Vai al contenuto

Asghar Farhadi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Farhadi al Festival di Cannes 2013.

Asghar Farhādi (AFI: [æsɢæɾ fæɾhɑdiː], in persiano اصغر فرهادی‎; Homāyun Šahr, 7 maggio 1972) è un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico iraniano.

Due suoi film hanno vinto l'Oscar al miglior film straniero, Una separazione nel 2012 e Il cliente nel 2017.

Farhādi nasce nel 1972 a Homāyun Šahr, ribattezzata Khomeyni Šahr in onore dell'ayatollah Khomeyni in seguito alla rivoluzione del 1979.[1] I genitori gestivano un negozio di alimentari dove lui dava una mano dopo la scuola.[1] La sua infanzia è segnata dalla guerra d'invasione da parte dell'Iraq, in cui suo fratello maggiore combatte da volontario, ma durante la quale Farhādi finirà anche per appassionarsi al cinema grazie alla visione dei film di propaganda alleati che venivano proiettati nel capoluogo di provincia di Eṣfahān per "tenere alto il morale nazionale".[1]

Incoraggiato dai genitori a perseguire le sue ambizioni artistiche, gira a 13 anni il suo primo cortometraggio con una cinepresa 8 millimetri fornitagli da un'associazione giovanile governativa.[1] Si iscrive all'università di Teheran per studiare cinema, ma viene spostato nel corso di teatro, cosa che vedrà all'inizio come «una seccatura» ma che invece si rivelerà cruciale nel formare la sua sensibilità attraverso l'incontro con Ibsen, Strindberg, Čechov ed altri maestri del dramma borghese.[1] Si laurea con una tesi su Stanislavskij.[1]

All'inizio degli anni novanta, mentre è ancora all'università, comincia a scrivere per l'emittente statale IRIB dei radiodrammi che riscuotono un certo successo finché, all'età di 23 anni, non ottiene di dirigere le proprie sceneggiature televisive.[1]

Nel 2003 scrive e dirige il suo primo lungometraggio per il cinema, Raqs dar ghobār, a cui nel 2004 fa seguire Šahr-e zibā, entrambi d'impegno sociale.[1] È però solamente a partire dal suo terzo film da regista, Čahāršanbe Sūrī (2006), che Farhādi trova la cifra stilistica che caratterizzerà la sua carriera futura, mettendo in scena le vite di coppie sposate del proprio milieu piccolo-borghese e riprendendo in mano la lezione del teatro (il film rispetta infatti le tre unità aristoteliche).[1][2]

Con About Elly vince l'Orso d'argento per il miglior regista al Festival internazionale del cinema di Berlino del 2009; il film vi vince anche il premio del pubblico, nonché il premio al miglior regista al Fajr International Film Festival e quello per il miglior film narrativo al Tribeca Film Festival.[1][2]

Nel 2011 scrive, dirige e produce Una separazione, il suo film di maggior successo in patria e all'estero,[1] dove vince l'Oscar al miglior film in lingua straniera ai premi Oscar 2012, mentre Farhādi viene personalmente candidato per la migliore sceneggiatura originale.[3][4] Il film riceve numerosi altri riconoscimenti, tra cui l'Orso d'oro al Festival di Berlino 2011 e il Golden Globe al miglior film straniero.

Nel 2013 è la volta del suo primo film all'estero, scrivendo e dirigendo la co-produzione franco-italiana Il passato, con Tahar Rahim e Bérénice Bejo.

Essendo cittadino iraniano, a causa dell'ordine esecutivo nº 13769 emanato il 27 gennaio 2017 dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Farhādi non avrebbe potuto recarsi alla cerimonia dei premi Oscar 2017 dove il suo film Il cliente era candidato come miglior film in lingua straniera.[5] In seguito alla revoca dell'ordine esecutivo, ha deciso comunque di non essere presente alla cerimonia in segno di protesta.[6] Farhādi ha affidato ad una lettera la sua dichiarazione,[7][8][9][10] letta sul palco al ritiro dell'Oscar vinto:

«Mi dispiace non essere con voi, ma la mia assenza è dovuta al rispetto per i miei concittadini e per i cittadini della altre sei nazioni che hanno subito una mancanza di rispetto a causa di una legge disumana che ha impedito l'ingresso negli Stati Uniti agli stranieri. Dividere il mondo fra noi e gli altri, i "nemici", crea paure e crea una giustificazione ingannevole per l'aggressione e la guerra e questo impedisce lo sviluppo della democrazia e dei diritti umani in paesi che a loro volta sono stati vittime di aggressioni. Il cinema può catturare le qualità umane e abbattere gli stereotipi e creare quell'empatia che oggi ci serve più che mai[11]

Nel 2018 scrive e dirige in Spagna la co-produzione franco-italo-spagnola Tutti lo sanno, con Penélope Cruz e Javier Bardem.[1]

Nel 2020 torna a girare in Iran con Un eroe, passato in concorso l'anno successivo al Festival di Cannes, dove ottiene il Grand Prix ex aequo con Scompartimento n. 6 di Juho Kuosmanen.

Regista e sceneggiatore

[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ a b c d e f g h i j k l (EN) Giles Harvey, How Iran's Greatest Director Makes Art of Moral Ambiguity, in The New York Times, 31 gennaio 2019.
  2. ^ a b (EN) A. A. Dowd, Fireworks Wednesday is another back-catalog gem from Asghar Farhadi, su The A.V. Club, 15 marzo 2016.
  3. ^ Iran wins first Oscar with "A Separation", in Reuters, 27 febbraio 2017. URL consultato l'11 marzo 2017.
  4. ^ Il viaggio di Asghar Farhadi, premio Oscar iraniano, in Repubblica Spettacoli, 4 gennaio 2017. URL consultato l'11 marzo 2017.
  5. ^ Trump, chiusura frontiere escluderà il regista iraniano Ashgar Farhadi dalla notte degli Oscar, su Il Fatto Quotidiano, 29 gennaio 2017. URL consultato l'11 marzo 2017.
  6. ^ Andrea Francesco Berni, L'Academy contro la decisione di Trump che impedirà ad Asghar Farhadi di partecipare agli Oscar, su BadTaste.it, 29 gennaio 2017. URL consultato l'11 marzo 2017.
  7. ^ Oscar a Asghar Farhadi, la lettera di protesta: "Sono assente per colpa di una legge disumana", in Repubblica Spettacoli, 27 febbraio 2017. URL consultato l'11 marzo 2017.
  8. ^ La lettera del regista iraniano che non ha partecipato agli Oscar dopo il bando di Trump, in TPI, 27 febbraio 2017. URL consultato l'11 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2017).
  9. ^ Oscar 2017: la protesta di Asghar Farhadi, in vanityfair.it, 27 febbraio 2017. URL consultato l'11 marzo 2017.
  10. ^ Oscar, Asghar Farhadi assente contro una legge disumana, in Globalist, 27 febbraio 2017. URL consultato l'11 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2017).
  11. ^ (EN) The Salesman Director Delivers Powerful Statement Against Trump (While Boycotting the Ceremony), in TVGuide.com, 26 febbraio 2017. URL consultato l'11 marzo 2017.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN120195666 · ISNI (EN0000 0001 1701 0684 · LCCN (ENn2009206632 · GND (DE1020180293 · BNE (ESXX5058038 (data) · BNF (FRcb16197625q (data) · J9U (ENHE987007583709105171 · CONOR.SI (SL213456227