Vai al contenuto

La signora ammazzatutti

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La signora ammazzatutti
Beverly Sutphin (Kathleen Turner) in una scena del film
Titolo originaleSerial Mom
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1994
Durata95 min
Rapporto1,66:1
Generecommedia, thriller, satirico
RegiaJohn Waters
SoggettoJohn Waters
SceneggiaturaJohn Waters
ProduttoreJohn Fiedler, Mark Tarlov
Distribuzione in italianoCecchi Gori Group
FotografiaRobert M. Stevens
MontaggioJanice Hampton e Erica Huggins
MusicheBasil Poledouris
ScenografiaVincent Peranio
CostumiVan Smith
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

La signora ammazzatutti (Serial Mom) è un film del 1994 scritto e diretto da John Waters.

In apertura al film si afferma che è ispirato ad una storia vera, ma in seguito la cosa fu smentita precisando che si era trattato solo di una trovata pubblicitaria.

Beverly Sutphin sembra una casalinga senza pretese della classe media, che vive con il marito dentista, Eugene, e i figli adolescenti, Misty e Chip, nella periferia di Baltimora. Tuttavia, è segretamente una serial killer, che uccide coloro che ritiene offendano lei e la sua famiglia o non siano all'altezza dei suoi standard morali. Durante la colazione, i detective Pike e Gracey interrogano la famiglia sulle volgari molestie subite dalla loro vicina, Dottie Hinkle. In seguito si scopre che l'autrice è la stessa Beverly, che si è vendicata della donna per averle sottratto un posto auto. Durante una riunione dell'associazione genitori, l'insegnante di matematica Paul Stubbins critica l'interesse di Chip per i film horror, ritenendo che l'educazione di Beverly influisca negativamente sulla sua salute mentale. Successivamente, Beverly investe Stubbins con la sua auto, uccidendolo; la fattona LuAnn Hodges assiste all'omicidio. Il giorno seguente, Misty è sconvolta quando Carl Pageant le dà buca per il loro appuntamento. Beverly vede quest'ultimo con un'altra ragazza a un mercatino dell'usato e lo pugnala mortalmente con un attizzatoio.

Su suggerimento di Gracey, Eugene scopre sotto il materasso di Beverly i cimeli dei serial killer, tra cui delle registrazioni di Ted Bundy nella settimana della sua esecuzione e dedicate proprio a Beverly. Quella sera, a cena, Chip racconta alla famiglia i sospetti del suo amico Scotty. A quel punto Beverly se ne va; temendo per la vita di Scotty, gli altri si dirigono a casa sua. A loro insaputa, Beverly intende uccidere Ralph e Betty Sterner per aver chiamato Eugene per curare il mal di denti del primo in un giorno che Eugene e Beverly avevano programmato di trascorrere facendo birdwatching e mangiando pollo, oltre che per aver criticato le richieste di Eugene di una perfetta salute dentale. La donna accoltella Betty con delle forbici prese in prestito da Rosemary Ackerman e dalla finestra lascia cadere un condizionatore d'aria su Ralph. Nel frattempo, il resto della famiglia e la polizia arrivano a casa di Scotty, solo per scoprire che si sta masturbando guardando un film erotico.

La domenica, la polizia segue i Sutphin in chiesa, mentre Beverly viene indicata come la principale sospettata degli omicidi degli Sterner. La funzione termina bruscamente quando tutti fuggono in preda al panico dopo uno starnuto di Beverly, dopo il quale lei fugge mentre la polizia tenta di arrestarla. La donna si nasconde nella videoteca dove lavora Chip; Emma Lou Jenson, una cliente, litiga con Chip per la multa inflittale per non aver riavvolto una videocassetta, definendolo "figlio di un'assassina". Beverly segue Jenson a casa e la colpisce mortalmente con un cosciotto di agnello, mentre la donna guarda Annie alla televisione. Scotty assiste all'attacco nelle vicinanze; Beverly lo individua e lo insegue dopo aver rubato un veicolo a un passante. Finiti all'Hammerjack's, Beverly uccide Scotty durante un'esibizione dal vivo, e la famiglia Sutphin arriva mentre la donna viene arrestata.

Il processo di Beverly diventa un evento mediatico, lei viene soprannominata "mamma seriale" e sia Chip che Misty traggono vantaggio dalla sua notorietà vendendo magliette, libri e diritti televisivi per un film su di lei. Durante le arringhe iniziali, l'avvocato di Beverly dichiara la sua non colpevolezza per infermità mentale, ma la donna respinge la teoria e decide di difendersi da sola. Rappresentando se stessa, Beverly scredita sistematicamente tutti i testimoni contro di lei sfruttando i loro vizi, mentre Hodges è troppo alterata per fornire una testimonianza credibile. Durante la testimonianza di Pike, l'aula viene distratta dall'arrivo di Suzanne Somers, che interpreta Beverly in un film per la televisione. Quest'ultima viene così assolta da tutte le accuse. Durante il processo, tuttavia, la donna esprime disprezzo nei confronti di una giurata che indossa scarpe bianche dopo la festa del lavoro. Beverly la segue fino a un telefono pubblico e la colpisce mortalmente con il ricevitore. Il corpo viene scoperto poco dopo, svelando la terribile verità su Beverly.

John Waters dovette pagare 60.000 dollari di diritti agli autori della canzone Tomorrow, cantata durante uno degli omicidi.[senza fonte]

Nel film compaiono due volte delle bambole Pee-wee, al fine di pubblicizzarle malgrado lo scandalo sessuale che aveva colpito il loro creatore, l'attore Paul Reubens.[senza fonte]

Nel film appaiono Suzanne Somers e Joan Rivers nei panni di se stesse. Inoltre Patty Hearst, Traci Lords, e Brigid Berlin interpretano dei personaggi minori. Il gruppo Camel Lips è interpretato dalla band californiana L7, che si esibisce con il brano Gas Chamber durante la scena del concerto. Il regista del film John Waters fa la voce del serial killer Ted Bundy.

Riconoscimenti

[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato presentato fuori concorso al 47º Festival di Cannes[1] e Kathleen Turner è stata candidata ai Chlotrudis Awards nel 1995.

  1. ^ (EN) Official Selection 1994, su festival-cannes.fr. URL consultato il 30 giugno 2011.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema