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NGC 783

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NGC 783
Galassia a spirale
NGC 783 nelle immagini SDSS
Scoperta
ScopritoreÉdouard Stephan
Data27 ottobre 1834 [1]
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneTriangolo
Ascensione retta02h 01m 06.6s [2]
Declinazione31° 52′ 57″ [2][1]
Distanza237,4 milioni di a.l.
(72,78 Mpc) [2]
Magnitudine apparente (V)12,2 [3]
nella banda B: 12,9 [3]
Redshift+0,017312 ± 0,000013 [2]
Luminosità superficiale13,08
Angolo di posizione35° [3]
Velocità radiale5190 ± 4 [2] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia a spirale
ClasseSc [2][3], Sc? [1]
Dimensioni95800 a.l.
(29370 pc)
Altre designazioni
IC 1765
PGC 7657
MCG 5-5-42
UGC 1497
CGCG 503-73
KUG 0158+316
MK 1171
IRAS 01582+3138 [3]
Mappa di localizzazione
NGC 783
Categoria di galassie a spirale

NGC 783 è una galassia a spirale situata nella costellazione del Triangolo, a una distanza di circa 237 milioni di anni luce dalla nostra Via Lattea.[1]

La galassia è stata scoperta il 27 ottobre 1834 dall'astronomo francese Édouard Stephan. Negli 1890 fu poi riosservata dall'astronomo statunitense Edward Barnard e successivamente inserita nell'Index Catalogue con la designazione IC 1765.[1]

NGC 783 ha una classe di luminosità III e presenta una larga riga a 21 cm dell'idrogeno neutro.[2] Viene considerata un incubatoio stellare, perché è sede di una intensa attività di formazione stellare. Il nucleo di NGC 783 è molto luminoso nell'ultravioletto. La galassia è iscritta nel catalogo di Markarian con il codice Mrk 1171 (MK 1171).[3]

Gruppo di NGC 777

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NGC 783 fa parte del Gruppo di NGC 777.[4] Questo gruppo comprende almeno 13 galassie, tra cui NGC 750, NGC 751, NGC 761, NGC 777, NGC 785 e NGC 789.

Buco nero supermassiccio

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In base alla luminosità della banda K dell'infrarosso vicino del bulbo galattico di NGC 783, il buco nero supermassiccio che si ritiene sia presente al centro della galassia, dovrebbe avere una massa di 107,6 masse solari (circa 40 milioni di masse solari).[5]

Il 14 agosto 2004, all'interno di NGC 783 è stata scoperta la supernova SN 2004fz in modo indipendente dagli astronomi amatoriali britannici Tom Boles[6] e Ron Arbour.[7] La supernova è stata classificata di tipo Ia.[8]

  1. ^ a b c d e (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas Table of Contents, NGC 783, su cseligman.com. URL consultato il 16 agosto 2024.
  2. ^ a b c d e f g Results for object NGC 783, su ned.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato il 16 agosto 2024.
  3. ^ a b c d e f (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke», NGC 700 à 799, su astrovalleyfield.ca. URL consultato il 16 agosto 2024.
  4. ^ A.M. Garcia, General study of group membership. II - Determination of nearby groups, in Astronomy and Astrophysics Supplement Series, 100 #1, luglio 1993, pp. 47-90, Bibcode:1993A&AS..100...47G.
  5. ^ X.Y. Dong e M.M. De Robertis, Low-Luminosity Active Galaxies and Their Central Black Holes, in The Astronomical Journal, 131#3, marzo 2006, p. 1236-1252, Bibcode:2006AJ....131.1236D, DOI:10.1086/499334..
  6. ^ (EN) Coddenham Astronomical Observatory U.K., su coddenhamobservatories.org. URL consultato il 16 agosto 2024..
  7. ^ (EN) Ron Arbour, South Wonston (near Winchester, England), United Kingdom, su mstecker.com. URL consultato il 16 agosto 2024.
  8. ^ (EN) Bright Supernovae - 2004, su rochesterastronomy.org. URL consultato il 16 agosto 2024..

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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