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Carnismo

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Carnismo è un termine utilizzato in psicologia sociale e nel campo antropologico e dell'attivismo, che sta ad indicare un sistema di norme e cognizioni (memorie, credenze, bias cognitivi) della mente umana che normalizzano il consumo di carne, spesso in modo inconscio.[1][2]

La psicologa sociale Melanie Joy introduce al carnismo con una serie di domande sul modo di rapportarsi con chi consideriamo cibo e chi no parlando di un sistema di pensiero che porta le persone a supportare l'utilizzo e il consumo di prodotti animali.[3] Nella letteratura accademica, il carnismo viene rappresentato come un sistema culturale che giustifica il consumo di carne attraverso meccanismi di difesa della mente e da assunti culturali ampiamente diffusi sull'uso e consumo di prodotti animali nella società contemporanea.[4][5][6][7]. Il termine carnismo è stato coniato nel 2001 dalla psicologa sociale Melanie Joy in vari suoi libri[8][9]

Un punto centrale del carnismo è il paradosso nell'accettazione dell'atto di mangiare carne, ritenuto "naturale", "normale" e "necessario". Un'importante caratteristica del carnismo è il fatto di etichettare solo alcune categorie di animali come cibo, e l'accettazione di pratiche verso questi animali che verrebbero respinte in quanto ritenute una forma di tortura inaccettabile se applicate ad altre specie. Questo processo varia in diverse culture, così che per esempio i cani vengono mangiati in Asia ma sono considerati animali domestici in Occidente, mentre le vacche sono consumate in Occidente ma considerate sacre in buona parte dell'India.[10] Le attitudini che gli umani hanno verso gli animali sono influenzate dall'utilità, dallo status e dalle abilità che si presume abbia quella specie o dall'attrattività estetica.[11]

L'autrice Melanie Joy descrive ed introduce nei suoi libri il significato del termine Carnismo associandolo spesso allo specismo.[3]

Analizzando la storia del vegetarianismo dall'antica Grecia all'epoca contemporanea, lo studioso e letterario Renan Larue trovò alcuni punti in comune in ciò che descriveva come argomenti dei carnisti. Secondo lui, i carnisti sostenevano che il vegetarianismo è un'assurda idea indegna di attenzione, che l'umanità è investita del dominio sugli animali dall'autorità divina e che l'astensione dalla violenza contro gli animali costituirebbe una minaccia per gli umani. Scoprì che le opinioni che gli animali da allevamento non soffrono, e che il massacro è preferibile alla morte per malattia o predazione, acquistarono valuta nel diciannovesimo secolo, ma che il primo aveva precedenti negli scritti di Porfirio, un vegetariano che sosteneva la produzione umana di prodotti animali che non richiedono la macellazione di animali, come la lana[12].

Negli anni '70 le opinioni tradizionali sulla posizione morale degli animali furono messe in discussione da difensori dei diritti degli animali, tra cui lo psicologo Richard Ryder, che nel 1971 introdusse la nozione di specismo[13]. Questo è definito come l'assegnazione di valore e diritti alle persone unicamente sulla base della loro appartenenza a una specie[14]. Nel 2001 la psicologa sociale e scrittrice statunitense Melanie Joy ha coniato il termine carnismo per intendere una forma di specismo che sostiene le sottostanti usando gli animali come cibo, e in particolare uccidendoli per la carne.[15] La Joy paragona il carnismo al patriarcato, sostenendo che entrambe sono ideologie normative dominanti che non vengono riconosciute a causa della loro ubiquità:[16]

Non vediamo la carne mangiare come facciamo vegetariani - come una scelta, basata su una serie di ipotesi sugli animali, il nostro mondo e noi stessi. Piuttosto, la consideriamo una cosa determinata, "naturale", il modo in cui le cose sono sempre esistite e il modo in cui le cose saranno sempre. Mangiamo animali senza pensare a quello che stiamo facendo e perché, perché il sistema di credenze che sottostà a questo comportamento è invisibile. Questo sistema di credenze invisibili è quello che io chiamo il carnismo.[17]

Sandra Mahlke sostiene che il carnismo è il "nodo centrale dello specismo", perché il consumo di carne motiva la giustificazione ideologica di altre forme di sfruttamento degli animali.[18]

Il concetto del Carnismo in correlazione al movimento per la sostenibilità ambientale secondo Melanie Joy ha generato un secondo termime, l'ecocarnismo. tale teoria viene supportata in seguono all'applicazione delle tre N al mangiare la carne (Normale, Naturale, Necessario).[3]

Fattori psicologici

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Alcuni studi in psicologia sociale sottolineano come la maggior parte delle persone può provare empatia verso gli animali non umani, ma si trova immerso in un sistema che generalmente sfrutta gli animali come risorsa. Questo può facilitare normali meccanismi della mente di dissonanza cognitiva, necessari per gestire il conflitto.[19]

La mente, al fine di ridurre questa dissonanza di valori tende a creare strategie di pensiero quali:

  1. Giustificazioni morali: mangiare carne è normale, naturale, necessario.
  2. Negazione: è una difesa che nega che agli animali venga causata sofferenza.
  3. Dissociazione: è una difesa utile a disconnettere in maniera simbolica i prodotti animali dalla loro origine, con il fine di creare una "distanza morale" che facilita il consumo di carne con meno disagio.[20]

La dissonanza cognitiva è un meccanismo che ogni cervello umano potrebbe attuare in determinate condizioni al fine di risolvere l'incoerenza e ridurre uno stato emotivo intenso (disagio, senso di colpa).[21]

Dallo studio di Dhont e Hodson (2014) è emerso che alcune persone tendono a consumare più carne se percepiscono il vegetarianismo come una minaccia allo status quo. Questo è evidente in contesti dove le scelte alimentari sono molto legate all'identità culturale.[22]

Un articolo pubblicato nella rivista Drovers Cattle Network sull'industria della carne bovina ha criticato l'uso del termine, affermando che implicava che mangiare cibi animali fosse una "malattia psicologica".[23]

  1. ^ Ben De Groeve, Brent Bleys e Liselot Hudders, Ideological resistance to veg*n advocacy: An identity-based motivational account, in Frontiers in Psychology, vol. 13, 30° novembre 2022, DOI:10.3389/fpsyg.2022.996250. URL consultato il 17 aprile 2025.
  2. ^ Martin Gibert e Élise Desaulniers, Carnism, Springer Netherlands, 2014, pp. 292–298, ISBN 978-94-007-0928-7. URL consultato il 17 aprile 2025.
  3. ^ a b c https://books.google.it/books?id=z7rODwAAQBAJ&pg=PT116&hl=it&source=gbs_selected_pages&cad=2#v=onepage&q=Carnismo&f=false
  4. ^ Martin Gibert e Élise Desaulniers, Encyclopedia of Food and Agricultural Ethics, Springer Netherlands, 2014, pp. 292-298, ISBN 978-94-007-0928-7. URL consultato il 18 gennaio 2020.
  5. ^ Michael R. Griffiths, Animals and Society: An Introduction to Human-Animal Studies. MargoDeMello. New York: Columbia University Press, 2012. 488 pp. $105.00 cloth., in The Journal of Popular Culture, vol. 46, n. 5, 2013-10, pp. 1106-1108, DOI:10.1111/jpcu.12070. URL consultato il 18 gennaio 2020.
  6. ^ Kristof Dhont e Gordon Hodson, Why do right-wing adherents engage in more animal exploitation and meat consumption?, in Personality and Individual Differences, vol. 64, 2014-07, pp. 12-17, DOI:10.1016/j.paid.2014.02.002. URL consultato il 18 gennaio 2020.
  7. ^ Joám Evans Pim, Nonkilling 101 — Is a nonkilling society possible?, in Journal of Peace Education, vol. 15, n. 3, 2 settembre 2018, pp. 248-254, DOI:10.1080/17400201.2018.1535471. URL consultato il 18 gennaio 2020.
  8. ^ Joy, Melanie., Perché amiamo i cani, mangiamo i maiali e indossiamo le mucche : un'introduzione al carnismo e un processo alla cultura della carne e alla sua industria, Sonda, 2014, ISBN 978-88-7106-654-7, OCLC 907584934. URL consultato il 18 gennaio 2020.
  9. ^ https://www.ibs.it/libri/autori/Melanie%20Joy
  10. ^ (EN) Tani Khara, Christopher Riedy e Matthew B. Ruby, A cross cultural meat paradox: A qualitative study of Australia and India, in Appetite, vol. 164, 2021-09, pp. 105227, DOI:10.1016/j.appet.2021.105227. URL consultato il 17 aprile 2025.
  11. ^ Gordon G. Gallup, Do minds exist in species other than our own?, in Neuroscience & Biobehavioral Reviews, vol. 9, n. 4, 1º dicembre 1985, pp. 631–641, DOI:10.1016/0149-7634(85)90010-7. URL consultato il 17 aprile 2025.
  12. ^ Desaulniers, Élise (30 January 2015). "Le végétarisme et ses ennemis: entrevue avec Renan Larue". Retrieved 6 August 2015.
  13. ^ (EN) Jeroen Hopster, The Speciesism Debate: Intuition, Method, and Empirical Advances, in Animals, vol. 9, n. 12, 1° dicembre 2019, pp. 1054, DOI:10.3390/ani9121054. URL consultato il 17 aprile 2025.
  14. ^ Ryder, Richard D. (1971). "Experiments on Animals", in Stanley Godlovitch, Roslind Godlovitch, John Harris (eds.), Animals, Men and Morals, Grove Press. Ryder, Richard D. (2009). "Speciesism", in Marc Bekoff (ed.), Encyclopedia of Animal Rights and Animal Welfare, Greenwood; Diamond, Cora (2004). "Eating Meat and Eating People", in Cass Sunstein, Martha Nussbaum (eds.), Animal Rights: Current Debates and New Directions, Oxford University Press, p. 93.
  15. ^ Joy, Melanie (2001). "From Carnivore to Carnist: Liberating the Language of Meat", Satya, 18(2), September, pp. 126–127; Joy, Melanie (2003). Psychic Numbing and Meat Consumption: The Psychology of Carnism, doctoral dissertion, Saybrook Graduate School, San Francisco.
  16. ^ Gibert, Martin; Desaulniers, Élise (2014). "Carnism" (PDF). Encyclopedia of Food and Agricultural Ethics. Springer Netherlands. pp. 292–298. ISBN 978-94-007-0929-4.
  17. ^ Joy, Melanie (2011) [2009]. Why We Love Dogs, Eat Pigs, and Wear Cows: An Introduction to Carnism. Conari Press, p. 9. ISBN 1573245054.
  18. ^ Mahlke, Sandra (2014). Das Machtverhältnis zwischen Mensch und Tier im Kontext sprachlicher Distanzierungsmechanismen: Anthropozentrismus, Speziesismus und Karnismus in der kritischen Diskursanalyse. Diplomica Verlag. ISBN 978-3-8428-9140-1.
  19. ^ (EN) Hank Rothgerber, Meat-related cognitive dissonance: A conceptual framework for understanding how meat eaters reduce negative arousal from eating animals, in Appetite, vol. 146, marzo 2020, pp. 104511, DOI:10.1016/j.appet.2019.104511. URL consultato il 17 aprile 2025.
  20. ^ (EN) Martin Gibert e Élise Desaulniers, Carnism, Springer Netherlands, 2014, pp. 292–298, DOI:10.1007/978-94-007-0929-4_83, ISBN 978-94-007-0928-7. URL consultato il 17 aprile 2025.
  21. ^ Alexandre Bran e David C. Vaidis, On the Characteristics of the Cognitive Dissonance State: Exploration Within the Pleasure Arousal Dominance Model, in Psychologica Belgica, vol. 60, n. 1, 23 marzo 2020, pp. 86–102, DOI:10.5334/pb.517. URL consultato il 17 aprile 2025.
  22. ^ (EN) Kristof Dhont e Gordon Hodson, Why do right-wing adherents engage in more animal exploitation and meat consumption?, in Personality and Individual Differences, vol. 64, luglio 2014, pp. 12–17, DOI:10.1016/j.paid.2014.02.002. URL consultato il 17 aprile 2025.
  23. ^ Copia archiviata, su drovers.com. URL consultato il 14 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2020).