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Celeste (colore)

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Disambiguazione – "Celesti" rimanda qui. Se stai cercando il pittore italiano, vedi Andrea Celesti.
Celeste
Coordinate del colore
HEX#B2FFFF
sRGB1
(r; g; b)
(178; 255; 255)
CMYK2
(c; m; y; k)
(30; 0; 0; 0)
HSV
(h; s; v)
(180°; 30%; 100%)
Riferimento
S.Fantetti e C.Petracchi, Il dizionario dei colori: nomi e valori in quadricromia, Zanichelli, gennaio 2001, ISBN 88-08-07995-3.
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Il celeste è un colore più chiaro dell'azzurro.[1] Come indica il nome, è il colore del cielo sereno. Etimologicamente, deriva dal termine latino caelestis, ossia "del cielo".[2]

Come molto spesso accade con i colori, il termine non è univoco nel linguaggio comune, indicando una gamma di varianti più o meno scure, dal celeste puro in senso stretto, che può convenzionalmente essere considerato il "vero" celeste",[3] a sfumature più dense, simili all'azzurro, comunque associabili ad un cielo sereno, in via generale più facilmente osservabili; una gradazione di questo tipo denominata celeste, anch'essa convenzionale, contiene 100% di blu con codice esadecimale #99CBFF[4] e, con tonalità affini, è associata al colore del cielo.[5][6][7][8][9][10][11][12][13] Il celeste, comunemente inteso, pur senza una gradazione specifica, appartiene al blu ed è sempre la tonalità più chiara della triade classica composta da blu, azzurro e celeste con le sue sfumature molto delicate, tenui, pallide;[14] il celeste puro, invece, appartenendo al ciano, è una gradazione completamente differente.

Il celeste puro (RGB 178,255,255; HEX #B2FFFF)[3] è una gradazione chiara del ciano,[15][16][17][18] uno dei tre colori primari sottrattivi secondo il sistema CMYK, ed è associato ai colori freddi.[19][20] Il colore più vicino al celeste puro ha codice esadecimale #99FFFF.[21][22][23]

Il celeste puro è noto in inglese anche come Italian Sky Blue ("blu cielo italiano")[24][25][26][27][28] e come Bianchi Green,[29] ("verde Bianchi"), dal nome della rinomata azienda di bici italiana Bianchi, che si sarebbe ispirata proprio al colore del cielo sereno per l'ideazione delle proprie bici dal colore caratteristico.[30]

Essendo molto luminoso, prossimo al bianco,[31] (RGB 178,255,255; HEX #B2FFFF)[3] il celeste puro rappresenta la gradazione del cielo ideale, sereno e terso, con luminosità solare e limpidezza ottimali. Il celeste puro e varianti affini[32][33][34][35] possono essere generalmente osservate in natura nel cielo durante le giornate pressoché perfettamente limpide e soleggiate (cielo totalmente sereno senza o con pochissime nubi bianche, quantità ottimale di umidità, bassa/moderata quantità di inquinamento, aerosol/particolato atmosferico con indice di qualità dell'aria, l'AQI,[36][37] buono o moderato, assenza di nebbia, smog, foschia e caligine) in direzione del sole, perpendicolarmente rispetto alla stella, verso l'orizzonte (ove si esibiscono con più evidenza le sfumature del ciano tra la luce dorata dei raggi solari e il bianco dell'orizzonte) o in tutta la regione tra l'astro e l'orizzonte medesimo quando l'emisfero è inclinato verso il sole,[38][39] sia al mattino che al pomeriggio, quando il sole è alto, con una certa prossimità al mezzogiorno solare o vero;[40] in questo modo la posizione dell'astro rispetto all'osservatore, al contempo con le condizioni meteorologiche ottime, permette un'ottimale diffusione della radiazione luminosa del sole (emessa in tutto lo spettro elettromagnetico)[41][42][43][44] con elevata incidenza della luce solare,[3] e impedisce simultaneamente tanto i colori caldi dell'alba e del tramonto quanto la diffusione prevalente di luce blu quando il sole è alla massima elevazione (mezzogiorno solare o astronomico) nel periodo dell'anno (#99CBFF e affini).[4][10] La presenza, con condizioni atmosferiche ideali, di gradazioni del celeste puro nel cielo, può essere un mezzo informale per evincerne una limpidezza ottimale e, sebbene emotivamente sia associato ai colori freddi,[19][20] dal punto di vista meteorologico lo può essere al bel tempo, all'alta stagione e al relax. Ciò trova corrispondenza nel modello della temperatura di colore, secondo cui il cielo, al mezzogiorno vero, in condizioni di limpidezza, è illuminato di azzurro chiaro, un tipo di "celeste" in senso improprio,[10][45] mentre nelle ore intermedie, specie col sole molto alto, tende al celeste e alle sue varianti; i colori più freddi, contro intuitivamente, si manifestano con temperature più elevate.[46][47]

Generalmente, nella regione compresa tra il sole e l'orizzonte, sia nella parte inferiore dell'astro che perpendicolarmente, lontano dal disco solare stesso (dove prevalgono il giallo e il bianco) e ammesso un cielo nitido con il sole che splende alto, sono visibili gradazioni di azzurro chiaro con tonalità di verde e soprattutto blu (che si diffonde più efficientemente nel cielo),[10][11][12][13] oppure, col sole molto alto, sfumature tra il celeste pallido e il polvere, mentre all'orizzonte in direzione del sole, ove la luce è massima, le sfumature del ciano, che contiene i massimi valori di luce verde (255) e blu (255) secondo il sistema RGB[15] e a cui appartiene il celeste puro,[3] sono molto chiare, mostrando in particolare il celeste polvere, molto tenue;[48] ma nelle parti dell'anno in cui l'elevazione solare è maggiore a causa dell'inclinazione di un emisfero verso il sole,[38][39] soprattutto in estate, con la massimizzazione delle ore di luce e dell'irraggiamento solare, di concerto con le maggiori probabilità di cielo limpido e sereno, il celeste puro e gradazioni vicine possono essere ampiamente visibili allo stesso modo in tutta la regione tra il disco solare stesso e l'orizzonte in quanto, con l'ottimizzazione della luce solare, si esibiscono più facilmente le tonalità del ciano, che contiene i massimi valori di blu e verde (RGB 0,255,255).[15][16][17][18] Infatti, il celeste puro e varianti possono essere viste in ogni stagione,[49] ma è più probabile constatarne più facilmente e ampiamente la presenza nel cielo proprio durante le stagioni calde e in special modo in estate quando, a causa dell'inclinazione dell'emisfero verso il sole[38][39] si manifestano, simultaneamente, la massima prossimità del sole allo zenit, le maggiori quantità/ore di luce nel corso dell'anno nonché la bassa umidità relativa nell'aria dovuta alle elevate temperature, permettendo generalmente un cielo limpido e terso e l'ottimizzazione della quantità di luce solare che è bianca;[41][42][43][44] il celeste puro, gradazione del ciano, che contiene 100% di luce verde e blu,[15][16][17][18] vi aggiunge alto valore di rosso (69,8%, 178).[3][17][18] Orientativamente,[50] nelle stagioni calde è più facile osservare queste tonalità di cielo perfettamente limpido e sereno durante le ore intermedie (col sole alto) del mattino e del pomeriggio in tutta la regione tra sole e orizzonte, specialmente all'orizzonte, ove, col massimo splendore, appaiono più evidenti le sfumature del ciano; in particolare, al mattino in tutta la regione tra sole e orizzonte mentre il sole comincia a divenire alto finché, in prossimità del mezzogiorno solare, non sarà visibile che solo all'orizzonte, nel meriggio, al contrario, (quando il sole è alto ma comincia a calare), si esibisce in tutta la regione tra sole e orizzonte, ove si confonde progressivamente, nel massimo fulgore, alle gradazioni calde/dorate del tramonto finché esse non inizieranno a prevalere; verso il tramonto, durante l'ora dorata, esse sono visibili ai lati del sole, sopra i colori caldi dell'orizzonte. Al mezzogiorno vero, invece, il celeste puro non si mostra in quanto il sole è troppo vicino allo zenit ottimizzando la luce blu, se non all'orizzonte in direzione del sole; il cielo primaverile-estivo al mezzogiorno solare è molto luminoso, di un azzurro molto chiaro che può essere denominato "celeste" in senso lato.[10][45] Tuttavia, benché sia più probabile osservare il celeste puro durante le stagioni col sole più elevato, l'afa estiva tipica, a causa di eccessive ondate di caldo, tende a rendere il cielo di un colore biancastro, lattiginoso, a causa di eccessiva umidità atmosferica con saturazione ed effetto Raylegh eccessivo. Nelle stagioni più fredde, invece, col sole dalla elevazione bassa o approssimativamente intermedia tra orizzonte e zenit al mezzogiorno solare o vero, è più probabile vederlo proprio nelle ore centrali della giornata con la massimizzazione della luce solare, soprattutto verso l'orizzonte, dove le gradazioni del ciano sono più intense, mentre tra il sole e l'orizzonte prevalgono, in genere, gradazioni di "celeste" con prevalenza di blu senza ciano;[10][11][12][13] in generale, il cielo, nelle stagioni fredde, con la bassa elevazione del sole, tende ad essere più scuro, con gradazioni affini all'altro tipo di celeste convenzionale, simile al blu zenitale (#99CBFF),[4] oppure a quel tipico "azzurro cielo" luminoso verso il mezzogiorno in condizioni di limpidezza.[10][45] Quindi, il celeste puro e le sue varianti appaiono tendenzialmente all'orizzonte perpendicolarmente al sole, ma possono, più raramente e con la massima ottimizzazione della luce solare nell'anno (e con condizioni meteorologiche pressoché ottime), mostrarsi persino in tutta la regione del cielo tra la stella e l'orizzonte stesso, a seconda di diversi fattori.

In linea generale, al mattino, all'orizzonte opposto rispetto a quello ove si trova il sole (quindi approssimativamente[51] ad ovest), il cielo resta più scuro, con tonalità prevalenti di blu che richiamano l'altro celeste convenzionale (#99CBFF).[4]

Tra le altre gradazioni principali del celeste (complementari al celeste puro), molto chiare, luminose,[52] il celeste polvere (#E6FFFF)[48] si mostra già nel mattino all'orizzonte in direzione del sole, quello pallido (CCFFFF),[53] e velato (CCE6E6),[54] cominciano ad accompagnarlo verso il mezzogiorno all'orizzonte da dove il sole sorge (approssimativamente ad est),[51] a patto, ancora, di avere condizioni piuttosto ottimali, altrimenti la saturazione per via del pulviscolo atmosferico, umidità, foschia o nebbia produce una prevalenza di bianco, ciò che è vero in ogni momento della giornata e specialmente in alcune giornate torride estive dominate dall'afa, fino ai casi più estremi di caligine prodotta da incendi boschivi, finché nel pomeriggio esse non divengono ampiamente visibili ad est, da nord a sud con una prospettiva di vista pari all'incirca ad un angolo piatto, sempre verso l'orizzonte, soprattutto nelle ore dell'ora dorata e del tramonto stesso, quando si mescolano con delle sfumature dapprima arancioni verso la metà del pomeriggio all'incirca, e poi rosa/lilla verso il calar del sole; tonalità di celeste/ciano danno spettacolo anche in direzione del sole quando questi è tramontato, mescolandosi con tonalità di azzurro della parte superiore del cielo e con i colori caldi del tramonto, soprattutto in presenza di nubi, come gli altocumuli, che aumentano il contrasto, rendendo possibile apprezzare maggiormente le gradazioni del cielo. Quando il sole è molto alto, tra il sole e l'orizzonte, è possibile vedere gradazioni tra il celeste pallido e quello polvere; un cielo prevalentemente soleggiato, con nubi sparse più o meno dense e sole alto, esibisce il celeste polvere. Sfumature di celeste velato e opaco, infine, si mostrano anche in caso di maltempo o di cielo più o meno nuvoloso; quello opaco, in particolare, quando appaiono sprazzi di cielo libero tra le nubi grigie.

Nelle regioni polari (le regioni geografiche racchiuse dai due circoli polari, artico e antartico), ove il sole resta basso durante tutto l'arco dell'anno, raggiungendo l'altezza massima di 46º54' in corrispondenza dei circoli nei solstizi estivi,[55][56] gradazioni così chiare possono essere difficili da vedere.

Può essere difficile ottenere simultaneamente tutte le condizioni di buona visibilità, quindi di limpidezza, del cielo, e constatare la presenza del "vero" celeste puro (#B2FFFF) e varianti; è più facile notare la presenza di varianti complementari del colore celeste nel pomeriggio, o al mattino in direzione del sole. Queste tonalità, più chiare rispetto al celeste puro, sono visibili all'orizzonte a causa delle maggiori concentrazioni di polveri/pulviscolo che amplificano l'effetto Rayleigh, pur con un cielo con limpidezza apprezzabile. Il cielo, generalmente, in condizioni di tempo discrete, esibisce l'altro celeste convenzionale (invero un azzurro piuttosto denso, con 100% di blu) con codice esadecimale #99CBFF e varianti simili;[4] nell'emisfero celeste visibile, dallo zenit all'orizzonte in direzione del sole, si mostrano progressivamente blu, azzurro e infine celeste chiaro, polvere o pallido, all'orizzonte e vicino al sole.[10][11][12][13]

Questi video su Youtube mostrano cielo perfettamente limpido e soleggiato con celeste puro in direzione del sole durante le ore pomeridiane a Venice Beach, Santa Monica Beach e Acapulco.[1][2][3]

Utilizzo e cultura

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Il celeste, in generale, è un colore che, per la sua tenuità e in quanto colore del cielo terso e soleggiato nella forma pura, viene associato ad emozioni quali la quiete e la serenità, a qualità come la creatività, l'equilibrio interiore, e a valori nobili quali lealtà e l'idealismo. Viene anche considerato il colore dei bambini maschi, in netta contrapposizione al rosa. Assieme a tonalità affini, è una delle gradazioni più in uso in qualsiasi ambito come moda, confezionamenti, design degli interni e altri. Può anche essere considerato, quale gradazione di un cielo idealmente terso nella forma pura, come colore della vacanza e del bel tempo, il colore del cielo ideale.[57][58][59][60][61] Celeste è anche nome proprio di persona di genere neutro, generalmente femminile.[62][63][64][65]

Soprattutto, il celeste, specie quello puro, per il suo chiarore, è tradizionalmente associato alla trascendenza, al misticismo, alla divinità, al cielo, al paradiso, alla purezza. Nella religione cristiana, il manto della Vergine Maria è blu, azzurro e persino celeste in statuette, dipinti e raffigurazioni; spesso è celeste lo sfondo che attornia il viso di Maria. Anche in altre culture esso è genericamente associato alla positività e al divino. Nella cultura cinese è simbolo di longevità e immortalità, o di protezione, custodia, guarigione dal male in alcune culture africane. Spesso utilizzato nei rituali religiosi e cerimonie importanti. In India il celeste è spesso utilizzato nei matrimoni come simbolo di purezza e benedizione. Nella cultura giapponese, il celeste è associato alla tradizione e all’armonia, ed è ampiamente utilizzato nelle decorazioni e negli abiti tradizionali. Inoltre, è spesso associato al concetto di pace e serenità in molte culture, come in molte tradizioni indigene delle Americhe, ove rappresenta l'equilibrio con la natura, o nella cultura tibetana, ove simboleggia compassione e saggezza.[66]

Il celeste è presente in alcune bandiere nazionali, come quelle dell'Argentina, del Kazakistan, di Palau.

Gradazioni di celeste

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Le seguenti varianti in tabella del celeste sono ricavate dal testo di riferimento del colore già menzionato nell'infobox in alto a destra, ovvero Il dizionario dei colori: nomi e valori in quadricromia, di S.Fantetti e C.Petracchi, Zanichelli, gennaio 2001.

colore nome C M Y K R G B HEX
  celeste puro (italian sky blue, bianchi green) 030 000 000 000 178 255 255 B2FFFF
  celeste polvere 010 000 000 000 230 255 255 E6FFFF
  celeste pallido 020 000 000 000 204 255 255 CCFFFF
  celeste velato 020 010 010 000 204 230 230 CCE6E6
  celeste opaco 050 020 020 000 128 204 204 80CCCC

Galleria d'immagini

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  1. ^ Vocabolario Treccani - voci azzurro e celeste;
  2. ^ Celeste - Etimologia, origine e significato | etymonline, su www.etymonline.com. URL consultato il 22 gennaio 2024.
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  8. ^ (EN) Dark Sky Blue color - #8CBED6 - The Official Register of Color Names, su color-register.org. URL consultato il 20 novembre 2023.
  9. ^ (EN) Sky Blue color - #87CEEB - The Official Register of Color Names, su color-register.org. URL consultato il 20 novembre 2023.
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  28. ^ Italian Sky Blue color - Arteqo Consulting, su www.arteqo.com. URL consultato il 30 gennaio 2024.
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  30. ^ Celeste, su Bianchi. URL consultato il 17 ottobre 2023.
  31. ^ (EN) White color - #FFFFFF - The Official Register of Color Names, su color-register.org. URL consultato il 19 marzo 2024.
  32. ^ (EN) Light Light Blue - #CAFFFB - The Official Register of Color Names, su color-register.org. URL consultato il 14 settembre 2023.
  33. ^ (EN) Really Light Blue - #D4FFFF - The Official Register of Color Names, su color-register.org. URL consultato il 14 settembre 2023.
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  35. ^ (EN) Soft Sky Blue color - #C1F1FF - The Official Register of Color Names, su color-register.org. URL consultato il 28 gennaio 2024.
  36. ^ The World Air Quality Index project, Inquinamento atmosferico a Italia: mappa visiva dell\'indice della qualità dell\'aria in tempo reale, su aqicn.org. URL consultato il 12 maggio 2024.
  37. ^ Indice di qualità dell'aria (AQI) e informazioni sull'inquinamento atmosferico in Italy | IQAir, su www.iqair.com. URL consultato il 12 maggio 2024.
  38. ^ a b c Perché Abbiamo le Stagioni sulla Terra?, su Star Walk, 25 luglio 2023. URL consultato il 21 marzo 2024.
  39. ^ a b c Pasquale D'Anna, Le stagioni della Terra, spiegate, su Passione Astronomia, 23 settembre 2023. URL consultato il 21 marzo 2024.
  40. ^ Il mezzogiorno solare o vero è il vero mezzogiorno astronomico, in cui il sole raggiunge la culminazione, ovvero la massima altezza apparente sulla sfera celeste per un osservatore terrestre transitando per il meridiano locale (culminazione superiore). Naturalmente, è presupposto che la posizione del sole, e quindi la sua elevazione, varia con la latitudine e le diverse stagioni a causa dell'inclinazione dell'asse terrestre; solo all'equatore e tra i due tropici la stella raggiunge veramente il punto zenitale, rispettivamente, due volte negli equinozi e una sola volta per tropico nei solstizi. Si precisa che il celeste puro compare "con una certa prossimità" al mezzogiorno solare in vista della sua significativa variazione annuale di decine di gradi, la quale influisce significativamente sulle gradazioni del cielo.
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  47. ^ Giovanni Lattanzi, Luce naturale in fotografia: conoscerla e usarla al meglio, su Giovanni Albani Lattanzi fotografo professionista, 23 ottobre 2018. URL consultato il 25 luglio 2024.
  48. ^ a b (EN) Celeste Polvere color hex code is #E6FFFF, su www.color-name.com. URL consultato il 3 febbraio 2024.
  49. ^ Ciò vale specialmente nelle regioni tropicali e temperate.
  50. ^ Ovviamente, bisogna tenere conto della latitudine, la quale influenza l'inclinazione apparente del sole dalla Terra.
  51. ^ a b L'utilizzo dell'avverbio per la direzione ha lo scopo di indicare il punto cardinale in senso ampio, ma resta inteso che, a seconda delle stagioni e degli emisferi, la direzione esatta dell'alba e del tramonto variano.
  52. ^ S. Fantetti e C. Petracchi, Il dizionario dei colori: nomi e valori in quadricromia, Zanichelli, 2001.
  53. ^ (EN) Celeste Pallido color hex code is #CCFFFF, su www.color-name.com. URL consultato il 3 febbraio 2024.
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  58. ^ Michel De Luca, Colore Celeste: Il Profondo Significato Psicologico Che Nasconde | Actualizado Gennaio 2024, su VALENTINABATTILANI.IT, 6 settembre 2023. URL consultato il 21 gennaio 2024.
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  • S.Fantetti e C.Petracchi, Il dizionario dei colori: nomi e valori in quadricromia, Zanichelli, gennaio 2001, ISBN 88-08-07995-3.

Voci correlate

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Altri progetti

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