 Luigi Riccardo Silva[193] Centrodestra[203] Sindaco
2009 2014 Lorenzo Guzzeloni[204] Centrosinistra[203] Sindaco
2014 2019 Lorenzo Guzzeloni[205] Centrosinistra[203] Sindaco
2019 2024 Daniela Maldini[206] Centrosinistra[203] Sindaco
2024 Gian Maria Palladino[1] Centrodestra[203] Sindaco

Altre informazioni amministrative

[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Novate Milanese è parte, unitamente ai comuni di Baranzate, Bollate, Cesate, Garbagnate Milanese, Senago e Solaro, all'azienda speciale consortile Comuni Insieme per lo sviluppo Sociale.[207]

La partenza della Milano-Torino da Novate Milanese nel 2007

Nel campo del calcio, della pallacanestro e della pallavolo è attiva a Novate Milanese l'associazione sportiva dilettantistica OSAL Novate.[208] Sempre in campo calcistico è attiva pure l'associazione calcio dilettantistica Pro Novate.[209][210]

Nel campo del ciclismo, da Novate Milanese prendeva il via la classica ciclistica Milano-Torino, in onore di Vincenzo Torriani.[211][212]

Impianti sportivi

[modifica | modifica wikitesto]
Centro Polifunzionale Polì
La vasca principale del centro Polì

Il Centro Polifunzionale Polì, inaugurato il 28 settembre 2003,[213] è un centro sportivo attrezzato con vasche per acquaticità e nuoto libero, tra cui specialmente una vasca di lunghezza 25 m, oltre ad aree destinate a fitness, wellness[214] e tre palestre.[215]

L'impianto è inattivo a partire dalla pandemia di COVID-19, a causa delle difficoltà economiche che hanno colpito la società che lo aveva in concessione.[216][217]

Palazzetto dello sport
La pianta del palazzetto dopo l'ampliamento

Il palazzetto dello sport sorge all'interno del parco comunale Carlo Ghezzi[218] ed è stato edificato nel 1966.[219] Integralmente ristrutturato nei primi anni 2000 viene ampliato[220][219] fino a raggiungere una superficie di 2619 m², risultando una delle strutture più ampie della Lombardia.[220]

Centro Sportivo Vincenzo Torriani
L'esterno del centro sportivo Vincenzo Torriani

Ubicato nella via omonima, il centro sportivo Vincenzo Torriani presenta due campi da calcio a undici regolamentari, uno in erba naturale e uno in erba sintetica,[210] oltre ad una pista per atletica leggera, conforme ai regolamenti CONI.[220][210]

Esplicative
  1. ^ a b A Novate Milanese il nome dei santi patroni è predominante nella variante storica Gervaso e Protaso.[5][6][7][8][9] Minoritariamente, è impiegata la denominazione più recente Gervasio e Protasio,[10][11] nella quale l'aggiunta della "i" rappresenta una conseguenza del passaggio dalla lingua latina alla lingua italiana.[12]
  2. ^ Così nel cabreo novatese del 1683 e nel foglio 7 della mappa generale del territorio novatese del 14 gennaio 1722[27]
  3. ^ Sul piano tecnico, si nota la sostituzione dell'attributo "passante" con l'attributo "leopardito". Nella tradizione araldica italiana, specie in seguito alla regolamentazione attuata sotto il Regno d'Italia, i due termini si ritengono equivalenti,[4] sicché il leone leopardito viene rappresentato con la testa di profilo, a differenza del leopardo che presenta la testa in maestà. Dunque, lo stemma viene rappresentato identicamente a quello storico.[67][68][69][70]
  4. ^ Originariamente realizzato in marmo, è stato in seguito sostituito con una copia in bronzo a causa di atti vandalici[115]
  5. ^ Già anticamente, via per Bùlaa[136]
  6. ^ Un tempo, via della Croce[136][137]
  7. ^ Un tempo, via del Tribbiolo[136][137] e in seguito corso Umberto I,[138]
  8. ^ Un tempo, via degli Spagnoli[136][137] in seguito via Ferrovia[136] e, nel Novecento, via Vittorio Emanuele II.[139][136] Per un tratto assumeva la denominazione via dei Moroni[137]
  9. ^ La torre piezometrica è stata abbattuta nel maggio 2021[151][152][153]
  10. ^ Accorpando "Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata" e "Fornitura di acqua reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento"
  11. ^ Accorpando "Commercio all'ingrosso e al dettaglio riparazione di autoveicoli e motocicli" e "Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione"
  12. ^ Accorpando "Trasporto e magazzinaggio" e "servizi di informazione e comunicazione"
  13. ^ Nella fotografia, sulla facciata campeggia ancora lo stemma precedente al 1984
  14. ^ a b Facente funzioni di sindaco a causa della mancata riconferma di Vincenzo Cajo, pur rimanendo consigliere comunale. Tale vacanza perdurerà per tre anni.[179]
  15. ^ Facente funzioni di sindaco. È ignota la ragione di vacanza della carica.[180]
  16. ^ Rassegna le dimissioni il 29 agosto 1893[181]
  17. ^ Facente funzioni di sindaco[178]
  18. ^ Facente funzioni di sindaco[178]
  19. ^ Fino al 28 novembre 1895 fa funzioni di sindaco Pietro Gianetti, per vacanza della carica[181]
  20. ^ Muore in carica il 23 maggio 1913[183]
  21. ^ Facente funzioni di sindaco per decesso del predecessore[183]
  22. ^ Abbandona la carica il 27 gennaio 1916, per chiamata alle armi[184]
  23. ^ Facente funzioni di sindaco fino all'agosto 1917[184]
  24. ^ Per decreto del Prefetto di Milano datato 16 agosto 1923,[186] in carica dal 18 agosto 1923[185]
  25. ^ In carica dal 26 agosto 1923[185]
  26. ^ Dal 31 gennaio al 30 giugno 1937, per cessazione della carica del predecessore[188]
  27. ^ Delegato podestarile, su nomina di Pietro Paracchi, per chiamata di questi alle armi[189]
  28. ^ Sindaco nella giunta provvisoria della Liberazione dall'aprile 1945 e nell'amministrazione straordinaria con funzioni deliberanti dal giugno 1945 fino a successive elezioni[190]
  29. ^ a b Un provvedimento prefettizio impedisce la rielezione di Carlo Ghezzi. Il provvedimento è in seguito annullato con sentenza di assoluzione. Seguono le dimissioni di Comodo e il reinsediamento di Ghezzi[194]
  30. ^ Decade per effetto di decreto del Presidente della Repubblica[195]
  31. ^ Facente funzioni di sindaco per decadenza del predecessore[195]
  32. ^ Di area centrosinistra[203]
Bibliografiche e sitografiche
  1. ^ a b Elezioni Amministrative 2024, su comune.novate-milanese.mi.it, 26 giugno 2024. URL consultato il 26 giugno 2024.
  2. ^ a b c d Storia di Novate Milanese, su Comune di Novate Milanese. URL consultato il 22 aprile 2024.
  3. ^ Il giornale dei novatesi (PDF), in Informazioni Municipali, anno 29, n. 5, Dicembre 2003, p. 29. URL consultato il 22 aprile 2024.
  4. ^ a b c d e La Provincia di Milano e i suoi comuni, pp. 280–281.
  5. ^ Lorenzo Caratti, Guida storica della chiesa dei SS. Gervaso e Protaso di Novate Milanese, Novate Milanese, 2001.
  6. ^ Parrocchia Santi Gervaso e Protaso Novate Milanese, su santigervasoeprotasonovate.it. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  7. ^ Chiese, su chiesadinovate.it. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  8. ^ Chiesa dei Santi Gervaso e Protaso in Novate Milanese.
  9. ^ a b Perego, p. 452.
  10. ^ Caratti, pp. V-VI.
  11. ^ Caratti, p. 64.
  12. ^ Santi Gervaso e Protaso, p. 3.
  13. ^ a b Il territorio, su Comune di Novate Milanese. URL consultato l'8 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2024).
  14. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  15. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  16. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  17. ^ Carlo Alfonso Pellizzoni, Poesie in dialetto milanese, Milano, 1835, p. 52.
    «Pienti Soree de sbalz e voo a Novaa»
  18. ^ Guido Borghi, Milano, Indoeuropa — ossieno Ricostruzioni indoeuropee per toponimi milanesi di sostrato celtico (PDF), in Manuel Barbera, Guido Borghi, Manuela Mariani, Alfredo Rizza, Rosa Ronzitti, Vittorio Springfield Tomelleri e Massimo Vai, Anatolistica Indoeuropeistica e Oltre nelle memorie dei seminari offerti da Onofrio Carruba, Tomo II, Milano, 2011, p. 50.
  19. ^ a b c d e f g h i j Sbrana, pp. 8–10.
  20. ^ a b c d Passeggiando per Novate, pp. 16-18.
  21. ^ Documento di Piano - Relazione illustrativa, p. 60.
  22. ^ a b Piano delle Regole - Relazione illustrativa, p. 11.
  23. ^ Descrizione con figure del sistema idrico di Milano di Metropolitana Milanese, su metropolitanamilanese.it. URL consultato il 18 giugno 2024 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2009).
  24. ^ a b 2.3.5 Geometria del torrente Pudiga, su pgt.comune.milano.it. URL consultato il 18 giugno 2024.
  25. ^ a b Sbrana, p. 23.
  26. ^ Allegato 1 - Deliberazione n. 8 CdA del 28/07/2015 (PDF), su atocittametropolitanadimilano.it, p. 6. URL consultato il 18 giugno 2024.
  27. ^ Caratti, pp. 382, 385.
  28. ^ Sbrana, p. 21.
  29. ^ a b Documento di Piano - Relazione illustrativa, p. 89.
  30. ^ a b Carta d'inquadramento geolitologico - morfologico e idrografico con sezioni litostratigrafiche (PDF), su Comune di Novate Milanse, Dicembre 2013. URL consultato il 19 giugno 2024.
  31. ^ Daniele Santambrogio, Idrografia cesanese: corsi d'acqua naturali e artificiali di oggi e di ieri (PDF), p. 18. URL consultato il 16 agosto 2024 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2018).
  32. ^ Comune di Lentate sul Seveso, Individuazione del reticolo idrico minore e delle fasce di rispetto (PDF), p. 25. URL consultato il 16 agosto 2018.
  33. ^ Documento di Piano - Relazione illustrativa, p. 58.
  34. ^ Sbrana, p. 24.
  35. ^ Sbrana, p. 26.
  36. ^ Relazione quadro conoscitivo, p. 196.
  37. ^ Novate Milanese | Osservazione, su Aeronautica militare. URL consultato il 2 ottobre 2024.
  38. ^ Ricordi e aneddoti della grande nevicata del 1985, in SaronnoNews, 14 gennaio 2020. URL consultato il 2 ottobre 2024.
  39. ^ a b Regione Lombardia, Zone omogenee di allertamento, livelli d'allertamento, scenari di rischio e soglie (PDF), in Direttiva regionale per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento per i rischi naturali ai fini di protezione civile, Allegato 1. URL consultato il 2 ottobre 2024.
  40. ^ a b Regione Lombardia, Elenco Comuni con indicazione Zone Omogenee di appartenenza (PDF), in Direttiva regionale per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento per i rischi naturali ai fini di protezione civile, Allegato 2. URL consultato il 2 ottobre 2024.
  41. ^ a b c d e Aria (PDF), su Rapporto ambientale, Parco Nord Milano, 13 giugno 2018, p. 24. URL consultato il 3 ottobre 2024.
  42. ^ a b Aeronautica Militare - Servizio Meteorologico, Milano/Linate (MI) 107 m s.l.m. (a.s.l.) (PDF), su clima.meteoam.it (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  43. ^ Caratti, p. 2.
  44. ^ Dante Olivieri, Dizionario di toponomastica lombarda, Milano, 1931, p. 387.
  45. ^ Novale, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  46. ^ Pierino Boselli, Toponimi Lombardi, Milano, 1977, p. 197.
  47. ^ a b Caratti, p. 3.
  48. ^ Giandomenico Serra, Contributo toponomastico alla teoria della continuità nel medioevo delle comunità rurali romane e preromane dell'Italia superiore, Cluj, 1931, p. 187.
  49. ^ (DE) Gerhard Rohlfs, Studien zur romanischen Namenkunde, Monaco di Baviera, 1956.
  50. ^ a b Passeggiando per Novate, p. 10.
  51. ^ a b c d e Novate fino all'unità d'Italia (1800 - 1877), su Comune di Novate Milanese. URL consultato il 22 aprile 2024.
  52. ^ a b c d e Caratti, pp. 469-516.
  53. ^ Caratti, p. 13.
  54. ^ a b c Novate nel contado della Martesana, su Comune di Novate Milanese. URL consultato il 22 aprile 2024.
  55. ^ a b c Caratti, pp. 12-76.
  56. ^ a b c Novate nel Contado di Milano (1385 - 1476), su Comune di Novate Milanese. URL consultato il 22 aprile 2024.
  57. ^ a b c Caratti, pp. 77-145.
  58. ^ a b c d e f Novate nel feudo di desio (1476 - 1674), su Comune di Novate Milanese. URL consultato il 22 aprile 2024.
  59. ^ a b c d e f Caratti, pp. 147-323.
  60. ^ Caratti, p. 346.
  61. ^ a b c d e Novate, con Roserio, a capo del suo feudo (1674 - 1800), su Comune di Novate Milanese. URL consultato il 22 aprile 2024.
  62. ^ a b c d e Caratti, pp. 325-468.
  63. ^ a b Passeggiando per Novate, pp. 12-15.
  64. ^ a b Novate Milanese, su Archivio Centrale dello Stato.
  65. ^ a b c d Perego, p. 113.
  66. ^ Stemma, su Comune di Novate Milanese. URL consultato il 30 luglio 2023 (archiviato dall'url originale il 28 novembre 2023).
  67. ^ Marc'Antonio Ginanni, L'arte del blasone dichiarata per alfabeto, Venezia, Guglielmo Zerletti, 1766, p. 96.
    «Illeopardito: dicesi del leone passante con la testa in profilo.»
  68. ^ Guelfo Guelfi Camajani, Dizionario araldico, Milano, Ulrico Hoepli, 1921, p. 345.
  69. ^ Antonio Manno, Vocabolario araldico ufficiale (PDF), Roma, 1907, p. 34.
  70. ^ Regolamento per la Consulta Araldica del Regno (PDF), 7 giugno 1943. URL consultato il 17 dicembre 2023.
  71. ^ Stemmario Trivulziano, p. 247. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  72. ^ a b c d e Lo stemma e il gonfalone… (PDF), in Informazioni Municipali, anno 30, n. 2, marzo 2004, pp. 15–18. URL consultato il 22 aprile 2024.
  73. ^ a b c Passeggiando per Novate, p. 68.
  74. ^ Il leone ritrovato, in Informazioni Municipali, anno 10, n. 3, Comune di Novate Milanese, maggio/giugno 1984, p. 2.
  75. ^ Adesso Novate è città (PDF), in Informazioni Municipali, anno 30, n. 2, marzo 2004, p. 7. URL consultato il 22 aprile 2024.
  76. ^ a b Lancini, p. 15.
  77. ^ Caratti, p. 27.
  78. ^ Passeggiando per Novate, p. 35.
  79. ^ Relazione quadro conoscitivo, p. 217.
  80. ^ Caratti, p. 523.
  81. ^ Lancini, pp. 16–21.
  82. ^ Lancini, p. 44.
  83. ^ Passeggiando per Novate, p. 38.
  84. ^ Relazione quadro conoscitivo, p. 215.
  85. ^ a b Passeggiando per Novate, pp. 20–23.
  86. ^ Chiese, su chiesadinovate.it. URL consultato il 12 giugno 2024.
  87. ^ a b c Passeggiando per Novate, pp. 28–31.
  88. ^ a b Caratti, p. 524.
  89. ^ Relazione quadro conoscitivo, p. 218.
  90. ^ Passeggiando per Novate, pp. 59–63.
  91. ^ Inaugurazione restauro della Canonica del Gesiö, su comune.novate-milanese.mi.it, 14 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2023).
  92. ^ La bellezza ritrovata della Canonica del Gesiö (PDF), in Informazioni Municipali, anno 49, n. 3, ottobre 2023, pp. 4–5. URL consultato il 2 maggio 2024.
  93. ^ Riqualificazione della canonica del Gesiö: alla luce tante scoperte architettoniche (PDF), in Informazioni Municipali, anno 47, n. 1, aprile 2021, p. 6. URL consultato il 2 maggio 2024.
  94. ^ a b c Relazione quadro conoscitivo, p. 201.
  95. ^ a b Villa Metti, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 30 aprile 2024.
  96. ^ a b c d Relazione quadro conoscitivo, p. 203.
  97. ^ Villa dell'Oca, su Lombardia Beni Culturali. URL consultato il 30 aprile 2024.
  98. ^ a b c d Relazione quadro conoscitivo, p. 206.
  99. ^ a b c Villa Paracchi, su Lombardia Beni Culturali. URL consultato il 30 aprile 2024.
  100. ^ a b Relazione quadro conoscitivo, p. 208.
  101. ^ Villa Reina, su Lombardia Beni Culturali. URL consultato il 30 aprile 2024.
  102. ^ a b c d Relazione quadro conoscitivo, p. 211.
  103. ^ a b Villa Fassi Venino, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 30 aprile 2024.
  104. ^ a b c Passeggiando per Novate, pp. 41–46.
  105. ^ a b c d Una nuova casa per la cultura novatese (PDF), in Informazioni Municipali, anno 32, n. 2, Aprile 2006, pp. 15–18. URL consultato il 30 aprile 2024.
  106. ^ a b c Passeggiando per Novate, p. 43.
  107. ^ Filmato audio Nazzareno Pampado, Novate Giardino di Villa Venino.mpg, su YouTube, 25 luglio 2010. URL consultato il 2 gennaio 2025.
  108. ^ La Casa, su casatestori.it. URL consultato il 30 maggio 2024.
  109. ^ a b Passeggiando per Novate, pp. 47–49.
  110. ^ CHI SIAMO, su casatestori.it. URL consultato il 30 maggio 2024.
  111. ^ Passeggiando per Novate, p. 33.
  112. ^ Perego, p. 115.
  113. ^ Passeggiando per Novate, p. 34.
  114. ^ a b c d Passeggiando per Novate, p. 26.
  115. ^ "Passeggiando per Novate" correzioni e precisazioni (PDF), su Comune di Novate Milanese. URL consultato il 17 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2024).
  116. ^ Perego, p. 423.
  117. ^ Passeggiando per Novate, p. 47.
  118. ^ Passeggiando per Novate, p. 59.
  119. ^ a b Passeggiando per Novate, p. 54.
  120. ^ a b Passeggiando per Novate, p. 57.
  121. ^ a b Passeggiando per Novate, p. 24.
  122. ^ a b lunedì 3 aprile - nella nostra sala Consiglio - è stata siglata l'intesa. (PDF), in Informazioni Municipali, anno 32, n. 2, Aprile 2006, p. 10. URL consultato il 22 aprile 2024.
  123. ^ Legge Regionale 22 dicembre 2015 , n. 40, su normelombardia.consiglio.regione.lombardia.it. URL consultato il 10 febbraio 2024.
  124. ^ a b Parco della Balossa, su Comune di Novate Milanese. URL consultato l'8 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2024).
  125. ^ Fonte dei dati: Caratti, p. 523.
  126. ^ Statistiche I.Stat, su dati.istat.it, ISTAT. URL consultato il 28 dicembre 2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  127. ^ Bilancio demografico popolazione straniera e popolazione residente straniera per sesso al 1º gennaio 2024, su demo.istat.it. URL consultato il 5 ottobre 2024.
  128. ^ Biblioteca e Ufficio Cultura in Villa Venino (PDF), in Informazioni Municipali, anno 32, n. 3, Giugno 2006, p. 12. URL consultato il 22 aprile 2024.
  129. ^ a b Biblioteche, su webopac.csbno.net. URL consultato l'11 febbraio 2024.
  130. ^ Di Vittorio 22 un nuovo spazio per la Città (PDF), in Informazioni Municipali, anno 45, n. 1, Marzo 2019, p. 15. URL consultato il 22 aprile 2024.
  131. ^ a b Istituti scolastici, su Comune di Novate Milanese. URL consultato l'11 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 28 novembre 2023).
  132. ^ a b c d Comune di Novate Milanese, Unità tipologiche del paesaggio (PDF), su mycity.s3.sbg.io.cloud.ovh.net, dicembre 2012. URL consultato il 28 aprile 2024.
  133. ^ a b Piano delle Regole - Relazione illustrativa, p. 12.
  134. ^ a b c d e Relazione quadro conoscitivo, p. 189.
  135. ^ a b c d Piano delle Regole - Relazione illustrativa, p. 13.
  136. ^ a b c d e f Nazzareno Pampado, Società e politica di quei tempi, su issuu.com. URL consultato il 30 agosto 2024.
  137. ^ a b c d Perego, p. 13.
  138. ^ Perego, p. 404.
  139. ^ Passeggiando per Novate, p. 52.
  140. ^ a b c d Relazione quadro conoscitivo, p. 188.
  141. ^ Passeggiando per Novate, p. 17.
  142. ^ Centro storico di Novate Milanese, su lorenzonoe.com. URL consultato il 29 luglio 2024.
  143. ^ Una città riqualificata con i fondi del Pnrr (PDF), in Informazioni Municipali, anno 50, n. 1, Maggio 2024, pp. 4–5. URL consultato il 29 luglio 2024.
  144. ^ Centro Commerciale Naturale: da spazio urbano a spazio umano (PDF), in Informazioni Municipali, anno 50, n. 1, Maggio 2024, pp. 8–9. URL consultato il 29 luglio 2024.
  145. ^ Inaugurazione del Centro Commerciale Naturale "Le Botteghe di Novate", su lebotteghedinovate.it, 12 aprile 2024. URL consultato il 29 luglio 2024.
  146. ^ Passeggiando per Novate, pp. 66–67.
  147. ^ Parco Brasca – percorso botanico, su parchidinovate.it, 1º luglio 2017. URL consultato il 6 settembre 2024.
  148. ^ Piano delle Regole - Relazione illustrativa, p. 21.
  149. ^ Documento di Piano - Relazione illustrativa, p. 95.
  150. ^ a b Relazione quadro conoscitivo, p. 190.
  151. ^ Davide Falco, Novate Milanese, addio alla torre dopo oltre 70 anni, in Il giorno, 29 maggio 2021. URL consultato il 6 settembre 2024.
  152. ^ Fine di un'epoca industriale: demolita la torre piezometrica di Novate, in Settegiorni, 29 maggio 2021. URL consultato il 6 settembre 2024.
  153. ^ Filmato audio Comune di Novate Milanese, Demolizione torre piezometrica ex - I.Pi.Ci., su YouTube, 25 giugno 2021.
  154. ^ Passeggiando per Novate, p. 48.
  155. ^ Caratti, p. 139.
  156. ^ a b c d Relazione quadro conoscitivo, p. 151.
  157. ^ a b c d Relazione quadro conoscitivo, p. 152.
  158. ^ a b Relazione quadro conoscitivo, p. 163.
  159. ^ a b Dati ISTAT Ateco 2007 (gruppi), anno 2011, Novate Milanese.
  160. ^ a b Dati ISTAT Ateco 2007 (Numero addetti delle unità locali delle imprese attive (valori medi annui), anno 2022, Novate Milanese.
  161. ^ Novate, un posto bello per viverci, p. 36.
  162. ^ a b c Inaugurata la nuova viabilità della SP 306 della Balossa, su Città metropolitana di Milano, 2 dicembre 2023. URL consultato l'11 febbraio 2024.
  163. ^ a b c Relazione quadro conoscitivo, p. 170.
  164. ^ Apre completamente la nuova A52 nata dalla ex-Rho-Monza (PDF), in Informazioni Municipali, anno 48, n. 4, Dicembre 2022, p. 4. URL consultato il 22 aprile 2024.
  165. ^ Marco Dozio, Inaugurato il prolungamento della Tangenziale Nord A52 tratto 'Rho-Monza', 14 novembre 2022. URL consultato il 10 febbraio 2024.
  166. ^ Redazione Milano, Rho-Monza, inaugurato il prolungamento della Tangenziale Nord A52 fino a Novate Milanese, su Repubblica, 14 novembre 2022. URL consultato il 10 febbraio 2024.
  167. ^ Rho-Monza, inaugurata la Strada Provinciale 306 della Balossa e aperto un nuovo svincolo, 2 dicembre 2023. URL consultato l'11 febbraio 2024.
  168. ^ Aperta al traffico la complanare alla ex Rho-Monza (PDF), in Informazioni Municipali, anno 49, n. 4, Dicembre 2023, pp. 4–5. URL consultato il 22 aprile 2024.
  169. ^ a b Trasporti e viabilità, su Comune di Novate Milanese. URL consultato l'11 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2024).
  170. ^ Relazione quadro conoscitivo, p. 172.
  171. ^ Comuni presenti nella zona tariffaria Mi3 (PDF), su Azienda Trasporti Milanesi, p. 1. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  172. ^ a b Ferrovienord, FASCICOLO LINEE (PDF), su ferrovienord.it, p. 76.
  173. ^ Ferrovienord, FASCICOLO LINEE (PDF), su ferrovienord.it, p. 70.
  174. ^ Gli impianti, su Trenord. URL consultato l'11 febbraio 2024.
  175. ^ Passeggiando per Novate, pp. 19–20.
  176. ^ Relazione quadro conoscitivo, p. 173.
  177. ^ Percorsi ed orari, su airpullmanspa.com. URL consultato l'11 febbraio 2024.
  178. ^ a b c d e f g h i j k l m Perego, p. 250.
  179. ^ Perego, p. 14.
  180. ^ Perego, p. 20.
  181. ^ a b Perego, p. 43.
  182. ^ a b c d e f g h i j k l m n Perego, p. 251.
  183. ^ a b Perego, p. 69.
  184. ^ a b Perego, p. 74.
  185. ^ a b c Perego, p. 100.
  186. ^ Perego, p. 99.
  187. ^ a b c d e f g h i Perego, p. 254.
  188. ^ Perego, p. 116.
  189. ^ Perego, p. 120.
  190. ^ a b Perego, p. 126.
  191. ^ Perego, p. 128.
  192. ^ a b Perego, p. 129.
  193. ^ a b c d e f g h i j k l m n o Perego, p. 252.
  194. ^ a b c Perego, p. 132.
  195. ^ a b c Perego, p. 134.
  196. ^ a b Perego, p. 137.
  197. ^ Perego, p. 140.
  198. ^ Perego, p. 143.
  199. ^ Perego, p. 146.
  200. ^ Perego, p. 150.
  201. ^ a b Perego, p. 153.
  202. ^ Perego, p. 156.
  203. ^ a b c d e f g Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 20 settembre 2024.
  204. ^ Ed ora al lavoro! (PDF), in Informazioni Municipali, anno 35, n. 4, Ottobre 2009, p. 4. URL consultato il 31 agosto 2024.
  205. ^ Editoriale del sindaco (PDF), in Informazioni Municipali, anno 41, n. 1, Novembre 2015, p. 3. URL consultato il 31 agosto 2024.
  206. ^ Editoriale del sindaco (PDF), in Informazioni Municipali, anno 45, n. 3, Novembre 2019, p. 3. URL consultato il 31 agosto 2024.
  207. ^ Azienda Speciale Consortile Comuni Insieme per lo sviluppo Sociale, su comuni-insieme.mi.it. URL consultato il 4 agosto 2024.
  208. ^ OSAL Novate Milanese, su osalnovate.it. URL consultato il 6 agosto 2024.
  209. ^ A.C.D. Pro Novate, su acnovate.org (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2024).
  210. ^ a b c Centro Sportivo Vincenzo Torriani, su Comune di Novate Milanese. URL consultato il 5 agosto 2024.
  211. ^ Ricordo di Vincenzo Torriani a 10 anni dalla scomparsa (PDF), in Informazioni Municipali, anno 32, n. 1, Febbraio 2006, pp. 15–18. URL consultato il 4 agosto 2024.
  212. ^ Perego, pp. 456–457.
  213. ^ L'inaugurazione di "Polì" un giorno di festa (PDF), in Informazioni Municipali, anno 29, n. 4, Ottobre 2003, p. 3. URL consultato il 4 agosto 2024.
  214. ^ Polì... prossima l'apertura! (PDF), in Informazioni Municipali, anno 29, n. 3, Giugno 2003, p. 4. URL consultato il 4 agosto 2024.
  215. ^ Centro Polifunzionale "Polì", su comune.novate-milanese.mi.it. URL consultato il 4 agosto 2024.
  216. ^ ATTO DI RISOLUZIONE CONTRATTUALE (PDF), su Comune di Novate Milanese, 25 luglio 2022. URL consultato il 4 agosto 2024.
  217. ^ Davide Falco, Furti e danni guardie di notte al Centro Polì, in Il giorno, 12 settembre 2023. URL consultato il 4 agosto 2024.
  218. ^ Palazzetto dello Sport, su Comune di Novate Milanese. URL consultato il 5 agosto 2024.
  219. ^ a b Il palazzetto dello sport "mette le ali" (PDF), in Informazioni Municipali, anno 29, n. 3, Aprile 2003, pp. 6–7. URL consultato il 5 agosto 2024.
  220. ^ a b c Novate sport (PDF), in Informazioni Municipali, anno 34, n. 5, Dicembre 2008, p. 4. URL consultato il 5 agosto 2024.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN140461792 · SBN RMBL000092 · GND (DE4671544-7
Wikimedaglia
Wikimedaglia
Questa è una voce in vetrina, identificata come una delle migliori voci prodotte dalla comunità.
È stata riconosciuta come tale il giorno 19 ottobre 2024 — vai alla segnalazione.
Naturalmente sono ben accetti suggerimenti e modifiche che migliorino ulteriormente il lavoro svolto.

Segnalazioni  ·  Criteri di ammissione  ·  Voci in vetrina in altre lingue  ·  Voci in vetrina in altre lingue senza equivalente su it.wiki