Fargo
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Fargo
Titolo originale |
Fargo |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Usa |
Anno | 1996 |
Genere | commedia nera, poliziesco |
Regia | Joel Coen |
Soggetto | Joel Coen, Ethan Coen |
Sceneggiatura | Joel Coen, Ethan Coen |
Produttore | Joel Coen, Ethan Coen |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Note | |
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Fargo, film statunitense del 1996 con William H. Macy, Frances McDormand, Steve Buscemi e Peter Stormare, regia di Joel Coen; scritto dai fratelli Joel ed Ethan Coen.
E tutto per cosa?! Per quattro biglietti di banca...
Frasi
[modifica]- QUELLA CHE VEDRETE È UNA STORIA VERA. I fatti esposti nel film sono accaduti nel 1987 nel Minnesota. Su richiesta dei superstiti, sono stati usati dei nomi fittizi. Per rispettare le vittime tutto il resto è stato fedelmente riportato.
- THIS IS A TRUE STORY. The events depicted in this film took place in Minnesota in 1987. At the request of the survivors, the names have been changed. Out of respect for the dead, the rest has been told exactly as it occurred. (testo di apertura)
- "Lou, la sai quella di quel tale che non potendosi permettere una targa personalizzata ha chiesto di cambiare il suo nome in J3L2404?" (Marge Gunderson)
- "No". È la prima parola che hai detto da 4 ore in qua. È un.... è un torrente di parole in piena! Un vulcano in eruzione! Porca puttana, sta un po' zitto, eh! (Carl Showalter)
- Ti senti una specie di autorità lì dentro, eh? Con quella uniforme del cazzo. Il re dei parcheggi, ma chi cazzo sei? Stronzo. Ecco i limiti della tua vita, la tua piccola sbarra del cazzo. Eccoti i 4 dollari, patetico pezzo di merda. (Carl Showalter)
- [ultime parole] Hai visto qui, cazzo?! Mi ha sparato, lo vedi? Mi ha sparato in faccia! Sono andato io a prendere il malloppo e mi sono beccato una pallottola in faccia, sto in piedi da trentasei fottute ore del cazzo! Me la prendo io la macchina, vaffanculo, è mia! Brutto stronzo... è da una settimana che sopporto le tue stronzate, capito? Hai capito? [Gaer lo ignora] Eh, già. lo stronzo è muto. [inizia a uscire dalla porta] E quando vedi il tuo amico Shep digli che se lo incontro gli spacco il culo! (Carl Showalter)
- Così era la signora Lundegaard quella distesa per terra... E quello che stavi triturando era il tuo complice... E quei tre poveretti uccisi a Brainerd! E tutto per cosa?! Per quattro biglietti di banca... C'è altro nella vita che quattro biglietti di banca... Non c'ha mai pensato?! (Marge Gunderson)
Dialoghi
[modifica]- Carl Showalter: E tu chi cazzo saresti? Fanculo, chi cazzo sei tu?
Wade Gustafson: Ho portato il maloppo. dov'è mia figlia?
Carl Showalter: Ne ho abbastanza di stronzate, posa quella valigetta!
Wade Gustafson: Mia figlia dov'è?
Carl Showalter: Fanculo, amico, dov'è finito Jerry? Le istruzioni erano molto semplici, per la miseria!
Wade Gustafson: Dove hai nascosto mia figlia? Niente Jean, niente soldi!
Carl Showalter: Fanculo, molla la valigetta, per la puttana!
Wade Gustafson[ultime parole]:No! Niente Jean, niente soldi!
Carl Showalter: Ma che cazzo facciamo qui, giochiamo?![Spara a Wade, che cade a terra sofferente] Sei contento adesso, stronzo? Ma che cos'ha questa gente?! Una manica di imbecilli...[Wade gli spara, colpendolo di striscio] Ah! Figlio di puttana, mi hai sparato! [finisce Wade] - Carl Showalter: Puoi prenderti il mio furgone, io prendo la Ciera.
Gaear Grimsrud: Quella la dividiamo.
Carl Showalter: Come cazzo facciamo a dividere in due una macchina, con una motosega?!
Gaear Grimsrud: Chi la prende, liquida la metà all'altro.
Carl Showlater: [ultime parole] Aspetta, non se ne parla nemmeno! Hai visto qui, cazzo?! Mi ha sparato, lo vedi? Mi ha sparato in faccia! Sono andato io a prendere il malloppo e mi sono beccato una pallottola in faccia, sto in piedi da trentasei fottute ore del cazzo! Me la prendo io la macchina, vaffanculo, è mia! Brutto stronzo... è da una settimana che sopporto le tue stronzate, capito? Hai capito? [Gaer lo ignora] Eh, già. lo stronzo è muto. [inizia a uscire dalla porta] E quando vedi il tuo amico Shep digli che se lo incontro gli spacco il culo!
Citazioni su Fargo
[modifica]- Fargo è l'epifania della creatività che evolve sotto gli occhi. Comincia con la scena di un signore che paga due delinquenti perché rapiscano sua moglie. E quelli invece di parlare di ciò che devono fare discutono sul fatto che l'uomo è arrivato in ritardo all'appuntamento. Un linguaggio dislessico, non portatore di razionalità. (Umberto Contarello)
- Gli elementi che rendevano Fargo un film divertente sono gli stessi della serie: un mix di pura cattiveria e di pura innocenza in continuo conflitto tra di loro. (Bob Odenkirk)
- Straordinaria tragicommedia dove le più svariate e raffinate componenti intellettuali si innestano su una trama di genere, Fargo gioca a opporre la normalità del bene alla normalità del male: l'una e l'altra sono rappresentate con ineffabile ironia in situazioni e dialoghi essenziali. I personaggi appaiono immersi nel torpore della vita provinciale, sia quelli che hanno trascurato di mettere l'orologio all'ora attuale, sia quelli che si illudono di incrementare il proprio destino con spunti di cinismo o atti di violenza. Tutti guardano la Tv: ladri, guardie e gente comune. E Marge, in particolare, è una donna comune di tipo non comune: la prova vivente che nella confusione odierna l'attaccamento tranquillo ai propri compiti (il marito, la famiglia che cresce, il dovere del servizio) rappresenta l'unica alternativa. [...] Vorrei concludere, profetizzando: è un film che resterà. (Tullio Kezich)
- Tutto è bello nel film molto riuscito: il rapimento confuso e poi l'abbandono della rapita, buttata sul pavimento come un cane schiacciato sull'autostrada; le esplosioni di violenza, il gangster ferito che cerca di tamponare il sangue con la carta igienica, le uccisioni a colpi di pala in testa, l'avarizia del ricco, le facce dei vinti, lo sguardo affettuoso e spietato dei Coen sulla gente normale. (Lietta Tornabuoni)
- Una delle mie sequenze preferite è quella dove il killer teledipendente (Peter Stormare), assorto con il suo sguardo vuoto in una soap opera, viene interrotto dalla furia isterica del socio (Steve Buscemi) che si è beccato una pallottola in faccia; per non sentire quei fastidiosi piagnistei, Stormare – con tutta la sua freddezza – prende una scure e lo fa a pezzi. Una black comedy pazzesca! (Courteney Cox)