John Morton (cardinale)
John Morton cardinale di Santa Romana Chiesa | |
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Vetrata raffigurante il cardinale Morton | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 1420 a Bere Regis |
Ordinato presbitero | in data sconosciuta |
Nominato vescovo | 30 ottobre 1478 da papa Sisto IV |
Consacrato vescovo | 31 gennaio 1479 dal cardinale Thomas Bourchier |
Elevato arcivescovo | 6 ottobre 1486 da papa Innocenzo VIII |
Creato cardinale | 20 settembre 1493 da papa Alessandro VI |
Deceduto | 15 settembre 1500 a Knole House |
John Morton (Bere Regis, 1420 – Knole House, 15 settembre 1500) è stato un arcivescovo cattolico, lord cancelliere e cardinale inglese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato nel Dorset, proveniva da una famiglia della piccola gentry e fu educato presso il Balliol College di Oxford. Nel febbraio del 1477 fu inviato da re Edoardo IV insieme a Sir John Donne come ambasciatore alla corte di Francia. Re Edoardo lo nominò vescovo di Ely l'8 agosto 1479 e fu consacrato il 31 gennaio dell'anno successivo.[1] Dopo il cambio dinastico nel 1485[2] Enrico VII lo nominò arcivescovo di Canterbury il 6 ottobre 1486[3] nominandolo l'anno successivo Lord Cancelliere .[4] Nel 1493 fu nominato cardinale titolare della chiesa di Sant'Anastasia in Roma da papa Alessandro VI. Egli fece erigere l'Old Palace di Hatfield House ove la futura regina d'Inghilterra Elisabetta I passò gran parte della sua infanzia.
Come Lord Cancelliere Morton fu incaricato di restaurare le proprietà regali rovinate da Edoardo IV. Per la fine del regno di Enrico VII, la frugalità di quest'ultimo e la politica fiscale di Morton, realizzata da Edmund Dudley[5] e da Richard Empson[6] avevano nuovamente ricostituito il tesoro. Morton fu autore di una massima nota successivamente come la "Forcella di Morton":
Se la persona vive palesemente con frugalità, allora gli direte che egli ha abilmente risparmiato abbastanza denaro da permettersi di essere generoso con il re. Se invece il soggetto vive spendendo e spandendo, ditegli che, essendo così evidente la sua opulenza, può permettersi di dare molto al re.[7]
Mecenate ed appassionato di letteratura ed arte, Morton consentì a Tommaso Moro, finanziandolo, di intraprendere gli studi all'Università di Oxford e Moro lo menzionò nella sua opera principale, L'Utopia.
Dopo la sua morte fu sepolto secondo il suo volere nella cappella della Vergine Maria della Cattedrale di Canterbury mentre nella cripta della medesima gli fu eretto un cenotafio con la sua effigie decorata da angeli, il cappello cardinalizio e doghe di barile con la scritta MOR (un gioco di parole sul suo cognome: Mor-ton).
Genealogia episcopale e successione apostolica
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è[8]:
- Cardinale Vital du Four
- Arcivescovo John de Stratford
- Vescovo William Edington
- Arcivescovo Simon Sudbury
- Vescovo Thomas Brantingham
- Vescovo Robert Braybrooke
- Arcivescovo Roger Walden
- Cardinale Henry Beaufort
- Cardinale Thomas Bourchier
- Arcivescovo John Morton
La successione apostolica è:
- Vescovo Robert Morton (1487)
- Vescovo Richard Fox (1487)
- Vescovo Richard Hill (1489)
- Vescovo Oliver King (1493)
- Vescovo William Smyth (1493)
- Arcivescovo Thomas Savage (1493)
- Vescovo John Blythe (1494)
- Arcivescovo Henry Deane (1495)
- Vescovo Richard FitzJames (1497)
- Vescovo Miles Salley, O.S.B. (1500)
- Vescovo David ap Yeworth, O.Cist. (1500)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Fryde, Handbook of British Chronology p. 245
- ^ A re Edoardo IV, della Dinastia York, successe per breve tempo sul trono inglese Edoardo V, anch'egli uno York come il successore, Riccardo III quindi Enrico VII, appartenente alla Dinastia Tudor
- ^ Fryde Handbook of British Chronology p. 234
- ^ Fryde, Handbook of British Chronology p. 88
- ^ Edmund Dudley (1462 – 1510) fu ministro e consigliere del re.
- ^ Richard Empson (†1510), fu ministro del re Enrico VII e suo consigliere legale.
- ^ (EN) John Morton - Archbishop of Canterbury - Who were the Tudors? Editore History Alive Archiviato il 29 novembre 2010 in Internet Archive. consultato il 6 gennaio 2009
- ^ Bainbridge Smith, p. 118.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) John Bainbridge Smith, English Orders: Whence Obtained, Londra, Skeffington, 1893.
- (EN) E. B. Fryde, D. E. Greenway, S. Porter, I. Roy, Handbook of British Chronology, terza edizione rivista, Cambridge University Press, Cambridge, 1996, ISBN 0-521-56350-X
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su John Morton
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su John Morton
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Morton, John, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Morton, John, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) John Morton, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) John Morton, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.
- (EN) David M. Cheney, John Morton, in Catholic Hierarchy.
- (EN) John Morton at Britannia Biographies, su britannia.com. URL consultato l'11 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2010).
- (EN) Salvador Miranda, MORTON, John, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 79251628 · ISNI (EN) 0000 0000 7243 6445 · LCCN (EN) n88183550 · GND (DE) 1147233985 · BNF (FR) cb12113814f (data) · J9U (EN, HE) 987007432030705171 |
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