Bello
Il bello è una categoria dell'estetica, che fin dall'antichità ha rappresentato uno dei tre generi supremi di valori, assieme al vero e al bene, codificati da Platone e rimasti sostanzialmente validi sino al Settecento, quando si abbandonarono i canoni fino ad allora in uso, ammettendo anche il «brutto» come categoria dell'estetica di cui tener conto, da relazionare dialetticamente al «bello».
Ciò che è bello si caratterizza per possedere la bellezza.
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il termine deriva da quello latino bĕllus, avente il significato di «carino, grazioso», a sua volta derivante da *due- nŭlus, diminutivo di duenos, forma antica di bonus.[1]
Nozioni del bello nella storia
[modifica | modifica wikitesto]Per i Greci e per i Romani questo termine aveva un'estensione più ampia di quella attuale, poiché comprendeva non solo gli oggetti sensibili ma anche il principio spirituale, invisibile, che li rendeva tali, a cui ci si poteva elevare con l'ausilio del pensiero guidato dall'impulso di eros. Se gli antichi potevano fare a meno della nozione odierna di bello in senso stretto, era perché avevano termini specifici per il bello visibile, chiamato simmetria, come per il bello udibile, chiamato armonia.[2]
Nell'antichità si formulò la tesi secondo la quale il bello consiste nella proporzione e nella appropriata disposizione delle parti. Tale teoria può essere fatta risalire già ai Pitagorici. Successivamente ci furono integrazioni, teorie supplementari, riserve che sfociarono nel XVIII secolo in una vera e propria crisi della teoria che aveva dominato per oltre due millenni, a causa sia dell'empirismo filosofico che degli influssi dell'Illuminismo e del Romanticismo.
L'oggetto della disputa si spostò sulla caratteristica oggettiva del bello. Ci si cominciò a chiedere se, quando si indica come bello un corpo, gli si riconosca una proprietà che effettivamente possiede o meno. Da una concezione fondamentalmente oggettivistica si passò quindi a una concezione soggettivistica che porterà poi all'attuale abbandono della ricerca di una rigorosa definizione del termine estetico bello.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bello, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 4 gennaio 2023.
- ^ Plotino ad esempio affermava che il vero alunno delle Muse si accorge come non siano i corpi di per sé a essere belli, ma il principio ideale che li fa essere così, e che la bellezza consiste in una simmetria delle parti, le une rispetto alle altre e ognuna rispetto all'insieme (Plotino, Enneadi, I, 6).
Voci correlate
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