Ho cominciato a vendere su ebay l'estate scorsa.
Divertentissimo.
E che soddisfazione vedere gli acquirenti contendersi i minicaretti.
Poi ho venduto qualche libro della mia ipertrofica biblioteca di minis, cose che non leggevo più o che avevo comprato solo perché erano un *must* e non si poteva non averle. Con queste vendite il mio conticino sulla postepay si è irrobustito parecchio.
Dall'avere i soldi a spenderli, il passo è stato fin troppo breve.
Insomma, su ebay ho cominciato anche a comprare.
Ho avuto solo esperienze positive, finora, in massima parte con venditori americani e canadesi. Ma ho sempre comprato cose piccole, sia come valore sia come ingombro. L'altro giorno invece mi sono lanciata. Ho comprato questo:
per la modica cifra di 4.99 dollari. Poi ne ho spesi 25 di spedizione, ma tutto sommato ne vale sempre la pena. È una cucina contemporanea completa, con tutti i cassetti e gli sportelli che si aprono. Ha un frigo molto realistico e una meravigliosa cucina economica vecchio stile. È un filino più grande della scala 1:12, sospetto sia più in scala 1:10 (è alta 25cm), ma mi piace molto lo stesso. Il bambolotto orrendo si leva, ovviamente.
È in pura plastica e si vede: mi rendo conto benissimo che è un giocattolo più che una miniatura come la si intende normalmente, anche se il dettaglio, per quanto posso vedere in fotografia, è notevole. È un giocattolo come quelli che mi avrebbero fatto impazzire quando ero piccola. E so che, comprandolo, ho come pagato un piccolo tributo alla bimba che ero. Insomma, non vedo l'ora che arrivi, per passare qualche mezz'ora ad aprire ante e cassetti con aria imbambolata.
Ho sempre pensato che la passione per le cose in miniatura nasconda in qualche modo un desiderio di controllo e di ordine, una specie di delirio di onnipotenza in scala – si tratta tutto sommato di un mondo su cui è possibile avere un controllo completo anche visivo, date le dimensioni ridotte; un mondo in cui si è padroni assoluti, in cui tutto dipende da noi e in cui non dobbiamo chiedere il permesso a nessuno per aggiungere, togliere, modificare, creare.
A tutto questo, che è già più che sufficiente per spiegare perché mi/ci piacciono così tanto le miniature, si aggiunge poi quell'indefinibile e inafferrabile fascino esercitato dalla piccolezza, che mi fa mordere la lingua per non esalare l'esecrabilissimo *che cariiiiino* - aggettivo assolutamente tabù nel mondo delle miniature serie, e che però è sempre il primo che mi verrebbe da usare davanti a qualcosa di piccolo che mi cattura.
Tutto questo blabla per dirvi che mi aspetto di provare queste sensazioni – piacere per il controllo, delizia per la piccolezza – in quantità industriali davanti a questa cucina, per quanto plasticosa sia.
Si tratta, apparentemente, della riproduzione in miniatura della cucina in cui un certo Mr Food, cuoco televisivo, preparava le sue ricette davanti alle telecamere. Forse influenzata da questo dettaglio, prevedo di usarla soprattutto come set fotografico per i minicaretti, visto che è accessibile dall'alto e da due lati. Già mi immagino l'effetto che potrà avere la mia futura linea di cibi freschi confezionati ambientata nel frigo.
Una cosa così, senza ebay non avrei mai neanche saputo che esistesse.