domenica 16 novembre 2014

Metodo di studio: quando studiare?

- 2 tappa - "Quando"
E qui bisogna raccontare un po’ di noi, per capire, copiare e riadattare alle proprie esigenze la nostra pianificazione settimanale, si perché per poter studiare e fare i compiti bisogna essere organizzatissimi.

I cioccopupetti sono a scuola dal lunedì al giovedì dalle 8,30 alle 16,30, (purtroppo unico tempo scuola, non ho potuto scegliere, altrimenti avrei optato per la scuola solo al mattino, con un rientro pomeridiano) il venerdì giornata corta escono alle 12,30, poi ci sono le attività sportive, il catechismo, il corso di maglia le lezioni di yoga casalingo, che sono programmate in giorni ed orari specifici, forse tutto diventa più chiaro nella tabella oraria che ho preparato (questa è quella generica, ne abbiamo una per ogni cioccopupetto  con le materie da ripassare e/o studiare):


Lo so, lo so, ad alcuni sembrerà esagerato, ma io devo farlo, sono una mamma, una moglie, una figlia, una maestra, una casalinga e se non metto nero su bianco con giorni, orari e impegni tutto ciò che devo e dobbiamo fare non riesco a farlo e pur organizzando in questo modo non sempre riesco a fare tutto (ogni tanto riesco anche a trovare il tempo di essere Stefania eh…)
Allora, in rosso ciò di cui si parla, quindi lo studio, non posso chiedere ai bimbi di studiare dopo 8 ore di scuola, quindi in settimana dopo la merenda e una piccola pausa, che di solito comprende il movimento, come una passeggiata, si ripassa l’argomento che viene studiato durante il fine settimana. *Ci sono settimane in cui c’è meno da studiare ed altre in cui ci sono più materie e quindi dobbiamo dedicare tempo anche la domenica mattina.
Un momento a parte per le tabelline che ripassiamo a mente fresca il mattino, in macchina, prima di andare a scuola e per la lettura che non è un compito (è comunque importante allenarsi), ma un piacere che ci concediamo la sera prima di andare a dormire.
Questa è la nostra routine settimanale, la conoscono bene anche i bambini, in questo modo mi evito di dover strepitare per fare i compiti, loro sanno di avere l’impegno da svolgere, sanno quando e lo fanno in modo efficace, così il resto del tempo è autogestito.

Ancora una cosa che mi sento ripete molte volte quando si parla di studio, molti genitori mi dicono di non avere tempo, perché lavorano, perché arrivano a casa stanchi, perché hanno impegni,…, beh sono molti i genitori che lavoro, chi più chi meno, qualcuno si porta il lavoro a casa (io preparo le attività e correggo a casa), ma il ruolo genitoriale deve essere al primo posto.
E’ nostra responsabilità crescere i “nostri” figli, occuparci della loro salute, del loro benessere e della loro cultura e preparazione scolastica, la scuola non deve sostituire i genitori, deve indirizzare, fornire gli strumenti, costruire il contenitore in cui i bambini devono riporre abilità e conoscenze, dapprima con l’aiuto delle insegnanti e dei genitori, poi, insegnandogli le giuste strategie, facendolo autonomamente, in modo che diventi una loro responsabilità.

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