Allium vineale

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Aglio pippolino
Allium vineale
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Monocotiledoni
OrdineAsparagales
FamigliaAmaryllidaceae
SottofamigliaAllioideae
TribùAllieae
SpecieA. vineale
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseLiliopsida
SottoclasseLiliidae
OrdineLiliales
FamigliaLiliaceae
GenereAllium
SpecieA. vineale
Nomenclatura binomiale
Allium vineale
L.
Nomi comuni

aglio pippolino
aglio delle vigne
aglio selvatico

L’aglio pippolino (Allium vineale L.) è una specie tradizionalmente attribuita alla famiglia Amaryllidaceae (sottofamiglia Allioideae).[1][2]

A. vineale è una pianta erbacea perenne di altezza compresa tra i 10 e i 60 cm, ma che può raggiungere anche il metro di altezza[3]. Tra maggio e luglio presenta un'infiorescenza a ombrella con pochi fiori di colore roseo -verdognolo, spesso misti a bulbilli, avvolti da una spata univalve di colore verde che col tempo tende ad ingiallire. Ciascun bulbillo è in grado di generare un nuovo individuo clone[4].

Distribuzione e habitat

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Si può trovare fino agli 800 m s.l.m. lungo i bordi dei campi coltivati, in particolare nei vigneti, o su incolti aridi e lungo le strade di campagna[4].

Usi gastronomici

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Ogni parte della pianta può essere utilizzata ai fini alimentari come condimento sostitutivo dell'aglio, di cui ricorda molto il sapore caratteristico (da cui anche il nome comune)[4]. Anche se assolutamente innocuo qualora venga consumato come alimento, A. vineale può risultare tossico per alcuni mammiferi se ingerito in grandi quantità, a causa dei composti sulfurei (gli stessi che danno il tipico sapore all'aglio[3]) contenuti nella pianta che possono risultare emolitici e causare quindi stati di anemia[5].

Usi terapeutici

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Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Alla pianta vengono attribuite diverse proprietà terapeutiche tra cui blande attività antistaminiche, depurative, carminative, catartiche, diuretiche, espettoranti ed ipotensive. La tintura madre di A.vineale ha impiego tradizionale come antielmintico e come rimedio contro le coliche nei bambini[3].

  1. ^ (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ (EN) Allium vineale, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 17 ottobre 2021.
  3. ^ a b c (EN) Ken Fern, Allium vineale, su pfaf.org, Plants For A Future website. URL consultato il 28 aprile 2015.
  4. ^ a b c Allium vineale, su pontassievenatura.it, Pontassieve Natura, portale web del comune di Pontassieve. URL consultato il 28 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  5. ^ (EN) Wild garlic (Allium vineale), su ipm.ucdavis.edu, University of California Agriculture & Natural Resources, UC IPM, Statewide Integrated Pest Management Program website. URL consultato il 28 aprile 2015.

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