Zaheer è il capo del Loto Rosso, un esperto di arti marziali e un fervente anarchico che crede fermamente che il caos sia l'ordine naturale del mondo e vuole fondare un mondo nuovo senza nazioni, governi e figure d'autorità, incluso Avatar. In seguito alla Convergenza Armonica ebbe il dono del dominio dell'aria, abilità che portò ai livelli massimi abbandonando ogni radice terrena e acquisendo l'abilità di volare.
Farebbe tutto per il raggiungimento dei suoi scopi, ma lui e i suoi tre compagni vennero arrestati e imprigionati per tredici anni dal Loto Bianco per aver tentato di rapire Avatar Korra da bambina. Riuscì a liberarsi grazie ai suoi nuovi poteri e a rifondare il Loto Rosso, sul suo viaggio assassinò la regina della terra Hou Ting e tentò di terminare il ciclo dell'Avatar uccidendo Korra in Stato dell'Avatar. Il suo tentativo fallì e venne nuovamente imprigionato, ma tre anni dopo seppe degli avanzamenti di Kuvira, che reputò l'opposto di quello che desiderava, e aiutò Korra a ritrovare la sua spiritualità.
Storia[]
Gioventù[]
Proveniente da un villaggio ignoto a nord del Regno della Terra, non si sa nulla delle sue origini. Zaheer si aggiunse al Loto Rosso già da ragazzo, dove imparò a storia di Raava e Vaatu, e la decisione di Avatar Wan che riteneva una follia che aveva distrutto l'equilibrio del mondo. Durante quel periodo incontrò una giovane dominatrice del fuoco di nome P'Li che liberò dalla grinfie di un criminale che voleva trasformarla nella sua assassina personale. Inseguito a questo la convinse di unirsi al Loto Rosso e i due iniziarono una relazione amorosa.
Nell'anno 158 Unalaq, a quei tempi un membro fedele del Loto Rosso, cospirò un piano per rapire la giovane Korra per allenarla secondo la loro filosofia per farle aprire i due portali spirituali e liberare Vaatu, cosa che Zaheer assecondava. Ma Unalaq li tradì, rinunciando al rapimento della bambina, e riuscì a cancellare ogni sua traccia e rimanere all'ombra, ma Zaheer e i suoi amici Ghazan, Ming-Hua e P'Li ci provarono lo stesso. Il loro tentativo venne fermato da Tenzin, Tonraq, Zuko e Sokka e vennero imprigionati in carceri speciali di altissimo livello. Nonostante continue interrogazioni rimasero silenziosi, lasciando i membri del Loto Bianco all'oscuro dei loro scopri per ben tredici anni.
171 DG[]
Fuga dalla prigione[]
In seguito alla Convergenza Armonica, Zaheer fu uno delle persone a cui si risvegliò dal nulla il dominio dell'aria, apparentemente appena quando iniziò a perdere speranza e prese questo come un segno degli dei che la sua strada era quella giusta. Si allenò in segreto e attesi il momento opportuno per usare la sua nuova e inattesa abilità per sorprendere le guardie che erano venuti per portagli la sua razione di riso. Quando il sigillo di metallo della sua prigione era aperta, gli venne ordinato di voltarsi e guardare il muro con le braccia alzate, come al solito, mentre una guardie gli poggiava il pasto in cella. Durante questo, Zaheer recitò una poesia del guru Laghima e la spiegò agli uomini per attaccare senza avvertimento, attirandolo a se con il dominio dell'aria e fissandolo sulle barre della prigione per impedire agli altri di attaccare. Rubò le chiavi dalla guardia e, una volta fuori, sconfisse le altre guardie con facilità. Alla fine li buttò nella sua cella e chiuse il cancello, avvertendoli di razionare bene quella ciotola di riso, dato che il prossimo cambio era previsto solo tra tre settimane. Prima di allontanarsi, li avvertì che stava per iniziare una nuova era senza il Loto Bianco o l'Avatar, poi saltò giù per il monte usando il suo dominio alla ricerca dei suo compagni.
Liberare i suoi compagni[]
In seguito Zaheer si travestì da guardia del Loto Bianco e rubò una barca a motore per raggiungere la prigione sul mare aperto di Ghazan. Le guardie lì presenti lo riconobbero subito, ma il dominatore dell'aria li sconfisse, riuscendo allo stesso tempo di lanciare dei sassi al dominatore della terra imprigionato che questo usò subito per trasformarli in lava con il suo dominio e per liberarsi dalla sua prigione. Una volta libero, Ghazan e Zaheer si salutarono con gioia, il primo chiese al secondo come sia diventato un dominatore, Zaheer spiegò la sua tesi.
Il duo si avviò per la Nazione del Fuoco, dove in un vulcano attivo era locata la prigione della dominatrice dell'acqua Ming-Hua. Una volta al suo interno, Ghazan lanciò una botte piena d'acqua sopra al cella di Ming-Hua che Zaheer tagliò in due, permettendo alla prigioniera di utilizzare il liquido per salire per il vulcano e battere le guardie. Quando questa si meravigliò che Zaheer era prima prima da lei anziché subito dalla sua fidanzata, il dominatore dell'aria sorrise che andranno lì proprio adesso.
Il trio raggiunse la tundra della Tribù dell'Acqua del Nord poco dopo, Zaheer mascherò l'avvicinamento dal suo mezzo corazzato tramite il dominio, creando una bufera di neve per poi, una volta arrivati a destinazione, iniziare un combattimento furioso con Tonraq. Riusci ad evadere ad ogni suo attacco guadagnando tempo fino alla liberazione di P'Li, che era stata liberata da Ming-Hua, per poi abbatterlo con un potente colpo d'aria. Il gruppo, ora al completo, se la svignò, Zaheer e P'Li si abbracciarono dopo tredici anni di isolamento, il dominatore dell'aria affermò che non aveva nessun dubbio che si sarebbero rivisti di nuovo, per poi baciarsi con passione.
Alla ricerca dell'Avatar[]
In seguito alla sua fuga, Zaheer si rasò la testa a zero e si tolse la barba per avviarsi verso l’isola del Tempio dell’Aria nella baia di Città della Repubblica, dove si presentò sotto lo pseudonimo di “Yorru”. Raccontò a Ikki e Meelo che aveva sentito che l’isola fosse un santuario per coloro che avevano scoperto di possedere l’abilità del dominio dell’aria, dimostrando essere uno di loro creando un piccolo vortice nella mano.
Zaheer si aggiunse all'allenamento preso i cancelli rotanti sotto la guida di Meelo che superò con una facilità sorprendente. Dopo aver ricevuto da Meelo il complimento di essere una foglia nel vento, Zaheer ricambiò la cortesia con un inchino rispettoso verso il bambino, affermando che lo studente è solo così abile quanto il suo maestro. Quando Kya annunciò che il giorno seguente il gruppo si avrebbe avviato per raggiungere Tenzin al Tempio dell’Aria Settentrionale, Zaheer chiese se con lui ci fosse anche l’Avatar. Ma quando seppe che lei e il maestro dell’aria si erano divisi, reagì rattristato e nominò questo imprevisto “sfortunato”, dato che desiderava tanto “incontrarla”.
Quella notte Zaheer vagò per lo studio privato di Tenzin, dove trovò un medaglione contenente un poema del saggio Guru Laghima. Venne interrotto da Ikki che gli chiese cose stesse facendo, dato che nessuno poteva entrare nello studio di suo padre. Il capo del Loto Rosso si scusò e affermò che non riusciva a dormire. Quando la giovane dominatrice dell’aria volle sapere cosa stava leggendo, Zaheer spiegò che era un poema di Laghima, che secondo lui era il dominatore dell’aria più saggia che abbia mai vissuto.
La loro conversazione e venne interrotta da Kya che era venuta per portare sua nipote a letto, ma la donna si fermò per chiedere allo straniero l’origine della sua saggezza e abilità straordinaria riguardo il dominio dell’aria e la sua storia. Lui ripose che aveva sempre ammirato la loro cultura, in quel momento Kya lo riconobbe e non esitò ad attaccarlo all'istante. Zaheer si prese l’aliante di Tenzin e lo usò per deviare i dardi di ghiaccio mirati a lui per poi sfondare la finestra e volare via. Ma la sua fuga durò molto poco, dato che Kya riuscì a catturarlo con un tentacolo di acqua e scaraventarlo nel laghetto sul cortile chiamando aiuto. Zaheer scappò dell’essere congelato e attaccò Kya mandandola al tappeto, ma prima che potesse scappare arrivarono due guardie del Loto Bianco dominatori del fuoco. La dominatrice dell’acqua nel frattempo si riprese e attaccò nuovamente con spirali di acqua, ma il dominatore dell’aria riuscì a scansarsi e scaraventò Kya contro il muro della casa, realizzando finalmente la sua fuga.
Zaheer e gli altri membri del suo gruppo si riunirono in una casa disabitata in città, dove si nascosero dalla polizia nel frattempo allertata. Quando Ghazan volle sapere se voleva ancora togliere di mezzo il presidente Raiko, Zaheer rispose che potevano occuparsi di lui in un secondo momento, dato che doveva lasciare Città della Repubblica subito. Il gruppo si impossessò di un camion e costrinse il guidatore a portarli fuori città, ma dovettero fermarsi a un punto di controllo della polizia. Terrorizzato, l’autista scappò a gambe levate, così un poliziotto aprì la porta posteriore del camion sospetto. Zaheer, dietro alla porta, lo scaraventò via, mentre Ming-Hua si mise al volante e accelerò, P’LI e Ghazan tennero lontani gli inseguitori.
Il gruppo riuscì a scappare dalle forze dell’ordine e fece una pausa verso sera in una foresta, dove Zaheer meditò e constatò che l’Avatar si trovava a Zaofu con il Clan del Metallo.
Tentativo di rapimento di Korra[]
Zaheer e la sua banda raggiunsero Zaofu e grazie all'aiuto del veggente Aiwei riuscirono ad infiltrarsi nella città fortificata senza essere visti. Trovarono la stanza di Korra ma, dopo che Ming-Hua aveva tagliato un buco nella finestra, vennero sorpresi da Naga che cercò di attaccarli subito. Nonostante Ming-Hua sparò dei dardi con del veleno Shirshu alla cagna polare per zittirla, Korra si era svegliata dalle lamentele della sua amica e tentò di attaccare, ma Zaheer reagì prontamente e sparò un dardo anche a lei, paralizzandola.
Con l’Avatar in spalla, Zaheer e i suoi compagni cercarono di scappare, ma vennero fermati prima dal team Avatar- allertato da Pabu- e poi anche dalle guardie di Suyin Beifong. I dominatori del metallo li rinchiusero in una box di piastre metallo, ma Ghazan li liberò creando un lago di lava che sciolse il metallo e creò una barriera tra loro e i nemici. Zaheer tentò di creare uno scudo di polvere per la fuga facendo roteare il suo bastone sopra la testa, ma questo movimento permise a una guardia di afferrarlo con un cavo di metallo e scaraventarlo via. Dopo essersi liberato, dovette affrontare due dominatori del metallo che lo occuparono per parecchio tempo. Quando notò che nel frattempo Lin e Suyin Beifong erano riusciti a riprendersi Korra, tentò subito l’inseguimento, ma venne atterrato dalla matriarca che perforò le ali del suo aliante con dei dardi di metallo. Zaheer atterrò accanto ai suoi compagni e con rabbia dichiarò la loro missione un fallimento, usò il suo bastone per oscurare la loro fuga.
Spiegazione dei suoi scopi[]
Zaheer e i suoi compagni si ritirarono in una caverna nelle vicinanze dell’oasi delle Palme Nebbiose, dove lui meditò nel mondo spirituale per incontrare Aiwei alla foresta di Xai Bao come previsto. Diede a lui la colpa del fallimento a Zaofu e il fatto che erano stati scoperti. Anche se Aiwei lo rassicurò che ogni traccia fosse stata distrutta, Zaheer lo chiamò una traccia traditrice. Quando lo stava afferrando, notò scioccato la presenza di Korra, ma prima che l’Avatar potesse intervenire, il dominatore dell’aria si era già teletrasportato via. Visitò la Nebbia delle Anime Perdute, dove condannò il veggente a un’esistenza eterna in questa prigione mentale. Ritornò alla foresta di Xai Bai in tutta tranquillità, dove apprese che Korra aveva inseguito Aiwei e le offrì una possibilità per un colloquio pacifico per trovare riposte alle sue domande. Rivelò che lui e i suoi compagni erano membri del Loto Rosso e le raccontò l’origine e lo scopo della sua organizzazione.
Nel frattempo nel mondo reale spifferò la posizione di Korra agli altri per andare a catturarla.
Nel mondo spirituale, Zaheer trattenne Korra il più possibile raccontando del fatto che Unalaq aveva fatto parte del Loto Rosso e che era stata la sua idea quella di rapirla da bambina, dato che aprendo i portali spirituali e liberando Vaatu avrebbe riportato equilibrio nel mondo. Sorrise del commento di Korra che i suoi ideali di equilibro dovevano essere molto differenti, Zaheer suggerì che aprire i portali era stato solo l’inizio, dato che per lui dividere il mondo in nazioni e governi era così folle come separare i due mondi. Fortificò la sua posizione notando che anche lei aveva già avuto da fare con un presidente idiota e una regina tirannica, e ricordò che era stato l’ambizione smisurata del Signore del Fuoco che aveva portato al genocidio dei nomadi dell’aria e la Guerra dei Cent’Anni. Inoltre constatò che l’ordine naturale delle cose era il disordine, credendo che vera libertà possa essere creato soltanto cancellando ogni governo oppressivo. Terminò il suo sermone con un’altra citazione del guru Laghima: “La nuova crescita non può esistere senza prima la distruzione di quella vecchia.”
Raccontò come in prigione aveva iniziato a perdere la speranza, ma quando aveva scoperto il suo dono del dominio dell’aria, questo rafforzò la sua fede che era destinato ad iniziare una nuova era. Avvertì Korra che il cambiamento, una volta iniziato, non possa essere fermato. Quando la donna volle sapere cosa avevano in mente di fare con lei una volta catturata, Zaheer sorrise che lo scoprirà ben presto, dato che assumeva che nel frattempo i suoi amici dovevano averla presa. Dopo questo, svanì nel nulla, lasciando Korra indietro da sola per tornare nel mondo reale.
Al suo ritorno però venne informato da Ming-Hua e Ghazan che l’armata della regina della terra si era appropriata dell’Avatar prima di loro, ma almeno erano riusciti a catturare Mako e Bolin. Zaheer rimase calmo e gli istruì a caricarli sul camion, dato che li avrebbero raggiunti a Ba Sing Se.
Destabilizzare il Regno della Terra[]
Subito dopo essere arrivati a Ba Sing Se, Zaheer chiese un’udienza con la regina, che ricevette molto presto dopo che il gran-segretario Gun le rivelò la sua parte dell’affare. Quando le presentò le Mako e Bolin, legati e imbavagliati, li definì soltanto “un regalo di ringraziamento” per il tempo concessogli. Zaheer si fece aventi con la richiesta di avere Avatar Korra in cambio delle informazioni sulla posizione dei dominatori dell’aria fuggiti, facendo irritare la regina per un attimo. La calmò spiegandole che se lui sapeva che aveva catturato l’Avatar lo sapranno anche altri e questo fatto potrebbe portare a situazioni delicati con le altre nazioni, mettendo a repentaglio il suo buon nome. Ma se invece consegnasse l’Avatar a lui, non solo riavrebbe i suoi dominatori, ma non ve verrebbe mai più infastidita, e nessuno saprà mai nulla. Con questo, il Loto Rosso strinse il suo accordo con la Regina della Terra, e i quattro compagni vennero scortati nelle camere per gli ospiti per attendere l’arrivo dell’aeronave con a bordo Korra.
Mentre il gruppo si rilassò, Zaheer notò una guardia del Dai Li passare verso la sala delle udienze con molta fretta. Incuriosito, si mise al suo inseguimento e riuscì ad entrare nella sala senza essere scoperto. Dal suo nascondiglio origliò la conversazione e seppe che l’aeronave, che doveva portare l’Avatar prigioniero, era precipitata nel deserto Si Wong e che Korra potrebbe essere fuggita. Zaheer comunicò questa informazione ai suoi compagni, tutti si resero conto che ora non sarebbero riusciti a catturare l’Avatar prima della regina, cosi Zaheer decise che il tempo della caccia era finita, ora sarà lei a venire da lui.
Zaheer aprì le porte per la sala udienza con la forza e rivelò la sua delusione riguardo questi sviluppi inaspettati sull’Avatar. La regina si alterò e gridò che origliare un’udienza reale era un crimine, così offrì al Loto Rosso un’ultima chance di evitare il carcere se le rivelarono subito la posizione dei suoi dominatori dell’aria. Il capo dei criminali l’avvertì che non erano stati questi i patti, ma la furiosa Hou-Ting non esitò a mandargli contro quattro agenti del Dai Li presenti per arrestarli.
Dopo averli sconfitti con facilità, Zaheer si rivolse nuovamente alla monarca, ora senza guardie del corpo, non lanciandosi fermare dal sui stridigli infuriati riguardo la sua mancanza di rispetto per la corona. Dopo essere saltato sul trono della regina, Zaheer l’avvertì che non credeva nella autorità e proseguì ad eseguire un’insolita tecnica del dominio dell’aria, con la quale succhiò fuori l’aria presente nei polmoni della regina. Mentre quell'aria si accumulava in una sfera intorno alla sua testa, Zaheer affermò che la libertà non era una cosa che si poteva togliere o concedere, ma era una cosa così essenziale per il popolo come l’aria. Senza di essa non c’era vita, solo oscurità. Con queste parole si spense la vita della regina Hou-Ting per soffocamento.
Dopo l’assassinio della regina, Zaheer, Ming-Hua e P’Li andarono alla stazione radio della città e chiesero all'operatore presente di poter fare un annuncio. Dato che l’uomo non voleva cooperare, Ming-Hua lo sollevò don il suo braccio d’acqua e lo minacciò, ma Zaheer la fermò, affermando che il suo obiettivo era aiutare le persone come lui. Dopo che l’operatore aveva acceso la radio, Zaheer annunciò al popolo di Ba Sing Se che lui e un gruppo di rivoluzionari avevano ucciso la regina, senza rivelare il suo nome. Continuò con l’affermazione che la città ora era tornata nelle mani del popolo, dato che credeva che non aveva bisogno di capi per guidarli, ora ognuno era libero di fare per trovare la propria strada.
Dopo questo, Zaheer tornò al palazzo reale e liberò tutti tranne Mako e Bolin. Mako lo attacco subito, ma il dominatore dell’aria evase l’attacco e chiese di essere ascoltato: spiegò con calma che li avrebbe rilasciato per permettergli di portare un messaggio a Avatar Korra.
Minaccia della Nazione dell'Aria[]
Il gruppo raggiunse il Tempio dell'Aria del Nord, situato in cima a un picco altissimo, dove Zaheer intercettò Tenzin e la sua famiglia che volava scappare, mentre gli altri radunarono il resto dei presenti al tempio nella sala di meditazione principale. Lì espresse la sua gioia di incontrare un “vero maestro del dominio dell’aria” e li calmò che non aveva nulla contro di loro, se collaboreranno, nessuno si farà male. Alla domanda di Tenzin sul suo scopo, Zaheer non nascose il fatto che voleva usarli come ricatto per Avatar Korra, dato che si era stancato dal dover darle la caccia. Ma il maestro dell’aria non ci stette e attaccò Zaheer con tutta la sua furia, prendendo di sorpresa anche Ghazan e Ming-Hua.
Il capo del Loto Rosso si riprese subito e iniziò un duello acceso con Tenzin che si propagò per tutto il tempio. Il figlio di Aang si dimostrò superiore e riuscì a colpirlo varie volte e di spingerlo sempre di più sulla difensiva. I due dominatori dell’aria scalarono l’intero edificio, e una volta arrivati sul tetto, Zaheer venne buttato a terra, ma si riprese ancora una volta e riuscì a saltare sopra Tenzin e cercò di attaccarlo alle spalle, ma anche questa tattica fallì e venne nuovamente atterrato.
Ma giustamente quando sembrava la sua sconfitta, il resto del Loto Rosso corse in suo sostegno, per prima P’Li che buttò giù Tenzin dal tetto con una delle sue esplosioni, poi anche Ghazan e Ming-Hua che iniziarono ad attaccarlo incessantemente. Il maestro dell’aria si difese valorosamente, riuscendo persino a colpirli, ma un attacco di P’Li lo scaraventò contro un muro, permettendo agli altri di circondarlo. Zaheer lo incitò ad arrendersi, ma il maestro dell’aria si rifiutò categoricamente e tentò un ultimo attacco che pero venne evitato. Dopo di questo i quattro membri del Loto Rosso iniziarono a colpirlo senza pietà.
Cattura di Korra[]
Poco dopo la sua vittoria, Zaheer ricevette una chiamata via radio da Avatar Korra che si offrì di consegnarsi se lui avesse lasciato in pace i dominatori dell’aria. Ma il capo del Loto Rosso non si lasciò prendere per i fondelli e chiarì che non andrà così: lei si presenterà da sola sul picco Laghima a mezzogiorno, dove si consegnerà, e soltanto in seguito libererà i suoi ostaggi.
Dopo questo, Zaheer si ritirò in una piccola sala di meditazione con una statua del Guru Laghima e recitò uno dei suoi versi riguardo lasciare indietro ogni legame terreste e entrare nel vuoto. Poco dopo venne raggiunto da P’Li che fece rapporto di aver imprigionato i dominatori dell’aria come ordinato. Zaheer ringraziò la sua amorosa per la sua fedeltà e le rivelò di averla sempre pensato nei lunghi anni di prigionia solitaria. In cambio lei lo ringraziò per averla liberata da un signore della guerra che voleva trasformarla in una macchina da guerra, mentre lui le aveva mostrato la vera libertà. Il dominatore dell’aria le assicurò che presto lo conoscerà il mondo intero, dopodiché la coppia espresse il suo amore con un bacio romantico.
All’orario stabilito, P’Li e Zaheer arrivarono in cima al Picco Laghima e aspettarono l’arrivo di Avatar Korra che si presentò puntuale. Il capo del Loto Rosso le ordinò lasciar cadere il suo bastone da dominatore dell’aria e la minacciò di prenderla personalmente se non obbediva. Quando Korra gli ordinò di dire a Ghazan al tempio di lasciar andare prima gli ostaggi, Zaheer si rifiutò e ribadì che era lei che doveva obbedire. Data l’esitazione dell’Avatar chiamò Ghazan e gli ordinò di sterminare i dominatori dell’aria, spingendo la donna del Sud ad andare in panico e di arrendersi a lui. Dopo aver ammanettato Korra, chiamò il dominatore della lava al tempio e ordinò di liberare gli ostaggi, dato che avevano l’Avatar, mentre lui e P’li iniziavano a condurla alla sua aeronave accanto. Ma prima che potessero raggiungerla, Korra sentì attraverso la radio che era stata una trappola e passò immediatamente all'attacco con aria, fuoco e terra. Zaheer evitò gli attacchi e la colpì con lame di vento, P’Li si occupò dei nuovi arrivati Lin, Suyin e i suoi dominatori del metallo.
Mentre Zaheer stava scortando l’Avatar verso la sua aeronave, apparve Tonraq e lo attaccò all’istante. Nello scansarsi, il criminale spinse Korra giù per il dirupo, ma suo padre la salvò e così Zaheer dovette affrontare i due dominatori simultaneamente. Riuscì ad evitare gli attacchi combinati di padre e figlia che però riuscirono quasi a prenderlo nonostante che Korra era ammanettata. Tonraq stava per colpirlo con un pugnale di ghiaccio che Zaheer evitò per il rotto della cuffia, ma poi procedette ad avvolgere il capotribù del Sud in un vortice d’aria e lo lanciò oltre il bordo della cima nel vuoto, apparentemente uccidendolo.
Ma poco dopo Zaheer venne distratto dalla morte di P’Li per la mano di Suyin Beifong e per un attimo divenne vulnerabile agli attacchi di Korra. Ma l’uomo si riprese all'istante, evitò gli attacchi dell’Avatar infuriata e la colpì con un colpo di vento pesante che le fece perdere conoscenza. Se la caricò in spalla, ma dovette notare che la sua aeronave si era sganciata ed era ormai irraggiungibile, costringendolo ad affrontare le sorelle Beifong. Zaheer indietreggiò fino a fermarsi a pochi centimetri dal bordo del baratro e iniziò a recitare la poesia del Guru Laghima “Lascia andare il tuo legame terreno, entra nel vuoto, liberati e diventa vento”, prima di lasciarsi cadere nel vuoto. Incoscientemente si era reso conto che con la morte della sua amata P’Li, aveva perso il suo unico legame terreno e raggiunto lo stato del vuoto che gli permise di volare liberamente. Con questa sua nuova abilità scappò dai suoi inseguitori sbalorditi.
Dopo aver portato Korra nella caverna del Loto Rosso e averla preparata e incatenata, Zaheer tornò dai suoi alleati e spiego come abbia fatto ad acquisire questa abilità: aveva lasciato alle spalle ogni legame terreno per diventare vento. Tornò brevemente a terra quando Ming-Hua gli chiesi di P’Li e spiegò che aveva dato la vita per la causa e ora dovevano fare in modo che non sia stato invano.
Tornati dalla sua prigioniera, Zaheer rassicurò l’Avatar infuriata che anche lui oggi aveva perso una persona amata per poi ordinare a due sgherri di portare il veleno. Il dominatore dell’aria spiegò alla ragazza che il veleno servi per costringerla ad entrare nello Stato dell’Avatar per tenerla in vita, ma in quel momento la uccideranno per terminare il Ciclo dell’Avatar. Il suo scopo era quello di dare inizio ad un’era senza re o regine, paesi o confini, dove l’uomo è fedele solo a sé stesso e le persone amate, per cui anche l’Avatar doveva scomparire.
Battaglia finale[]
Dopo aver ordinato al suo subordinato di somministrare il veleno, Zaheer incitò i suoi amici a prepararsi al momento in cui Korra entrava nello Stato dell’Avatar per eliminarla. Alla vista della resistenza disperata della giovane donna, Zaheer rimase impassibile e assicurò gli altri che non potrà resistere ancora per molto. E di fatti così fu, dopo alcuni minuti Korra cedette e si lasciò trascinare dallo Strato Avatar, in quel momento Zaheer ordinò a tutti di attaccare. Ma aveva sottostimato la forza e il potenziale dell’Avatar infuriato che le permise di liberarsi dalle catene e passare all'attacco, mettendo temporaneamente fuori gioco prima Ming-Hua poi Ghazan per attaccare il loro capo con getti di fuoco e pietre. Zaheer decise di scappare fuori dalla caverna, ma Korra si mise subito al suo inseguimento.
Korra attacco con pezzi di roccia e getti di fuoco e riuscì quasi a catturarlo, ma Zaheer si liberò di le e la scaraventò verso un pilastro di rocce, ma continuò il suo attacco furioso come se nulla fosse. Il dominatore dell’aria evitò tutto con grande agilità e passò al contrattacco, colpendo Korra più volte e scaraventandola nuovamente giù per un dirupo. Ma anche stavolta la sua avversaria, in preda alla collera, si riprese e Zaheer dovete evitare di venir colpito da una roccia grande quasi come una montagna. In seguito dovette scansarsi da un attacco concatenato con getto d’acqua, dai quali uno lo colpii alla caviglia e la congelò, facendogli perdere altitudine. Zaheer riuscì a riprendersi prima di sfracellarsi a terra e tornò su da Korra, che nel frattempo era crollata a terra. Sicuro della sua vittoria imminente, l’avvertì che non poteva combattere simultaneamente contro di lui e il veleno, poi la colpì con tutta la forza e la scaraventò via, facendola atterrare brutalmente su una colonna di pietra.
A qual punta aveva deciso di farla finita, così Zaheeer imprigionò l’impotente Korra in una bolla di vento e iniziò ad aspirarle l’aria dai polmoni per soffocarla come aveva fatto con la regina Hou-Ting. Distratto dall'attesa della fine dell’Avatar, Zaheer si accorse troppo tardi del tornado, generato dagli altri dominatori dell’aria, che si stava avvicinando a loro. Dopo aver realizzato che il vento aveva soffiato via la sua bolla d’aria e liberato Korra, cercò di riprendersi l’Avatar e volare via con lei, ma il risucchio del tornado lo catturò e lo trascinò verso il suolo. Il capo del Loto Rosso cercò di mantenere la presa, ma alla fine le scivolò dalla mano, ma la catena, ancora ancorata intorno al braccio destro di Korra, s’impigliò intorno al suo piede e con le sue ultime forze la donna lo trascinò a terra. Con un tonfo secco, Zaheer si schiantò a terra.
Lin e Suyin lo imprigionarono in lastre di pietra per impedirgli la fuga, ma quando vide che Korra stava perdendo conoscenza, iniziò a ridere come un matto che il Loto Rosso aveva vinto, l’Avatar era pressoché morta! Ma la sua gioia si tramutò in shock quando Jinora spifferò che il veleno era metallico e in seguito Suyin riuscii ad estrarlo dal corpo della giovane donna appena in tempo per salvarle la vita. Il dominatore dell’aria protestò in panico che stavano impedendo l’inizio di una nuova era, che la rivoluzione era già iniziata e che il caso fosse l’ordine naturale delle cose, ma venne zittito bruscamente da Bolin che gli ficcò il suo calzino in bocca.
In seguito Zaheer venne nuovamente imprigionato, ma stavolta in una prigione adatta per un dominatore dell’aria del suo calibro: in una caverna sotterranea nella montagna dietro a Città della Repubblica, dove venne incatenato a terra per limitare la sua libertà di movimento. Dato che nel mondo materiale aveva perso la libertà, Zaheer visito spesso il Mondo Spirituale tramite meditazione.
174 DG[]
Dopo tre anni di prigionia solitaria, Zaheer un giorno ricevette una visita inaspettata da parte di Avatar Korra e concluse che per andare a chiedere consiglio da lui doveva trovarsi in seri difficoltà. Ascoltò la sua dichiarazione che era venuta solamente per dichiarare che non aveva più nessun potere su di lei e che non aveva più paura di lui, ma a fine discorso volò di scatto verso la giovane donna, spaventandola non poco. La sua reazione impaurita lo fece ridere, anche se le catene gli impedivano di raggiungere sul serio, Korra aveva evidentemente ancora paura di lui e stava soltanto cercando di convincere sé stessa.
Sentirsi dire questa verità la fece arrabbiare e quando si voltava per andarsene, il capo del Loto Rosso la fermò con la inaspettata rivelazione che sapeva che non riusciva più a tornare nel Mondo Spirituale, sorprendendo Korra. Spiegò che spendeva la maggior parte del suo tempo nel Mondo Spirituale, dove era noto che l’Avatar non era comparsa lì da ben tre anni. Korra volle sapere come facesse a meditare partendo da questa prigione non carica spiritualmente, Zaheer dichiarò che quello era il suo problema: la sua inabilità di connettersi con l’energia spirituale intorno a lei. Il dominatore dell’aria rimase impassibile alle seguenti lamentele e accuse di Korra verso di lui, sbuffando che era stato lui a rovinarla, lui notò solo che lei voleva usarlo solo come aiuto per sentirsi meglio.
Triste, Korra sospirò che forse era giunto il momento di ammettere che non sarà mai più la stessa persona di prima, Zaheer aggiunse che era così anche per lui, nessuno di loro due sarà mai più quello di prima del loro incontro: lui, l’uomo che ha imparato a volare, era incatenato a terra, mentre Korra, che possedeva tutto il potere del mondo e la libertà di poterlo usare, aveva scelto di limitarsi da sola. Terminò il suo sermone con la frase che lui credeva che il potere dell’Avatar era illimitato, dato che era riuscita a combattere il veleno di mercurio che avrebbe dovuto ucciderla.
La sua sicurezza venne infranta dai ringraziamenti sarcastici di aver ucciso la Regina della Terra che aveva permesso a Kuvira di diventare “il peggior dittatore che il Regno della Terra avesse mai visto”. Dato che persino lui aveva sentito parlare di Kuvira, Zaheer dichiarò che doveva essere fermata e offrì di guidare Korra a passare il blocco mentale che le impediva di raggiungere il Mondo Spirituale. Quando la giovane donna si rifiutò, notando che non si fidava di lui, Zaheer notò che poteva anche essere così, ma se avesse avuto altre alternative non sarebbe qua. Anche se erano antagonisti, per stavolta i loro interessi si allinearono.
Zaheer si alzò in aria e assunse la posizione del loto, spinse Korra a concentrarsi sulla sua voce e svuotare la sua mente. Quando l’Avatar venne attaccata dall'ennesima visione di lui che la stava soffocando, Zaheer la incitò a resistere, di lasciare che la visione finisse il suo decorso e di accettare ciò che le era successo, ignorando le paure di ciò che avrebbe potuto succedere. Mentre Korra, nella sua visione, stava precipitando sempre di più nel vortice di aria, notò con voce confortante che non doveva are paura e di continuare a resistere. Alla fine della visione entrambi si ritrovarono nel Mondo Spirituale; Korra gli chiese se sapeva dove vennero tenuti prigionieri i turisti della Foresta degli Spiriti, Zaheer rispose che sapeva già la risposta e questa domanda. Con un cenno di saluto, il dominatore dell’aria svanì nel nulla, dato che era tornato nel Mondo Materiale.
Eredità[]
Anche dopo la sua sconfitta e il suo imprigionamento, Zaheer rimase sempre presente nella mente di Korra. Per tre anni l’Avatar continuò a rivedere i momenti in cui il Loto Rosso aveva tentato di ucciderla, questo ricordo e il terrore da lui creato incoscientemente le impediva di raggiungere il Mondo Spirituale.
In una visione indotta dalla palude, Korra vide Zaheer quando le aveva appena somministrato il veleno e stava osservando la sua lotta contro lo Stato dell’Avatar. Ma a differenza di sempre, alla reazione scioccata della donna, la visione di Zaheer reagii e si voltò verso di lei. Riapparve anche quando alcuni giorni dopo tentò di estrarsi i resti del veleno nel suo corpo, facendola sussultare dal panico e dal dolore. All'ultimo tentativo Toph Beifong la incitò a rilasciare la paura di lui, dato che la battaglia era conclusa da tempo.
Il personaggio di Zaheer apparve anche nel racconto fantastico e caotico di Varrick “Bolin l’eroe del mondo”, dove venne descritto come una “macchina volante del caos”. Lì si era messo in combutta con Amon, Vaatu e Unalaq per sconfiggere la loro nemesi, Bolin. A tal proposito chiamò Vaatu e fece la battuta che era fortunato a beccarlo in casa, insinuando alla sua prigionia dell’Albero del tempo. Zaheer e gli altri cercarono di sbarazzarsi di Unalaq e lo esclusero dalla conferenza. Alla fine Zaheer venne sconfitto quando Bolin lo spinse in un tornado, trasformandolo per sempre in vento.
Personalità[]
Zaheer è un anarchico devoto che vede il caos come l’unico ordine possibile per il mondo. A tale scopo desidera eliminare ogni forma di governo e autorità, è deciso ad eliminare ogni ostacolo sul suo cammino. Ma nonostante ciò non è un violento senza pietà, non desidera ferite persone innocenti o innocue per il suo piano, come abbiamo visto con l’operatore radio a Ba Sing se che Ming-Hua voleva costringere alla collaborazione con la violenza. Inoltre non desidera di diventare famoso, non ha mai rivelato il suo nome al pubblico.
Allo stesso modo è molto legato alle persone che gli hanno dimostrato fedeltà, come Ming-Hua, P’Li e Ghazan, che li tratta come suo pari nonostante sia il loro capo. L’amore per la dominatrice della combustione P’Li era talmente forte da rimanere il suo unico legame terreno rimasto, soltanto dopo al sua morte ha acquisito il potere del volo. Ma la sua compassione si esaurisce con le vittime della sua campagna che considera come sacrifici necessari per lo scopo finale, per esempio non ha esitato a lanciare Aiwei nella nebbia delle Anime Perdute, condannandolo a un’esistenza eterna a vagare nel nulla. Dimostra compassione per il dolore di Korra di aver perso suo padre, ma pochi secondi dopo continua con il suo piano, affermando che le sue sofferenze stiano per terminare.
Zaheer è una persona calma e calcolatrice che non si lascia sfuggire nulla di mano, capace di pianificare molto in anticipo. Usa il suo carisma per lusingare le persone di cui ha bisogno di qualcosa, dimostrando grande talento di attore. È molto intelligente e paziente, ma allo stesso momento capace di violenza inaspettata, come quando ha ucciso Hou-Ting in modo spietato e spinse giù per il barato il padre di Korra con intento omicida, non parlare delle torture che ha inflitto a Avatar Korra senza battere ciglio. Non si arrende mai finché c’è speranza, ma la sua compostezza crolla alla vista della sconfitta completa, come quando ha perso le staffe quando Suyin ha salvato la vita a Korra.
Anche se più volte ha espresso il suo disprezzo per governi, nazioni e confini, Zaheer dimostra una certa simpatia per la filosofia dei Nomadi dell’Aria che considera vicina al suo ideale, a parte la loro natura pacifista. Quando ha acquisto il potere del dominio dell’aria, lo ha preso come il segno divino che la strada del Loto Rosso era quella giusta e ha usato la sua conoscenza della cultura del Nomadi dell’Aria per sviluppare velocemente il suo nuovo potere.
Per lui la causa di ogni problema del mondo sono i politici che hanno continuamente causato squilibri tra i popoli, così Zaheer crede fermamente che l’ordine naturale delle cose sia il disordine. Questa sua filosofia promuove il caos e il pandemonio come attributi della libertà e della individualità. L’uomo deve essere fedele solo a sé stesso e alle persone a lui care.
Nonostante la sua sconfitta per mano dell’Avatar e il suo susseguente imprigionamento, Zaheer rimane fermo nella sua credenza e continua a cercare un modo per realizzare il suo sogno. Non nutre nessun odio verso Korra e, dopo aver appreso che al posto del desiderato caos, la morte della regina aveva permesso l’ascesa di una dittatrice peggiore che mai, acconsente di aiutare la giovane Avatar a fare l’ultimo passo per la guarigione, aiutandola a tornare nel Mondo Spirituale.
Abilità[]
Dominio dell'aria[]
Nonostante Zaheer sia un novellino nel dominio dell’aria e un completo autodidatta, ha dimostrato una padronanza altissima in quest’arte. Anche senza grande allenamento è capace di eseguire manovre acrobatiche, creare colpi e lame di vento che riescono a scaraventare via anche più persone oppure usare il suo potere per evadere agli attacchi. Non solo era capace di sconfiggere quattro guardiani del Loto Bianco, ma anche un’esperta dominatrice come Kya e altre guardie contemporaneamente.
Anche se non era al livello di un vero maestro dell’aria come Tenzin, è riuscito a resistere per abbastanza tempo, finche´ i suoi alleati non venissero in suo aiuto per sconfiggerlo. Inoltre Zaheer è capace di volare con l’aliante e di utilizzarlo in modo difensivo e offensivo anche senza allenamento specifico. Dato il fatto che, al contrario degli altri dominatori dell’aria, non è un pacifista, è capace di sconfiggere anche più avversari alla volta e di utilizzare il dominio dell’aria anche per uccidere, come dimostrato dalla tecnica con cui ha tolto la vita alla Regina della Terra e quasi anche a Avatar Korra.
Volo[]
Durante la battaglia sul picco Laghima, Zaheer, dopo la morte della sua amata P’LI, riuscì a tranciare anche il suo ultimo legame terreno seguendo gli insegnamenti del Guru Laghima, sviluppando per la prima persona in quattromila anni l’abilità del volo libero. Messo alle strette da Suyin e Lin Beifong, Zaheer si lasciò cadere nel vuoto e volò via con Korra, passando accanto all’aeronave che Ghazan e Ming-Hua avevano portato.
Zaheer usò l’abilità del volo in modo naturale, imitando i bisonti dell’aria come se nuotasse, con essa divenne estremamente agile e veloce. Inoltre poteva continuare ad usare le sue tecniche del dominio dell’aria anche in volo, come visto dagli attacchi pesanti verso Korra. Ma la sua abilità non è immune a impedimenti: rischiava di cadere a terra quando Korra era riuscita a congelargli una caviglia e non aveva abbastanza forza da poter scappare al tornado creato dagli altri dominatori dell’aria.
Altro[]
Già prima di acquisire il dominio dell’aria, Zaheer era stato un combattente straordinariamente forte e agile. Era un maestro di diverse forme di combattimento armato e non, possedeva una vasta esperienza sul campo, presumibilmente da lotte sulla strada e nel ring. Era stato ritenuto abbastanza pericoloso da meritarsi una prigione di altissima sicurezza, nonostante a quei tempi fosse un non-dominatore, le guardie gli fecero persino voltare le spalle alla porta mettere le mani dietro alla testa quando gli davano da mangiare.
Zaheer è molto colto nella storia e filosofia dei Nomadi dell’Aria, particolarmente attratto dagli insegnamenti di un certo Guru Laghima. Durante la sua prigionia ha sviluppato la capacità di entrare nel Mondo Spirituale tramite la meditazione e di teletrasportarsi lì liberamente. Il suo allenamento esaustivo gli aveva persino conferito l’abilità di poter utilizzare il suo corpo per comunicare con l’esterno mentre il suo spirito era ancora nel Mondo Spirituale.
Infine ha dimostrato una grande abilità nella relazione pubblica, capace di lusingare e convincere le persone a seguirlo nel suo cammino, come visto nella sua comunicazione a Ba Sing Se. Zaheer è una persona con carisma, capace di gestire sia persone ostili che gruppi di espone, con esso ha infiltrato l’isola del Tempio dell’Aria, trattenere Korra nel Mondo Spirituale per permettere ai suoi amici di catturare il suo copro, oppure convincere la capricciosa Regina della Terra stringere un accordo.
Comparsa[]
La Leggenda di Korra[]
Libro tre: Cambiamento (易)[]
- 301. "Una ventata d'aria fresca"
- 302. "Rinascita"
- 303. "La Regina della Terra"
- 304. "In pericolo"
- 305. "Il clan del metallo"
- 306. "Vecchie ferite"
- 308. "La minaccia interna"
- 309. "L'appostamento"
- 310. "Lunga vita alla Regina"
- 311. "L'ultimatum"
- 312. "Entrare nel vuoto"
- 313. "Veleno del Loto Rosso"
Libro quattro, Bilancio (平衡)[]
- 402. "Korra è sola" (visione, senza dialogo)
- 403. "L'incoronazione(visione, senza dialogo)
- 404. "La chiamata" (visione, senza dialogo)
- 408. "Ricordi" (flashback)
- 409. "Oltre la foresta"
Trivia[]
- Zaheer è un nome abbastanza comune sia nell'Asia del Sud e del West che nell'Africa del Nord, dato che è inspirato al concetto islamico del Quran, che può essere diviso in "significato apparente" zahir (ظاهر) e "significato interno" batin (باطن). Prima della sua fuga spiegò un concetto simile alla guardia del Loto Bianco interpretando una poesia dal guru Laghima; spiegando "zahir" con "quello che si vede" e "batin" con "la verità nascosta nel mito". Zahir è conosciuto nelle lingue turche, arabiche, ebrea, urdu e swahili.
- Zaheer suona molto simile a "zehir" (زہر ), che in turco e urdu vuol dire "veleno", riferendosi al modo in cui cercava di uccidere Korra.
- Nel doppiaggio cinese il suo nome viene scritto con 查希爾.
- Se si considera la storia dei chakra, è possibile che è riuscito ad aprire il settimo chakra, quello del pensiero, staccandosi dai legami terreni.
- Zaheer è il secondo dominatore dell'aria che abbiamo visto uccidere, il primo era Gyatso.
- Zaheer doveva aver avuto un passato da guerriero di arena, visto le sua orecchie a cavolfiore.
- Ha imparato diversi stili di combattimento, creandosi un suo stile totalmente personale.
- Era la seconda persona ad aver guidato Korra nel Mondo Spirituale, la prima era Jinora.
- Era stata la seconda persona nota ad aver messo a repentaglio il Ciclo Avatar dopo Azula, che aveva colpito Aang con un fulmine, ma lui lo aveva fatto intenzionalmente.
- Il modo, in cui Zaheer è stato sconfitto, è ironico in due versi:
- La Convergenza Armonica, che gli aveva regalato il dominio dell'aria, lo aveva donato anche a gran parte dei dominatori dell'aria che lo avevano sconfitto.
- Zaheer incatena Korra, un'azione che va contro alla sua credenza di libertà assoluta, e casualmente Korra usa queste catene per impedirgli la fuga e per scaraventarlo a terra.
- Il personaggio somiglia molto al suo doppiatore Henry Rollins
- La sua relazione romantica con P'Li venne aggiunta solo tardi durante la scrittore del terzo libro.
- Inizialmente, venne proposta l'idea di Zaheer riuscisse a fuggire alla fine del terzo libro, ma si optò per il suo imprigionamento per poterlo usare in futuro.
- Il suo stile di volo venne descritta dai creatori come "nuoto" o come il planare di un airone, non come il volo tipo Superman.
Riferimenti[]
- DiMartino, Michael Dante (writer) & Graham, Ian (director). (August 1, 2014). "The Stakeout". The Legend of Korra. Book Three: Change. Episode 9. Nick.com.
- Hedrick, Tim, Hamilton, Joshua (writers) & Heck, Colin, Zwyer, Melchior (directors). (June 27, 2014). "A Breath of Fresh Air". The Legend of Korra. Book Three: Change. Episode 1. Nickelodeon.
- DiMartino, Michael Dante (writer) & Graham, Ian (director). (August 22, 2014). "Enter the Void". The Legend of Korra. Book Three: Change. Episode 12. Nick.com.
- Hedrick, Tim, Hamilton, Joshua (writers) & Heck, Colin, Zwyer, Melchior (directors). (June 27, 2014). "Rebirth". The Legend of Korra. Book Three: Change. Episode 2. Nickelodeon.
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- The Legend of Korra - Korra Creators: Book 4, Book 3 Finale & Game. IGN (August 25, 2014). Retrieved on July 25, 2014.
- ↑ Ian Graham on the spirit of an episode commentary for "The Stakeout".
- ↑ DiMartino, Michael Dante; Konietzko, Bryan & Montgomery, Laura (December 2, 2014). "Long Live the Queen" commentary. Book Three: Change Blu-ray.
- ↑ The Legend of Korra—The Art of the Animated Series, Book Three: Change, page 91.
- ↑ DiMartino, Michael Dante; Konietzko, Bryan; Hedrick, Tim & Hamilton, Joshua (December 2, 2014). "In Harm's Way" commentary. Book Three: Change Blu-ray.
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- DiMartino, Michael Dante; Konietzko, Bryan; Dos Santos, Joaquim & Zuckerman, Jeremy (December 2, 2014). "Venom of the Red Lotus" commentary. Book Three: Change Blu-ray.
- ↑ DiMartino, Michael Dante; Konietzko, Bryan; Varney, Janet & Faustino, David (March 10, 2015). "Beyond the Wilds" commentary. Book Four: Balance Blu-ray.