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Dipendenza da sesso virtuale

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La dipendenza da sesso virtuale, conosciuta anche come Internet dipendenza dal sesso e cybersex dipendenza, viene considerata come una dipendenza sessuale caratterizzata da attività sessuale virtuale su Internet, che può provocare gravi problemi al fisico, alla mente, sociale e alle finanze dell'individuo affetto.[1][2] Esso può anche essere considerato un sottotipo del disturbo da dipendenza da Internet teorizzato.[3] Tale dipendenza si manifesta con vari comportamenti: leggere storie erotiche; la visualizzazione, il download o il trading on-line pornografico; attività online in stanze virtuali di chat per adulti; relazioni cybersex; la masturbazione online, che contribuisce alla propria eccitazione sessuale; la ricerca di partner sessuali offline e informazioni sull'attività sessuale.[3][4][5][6]

Il cybersex comprende tutte le attività sessuali che possono essere svolte tramite Internet, come la partecipazione a chat erotiche, phone-sex, sesso virtuale tramite webcam o videochiamate.

Gli individui dipendenti da sesso virtuale trascorrono gran parte del loro tempo nelle chat erotiche, dove interagiscono con altri utenti scambiandosi messaggi, foto della propria nudità o videochiamate. Sebbene queste attività presentino caratteristiche che le differenziano l’una dall’altra, hanno in comune l’interazione attiva tra gli utenti che vi partecipano. La dimensione interattiva e relazionale propria delle diverse modalità di cyber sex permette di differenziarle dalla dipendenza da pornografia, caratterizzata da una fruizione passiva del materiale sessuale senza alcuna interazione tra gli utenti.

Prevalenza del disturbo

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Alcuni studi statunitensi hanno permesso di stimare che un quinto degli individui con una diagnosi di dipendenza da internet presenta una dipendenza da sesso virtuale[7]. Per quanto riguarda l'Italia, una recente indagine ha trovato che, su un campione di 500 persone, il 4% presentava una dipendenza da cyber-sex. Inoltre, lo studio ha messo in luce che, mentre la dipendenza da pornografia interessa maggiormente la popolazione maschile (80%), la dipendenza da sesso virtuale sembra essere più frequente tra le donne (60%)[8]. Questi dati contribuiscono a testimoniare l'esistenza di due fenomeni distinti.

Cause del disturbo

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Alla base del disturbo possono essere rintracciate differenti cause, tra le quali:

  • la presenza di psicopatologie preesistenti come la depressione
  • condotte a rischio come un utilizzo eccessivo di Internet
  • ritiro sociale[8].

Segni clinici

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Secondo Young (1998) è possibile ipotizzare la presenza del disturbo quando l’individuo:

  1. in seguito ad un’iniziale eccitazione dovuta alla scoperta causale del materiale cyber-sex, inizia a ricercarlo attivamente
  2. trascorre molto tempo nelle chatroom erotiche nella speranza di trovare materiale cyber-sex
  3. ricerca attivamente un partner sessuale online
  4. comunica in modo anonimo fantasie sessuali atipiche, che non riuscirebbe ad esplicitare nella vita reale
  5. si masturba durante le chat erotiche con l’obiettivo di provocare piacere nei partner sessuali online
  6. nutre aspettative di gratificazione sessuale nelle successive sessioni
  7. spazia tra diverse modalità di cyber-sex come chat erotiche, phone-sex e videochiamate
  8. nasconde alle persone che lo circondano nella vita reale la sua condotta
  9. prova sensi di colpa, imbarazzo o vergogna per il suo comportamento[9].
  1. ^ Dan J. Stein, Eric Hollander e Barbara Olasov Rothbaum, Textbook of Anxiety Disorders, American Psychiatric Pub, 31 agosto 2009, pp. 359–, ISBN 978-1-58562-254-2. URL consultato il 24 aprile 2010.
  2. ^ Parashar A, Varma A, Behavior and substance addictions: is the world ready for a new category in the DSM-V?, in CNS Spectr, vol. 12, n. 4, April 2007, pp. 257; author reply 258–9, PMID 17503551.
  3. ^ a b Mark Griffiths, Sex on the internet: Observations and implications for internet sex addiction. (XML), in The Journal of Sex Research, vol. 38, n. 4, November 2001, pp. 333–342, DOI:10.1080/00224490109552104. URL consultato il 2 aprile 2013.
  4. ^ Kimberly S. Young, Internet sex addiction: Risk factors, stages of development, and treatment. (XML), in American Behavioral Scientist, vol. 52, n. 1, September 2008, pp. 21–37, DOI:10.1177/0002764208321339. URL consultato il 2 aprile 2013.
  5. ^ Kristian Daneback, Michael W. Ross e Sven-Axel Månsson, Characteristics and behaviors of sexual compulsives who use the internet for sexual purposes (XML), in Sexual Addiction & Compulsivity, vol. 13, n. 1, 2006, pp. 53–67, DOI:10.1080/10720160500529276. URL consultato il 2 aprile 2013.
  6. ^ C. Laier, M. Pawlikowski, J. Pekal, F. P. Schulte e M. Brand, Cybersex addiction: Experienced sexual arousal when watching pornography and not real-life sexual contacts makes the difference (PDF), in Journal of Behavioral Addictions, vol. 2, n. 2, 2013, pp. 100–107, DOI:10.1556/JBA.2.2013.002, PMID 26165929. URL consultato il 31 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2015).
  7. ^ C. Portelli e M. Papantuono, Le nuove dipendenze: Riconoscerle, capirle e superarle, Milano, Edizioni San Paolo, 2017, ISBN 978-88-922-1032-5.
  8. ^ a b Video forzati del porno, in La Repubblica, 5 aprile 2011.
  9. ^ (EN) Kimberly S. Young, Caught in the net: how to recognize the signs of Internet addiction--and a winning strategy for recovery, J. Wiley, 1998, ISBN 9780471191599, OCLC 38130573.

Voci correlate

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