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NGC 207

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NGC 207
Galassia a spirale
NGC 207 nelle immagini Pan-STARRS
Scoperta
ScopritoreR. J. Mitchell
Data7 dicembre 1857 [1]
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneBalena
Ascensione retta00h 39m 40.7s [2]
Declinazione-14° 14′ 13″ [2]
Distanza175,5 M a.l.
(53,8 M pc) [1][2]
Magnitudine apparente (V)13,7 [3]
nella banda B: 14,6 [3][4]
Redshift+0,013276 ± 0,000017 [2]
Luminosità superficiale12,59 [3]
Angolo di posizione85° [3]
Velocità radiale3980 ± 5 [2][4] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia a spirale
ClasseSc [2], Sa [3], Sa? [1]
Dimensioni32 800 al (10 060 pc) a.l. [2][3]  
Altre designazioni
PGC 2395
MCG -03-02-35
IRAS 00371-1430 [2][3][4]
Mappa di localizzazione
NGC 207
Categoria di galassie a spirale

NGC 207 è una galassia a spirale situata nella costellazione della Balena a una distanza di circa 175 milioni di anni luce dal sistema solare.[1][2]

La galassia presenta una larga riga a 21 cm dell'idrogeno neutro.[2]

Sono inoltre presenti regioni di idrogeno ionizzato.[2]

NGC 207 è stata scoperta il 7 dicembre 1857 dall'astronomo irlandese R. J. Mitchell.[1]

Nel 2005, all'interno della galassia, è stata scoperta da parte di J. Graham e W. Li, nel corso del programma congiunto LOSS/KAIT (Lick Observatory Supernova Search dell'osservatorio Lick e The Katzman Automatic Imaging Telescope dell'Università della California - Berkeley),[5] una supernova di tipo Ic[6] che ha ricevuto la denominazione SN 2005ct.

  1. ^ a b c d e (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas Table of Contents, NGC 207, su cseligman.com. URL consultato il 4 marzo 2024.
  2. ^ a b c d e f g h i j k NED results for object NGC 0207, su ned.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato il 4 marzo 2024.
  3. ^ a b c d e f g (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke», NGC 200 à 299, su astrovalleyfield.ca. URL consultato il 4 marzo 2024.
  4. ^ a b c SIMBAD Astronomical Database, in Strasbourg astronomical Data Center. URL consultato il 4 marzo 2024.
  5. ^ (EN) Central Bureau for Astronomical Telegrams, IAUC 8557: C/2005 N1; 2005cp, 2005ct, su cbat.eps.harvard.edu. URL consultato il 4 marzo 2024.
  6. ^ (EN) Bright Supernovae - 2005, su rochesterastronomy.org. URL consultato il 4 marzo 2024.

Voci correlate

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