DA “SICUTERAT”( IL LATINO DI CHI NON LO SA)
G.L. BECCARIA
Ed. Garzanti
Deformazione di “in primis et ante omnia”….IN PRIMI E ANTONIA
Da “ ex abrupto” …SAN BRUTTO
Da “motu proprio”…A MODO PROPRIO
Da “est locanda”…STELOCANNA ( era il cartello che si apponeva alle case da affittare)
Da “In flagrante crimine”…IN FREGANTI GRIMINI
Da “de gustibus non est disputandum”….SUI GUSTI NON SI SPUTA
Da “laudate Dominum quoniam bonus est”…EL QUONIA (sciocco, lento, stupido…)
Da “ob reum tempus”…REITEMP (suono delle campane durante un temporale)
Da “lumen Christi”…LUMENCRISTI (ceri del sabato santo ridotti in piccoli frammenti, preservavano dai fulmini se messi sul davanzale)
Da “exules filii Evae” del Salve Regina …E’SULE E FILIEVE ( uno solo e spiantato)
Da “ Si quaeris miracula”dell’antifona di sant’Antonio da Padova,che si recitava cercando un oggetto smarrito…UN SEQUERIO (persona lamentosa, noiosa)
Da “Tantum ergo” …CANTAVA ERGO chi indossava indumenti di taglia superiore o aveva larghe maniche o larghi colli, forse come le bocche che si spalancavano per cantare il “Tantum ergo”.
Da “Venite adoremus”…TU VEGNARAS A DOREMUS ( Mi verrai a tiro….vicino…a casa ).
Da “nunc et in hora mortis nostrae” dell’Ave Maria…ESARE O NARE IN CATINORA (arrivare all’ultima ora, essere agli sgoccioli, andare in rovina).
Da “ Quasi modo geniti infantes…”Introito della messa della domenica in Albis…LA DOMENICA STESSA VIENE CHIAMATA DOMENICA DI QUASIMODO.
Da “Si quis non amat Dominum nostrum Jesum Christum, sit anatema, Maran Atha”…PRENDETE LA SCOMUNICA NATA E MARINATA.
Da “ecce ancilla domini”…E CIANCILLA DOMINE.
Da “in hac lacrimarum valle” …L’INACQUA LAGRIMAR IN VALLE.
Da “luceat ei et requiescant in pace amen”…LUSCIATTEI REQUIA E SCANT’IN PASCE AMMENNE.
Da “Gloria in excelsis Deo”…GROLIA IN CERZIDEO.
Da “Kirye eleison”…CRIELLEISONNE.
Da “ pax vobis”…PASVOBBI
Da “Ad petendam pluviam”…APPETENNA-IMPRUVIA
Da “Et ne nos inducas in tentazionem”…ET TENENOSSE IN DU CASSE( per eccesso di lusso si raccontava che uno si fosse fatto seppellire in due casse)
Da “ da nobis hodie”…DONNA BISSODIA o BISODION ( persona un po’ matta o poco seria o brontolona o pedante..)
Da “et antiquum documentum/ novo cedat ritui”…E’ ANTICU STU CUMMENTU NOVICENTUTRENTATRI’.
Da “hosanna in excelsis”…SUSANNA IN EXCELSIS
Da “requiescant in pace”…REQUIESCAMPI IN PACE
Da “ flectamus genua” ( invito ad inginocchiarsi )…AFFETTAMUS GENOVA
Da “ servite domine in laetitia”…SERVITE DOMINE IN LETTIGA
Da “dies magna et amara valde” (che si recita nel Libera me Domine della messa dei defunti)…
CHE U SE MAGNA I MARUVALDI (i maruvaldi diventano mostri o vermi o qualcosa che dal di dentro consuma l’organismo…si dice anche le” maravalle” e “andare a maravalle”e vuol dire anche , per altri, andare a morire.)
Da “Libera nos a malo, amen”…LIBERA NOS AMALUAMEN
PAROLE O FRASI LATINE CHE, STORPIATE, DANNO ORIGINE A “DETTI”
Dalle litanie della Madonna “foederis arca”…SEDE RISARCA, SENSA BESSI E SENSA BARCA.
Dal “De profundis…siniquitates”…PADRE XE’ GIUNTO UN FRATE! AQUA LONGA SINIQUITATE!
Dall’inizio di preghiere di formule liturgiche…DEUS IN AUDITORIUM MEUM INTENDE /
CHI NON GH’IN A’ NON GH’IN SPENDE.
AVE MARIA GRASSIA PLENA / CHI SE LI A’ FATI SE LI TEGNA
Da litanie di santi…SANTI SANTI DEI / MAGARI ON VEDOVO CON SETE PUTEI
Dalle preghiere per i defunti…RECHIA METERNA / BESTIA STA FERMA
RECHIE METERNA / CHI SE LI GH’A’ FATI SE LI GOVERNA
Per dire “in prigione”…IN DOMO PETRI / DOVE SON LE FINESTRE SENZA VETRI.
Dalle litanie…VIRGO VENERANDA / NO GHE NISSUN CHE LO COMANDA
Dal “Dies irae “..DIES IRE, DIES ILA / TRI MORARI FA NA FILA oppure DIES IRE DIES IRE, / GHE NE FOSSI ALTRI MILE ( lo dicevano i chierichetti per ricevere mance ai funerali )
Da “Sicut erat …SICU T’ERA TIN PRINCIPIO E NNUNCHE E PPEGGIO
Da “Orate fratres”…ORATE PRO ME E PAR CHIALTRI S’A GHI N’E’
TERMINI LATINI USATI PER ESPRIMERE CONCETTI FUORI DAL CONTESTO RELIGIOSO
Elencazione monotona…LITANIA
Noioso, fastidioso, complicato e prolisso…BIBBIOSO, CHIRIE, SICUMERA, DONABISODIE, RUNOBIS ( da ora p/ro nobis ), LUNGO COME L’AMENNE O COME IL PASSIO, TEDEA ( da Te Deum laudamus ), SICUTERA, SEQUELA , TINFANA ( da antifona), SALVEREGINA, UNA QUARESIMA ( questi ultimi due sono indicati sia come lunghezza di un discorso ma anche come magrezza e lunghezza come altezza), CHIRIELA
Lenti e pigri … BIBBIA, TANTUMMERGO
Saccenti e vanagloriosi …CHIRIELLE, UN LAUDAMUS, ESSERE UN CANTIAMEN
Furbi matricolati…CANONICO, ‘N CRISTE ( sa fare miracoli)
Lamentele…DIESILLE
Borbottare…ROSARIAR
Parlare a vanvera …PADERNOSTRA’
Arrivare in ritardo…RIVARE ALL’AGNUS DEI o AL RATE FRATE ( a cose cominciate)
Essere rovinato…ESSERE AL MISERERE
Vecchissimo..VECCHIO COME L’ALLELUIA, ESSERE AVANTI CON LE QUARESIME, MATUSALEMME
Bigotto/a … SANTOCCHIO, MAGNIFICATTE, SANTIAMEN, BEATELA, LEISONNE PISAQUASANTA, PATANOSTRIN
Rimproverare, picchiare o biasimare…DARGHE EL VERBUNCARO (Da “Verbum caro factum est” Giov. 1, 14), CIAPAR UN SINQUIERIS, VENI’ ALL’OREMO ( venire alla resa dei conti ), SENTIR EL SANTUS, SENTIR EL TE DEO, CANTAR EL DIESSILA, CANTAR IL VESPRO,
CANTAR IL TANTUM ERGO, SPIEGAR EL VANGELO, TACAR UN PANGELINGUA ( il Pange lingua si cantava nelle processioni ), SUONAR IL PREFAZIO, CRESEMAR, MOLAR UN MEMINI, DARE UN MEMENTO o UN SURSUM CORDA
Bestemmie…LORIAPATRI, PATERNOSTRARE, SACRAMENTARE, TIRAR SO L’ANGELOSDOMINI
Eccezionalità, gioia…ANDARE IN CIMBALI ( Dai Salmi: “ Laudate eum in cymbalis benesonantibus…”), ANDARE IN GLORIA, FAR GAUDEAMUS, ANDARE IN VISIBILIO, MANDARE IN OSANNA
TERMINI USATI COME ACCRESCITIVI
Factotum, uno che comanda dappertutto…DOMINO DOMINANTE (Dall’Apocalisse “Rex regum et Dominus Dominantium )
Qualcosa che va avanti senza requie…FINAFINORUM
Qualcosa prolungata all’infinito o una provvista che durerà a lungo…SAECULA SAECULORUM
Per molto tempo (riferito al passato)…ANI ANORUM
Parlare con estrema chiarezza, senza reticenza….CANTE’ IN MUSICA MUSICORUM
Detto di chi sta nelle nuvole…IN CAELI CAELORUM
Il libro riporta molti altri modi di dire che più che al latino sono legati ai riti religiosi, ai personaggi della bibbia , ai santi…
Qualche esempio
Parlare sottovoce…PARLE’ DA MESSA BASSA
Cantar vittoria…CANTE’ MESSA GRANDA
Rivelar le colpe…SERVIRE LA MESSA A QUALCUNO
Far perdere tempo in modo eccessivo…FAR PERDER LA MESSA IL GIORNO DI NATALE
Senza costrutto, senza capo né coda…COME LA MESSA DEL VENERDI’ SANTO (messa secca
con il pane consacrato il giorno prima)
Ora del mangiare…ORA DEL MAGNIFICAT
Parassita…A NOBI SCROCHE PECATORIBUS ( da “ a nobis quoque peccatoribus )
Fare discorsi strampalati, proposte inaccettabili...VEGNER FORA CON DELE BEATE MARIE
Va a quel paese…VA FORA DA LE BEATE
Comprendere un’allusione… CAPIRE L’ANTIFONA
Svelare segreti…SCOPRIRE GLI ALTARINI
Fare S. Martino …SGOMBERARE, TRASLOCARE
Male di S. Martino…UBRIACHEZZA ( Si incomincia ad assaggiare il vino nuovo)
Due termini curiosi : GOG e MAGOG
Nel Genesi MAGOG è figlio di Jafet, in Ezechiele GOG è principe del paese di MAGOG.
Nell’Apocalisse GOG e MAGOG sono due popoli che Satana adunerà per assalire Gerusalemme.
Nelle leggende diventeranno mitiche stirpi.
GOGAMAGOGA invece diventa un paese favoloso e strano, mentre i termini GOG e MAGOG vengono usati per indicare : strano, favoloso, eccessivo, disordinato e altro ancora.
( Una mia nota personale: quando ci facevamo male da piccoli si accarezzava la parte colpita e si cantilenava:”OGA BIGOGA MERDA DE GAL / QUANDO TE SE’ GUARI’ NO TE FA PI’ MAL”…avrà forse la stessa origine? )
A cura di ANNA BRUSCO
DA “ VA’ A FARTE BENEDIR!”
( Fede, superstizione e fantasia nella Lessinia del XX secolo)
Di EZIO BONOMI
La Grafica Editrice
PREGHIERE STORPIATE
PATER NOSTER
Patar nostra que sin celi, santificetu nome tu, ad venia regnu tu, fiate voluta stua, sicutin celo e tin tera, pane nostro cotidiano da nobi sodie e dimite nobi sdebita nostra sicute no sdimitimus debitoribu nostri e neno sinduca in tentazione se libera no sama luame.
AVE MARIA
Ave Maria, grassia pregna, dominu steco, benedetta tu en mulieribu ete benedetto el frutu ventristui Jesu. Santa Maria matar dei ora pro nobi specatoribu nun chetinora morte nostra. Ame.
GLORIA PATRI
Gloria patri, fili, spirito santo, sicutera in principio nun che sempre in secula secolaruame
INIZIO DEL ROSARIO
“Deo sinaditorio meo intende”, al posto di “Deus in auditorium meum intende”
Talvolta, per l’ilarità del gruppo, si modificavano sino a renderle filastrocche come negli esempi seguenti.
GLORIA…PALI, FILI STROPE / PAR BRUSCAR LE VIGNE NOSTRE,
SOLFARO E VERDERAME / PAR SECULA SECULORU, AME.
AVE MARIA, SALTELA I’A
SALTELA IN LETO, DOMINU STECO. AME.
SANTA MARIA, MATAR DEI,
GH’IO DATO DA MAGNAR AI CUNEI ?...
SANTA MARIA, MATAR DEI
CHE BELA FILA DE BUTEI..
RECHIA MATERNA
IMPISSEGHE LA LINTERNA
FAGHE EN BUSO FONDO
CHE NO’L VEGNA MAI PI’ A STO MONDO
DIE SIRE, DIE SILA
SETE CARI I FA NA FILA
ALTRI SETE I LE RADOPIA
EL MAL MORTO PI’ NO SOPIA
ANGELE DEI, SU PAR I BOSCHI GH’E’ I USEI
I USEI I GA LE ALE, PAR SICULORU AME
TANTUM ERGO SACRAMENTO
CANTA EL MERLO SUL FORMENTO,
VEGNAREMO A TORLO SU
E L’ANTICO DOCUMENTO
NO CONCEDAR FRUTUI
LITANIE DELLA VERGINE
Mater castissima…MATER CALDISSIMA
Mater inviolata… MATER INVINCOLATA
Mater intemerata…MATER INTERESSATA
Mater amabilis……MATER LAVABILE
Mater admirabilis…MATER MARITABILE
Mater boni consilii..MADRE BUONA COI FIGLI
Speculum justitiae ..SE SPRECA L’INGIUSTISSIA
Rosa mystica………ROSA SOFISTICA
Turris eburnea……..TU RISSEBUGNELA
Foederis arca……….FEDERICO IN BARCA
Regina patriarcharum.REGINA PARA EL CARO
Regina sine labe originali concepta…REGINA SULE LABRA ORIGINALI DE CONCETA
UN’INVOCAZIONE AI SANTI
N’AVE MARIA A SANT’ANA, PERCHE’ QUAN L’E’ ORA DE LEVAR SU LA NE CIAMA
DA CONTE, FOLE E FILASTROCCHE DE VERONA
di GLORIA SCATTOLINI
Ed. Libreria di Demetra
AVE MARIA
Ave Maria , mater dei
salta i fos e va a stropei
se ‘l paron te para ia
salta el fos e scapa ia!
PATAR NOSTRO
Patar nostro che si’n celi,
la me mula l’à perso i feri,
la i à persi sul granar,
Patar nostro sul seciar.
.