Ferrovia Ponte Tresa-Luino
Ponte Tresa-Luino | |
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Stati attraversati | Italia |
Inizio | Ponte Tresa |
Fine | Luino |
Attivazione | 1885 |
Soppressione | 1948 |
Gestore | SVIT (1940-1955) |
Precedenti gestori | SNF (1885-1918) SVIE (1918-1940) |
Lunghezza | 12,233 km |
Scartamento | 850 mm (fino al 1924) 1100 mm (dal 1924) |
Elettrificazione | 600 V cc (dal 1924) |
Ferrovie | |
La ferrovia Ponte Tresa-Luino era una linea ferroviaria a scartamento ridotto che collegava Ponte Tresa, posta sulle rive del lago di Lugano, con la cittadina di Luino, posta sul lago Maggiore, percorrendo la valle del fiume Tresa.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]In seguito all'apertura della ferrovia del Gottardo (1882) nella zona dei laghi lombardi furono avanzate diverse proposte di linee ferroviarie locali, concepite ad uso turistico. Una delle linee progettate fu la Ferrovia dei Tre Laghi, che nelle intenzioni avrebbe congiunto la città di Lugano con i laghi Maggiore (a Luino) e di Como (a Menaggio).
La Ponte Tresa-Luino nacque nell'ambito di tale progetto ma restò tuttavia isolata, essendosi rinunciato alla costruzione della tratta Lugano-Porlezza, a favore di una linea di navigazione lacuale[1].
Concessa alla Società di Navigazione e Ferrovie pel Lago di Lugano (SNF), che l'anno precedente aveva inaugurato la ferrovia Menaggio-Porlezza caratterizzata dalle stesse scelte costruttive, la Ponte Tresa-Luino venne attivata il 26 febbraio 1885.
La frequentazione della linea si ridusse notevolmente durante la prima guerra mondiale, ragione per cui la SNF fu costretta a cedere nel 1918 la concessione alla SVIE, che già gestiva le linee Varese-Luino e Ghirla-Ponte Tresa; la nuova società, per integrare la linea nella rete sociale, ne aumentò lo scartamento da 850 mm a 1.100 mm, e la elettrificò a 600 V cc. L'esercizio della linea rinnovata ebbe inizio il 3 maggio 1924.
Nel 1940 la SVIE cedette la sua rete alla Società Varesina Imprese Trasporti (SVIT)[2].
L'esercizio della linea fu sospeso nel 1944, a causa dei danni bellici e della scarsa manutenzione; al termine del conflitto venne però riattivata la tratta Luino-Cremenaga, perché quest'ultima località era priva di strade di accesso dal territorio italiano (l'unica strada attraversava il territorio svizzero).
Anche quest'ultima tratta fu soppressa il 30 settembre 1948; sulla sede fu realizzata una strada (l'attuale SS 344 dir).
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Stazioni e fermate | |||||||
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linea SVIE per Ghirla † 1953 | ||||||
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linea FLP per Lugano | ||||||
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0 | Ponte Tresa (CH), Ponte Tresa (I) | 273 m s.l.m. | ||||
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4 | Somneggio (facoltativa) | |||||
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6 | Cremenaga | |||||
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10 | Creva stabilimento Hussy | |||||
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11 | Creva paese (facoltativa) | |||||
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linea FFS Cadenazzo-Luino | ||||||
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linea SVIE per Varese † 1953 | ||||||
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Luino Scalo | ||||||
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13 | Luino Lago |
La ferrovia, a semplice binario, era lunga 12,233 km[3].
Armata in origine all'inusuale scartamento di 850 mm, nel 1924 fu convertita a quello standard SVIE di 1100 mm ed elettrificata alla tensione continua di 600 V.
La stazione di Cremenaga è stata demolita per far posto alla scuola. Durante la costruzione della diga, tra il ponte di ferro e la diga la sede ferroviaria fu alzata di circa 3 metri, sede dell'attuale SP61.
Percorso
[modifica | modifica wikitesto]Lasciata la stazione di Luino Lago, prima della rimessa, la linea si divideva: sulla destra, il binario della linea per Ghirla e Varese, al centro i binari che portavano alla rimessa, a sinistra per Ponte Tresa, dove dopo circa 100 metri si incrociava con la ferrovia Cadenazzo-Luino.
Oltrepassata la linea ferroviaria si dirigeva alle successive fermate di Creva paese e Creva stabilimento Hussy, proseguendo poi lungo la sponda orografica sinistra del fiume Tresa.
Prima di entrare in Cremenaga il treno oltrepassava il ponte di ferro e subito dopo la galleria. Dopo il ponte di ferro in poi, si manteneva sul lato destro del fiume Tresa, raggiungendo la stazione di Cremenaga situata a pochi metri dalla dogana. Quindi uscito da Cremenaga vi era la fermata Somneggio, fermata facoltativa dell'ex caserma, poi proseguiva fino a raggiungere la stazione di Ponte Tresa.
Erano dunque servite le stazioni intermedie di Creva paese (facoltativa), Creva stabilimento Hussy (oggi I.M.F), Cremenaga e Somneggio (fermata facoltativa dell'ex caserma) per giungere infine alla stazione di Ponte Tresa, comune alla ferrovia Ponte Tresa-Ghirla.
Materiale rotabile
[modifica | modifica wikitesto]Per l'esercizio sulle proprie linee sociali Menaggio-Porlezza e Luino-Ponte Tresa la SNF ordinò sei locomotive a vapore dalla Maschinenfabrik Esslingen. Giunte a Lugano e trasportate a Porlezza con una gabbana, barca a fondo piatto, le locomotive appartenevano a due gruppi distinti: le piccole 1÷2, di rodiggio C, e le più grandi 3÷6, dal curioso rodiggio 0-3-2.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ L'attuale linea Lugano-Ponte Tresa fu costruita decenni dopo, da un'altra società.
- ^ Marco Bergamaschi, I gruppi aziendali. Dinamiche strategiche e strutture organizzative. Con i casi Edison, FIAT, Pirelli, Zanussi., CEDAM, Padova, 2011, pag. 305, ISBN 978-88-13-31443-9.
- ^ Ferrovia Ponte Tresa - Luino Lago. URL consultato nell'agosto 2016
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Anon., Die Touristenbahnen am Luganersee Archiviato il 5 giugno 2016 in Internet Archive., in Schweizerische Bauzeitung, vol. 6 (1885), n. 24, pp. 141-142.
- Anon., Die Touristenbahnen am Luganersee Archiviato il 5 giugno 2016 in Internet Archive., in Schweizerische Bauzeitung, vol. 6 (1885), n. 25, pp. 149-150.
- Emilio Olivieri, Le ferrovie economiche del lago di Lugano, Milano, 1885
- Adriano Betti Carboncini, Binari ai laghi, Salò, Editrice Trasporti su Rotaie, 1992, pp. 76-123, 186-203, ISBN 88-85068-16-2.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Ferrovia della Valganna
- Ferrovia Ghirla-Ponte Tresa
- Lavena Ponte Tresa
- Locomotive SNF 1-2
- Locomotive SNF 3-6
- Luino
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su ferrovia Ponte Tresa-Luino
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Descrizione e immagini della linea, da ferrovieabbandonate.it, su ferrovieabbandonate.it.