Giovanni Pietro da Cemmo
Giovanni Pietro da Cemmo (Cemmo ?, XV secolo – XVI secolo) è stato un pittore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Le notizie sulla vita dell'artista sono assai poche: si conosce con certezza che fu attivo dal 1474 al 1504 in una vasta area comprendente la bresciana, il cremasco ed il cremonese.[1]
Discende probabilmente da una famiglia di pittori che da Treviglio si stabilirono a Cemmo, in Val Camonica, nel XV secolo, conosciuta come De Grechis. Tra i componenti di questa famiglia sono ricordati mastro Ghirardo e mastro Paroto, che nel 1447 firmò un polittico per la pieve di San Siro a Cemmo.[2] Si nota nel suo stile, almeno fino al 1486 una impronta goticheggiante di stampo lombardo-veneto, mentre nell'ultimo periodo compreso tra il 1498 ed il 1504 si rintraccia una influenza di Vincenzo Foppa e del Bramante.[1]
Cronologia delle opere
[modifica | modifica wikitesto]- 1474-75, il coro della chiesa dell'Annunciata di Piancogno, Val Camonica; l'affresco riporta la firma Hoc Petrus pinxit opus de Cemo Joannes 1475.[3]
- 1483-86, presbiterio della chiesa di San Rocco a Bagolino, Val Sabbia.[3]
- 1486-90, alcuni gli attribuiscono affreschi nella chiesa di Santa Maria in Silvis a Pisogne, Val Camonica.[3]
- 1490, affreschi della libreria del convento di San Barnaba a Brescia.[3]
- 1491-93, affreschi nella chiesa di Santa Maria Assunta ad Esine, Val Camonica.[4]
- 1490-94, affreschi nella chiesa di Santa Maria Annunciata ad Bienno, e probabilmente anche nella chiesa della Santissima Trinità a Esine Val Camonica.[4]
- 1498-1504, convento di Sant'Agostino a Cremona.[1]
- 1504, cicli della cappella dei santi Fabiano, Rocco e Sebastiano chiesa di San Lorenzo a Berzo Inferiore.
- 1507, refettorio del convento di Sant'Agostino a Crema.[5]
A lui sono anche attribuiti gli affreschi della chiesa di San Giovanni Battista nel rione di Chiuso a Lecco.[senza fonte]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Enciclopedia Treccani su Treccani.it (XML), su treccani.it. URL consultato il 25 settembre 2009.
- ^ Giovanni Pietro da Cemmo, su enciclopediabresciana.it, e be enciclopedia bresciana. URL consultato il 30 giugno 2023.
- ^ a b c d Chiara De Capoa, Giovan Pietro da Cemmo..., op. cit., p. 108, su books.google.it. URL consultato il 25 settembre 2009.
- ^ a b Chiara De Capoa, Giovan Pietro da Cemmo..., op. cit., p. 109, su books.google.it. URL consultato il 25 settembre 2009.
- ^ Il refettorio del convento: La sala Pietro da Cemmo, su comunecrema.it, Comune di Crema. URL consultato il 5 novembre 2018.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Maria Luisa Ferrari, Giovan Pietro da Cemmo. Fatti di pittura bresciana del Quattrocento, Milano, Ceschina, 1956.
- Franco Mazzini, Santa Maria Assunta a Esine. I dipinti murali di Giovan Pietro da Cemmo. I restauri., Azzano San Paolo, Bolis edizioni, 2000.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giovanni Pietro da Cemmo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Giovanni Pietro da Cemmo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Alessandro Serafini, GIOVANNI PIETRO da Cemmo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 56, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2001.
- Chiara De Capoa, Giovan Pietro da Cemmo in S. Maria Annunciata a Bienno in "La pittura e la miniatura del Quattrocento a Brescia: atti della Giornata di studi, Università cattolica, Brescia, 16 novembre 1999" a cura di Mario Rossi, su books.google.it. URL consultato il 25 settembre 2009.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 137959863 · ISNI (EN) 0000 0003 9892 9792 · Europeana agent/base/30872 · ULAN (EN) 500007619 · LCCN (EN) nr88004529 |
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