Carlito's Way
Carlito's Way
Titolo originale |
Carlito's Way |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Stati Uniti d'America |
Anno | 1993 |
Genere | film drammatico, film giallo, film basato su un romanzo, film thriller, crime drama film, film d'azione, thriller poliziesco, film di gangster |
Regia | Brian De Palma |
Sceneggiatura | David Koepp e Edwin Torres |
Produttore | Martin Bregman |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Carlito's Way, film statunitense del 1993 con Al Pacino e Sean Penn, regia di Brian de Palma.
Qualcuno mi sta tirando verso il basso... Lo sento anche se non lo vedo. Però non ho paura, ci sono già passato. È uguale a quando mi hanno sparato sulla 104esima Strada... Non mi portate in ospedale, in quelle cazzo di corsie d'emergenza non c'è protezione, qualche bastardo ti viene a far fuori a mezzanotte quando di guardia c'è solo un infermiere cinese rincoglionito. Oh, guarda come si preoccupano questi qua... Perché? Per un portoricano come me è già tanto essere campato fino a questa età. La maggiorparte dei miei compagni c'ha rimesso la pelle da anni... State tranquilli, ho un cuore che non molla mai. Non sono ancora pronto a fare fagotto... Mi pare di essere appena uscito dal cercere e di stare lì, davanti a quel giudice quando gli ho detto come era andata. (Carlito Brigante)
Frasi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Ho conosciuto David che si era appena laureato in legge. Faceva l'assistente a un grosso avvocato della mala. Teneva una pistola sotto il sedile della macchina e si sforzava come un matto di non far vedere che aveva paura dei suoi clienti malavitosi. Ma ora David Kleinfeld... non ha più paura. (Carlito Brigante)
- Mi intendo di macchine. Ho cominciato a rubarle quando avevo 14 anni. (Carlito Brigante)
- E così, eccomi di nuovo in strada. Terza domenica di agosto. Il ritorno del reduce del vecchio quartiere. Non è rimasto niente, come in quei vecchi film di cowboy... Solo che al posto dei cespugli e della merda di vacca, qui ci sono carcasse di macchine e merde di cane. Questi giovani io non li riconosco... Il mio quartiere non esiste più. (Carlito Brigante)
- Carlito, amico mio, qui è come la Valle della Morte! Tu mi conosci bene, non sono da meno di nessuno questi figli di puttana, questi ragazzini nuovi di adesso non hanno rispetto per la vita umana: ti sparano come niente e godono a vederti saltare in aria! Si sta più sicuro in galera, credimi. (Pachanga)
- E così il ragazzo si presenta con trentamila verdoni in tasca e la leggenda, me, che entra dietro di lui. Tra cinque minuti ci ritroveremo in strada con trentamila verdoni di dolcissima polvere bianca. Basta e avanza per farmi tornare dritto in galera. (Carlito Brigante)
- [Mentendo per intimidire i criminali sopravvissuti alla sparatoria] Ho ricaricato! Okay!? Venite avanti, figli di puttana! Venite, sono pronto, vi aspetto! [non risponde nessuno] Allora non venite? Va bene, vengo io da voi! L'avete fatta grossa, brutti figli di puttana! Vi faccio saltare quei cervelli di merda!! Vi sentite due eroi? Allora adesso morirete, eroi di merda! Siete pronti? [si fa coraggio prima di uscire] Siete già morti!!! (Carlito Brigante)
- Oh Gesù... Gesù Cristo, come ti hanno conciato... Dicevi che erano amici, Guajiro... Ma non esistono amici in questo ambiente di merda. (Carlito Brigante)
- Quando sei in galera passi un sacco di tempo a pensare chi andrai a trovare il primo giorno che sei fuori, il secondo e il terzo. Ma poi, quando esci, trovi che le facce della gente sono diverse da come te le ricordavi. Magari anche la tua è diversa. Ti auguri di trovarne una che non è cambiata, una faccia che ti riconosca: che sia come sempre è stata. (Carlito Brigante)
- Ma guarda come sto! Guarda come sto!! Guarda come mi trovo! Tu hai avuto tutto dalla vita! Invece io... Guarda! Ma guarda con che cosa vado in giro, io, col pannolone vado in giro! Come un vecchio rincoglionito! Mi cago addosso ogni giorno, non cammino, non faccio l'amore! Allora?! Perché non mi ammazzi, tu che hai tutto, eh?! ... Senti, mi hanno costretto, sennò mi rimettevano dentro e io non posso stare in galera su una sedia a rotelle, Carlito! (Lalin)
- Io non ti tocco nemmeno. Ti chiedo soltanto... Come puoi a fregare le uniche persone che ti hanno voluto bene... Dove lo trovi il coraggio? Hai perso, povero stronzo! (Carlito Brigante) [A Lalin]
- Hai sbagliato, Carlito. Hai sbagliato. Ma sono i riflessi di un tempo che tornano a galla. Lo so come vanno queste cose. Benny va ridimensionato, e se non lo faccio la gente dirà: "Carlito non è più quello di una volta, si è rammollito, è diventato un ex duro, il carcere lo ha castrato". La strada ti tiene d'occhio, ti tiene d'occhio continuamente. [...] Qualche anno fa quel delinquentello sarebbe morto, ma adesso non me la sento più, non voglio più ammazzare nessuno, anche quando so che dovrei farlo. Non fa più per me, voglio solo mettere insieme i 75 mila dollari e sparire. (Carlito Brigante)
- Quand'io ero ragazzino, a East Harlem, gli italiani dicevano: "Gli spagnoli non vanno a est di Park Avenue". I negri dicevano: "Niente Portorico a ovest della 5a Strada". Questo ci lasciava pochissimo spazio per manovrare, se uno voleva andare a Central Park per vedere i laghetti erano cazzi suoi. Allora che fai, ci vai lo stesso, no? Un giorno, tra la 106esima e Central Park, vicino al laghetto, vengo sorpreso da questo gruppo di negri, loro mi circondano e io mi sento ribollire il sangue e tiro fuori il coltello e dico: "Coraggio, chi vuol farsi sotto?" e loro: "No, amico. Tu adesso finisci stecchito!". Mi tirano fuori una pistola, di quelle fatte in casa con un gancio che va indietro e fa detonare il proiettile. Ping! Ti prende in testa e hai bell'e finito di campare. Quella è stata l'ultima volta che mi è successo perché da allora ho portato anch'io la pistola. Qualcuno è caduto, certo, non è una cosa che tu decidi un giorno e resta così, no? È solo che fai quello che devi fare per sopravvivere come puoi, capisci? E tu così, diventi quello che sei. (Carlito Brigante)
- [Dopo che David Kleinfeld ha ucciso Frankie e Tony Taglialucci] C'è una linea di confine dalla quale non si torna indietro: il punto di non ritorno; Dave l'ha superato e io sono qui con lui. Questo vuol dire che ora dovrò seguirlo fino in fondo, dovrò andare con lui, fino al capolinea, dovunque esso sia. (Carlito Brigante)
- Tu non sei più un avvocato, Dave. Sei un gangster, adesso. Sei passato dall'altra parte, e lì si fa tutto un altro gioco. Un gioco che non si impara a scuola, né si comincia a giocare da grandi. (Carlito Brigante)
- Non riusciremo mai a farla franca. Ammazzare un boss, e un suo figlio... Li conosco i siciliani, ho lavorato con loro. Non la bevono quelli la storia dell'incidente. Devo darmi da fare... (Carlito Brigante)
- Vincent Taglialucci ti manda questo acconto! (Mafioso) [dopo avere accoltellato David Kleinfeld]
- Il mio treno parte tra cinque ore e io ho la testa che mi scoppia di pensieri. So che la minaccia di Norwalk si sgonfierà, figuriamoci se viene a prendermi all'estero quando non riesce a prendermi nemmeno qui... Ma non è solo lui il mio problema. Ci restano cinque ore... Ce la faccio a pensare a tutto, a tenere a bada a tutti, a tappare tutti i buchi? Devo fidarmi dei miei istinti, come quello che mi dice che quella faccia e quell'uniforme non vanno insieme... Devo sbrigarmi un'altra cosa, devo guardare Kleinfeld nelle palle degli occhi. Devo essere sicuro. (Carlito Brigante)
- Addio, consigliere! (Carlito Brigante) [rivelando di avere tolto i proiettili dalla pistola di David, che viene ucciso da Vinnie Taglialucci]
- Merda! Pete Amadesso viene nel mio locale per salutarmi. Oh, cazzo! Lì c'è sotto una trappola. Pete è un pezzo pesante, suo zio è capofamiglia a Pleasant Avenue. Che cosa ci fa qui? Forse l'hanno mandato quelli di Tony T. Sarà venuto a dare un'occhiata, vedere se perdo la calma, se mi faccio prendere dal panico. Non sono ancora sicuri se ero su quella barca. Lo pensano, ma non lo sanno. Perché, se lo sapessero, io sarei già morto. Per adesso, si limitano a tenermi d'occhio. (Carlito Brigante)
Dialoghi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Carlito Brigante: Ma no, no! Io non sto mica dicendo che sarebbe andata diversamente se mia madre fosse stata viva quando ero ragazzino, perché in galera non si sente dire altro: "Oh poveretto, che poteva fare?" No, puttanate, no! Io ero già un piccolo delinquente bastardo quando mia madre era ancora in vita, questa è una cosa certa, però fu lei a istruirmi sulle donne!
Giudice: Signor Brigante, questa corte ha cinquantasei casi da giudicare questa mattina, perché dovrei stare a sentirla?
David Kleinfeld: Vostro Onore, se permette, il signor Brigante è comprensibilmente entusiasta per essere stato riabilitato dopo cinque anni di carcere...
Giudice: Non si tratta di riabilitazione, avvocato, o di assoluzione o benedizione o cose del genere. Si tratta di un'incredibile convergenza di circostanze che lei ha sfruttato a beneficio del suo cliente!
David Kleinfeld: Con tutto il rispetto, Vostro Onore, tra le circostanze di cui lei parla ci sono registrazioni illegali e prove falsificate. Insomma, il classico frutto dell'albero avvelenato! Ora, credo che dopo cinque anni di ingiusta detenzione, sia ragionevole chiedere che al signor Brigante venga concesso di parlare.
Giudice: D'accordo, signor Brigante, sono tutto orecchi!
Carlito Brigante: Okay! Vostro Onore, con tutto il rispetto, passato e presente, senza ulteriori delazioni... voglio assicurare questa corte che io ho finito di stare fuori strada! Era solo questo che cercavo di dire. Io ho sofferto delle deviazioni sociali che nascono nel ghetto, ma il tempo passato in quegli straordinari istituti correzionali che sono Green Haven e Sing Sing non è stato invano, io sono guarito! Sono rinato, come quelli del Watergate! So che tutti dicono così, ma Vostro Onore, io sono sincero, questa è la verità, sono un altro! Sono un altro e non ci sono voluti quei trent'anni che mi aveva dato lei, Vostro Onore, ma solo cinque anni! È proprio così, Vostro Onore, cinque anni! Ed eccomi qua: completamente riabilitato, rinvigorito, riassimilato, e sarò tra poco anche rialoggiato! E voglio ringraziare un sacco di gente per questo, ecco, qui davanti vedo un uomo come il giudice Norwalk. Voglio ringraziarla, giudice, per aver fatto le registrazioni in quella scorretta maniera. E voglio anche ringraziare la corte d'appello per aver rovesciato il verdetto di Vostro Onore. E voglio ringraziare l'Onnipotente senza il quale nessun caso viene risolto!
Giudice: Questo è incredibile...
Carlito Brigante: Ah! Stavo dimenticando, come posso dimenticare il mio caro, intimo amico e avvocato David Kleinfeld che non mi ha mai e poi mai e poi mai abbandonato nemmeno nei momenti peggiori! Vero, David? Perché non ti alzi un momento? [forzando David ad alzarsi] Dai, alzati un momento! Per favore, per favore!
Giudice: Signor Brigante...
Carlito Brigante: Per favore, alzati in piedi! David Kleinfeld!
Giudice: Signor Brigante!
David Kleinfeld: Chiedo scusa...
Giudice: Guardi, signor Brigante, che questa non è una premiazione!
Carlito Brigante [mentre si risiedono]: Volevo solo ringraziare David...!
Giudice: La decisione della corte d'appello e le infelici tecniche investigative del procuratore distrettuale fanno ricadere su di me il doloroso compito di scaricare sulla società un presunto assassino, nonché già detenuto per spaccio di stupefacenti...
Carlito Brigante [lo interrompe]: No! Mai stato dentro per spaccio di roba!
David Kleinfeld: Sta' zitto!
Giudice: L'imputazione è respinta, l'imputato è prosciolto, avanti un altro caso. [batte il martello]
Carlito Brigante: David, ti sarò sempre riconoscente! [si abbracciano]
David Kleinfeld: Ma figurati!
Carlito Brigante [rivolto a Norwalk, mentre esce]: Senza rancore, d'accordo?
Norwalk: Ci rivedremo, Brigante!
- Rolando Rivez: Carlito... diciamoci la verità fra di noi: ti sei fatto cinque anni e non hai mai fatto il mio nome. Io lo so che avresti potuto farmi beccare e facilitarti le cose, però non lo hai fatto. Molto bravo, sei stato molto bravo! Ma visto che io mi sono arricchito mentre tu eri dentro, magari pensi ti sia debitore?
Carlito Brigante: Rolando, io non voglio niente da te.
Rolando Rivez: Con chi lavori adesso?
Carlito Brigante: Io non lavoro con nessuno.
Rolando Rivez: Nessuno?
Carlito Brigante: Mi sono ritirato.
Rolando Rivez: "Ritirato"?
Carlito Brigante: Esatto.
Rolando Rivez: Ritirato! Ha ha ha ha! Ha... Dici sul serio?
Carlito Brigante: Dico sul serio, certamente. Sono fuori, ho smesso.
Rolando Rivez: Così dovrei credere che Carlo Brigante si è dato alla religione, eh?
Carlito Brigante: Hai indovinato, sto studiando da prete.
- Saso: Che stai cercando di fare?
Carlito Brigante: Quello che cerco di fare Saso, voglio dire "Ron"... è di salvarti il culo!
Saso: Ma che dici?
Carlito Brigante: Lo sai, perché è con Fat Anthony o con Scooze che hai fatto il debito di gioco, giusto? E in un caso o nell'altro finirai chiuso nel bagagliaio di una macchina abbandonata in un parcheggio prima o poi, e passeranno dei mesi prima che ti ritorvino. Come DeeDee, te lo ricordi? Aperto come un pesce. Chissà che puzza stomachevole farai. "Uh, cos'è questa puzza? È Saso, amico. Questo è Saso. Detto anche Ron".
- Steffie: Carlito, ho visto che parlavi con Benny Blanco poco fa.
Carlito Brigante: Sì, Benny Blanco viene dal Bronx.
Steffie: Dicono che si sta facendo strada.
Carlito Brigante: Ah sì? Ha un bel futuro... se riesce a vivere fino a domani.
- Carlito Brigante: Ho sbagliato, Gail, a venire, a presentarmi così, dopo tutti questi anni? Sei ancora incazzata con me...
Gail: Eh, tu che ne dici? Mi hai mollata, Charlie... Adesso vuoi dirmi che l'hai fatto per il mio bene, vero?
Carlito Brigante: No per il mio, solo per il mio, Gail. L'ho fatto solo per il mio bene. Gail, dovevo scontare trent'anni, che volevi che facessi, lo so che tu eri disposta ad aspettarmi, che saresti venuta a trovarmi, che io non avrei fatto altro che pensare a te giorno e notte, perciò che altro potevo fare? Io me ne sarei stato in cella a pensare tutto il tempo dov'eri tu, a quello che facevi, a con chi stavi... Sarei diventato matto, Gail. Non ce l'avrei fatta, mi devi credere... È molto meglio mollare tutto, netto... E farmi la galera senza pensieri.
- Tony Taglialucci: Non mi sei mai piaciuto, Kleinfeld... Non perché sei ebreo, eh, ho molti amici ebrei... Ma perché sei un bugiardo pezzo di merda! Io ti ho dato un milione di dollari che tu dovevi passare sai bene a chi, e invece non l'hai fatto!
David Kleinfeld: Senti, Tony, ho già detto a tuo figlio che ho dato i soldi a Nicky di persona, ora se lui non sta ai patti e vuole testimoniare lo stesso contro di te, non sono certo io a...
Tony Taglialucci: Guarda bene queste mani, eh?! Se mi fai arrabbiare, mi fai alzare la voce, ti spezzo il collo come se fosse un grissino! Brutto figlio di puttana, pensi che sono cretino? Nick non ha mai nemmeno visto un dollaro dei miei soldi, il mio milione è andato direttamente in tasca a te!
David Kleinfeld: Tony, io ho consegnato personalmente...
Tony Taglialucci: Non mi devi dire altre balle, delinquente! Se me ne dici altre ti giuro che ti faccio finire dentro il fiume qua fuori! Facci un pensierino ora, quando esci! Dacci un'occhiata! E immaginate come te sentirei quando scivolerai giù verso il fondo coi granchi e le anguille che ti vengono fuori dagli occhi e dal naso! [si mette a tossire]
David Kleinfeld: Che cosa vuoi da me?
Tony Taglialucci: Mi hanno detto che hai una barca...
David Kleinfeld: Sì.
Tony Taglialucci: Ecco, bene... tu mi tirerai fuori da qui.
David Kleinfeld: Ascolta, Tony, tutto il mio ufficio è impegnato col tuo appello in questi giorni! Ho parlato col Giudice stamattina...
Tony Taglialucci: A me non me ne frega una minchia del tuo appello!! Io ti sto dicendo che mi farai scappare da qui!
David Kleinfeld [si guarda intorno incredulo e preoccupato prima di rispondere]: I-Io... sono un avvocato!
Tony Taglialucci: Senti, avvocato della minchia... Ho un credito di un milione di dollari con te. Mio figlio Frankie verrà con te, così potrà tenerti d'occhio e vedere che va tutto liscio. Hai visto il secondino che m'ha portato qui? Eh? Lui è già addomesticato, insieme ad altri qua dentro, mi farà uscire sull'acqua e quello che devi fare tu è di venire lì con la barca e prendermi a bordo.
David Kleinfeld: Senti, Tony, direi che questo non...
Tony Taglialucci: No, "senti" tu! Il contratto per la tua fine è già firmato! I picciotti, l'artiglieria, il fondo del fiume, è tutto fissato! Sono stato chiaro o no? E da qua dentro basta solo che io spingo un bottone! [Appena uscito dalla prigione, a Kleinfeld viene la nausea dal terrore]
- Saso: Charlie, ti prego, non puoi fare così, Benny Blanco spende un sacco di soldi qua dentro.
Carlito Brigante: Aaah, quello è un pezzente, si vede!
Saso: Ma che ti succede? Che cosa sono queste maniere? Non capisco il tuo odio per quel ragazzo. Quello sei tu vent'anni fa.
- Benny Blanco: Ehi, signor Brigante, è la seconda volta che rifiuta il mio champagne. Cos'è, non le piace?
Carlito Brigante: Eh, può darsi.
Benny Blanco: Ehi, io qui penso che facciamo a non capirci, forse non si ricorda di me, mi chiamo Benny Blanco!
Carlito Brigante: Forse non me ne frega un cazzo! Non mi ricordo neanche dell'ultima volta che mi sono soffiato il naso. Ma chi cazzo sei tu che dovrei ricordarmi di te, eh? Pensi di essere come me? Tu non sei come me stronzetto, tu sei un punk. Io ho frequentato gente arrivata, gente importante e tu chi frequenti? Squallidi scippatori che attaccano le vecchiette, stupidi come un branco di capre, perché non vi squagliate, avanti scippate una borsetta, coraggio, fatevi una passeggiata!
- Carlito Brigante: Okay, Benny Blanco "che viene dal Bronx"... la ragazza Steffie è roba del nostro club. Se io ti vedo ancora, ancora una volta soltanto, entrare qui dentro, io ti faccio diventare cadavere così!
Benny Blanco: Sei superato, sei nei libri di storia, un capitolo del passato, perciò fai meglio a uccidermi ora perché se ti rivedo, giuro che ti faccio la pelle!!
Carlito Brigante: Vaffanculo! [gli tira una sberla facendolo cadere giù per le scale] Coraggio, portatelo fuori, fallo uscire dal retro.
- Steffie: Che fai qui tutto solo soletto, Carlito? Eh?
Carlito Brigante: Guardo!
Steffie: Certo che tu sei proprio strano. Com'è che non hai mai cercato di scoparmi, eh? Hai fatto tutto quel casino per me, e non mi hai mai toccata nemmeno con un guanto.
Carlito Brigante: Sei la ragazza di Dave, adesso.
Steffie: Ma nemmeno gli si drizza, con tutta la coca che si fa...
David Kleinfeld: Di che state parlando?
Steffie: Del cazzo!
- David Kleinfeld: Merda... Ehi, Louie! Quella stronza della tua amichetta ti sta facendo una sega davanti a tutti, io ho degli ospiti qui, ma siete ciechi?! Stanno mangiando!!
Louie: Non t'agitare, Dave!
David Kleinfeld: No, tu non t'agitare, ma che educazione è questa!? La vuoi scopare? Scopala come una persona normale, nella camera da letto!!! Che maiali...!
- Carlito Brigante: Sorpresa.
Gail: Io stavo dormendo.
Carlito Brigante: Oh... Be', posso entrare? T'ho portato una cheesecake.
Gail: Non mi piace la cheesecake.
Carlito Brigante: Tu non mi avresti telefonato Gail, se non volevi farmi entrare.
Gail: E invece è così, Charlie.
Carlito Brigante: E adesso cosa faccio?
Gail: Non so, cosa fai? Mmm... Dici che spezzerai la catena? Che mi rincorrerai per la casa? Mi spoglierai? Mi prenderai sul pavimento?
Carlito Brigante: Sono vecchio per fare queste cose.
Gail: Oh, che peccato... Se non riesci ad entrare, non entri.
- Tony Taglialucci [ultime parole in acqua, chiedendo di essere issato a bordo]: Aiuto! Aiutami! Aiuto!
David Kleinfeld: Adesso... mi dirai tu come ci si sente... con le anguille [si mette a colpirlo alla testa con un piede di porco] e con tutti i granchi... che ti escono da quei... merdosi occhi!
Carlito Brigante: Ma che cazzo fai?! [lo ferma] Nooo!!!
David Kleinfeld: Affoga, siciliano bastardo!
Carlito Brigante: Basta, smettila!!
David Kleinfeld: Adesso Frankie! [si allontana]
Carlito Brigante [guarda il corpo di Tony che sprofonda sott'acqua]: Tu hai ammazzato noi, Dave... Ci hai ammazzati... Oddio...
- Saso: Ascoltami bene, Carlito... Ho saputo da Rudy che Pachanga va dicendo di essere al verde, che qui non guadagna niente. E in più va anche dicendo in giro che tu sei uno stronzo, che non hai i coglioni per risolvere la cosa, e che lui ha perso tempo senza tirarci fuori un soldo. E in più... ci sta spiando, con Benny Blanco!
Carlito Brigante: Più tardi me la vedrò io con Pachanga... È un mio fratello, lui.
Saso: Tuo fratello?! È un figlio di puttana che per un dollaro è capace di ammazzare la madre!
Carlito Brigante: Come quasi tutti.
- Duncan: Signor Brigante, mi chiamo Duncan, sono qui per accompagnarla dal giudice Norwalk alla Procura Distrettuale.
Gail: Oh mio Dio! Charlie, che succede?
Carlito Brigante: Be', ma, ma... Ma io non ho niente da dirgli, a meno che non mi arrestate.
Duncan: Debbo informarla che il giudice Norwalk vorrebbe farle ascoltare una registrazione.
Carlito Brigante: Ehi! Senza un mandato di cattura io non mi muovo! Specialmente senza il mio avvocato!
Duncan: Il suo avvocato è stato accoltellato al petto alle 2 del pomeriggio, signor Brigante... Le consiglio di venire con noi: le restiamo solo noi come amici.
Gail: Anch'io me ne vado, Charlie.
- Norwalk: Kleinfeld ringrazi a Dio di essere vivo. Lo teniamo all'East Side Hospital, lo vogliamo in perfetta salute quando lo sbatteremo in prigione.
Carlito Brigante: Lo mandate in prigione? E per che cosa?
Norwalk: David Kleinfeld è diventato un "pesce" molto grosso mentre tu eri dentro, Brigante. Più grosso di te. Uno squalo. Riciclaggio, corruzione di giurati, concussione, gli stiamo alle costole da diverso tempo, ormai.
Carlito Brigante: Be', io non so niente di tutto questo, perciò...
Norwalk: Non sai quasi niente, tu. [fanno partire un nastro]
David Kleinfeld: Bill, non hai uno straccio di prova, lo sai benissimo! Non riuscirai nemmeno a incriminarmi!
Norwalk nella registrazione: Vuoi che ci provi?
David Kleinfeld: Senti, non stiamo a perdere il nostro tempo, hai detto che avevo una via d'uscita. Ehi, non starai mica registrando, vero?
Norwalk nella registrazione: Ehi, Dave, ma per chi mi prendi?
David Kleinfeld: D'accordo, ehm... ho pensato a una cosa che può farti piacere: tu mi lasci in pace e io ti aiuto a rimandare in galera Carlito Brigante.
Norwalk nella registrazione: Brigante? Per che cosa?
David Kleinfeld: Da quando è uscito di galera ha cominciato a venire nel mio ufficio a fare un sacco di telefonate. Mi sono insospettito e ho scoperto che si è rimesso con Rolando Rivez, il suo vecchio socio, a trafficare coca! E si tratta di un giro serio!
Norwalk nella registrazione: Sei disposto a testimoniarlo?
David Kleinfeld: Quando vuoi! [la registrazione viene spenta]
Norwalk: Non gli crediamo. Nel quartiere si dice che sei rimasto pulito da quando sei fuori, è Kleinfeld che ci interessa. Aveva ragione: non sarei mai riuscito a incriminarlo con quelle prove, ma ora, col tuo aiuto, possiamo mettere dentro quel verme per molto tempo.
- Carlito Brigante: Sono stato all'ufficio di Norwalk a sentire un nastro.
David Kleinfeld: Quel maiale...
Carlito Brigante: Mai abbandonare gli amici, Dave, per nessuna ragione.
David Kleinfeld: Li creano quei nastri, poi te li fanno sentire fuori contesto, non riesco a credere che... [Carlito gli punta la sua pistola addosso] Ma che cazzo fai?! Vaffanculo! Che cazzo fai? Vuoi mettere via quella cazzo di... è carica!! [si ode la sirena della polizia] Vaffanculo tu e il tuo farisaico codice d'onore della strada del cazzo! Ti ha forse ridotto la condanna da trent'anni a cinque anni, eh? No, io l'ho fatta ridurre! Ti ha fatto assolvere quattro fottute volte?! No, per niente! Io l'ho fatto! Vaffanculo, tu e la tua strada! Il tuo mondo di merda è così piccolo e c'è solo una regola: salvarsi il culo!
Carlito Brigante: Allora salvatelo.
David Kleinfeld: Che vuol dire "salvatelo"?
Carlito Brigante: La vedi questa? Deve stare qui, [mette la pistola sul tavolino] non dietro il cuscino. Se è qui la impugni più in fretta: loro entrano e tu sei già pronto. Ti saluto, Dave! Hai un bellissimo futuro. [esce]
- Vinnie Taglialucci [si infiltra vestito da poliziotto]: Signor Kleinfeld? C'è un plico per lei, signor Kleinfeld...
David Kleinfeld [ultime parole]: Da parte di chi?
Vinnie Taglialucci: Di mio padre e di mio fratello! [David tenta di sparare, ma Carlito gli ha tolto i proiettili. Vinnie uccide David con un colpo alla testa]
- Carlito Brigante [raggiunge Gail alla stazione]: Tutto okay, andrà tutto bene! [improvvisamente Blanco rivela di essere vicino]
Benny Blanco: Ehi, ti ricordi di me? Benny Blanco del Bronx! [spara tre colpi a Carlito col silenziatore]
Gail: Ah! No! Nooo!! Charlie! [piangendo sul suo corpo] N-Non mi lasciare, Charlie...! Charlie, ti prego, no...!
Pachanga [rivela di averlo tradito]: Senza rancore, eh, Carlito? Ma anch'io devo pensare al mio futuro!
Carlito Brigante: Bastardo...
Pachanga [ultime parole]: Lo sai come vanno queste cose, vecchio. [a Blanco] Su, andiamo adesso.
Benny Blanco: No, tu resti qui! [uccide anche Pachanga e se ne va]
Carlito Brigante: Ah... Gail...
Gail: Non fare sforzi, Charlie, adesso ti porto all'ospedale! Andrà tutto bene! Tieni duro, amore mio! Tieni duro, ti prego! Non mollare, amore mio, ti prego. Non mollare!
Carlito Brigante: Tieni... tieni... tieni questi... [passa i soldi] Tie-Tienili e andate via... Ti prego, Gail... andate... tutti e due...
Gail: Okay...
Carlito Brigante: Brava...
Gail [piangendo]: Guarirai presto, Charlie! Charlie...! Non mi lasciare! Non ancora! Non mi lasciare! Non mi lasciare, vedrai...! Non te ne andare! No, Charlie! Non puoi lasciarmi! Oh, Dio... Oddio... Non mi lasciare!
Mi dispiace, ragazzi. Non basterebbero nemmeno tutti i punti del mondo per ricucirmi. È finita... è finita... Mi metteranno nel negozio di pompe funebri di Fernandez sulla 109esima Strada. Ho sempre saputo che prima o poi sarei finito lì, però molto più tardi di quanto pensava un sacco di gente. L'ultimo... dei Mohiricani. Be', forse non proprio l'ultimo. Gail sarà una brava mamma, di un nuovo e migliore Carlito Brigante. Spero che li userà per andarsene, quei soldi: in questa città non c'è posto per una che ha il cuore grande come il suo. Mi dispiace, amore, ho fatto quello che potevo, davvero... Non ti posso portare con me in questo viaggio... Me ne sto andando, lo sento. Ultimo giro di bevute, il bar sta chiudendo. Il Sole se ne va. Dove andiamo per colazione? Non troppo lontano. Che nottata... Sono stanco, amore. Stanco... (Carlito Brigante) [ultime parole]
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