Manhattan (film)
Manhattan è un film del 1979 scritto, diretto e interpretato da Woody Allen.
Presentato fuori concorso al 32º Festival di Cannes,[1] è stato inserito dall'American Film Institute al quarantaseiesimo posto nell'AFI's 100 Years... 100 Laughs del 2000. Nel 2001 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.[2]
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Isaac Davis è uno sceneggiatore televisivo di 42 anni che vive a Manhattan, ma odia il suo lavoro e sogna di scrivere un romanzo ambientato proprio nella sua città. La sua ex moglie, Jill, ha lasciato lui e il loro figlio per andare a vivere con una donna e sta scrivendo un libro in cui vuole raccontare ogni particolare intimo della loro relazione mentre Isaac cerca di convincerla, invano, a non pubblicarlo.
All’inizio Isaac ha una relazione con una giovane studentessa di 17 anni, Tracy, che ha ricevuto una borsa di studio a Londra per studiare recitazione e gli chiede di andarci con lei. Isaac, però, ha dei forti dubbi e la tratta come se la loro relazione fosse temporanea, insistendo sul fatto che lei dovrebbe frequentare ragazzi della sua età.
Nel frattempo, il suo amico e collega Yale, sposato, è coinvolto in una relazione extraconiugale con una donna sofisticata e intellettuale, Mary. Yale inizialmente tiene Mary nascosta ad Isaac, ma quando finalmente gliela presenta, Isaac è subito affascinato da lei, anche se inizialmente la trova piuttosto snob e pretenziosa. Quando Yale tronca la relazione con Mary, Isaac comincia a uscire con lei, lasciando Tracy triste e amareggiata. Isaac e Mary vanno a convivere, ma la relazione non è del tutto stabile.
Qualche mese dopo, Mary informa Isaac che ha intenzione di lasciarlo, poiché sta ricominciando a frequentare Yale, che ha ormai deciso di lasciare sua moglie. Riflettendo, Isaac si rende conto di quanto gli manchi Tracy e corre a casa sua, incontrandola mentre si sta accingendo alla partenza per Londra. Le chiede di restare a New York, ma lei decide di partire, sapendo quanto importante sia quell'occasione per il proprio futuro, e chiede ad Isaac di attendere con fiducia il suo ritorno, che avverrà dopo sei mesi.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Sviluppo
[modifica | modifica wikitesto]Secondo quanto dichiarato dallo stesso Allen, l'idea per Manhattan gli venne dal suo amore per la musica di George Gershwin.
L'attrice Stacey Nelkin raccontò a posteriori che Manhattan era basato sulla relazione sentimentale da lei avuta con Woody Allen negli anni precedenti la stesura del film e che in particolare il personaggio di Tracy, interpretato sullo schermo da una giovane Mariel Hemingway, era a lei ispirato. La sua piccola parte in Io e Annie venne tagliata in fase di montaggio. La loro relazione era iniziata quando lei aveva 17 anni ed era una studentessa alla Stuyvesant High School di New York.[3] Allen non rese pubblica la loro relazione fino al 2014.[4]
Nel film Jill Davis (interpretata da Meryl Streep) pubblica un libro denigratorio nei confronti dell'ex marito Isaac (impersonato da Woody Allen). Nella realtà, dopo la burrascosa separazione tra Mia Farrow e lo stesso Woody Allen, nel 1997 l'attrice diede alle stampe un'autobiografia (What Falls Away: A Memoir, in italiano: Quel che si perde: Memorie) che descriveva in modo molto critico la relazione con il regista newyorkese.[5]
Riprese
[modifica | modifica wikitesto]Allen parlò con il direttore della fotografia, Gordon Willis, di quanto sarebbe stato divertente girare un film in bianco e nero, su schermo panoramico, in modo da rendere al cinema la stessa città di New York la protagonista del film, come fosse uno dei personaggi della storia.[6] Allen decise di girare il film in bianco e nero perché così erano i film che vedeva da bambino: «Forse è una reminiscenza di vecchie fotografie, film, libri e tutto quel genere di cose. Ma è così che mi ricordo New York». In Manhattan, Allen pensò di essere pienamente riuscito, insieme a Gordon Willis, a mostrare la città in tutto il suo splendore "oscuro": «Quando la vedi sul grande schermo, è veramente decadente».[7] Nella scena del cocktail sembra di vedere Mia Farrow; in realtà si tratta di sua sorella: Tisa Farrow.
Colonna sonora
[modifica | modifica wikitesto]La colonna sonora di Manhattan, formata da brani composti da George Gershwin, è eseguita dalla New York Philharmonic diretta da Zubin Mehta e dalla Buffalo Philharmonic Orchestra diretta da Michael Tilson Thomas, venne pubblicata per la prima volta nel 1979 dalla CBS e dalla Columbia nei formati CD (solo in Giappone), LP e musicassetta[8].
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]- Rhapsody in Blue
- Land of the Gay Caballero
- Someone to Watch Over Me - Buffalo Philharmonic
- I've Got a Crush on You
- Do-Do-Do
- Mine
- He Loves and She Loves Me - Buffalo Philharmonic
- Bronco Busters
- Oh, Lady Be Good
- 'S Wonderful
- Love Is Here To Stay
- Sweet and Low Down
- Blue, Blue, Blue
- Embraceable You
- He Loves and She Loves Me
- Love is Sweeping the Country/Land of the Gay Caballero
- Strike Up the Band
- But Not for Me - Buffalo Philharmonic
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Incassi
[modifica | modifica wikitesto]In Italia, con un incasso di oltre sei miliardi di lire, fu il terzo maggior successo della stagione 1979-80, dietro Kramer contro Kramer e Qua la mano.[9]
Critica
[modifica | modifica wikitesto]Scritto da Woody Allen e Marshall Brickman, Manhattan fonde la violenta passione di Interiors e la satira matura di Io e Annie, riuscendo a creare una sintesi di dramma e di commedia, come lo stesso Allen ha affermato.[10] Si alternano e si fondono tenerezza e ironia in una prova convincente di un intellettuale infelice, un uomo complicato e un artista sicuro.[11]
Il film è stato accolto molto positivamente dalla critica cinematografica. Sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes ha un indice di gradimento del 94% basato su 68 recensioni, con un voto medio di 8,5 su 10.[12]
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- 1980 - Premio Oscar
- Candidatura Migliore attrice non protagonista a Mariel Hemingway
- Candidatura Miglior sceneggiatura originale a Woody Allen e Marshall Brickman
- 1980 - Golden Globe
- Candidatura Miglior film drammatico
- 1980 - Premio BAFTA
- Miglior film
- Migliore sceneggiatura a Woody Allen e Marshall Brickman
- Candidatura Miglior regia a Woody Allen
- Candidatura Miglior attore protagonista a Woody Allen
- Candidatura Miglior attrice protagonista a Diane Keaton
- Candidatura Miglior attrice non protagonista a Mariel Hemingway
- Candidatura Miglior attrice non protagonista a Meryl Streep
- Candidatura Miglior fotografia a Gordon Willis
- Candidatura Miglior montaggio a Susan E. Morse
- Candidatura Miglior sonoro a James Sabat, Dan Sable e Jack Higgins
- 1980 - Premio César
- 1980 - Nastro d'argento
- 1979 - National Board of Review Awards
- 1981 - Awards of the Japanese Academy
- Candidatura Miglior film straniero
- 1979 - New York Film Critics Circle Awards
- Miglior regia a Woody Allen
- Candidatura Miglior film
- Candidatura Miglior sceneggiatura a Woody Allen
- 1980 - Premio Bodil
- Miglior film non europeo a Woody Allen
- 1980 - DGA Award
- Candidatura Miglior regia a Woody Allen
- 1980 - Fotogramma d'argento
- Miglior film straniero a Woody Allen
- 1981 - Fotogramma d'argento
- Candidatura Miglior attrice straniera a Meryl Streep
- 1979 - Los Angeles Film Critics Association Award
- Miglior attrice non protagonista a Meryl Streep
- 1980 - National Society of Film Critics Awards
- Miglior regia a Woody Allen
- Miglior attrice non protagonista a Meryl Streep
- Candidatura Miglior film
- Candidatura Miglior attrice protagonista a Diane Keaton
- Candidatura Miglior sceneggiatura a Marshall Brickman e Woody Allen
- Candidatura Miglior fotografia a Gordon Willis
- 1980 - WGA Award
- Candidatura Miglior sceneggiatura originale a Woody Allen e Marshall Brickman
- 1980 - Young Artist Awards
- Candidatura Miglior attrice giovane a Mariel Hemingway
- 1980 - Sant Jordi Awards
- Candidatura Miglior film straniero a Woody Allen
- 1981 - Guild of German Art House Cinemas
- Miglior film straniero a Woody Allen
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Official Selection 1979, su festival-cannes.fr. URL consultato il 1º gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2013).
- ^ (EN) Librarian of Congress Names 25 More Films to National Film Registry, su loc.gov, Library of Congress, 18 dicembre 2001. URL consultato il 1º gennaio 2016.
- ^ (EN) Stacey Nelkin: Actress, Sexpert – The Howard Stern Show for April 7, 2011, su howardstern.com, 7 aprile 2011. URL consultato il 1º gennaio 2016.
- ^ (EN) Woody Allen Speaks Out, in New York Times, 7 febbraio 2014. URL consultato il 1º gennaio 2016.
- ^ Mia Farrow, «Quel che si perde : Memorie» Mondadori, 1997.
- ^ Bjorkman , 1995, p. 108.
- ^ Palmer, 1980, p. 112.
- ^ (EN) Manhattan (1979), su soundtrackcollector.com, SoundtrackColletctor.com. URL consultato il 1º gennaio 2016.
- ^ Stagione 1979-80: i 100 film di maggior incasso, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 27 dicembre 2016.
- ^ Douglas Brode, Woody Allen: His Films and Career, Citadel Press, 1987.
- ^ Fernaldo Di Giammatteo, Dizionario del cinema, Roma, Newton&Compton, 1995, pag. 58.
- ^ Manhattan, su Rotten Tomatoes, 2 maggio 1979. URL consultato il 31 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2021).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikiquote contiene citazioni da Manhattan (film)
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Manhattan, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Manhattan, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Manhattan, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- (EN) Manhattan, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Manhattan, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Manhattan, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) Manhattan, su FilmAffinity.
- (EN) Manhattan, su Metacritic, Red Ventures.
- (EN) Manhattan, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Manhattan, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) Manhattan, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
- (EN) Manhattan, su BFI Film & TV Database, British Film Institute (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2018).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 316751720 · LCCN (EN) n96119067 · GND (DE) 4340737-7 · BNE (ES) XX3673998 (data) · BNF (FR) cb13177852b (data) · J9U (EN, HE) 987007264791205171 |
---|