Vai al contenuto

Domenico Fontana

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Domenico Fontana (disambigua).
Ritratto di Domenico Fontana realizzato da Federico Zuccari.

Domenico Fontana (Melide, 1543Napoli, 28 giugno 1607) è stato un architetto italiano originario del Canton Ticino[1][2][3][4][5]. Ha operato a Roma e a Napoli nel tardo Rinascimento[4] sotto Papa Sisto V.

Santa Maria Maggiore: la Cappella Sistina, cupola
La fontana del Mosè
Illustrazione del metodo con cui Fontana eresse nel 1586 l'obelisco Vaticano. Incisione del XVIII secolo.

Fontana fu il primo architetto ticinese a salire alla grande ribalta dell’architettura romana. Inaugurò una linea diretta di costruttori ticinesi che si sarebbero imposti come egemoni a Roma per quasi due secoli. Domenico Fontana, Carlo Maderno e Francesco Borromini diedero alle maestranze e compagnie ticinesi un ruolo da protagonista nella costruzione della Roma barocca che si propagò almeno fino a Carlo Fontana, morto nel 1714[6].

Si recò, appena ventenne nel 1563, a Roma, per raggiungere il fratello maggiore, e comunque prima della morte di Michelangelo e fece profondi studi sulle opere dei maestri antichi e moderni. Ebbe in particolare la confidenza del cardinale Felice Peretti, che in seguito divenne papa Sisto V. Il cardinale nel 1584 lo incaricò di costruire nella basilica di Santa Maria Maggiore una cappella laterale a cupola, con pianta a croce greca, la Cappella Sistina (da non confondere con l'omonima cappella del Vaticano). La nuova cappella incorporò la Cappella del Presepio di Arnolfo di Cambio. È una meravigliosa struttura a croce greca, ben bilanciata, nonostante la profusione di particolari e il sovraccarico di ricchi ornamenti, che in nessun modo interferiscono con lo schema architettonico principale. In quest'opera Fontana poté dimostrare le proprie capacità tecniche, infatti la nuova cappella doveva incorporare la Cappella del Presepio di Arnolfo di Cambio: il piccolo sacello fu trasportato tutto intero all'interno del nuovo vano utilizzando complesse macchine di cantiere.

La cupola, leggermente ogivale, ha fatto parlare di una certa tendenza verso proporzioni "gotiche" dell'architettura di Fontana.[7] La cappella fu destinata ad accogliere la tomba di papa Sisto V. Anche Pio V è sepolto qui.

Per lo stesso committente costruì il Palazzo Montalto vicino alla Basilica di Santa Maria Maggiore, con un'abile distribuzione delle masse e con uno schema decorativo fatto di rilievi e dei festoni, impressionante per l'abilità con cui l'artista ha adattato il progetto allo spazio a sua disposizione.

Dopo l'accesso al soglio di San Pietro di Sisto V, nel 1585 venne nominato architetto di San Pietro, Aggiunse la lanterna alla cupola di San Pietro e propose il prolungamento dell'interno in una navata ben definita. Ottenne, tra altre distinzioni, il titolo di cavaliere dell'Ordine dello Speron d'oro.[8]

Le grandi opere

[modifica | modifica wikitesto]
Sale Sistine - Biblioteca apostolica Vaticana

Più rilevanti furono i cambiamenti che portò a San Giovanni in Laterano (verso il 1586), dove introdusse nella loggia della facciata settentrionale un'imponente doppia arcata di ampio respiro e probabilmente aggiunse il portico a due piani alla Scala Santa.

Fra le costruzioni civili il suo forte stile, con una forte influenza della scuola del Vignola, è esemplificato meglio dal Palazzo del Laterano (iniziato nel 1586), in cui l'applicazione vigorosa dei principi strutturali e di una potenza di coordinazione è innegabile, ma anche con un'assoluta mancanza di immaginazione e una monotonia di stile. Era una sua caratteristica il rimanere soddisfatto con una singola soluzione di un problema architettonico, come mostra il fatto che ha in seguito riapplicato il motivo del palazzo di Laterano in quella parte del Vaticano che contiene l'attuale residenza papale e nelle aggiunte al palazzo del Quirinale.

Nel complesso del Vaticano realizzò la facciata del palazzo papale verso la piazza e progettò il braccio trasversale attraverso il cortile del Belvedere per accogliere la Biblioteca vaticana.[9]

Nel 1586 innalzò l'obelisco di Piazza San Pietro (Obelisco Vaticano) di cui fa un resoconto nel libro Della transportatione dell'obelisco Vaticano e delle fabriche di Sisto V (Roma, 1590). Inoltre usò la sua conoscenza della statica, che destò allora lo stupore universale, nell'innalzamento di altri tre obelischi antichi in Piazza del Popolo (Obelisco Flaminio), in Piazza di Santa Maria Maggiore (Obelisco Esquilino) e in Piazza San Giovanni in Laterano (Obelisco Lateranense).

Tra i suoi collaboratori romani anche Carlo Lambardi.[10]

L'epilogo napoletano

[modifica | modifica wikitesto]
Fontana del Nettuno a Napoli

Dopo la morte del suo patrocinatore, per il quale allestì un sontuoso catafalco,[11] continuò per un certo tempo a lavorare per il suo successore, papa Clemente VIII, che non gli dimostrò altrettanto favore. Presto il malcontento per il suo stile verticistico di conduzione del cantiere petrino, l'invidia e l'accusa di essersi appropriato di soldi pubblici, lo spinse a Napoli nel 1592, dove fu al servizio del viceré spagnolo Conte di Miranda, impegnato in opere di grande importanza urbanistica e ingegneristica, come la sistemazione delle acque dei Regi Lagni. L'incarico di maggior prestigio fu la progettazione del nuovo Palazzo Reale la cui costruzione fu avviata nel 1600.

Fu sepolto nella chiesa di Sant'Anna dei Lombardi come aveva chiesto; vi fu eretto il sepolcro che, dopo il crollo della chiesa nel 1805, fu traslato nel vestibolo della chiesa di Monteoliveto, dove l'Arciconfraternita dei Lombardi si trasferì.

Il Palazzo Reale di Napoli
Base dell'obelisco in piazza S. Giovanni in Laterano

Opere a Napoli

[modifica | modifica wikitesto]
Sepolcro dell'architetto

Opere scritte

[modifica | modifica wikitesto]
  • Della trasportatione dell'obelisco Vaticano et delle fabriche di nostro Signore Papa Sisto V, 1590 e in versione ampliata 1604 (ristampa 1979 a cura di A. Carugo; rist. parziale 1987 a cura di D. Conrad).

Giovanni Fontana

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Giovanni Fontana (architetto).

Fratello maggiore di Domenico, (Melide, 1540 - 1614), giunse a Roma prima di Domenico; è meno studiato, ma svolse un ruolo importante operando al suo fianco come ingegnere idraulico e progettista di fontane.

Giulio Cesare Fontana

[modifica | modifica wikitesto]

Il figlio di Domenico, Giulio Cesare Fontana (1573 - 1627), fu un importante architetto attivo a cavallo tra il XVI secolo e il XVII secolo nel Regno di Napoli, completò alcune opere paterne e progettò opere ingegneristiche di bonifica nelle campagne a nord di Napoli. Eresse il primo nucleo del Palazzo degli Studi di Napoli oggi sede Museo Archeologico di Napoli.

  • Adriano Kestenholz, Domenico Fontana: ingegnere, architetto, urbanista, Produzione: Aleph film/RTSI, 2007.
  1. ^ Domenico Fontana, in Dizionario storico della Svizzera DSS.
  2. ^ Domenico Fontana, Italian architect, in Encyclopædia Britannica. URL consultato il 14 gennaio 2021.
  3. ^ Alessandro Ippoliti, Domenico Fontana, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 48, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1997. URL consultato il 14 gennaio 2021.
  4. ^ a b Fontana, Doménico, in Sapere.it, De Agostini. URL consultato il 14 gennaio 2021.
  5. ^ Web Gallery of Art: Domenico Fontana, Italian architect, su wga.hu.
  6. ^ Biografia, su www.domenicofontana.ch. URL consultato il 13 novembre 2023.
  7. ^ Gianfranco Spagnesi, Progetto e architetture del linguaggio classico: (XV-XVI secolo), 1999, ISBN 88-16-40488-4, p. 203
  8. ^ vi si fa riferimento nella "firma" di Domenico Fontana incisa su alcune basi delle colonne del Palazzo Reale di Napoli. Il testo cita: "DOMENICVS FONTANA PATRITIVS ROMANVS / AVRATAE MILITIAE EQVES / ET COMES PALATINVS INVENTOR".
  9. ^ Giuseppe De Logu, L'architettura italiana del Seicento e del Settecento, 1993, ISBN 88-220-3336-1, pag.36
  10. ^ (EN) Gianpasquale Greco, Un angolo di Toscana a Roma: la Cappella di Carlo Lambardi «Nobilis Aretinus» in Santa Maria in Via, in "Predella. Journal of visual arts", n°41-42, 2017, pp. 99-105; XXIV-XLV, in Predella. Journal of visual arts.. URL consultato il 16 gennaio 2019.
  11. ^ Victor-Lucien Tapié, Barroco e classicismo, 1998, ISBN 88-343-2513-3, p. 202
  • Domenico Fontana, Della trasportazione dell'obelisco vaticano et delle fabriche di Nostro Signore Papa Sisto V fatte dal Cavallier Domenico Fontana architetto di Sua Santità, libro primo, Domenico Basa, Roma 1590; Idem, Libro secondo in cui si ragiona di alcune fabriche fatte in Roma, et in Napoli, Costantino vitale, Napoli 1604; Idem, Della trasportazione dell'obelisco vaticano, ristampa anastatica dei libri primo e secondo, a cura di Adriano Carugo, con un'introduzione di Paolo Portoghesi, Il Polifilo, Milano 1978.
  • Giovanni Baglione, Le Vite de' Pittori, Scultori et Architetti dal Pontificato di Gregorio XIII fino a tutto quello d'Urbano VIII, Roma 1642, ristampa anastatica commentata da Jacob Hess e Herwarth Röttgen, Città del Vaticano 1995, volume I, 84-86 (testo), volume III, 662-701 (commento).
  • Giovanni Pietro Bellori, Le vite de' pittori, scultori et architetti moderni, Roma 1672, 141-164 (nuova edizione a cura di Eveina Borea, introduzione di Giovanni Previtali, Einaudi, Torino 1976, 149-175).
  • Filippo Baldinucci, Delle notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua, edizione accresciuta di annotazioni di Domenico Maria Manni, volume IX, Firenze 1771, 237-245 (prima edizione Firenze 1681-1728).
  • Francesco Milizia, Dizionario delle belle arti del disegno, volume I, Bassano el Grappa 1822, 266-267 (prima edizione Bassano del Grappa 1797; Idem, Memorie degli architetti antichi e moderni, quarta edizione accresciuta e corretta dallo stesso autore, volume II, Bassano del Grappa 1785, 66-79 (prima edizione sotto il titolo Le vite de' più celebri architetti d'ogni nazione e d'ogni tempo, Roma 1768; prima edizione sotto il titolo corrente Parma 1781).
  • Gian Alfonso Oldelli, Dizionario storico-ragionato degli uomini illustri del Cantone Ticino, Lugano 1807.
  • Carlo Fea, Miscellanea filologica critica e antiquaria. Miscellanea di scavi d'antichità, tomo II, N. II, Lavori di Sisto V, Roma 1836, 2-11.
  • Antonino Bertolotti, Artisti lombardi a Roma, volume I, Milano 1881, 38, 72-96, 209, volume II, 14, 28, 272, 355; Idem, Artisti modenesi,parmensi e delle Lunigiana a Roma, Modena 1882, 26, 40-41, 61, 101; Idem, Artisti subalpini in Roma nei secoli XV, XVI e XVII, Mantova 1884, 104-105, 157; per Giovanni Fontana si veda ibidem, 40, 44, 159, Idem, Artisti bolognesi, ferraresi e alcuni altri del già Stato Pontificio in Roma, Bologna 1885, 79-82; Idem, Artisti francesi a Roma, Mantova 1886, 64-66; Idem, Artisti svizzeri in Roma nei secoli XV, XVI, e VII, Bellinzona 1886, 2, 11-15, 19, 33, 35, 45, 70-71; per Giovanni si veda ibidem, 2, 11-13, 15-16, 32-33, 45, 48, 71.
  • E. Mazzetti, Il testamento di Domenico Fontana, in Bollettino Storico della Svizzera Italiana, 1-2, 1902, 26-31.
  • J.A.F. Orbaan, Il caso Fontana, in Bollettino d'arte, IX, 6, giugno 1915, 1-4; Idem, Die Selbstverteidigung des Domenico Fontana 1592-1593, in Repertorium für Kunstwissenschaft, LVI, 1925, 176-189.
  • Massimo Guidi, I Fontana di Melide, in Roma, VI, 1928, 433-446, 481-494.
  • E. Guidoni (a cura di), I "Libri dei conti" di Domenico Fontana. Riepilogo generale delle spese e Libro I, introduzione di A. Marino, trascrizione di A. Laconelli, in Storia della Città, anno XI, 1986, numero 40, 45-85; Idem, I monumenti antichi: il Settizonio, le colonne coclidi, i "massicci" di Termini, i cavalli del Quirinale, Libri III, XIV, IX, X, in Storia della Città, anno XII, 1987, numero 43, 86-105; Idem, L'obelisco del Vaticano, Libro XVI, in Storia della Città, anno XIII, 1988, numero 48, 98-104.
  • Ugo Donati, Artisti ticinesi a Roma, Bellinzona 1942, 21-76, 43, illustrazione, 74, numero 49.
  • Antonio Muñoz, D. Fontana, architetto 1543-1607, Roma-Bellinzona 1944 (Quaderni italo-svizzeri, 3).
  • A. Schiavo, Notizie biografiche sui Fontana, in Studi Romani, anno XIX, 1971, 56-61.
  • T.A. Marder, Sixtus V and the Quirinal, in The Journal of the Society of Architectural Historians, volume 37, dicembre 1978,283-294.
  • R. Schiffmann, Roma felix: Aspekte der städtebaulichen Gestaltung Roms unter Papst Sixtus V., Francoforte sul Meno 1985.
  • L. Di Nuzzo, La progettazione sistina della piazza di San Giovanni in Laterano,in Storia della Città, anno I, 1986, numero 40, 5-43.
  • T. Colletta, Domenico Fontana a Napoli: i progetti urbanistici per l'area del porto, in Storia della Città, anno XII, 44, 1987, 76-118.
  • H. Gamrath, Roma sancta renovata: studi sull'urbanistica di Roma nella seconda metà del secolo XVI con particolare riferimento al pontificato di Sisto V, Roma 1987 ("Analecta Romana Instituti Danici", Supplementum).
  • C. Benocci, Roma, Villa Mattei al Celio: le sistemazioni cinque-seicentesche del giardino, di Giovanni e Domenico Fontana, in Storia della Città, anno XIII, 1988, numero 46, 102-125.
  • A. Cerutti Fusco, Il progetto di Domenico Fontana "per ridurre il Coliseo di Roma ad habitatione" e le opere sistine di "pubblica utilità", in Quaderni dell'Istituto di Storia dell'Architettura, nuova serie, XII, 1988, 65-84.
  • I. Di Resta, La maniera a Napoli: il palazzo reale del Fontana, in L'architettura a Roma e in Italia (1580-1621), Atti del XXIII Congresso di storia dell'architettura, a cura di Gianfranco Spagnesi, Roma 1988, volume II, 343-349.
  • B. Burkart, Der Lateran: Sixtus V. und sein Architekt Domenico Fontana, Bonn 1989.
  • G. Curcio, M. Manieri Elia, Architettura e città: i modelli e la prassi, Roma-Bari 1989.
  • L. Spezzaferro, Dalla macchinazione alla macchina, in Fabbriche e architetti ticinesi nella Roma barocca, a cura di G. Curcio e L. Spezzaferro, Milano 1989, IX-XXVII.
  • M. Quast, Die Villa Montalto in Rom. Entstehung und Gestalt im Cinquecento, Monaco di Baviera 1991.
  • S. Benedetti, L'architettura di Domenico Fontana, in Sisto V, volume I, Roama e il lazio, a cura di Marcello Fagiolo e Maria Luisa Madonna, Roma 1992, 395-417.
  • C. Benocci, Giovanni e Domenico Fontana ed i "sistemi di acque efontane" nei giardini romani in età sistina, ibidem, 545-557.
  • M. Cempanari, Le scale sante dal Patriarchio lateranense al santuario sistino, ibidem, 559-582.
  • I. Di Resta, Sull'architettura di Domenico Fontana a Napoli, in Quaderni dell'Istituto di Storia dell'Architettura, nova serie, XV/XX, 1990 /1992, (1992), 675-682.
  • C. D'Onofrio, Gli obelischi di Roma. Storia e urbanistica in una città dall'età antica al XX secolo, terza edizione interamente riveduta e ampliata, Roma 1992, 97-280 (prima edizione Roma 1965).
  • A. Ippoliti, Analisi dell'intervento laterano di Domenico Fontana, in Sisto V, volume I, Roma e il Lazio, a cura di Marcello Fagiolo e Maria Luisa Madonna, Roma 1992, 439-446.
  • M. Manieri Elia, Riflessioni sul significato della scala pontificale laterana (e una nuova ipotesi sul significato degli obelischi sistini), ibidem, 519-543.
  • T.A. Marder, Sisto V e la fontana del Mosè,ibidem, 519-543.
  • M. Quast, Le piazze di S. maria Maggiore, Termini e del Laterano nell'ambito della progettazione sistina, ibidem, 461-478.
  • J. Ruysschaert, La Biblioteca vaticana di Sisto V nelle testimonianze coeve, ibidem, 329-338.
  • C.P. Scavizzi, Il ponte Felice al Borghetto nel quadro della viabilità territoriale, ibidem, 623-638.
  • G. Spagnesi, Osservazioni su alcune architetture sistine, ibidem, 419-428; Idem, Roma di Sisto V. Le arti e la cultura, a cura di Maria Luisa Madonna, Roma 1993, 54-55.
  • M. Quast, Fontana, Domenico, in The Dictionary of Art, a cura di Jane turner, volume XI, Londra 1996, 271-274; Idem, Fontana, Domenico, in Saur. Allgemeines Künstlerlexikon. Die bildenden Künstler aller Zeiten und Völker, volume XLII, Monaco di Baviera-Lipsia 2004, 144-146.
  • Liliana Barroero, Domenico Fontana, in L'idea del bello. Viaggio per Roma nel Seicento con Giovan Pietro Bellori, a cura di E. Borea e C. Gasparri con la collaborazione di L. Arcangeli, Roma 2000, volume II, 266-269.
  • Leros Pittoni, Gabrielle Lautenberg, Roma felix. La città di Sisto V e Domenico Fontana, Viviani, Roma 2002.
  • G. Curcio, Del Trasporto dell'Obelisco Vaticano, e sua Erezione, in Il tempio vaticano 1694: Carlo Fontana, Milano 2003, CLX-CLXXVII.
  • P. Mascilli Migliorini, Domenico Fontana urbanista a Napoli, in Cittä e storia, nuova serie, anno I, numero 0, 2004, 152-157.
  • P.C. Verde, L'originario e completo progetto di Domenico Fontana per il Palazzo reale di Napoli, in Quaderni dell'Istituto di Storia dell'architettura, nuova serie, numero 42, 2003 (2005), 29-52.
  • Leros Pittoni, Napoli regia. Domenico Fontana. Ingegnere Maggiore del Regno, Franco Di Mauro, Sorrento (NA), 2005.
  • Max Pfister, Repertorium der Magistri Luganesi, 1, 1994.
  • A. Ippoliti, Fontana, Domenico, in Dizionario biografico degli italiani (DBI), volume 48, Roma 1997, 638-643.
  • S. Giordano, Sisto V, in Enciclopedia dei papi, a cura di M. Bray, volume III, Roma 2000, 202-222.
  • A. Mario Redaelli, Origine e vicende della comunità civile e religiosa di Melide, in Mario Agliati, Giuseppina Ortelli Taroni, Mario Redaelli, Melide e Milì, Taverne 2003.
  • E. Kasten, Fontana, Marsilio, ad vocem, in Saur. Allgemeines Künstler-Lexikon, 42, München-Leipzig, 2004, 173-174.
  • Margherita Fratarcangeli,"Cosa è architetto". Domenico Fontana tra Melide, Roma e Napoli (1543-1607), atti del convegno dal 13 al 14 settembre 2007 all'Accademia di architettura di Mendrisio.
  • Tobia Kämpf, Vie romane al moderno. Domenico Fontana, Sisto V e la costruzione del paesaggio urbano, in Giorgio Mollisi (a cura di), Arte&Storia, Svizzeri a Roma nella storia, nell'arte, nella cultura, nell'economia dal Cinquecento ad oggi, Edizioni Ticino Management, anno 8, numero 35, settembre-ottobre 2007, Lugano 2007, 36-45.
  • Edoardo Villata, Domenico Fontana. Biografia e bibliografia, in Giorgio Mollisi (a cura di), Arte&Storia, Svizzeri a Roma nella storia, nell'arte, nella cultura, nell'economia dal Cinquecento ad oggi, Edizioni Ticino Management, anno 8, numero 35, settembre-ottobre 2007, Lugano 2007, 46-53.
  • Giorgio Mollisi, La Parrocchiale di Melide. Un esempio di decorazione sistina nella chiesa dei Fontana, in Giorgio Mollisi (a cura di), Arte&Storia, Svizzeri a Roma nella storia, nell'arte, nella cultura, nell'economia dal Cinquecento ad oggi, Edizioni Ticino Management, anno 8, numero 35, settembre-ottobre 2007, Lugano 2007, 54-65; Idem, Di alcuni artisti sistini del lago di Lugano. Precisazioni e scoperte, in Ibidem, 66-68.
  • Isabella Salvagni, I ticinesi a Roma tra corporazione e accademia. Il caso dell'Accademia di San Luca (1550-1610), in Giorgio Mollisi (a cura di), Arte&Storia, Svizzeri a Roma nella storia, nell'arte, nella cultura, nell'economia dal Cinquecento ad oggi, Edizioni Ticino Management, anno 8, numero 35, settembre-ottobre 2007, Lugano 2007, 74-86.
  • Paola Carla Verde, Domenico Fontana, il segno dell'arte, Electa, Napoli 2007.
  • Simona Ostinelli, Domenico Fontana (1543 - 1607). Itinerari di architettura a Roma e Napoli. Guida storico-artistica, Silvana editoriale, Cinisello Balsamo 2009.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN51762694 · ISNI (EN0000 0001 0900 6845 · SBN AQ1V000616 · BAV 495/73667 · CERL cnp01338921 · ULAN (EN500022415 · LCCN (ENn86836649 · GND (DE118835556 · BNE (ESXX1223857 (data) · BNF (FRcb12342722h (data) · J9U (ENHE987007424016805171 · NSK (HR000213266 · CONOR.SI (SL117987427