Georges Spénale
Georges Spénale | |
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Georger Spénale a Roma nel 1976 | |
Presidente del Parlamento europeo | |
Durata mandato | 11 marzo 1975 – 11 marzo 1977 |
Predecessore | Cornelis Berkhouwer |
Successore | Emilio Colombo |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Socialista (Gruppo socialista) |
Georges Léon Spénale (Carcassonne, 29 novembre 1913 – Parigi, 20 agosto 1983) è stato un politico francese, esponente della SFIO e del Partito socialista. Fu presidente del gruppo socialista al Parlamento europeo e presidente del Parlamento europeo.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Estrazione e formazione
[modifica | modifica wikitesto]Il padre di Spénale era un impiegato delle Poste[1].
Spénale frequentò il liceo Ingres di Montauban[1]. Si laureò in giurisprudenza all'università di Parigi e nel 1934 superò l'esame di ammissione alla Scuola nazionale della Francia d'oltremare[1][2]. Aderì in gioventù alla SFIO[1].
Amministratore coloniale
[modifica | modifica wikitesto]Alla fine della sua formazione Spénale cominciò a lavorare all'ufficio degli affari economici della Guinea, nel 1939 fu nominato amministratore aggiunto della Francia d'oltremare e nel 1941 capo di sotto-divisione nell'Alto Volta[1]. Nel 1945 divenne amministratore della Francia d'oltremare e l'anno successivo fu nominato capo di gabinetto dell'alto commissario dell'Africa Equatoriale Francese[1]. Nei primi anni Cinquanta diresse il gabinetto dell'alto commissario in Camerun e poi fu segretario generale del Camerun[1]. Nel 1955 tornò in Francia per svolgere l'incarico di direttore aggiunto per gli affari politici presso il ministero della Francia d'oltremare[1]. L'anno successivo fu nominato governatore della Francia d'oltremare e capo di gabinetto del ministro della Francia d'oltremare Gaston Deferre, incaricato in particolare di seguire l'applicazione della legge-quadro che riformò il sistema di amministrazione dei territori d'oltremare[1]. Nel 1957 fu inviato in Togo come alto commissario e seguì l'evoluzione del Paese verso l'indipendenza nel 1960[1].
Carriera politica
[modifica | modifica wikitesto]Alle elezioni del novembre 1962 Spénale si candidò per la SFIO e fu eletto deputato all'Assemblea nazionale nella terza circoscrizione del Tarn[1]. Nel 1964 fu eletto consigliere generale di Rabastens e nel 1965 sindaco di Saint-Sulpice-la-Pointe[1]. Fu sindaco della cittadina ininterrottamente fino al 1981[3]. Fu eletto nuovamente deputato alle elezioni del 1967, 1968 e 1973[1]. All'Assemblea nazionale Spénale si occupò in particolare di cooperazione con i Paesi africani, di gestione del territorio e di viticoltura[1].
Presidente del Parlamento europeo, 1975-1977
[modifica | modifica wikitesto]Il 17 dicembre 1964 Spénale fu indicato come membro del Parlamento europeo[1]. Dal 1966 al 1967 presiedette la commissione parlamentare di associazione con la Grecia e dal 1967 al 1974 la commissione parlamentare per le finanze[1]. Nel 1974 fu eletto presidente del gruppo socialista e nel marzo 1975 presidente del Parlamento europeo[1]. Svolse l'incarico fino al marzo 1977, e durante il suo mandato si occupò in particolare della conclusione della Convenzione di Lomé e degli accordi per l'elezione diretta del Parlamento[1]. Dal 1977 al 1979 fu primo vicepresidente del Parlamento europeo[1].
Senatore
[modifica | modifica wikitesto]Tra il 1975 e il 1976 Spénale fu vicepresidente del consiglio regionale del Midi-Pirenei[1]. Il 25 settembre 1977 Spénale fu eletto senatore in rappresentanza del Tarn[1]. In Senato si occupò in particolare dei problemi europei, della cooperazione con i paesi africani e dei problemi delle finanze locali[1]. Dal 1979 al 1983 fu vicepresidente della delegazione del Senato per le Comunità europee[1]. Dal gennaio 1981 all'aprile 1983 fece inoltre parte dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa[4].
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]- Legion d'onore[1]
- Premio Eurafrique, 1976[1]
- Premio Joseph Bech, 1981[1]
Curiosità
[modifica | modifica wikitesto]Spénale era appassionato di poesia[1]. Una raccolta di suoi componimenti fu pubblicata postuma nel 1985[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab (FR) Georges Spénale, su senat.fr, Senato francese. URL consultato il 20 febbraio 2012.
- ^ (DE) Georges Spénale, su munzinger.de, Munzinger. URL consultato il 20 febbraio 2012.
- ^ (FR) Georges Spénale, su bastidecocagne-tarn.com, Ufficio del turismo di Saint-Sulpice. URL consultato il 20 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2012).
- ^ (FR) Georges Spénale, su assembly.coe.int, Consiglio d'Europa. URL consultato il 20 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2012).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Georges Spénale
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Georges Spénale, su Sycomore, Assemblea nazionale.
- (FR) Georges Spénale, su senat.fr, Senato francese.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 68949945 · ISNI (EN) 0000 0000 0012 2391 · GND (DE) 111948765X · BNF (FR) cb120582406 (data) |
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