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Nomo (Egitto)

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Con il termine nomo (nòmo, plur. nòmi; in greco νομός, nomòs, plur. νομοί, nomòi, dalla radice del verbo νέμω nèmō, "distribuire") gli storici greci, primo fra tutti Erodoto, identificarono i distretti in cui era suddiviso l'antico Egitto.

Nomi del Basso Egitto
Nomi dell'Alto Egitto
Personificazione di alcuni nomi

L'Alto Egitto era suddiviso in 22 distretti, mentre il Basso Egitto ne comprendeva 20. Gli storici greci definirono nomarchi i governatori dei distretti sia che si trattasse di funzionari di nomina reale che di governanti ereditari più o meno indipendenti (a seconda del periodo della storia dell'Egitto) dal potere centrale.

I nomi si formarono durante il periodo Neolitico, quando alcune popolazioni nomadi si stabilirono nella fertile valle del Nilo e vi divennero stanziali ripartendosi il territorio. Successivamente alcuni gruppi si accorparono formando regni veri e propri, quali quelli dell'Alto e del Basso Egitto e la situazione perdurò fino a quando i sovrani di Ieracompoli unificarono tutto l'Egitto in un solo regno.

La primitiva ripartizione territoriale tuttavia sopravvisse, dando origine al sepat (spȝ.t), che i greci chiamarono nomo. Questi sepat avevano, oltre ad un proprio sovrano, il heri-tep a'a (gr. "nomarca"), un capoluogo proprio, le proprie divinità protettrici e usi religiosi propri con proprie festività locali.

Nell'Antico Regno erano 38 ma ulteriori divisioni ne determinarono il numero definitivo a 42, con un'estensione di circa 30 chilometri lungo il fiume (per nòmi) e con confini estremamente variabili.

Queste province amministrative dureranno per tutto il periodo della storia egizia.

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