Since October 2003 D'Aiello has been saxophone teacher at Sherborne School, Dorset.
Discography
Like Someone in Love (2000)
Like Someone in Love was recorded with Damon Brown and features seven songs, amongst them well-known titles like Like Someone in Love and I Remember You.
Introducing (2001)
Introducing, also labelled as Renato D’Aiello Euro All Stars feat. Phil Lee was released in the United Kingdom on October 22, 2001. The Spotlite-Jazz-published CD features Nicola Muresu (bass), Sebastian de Krom (drums), Phil Lee (guitar), Gary Husband (piano), and Mark Bassey (trombone).
Sintetico (2007)
Sintetico, which was recorded on November 17, 2005 at Fishmarket Studio, London, was first published in the United Kingdom on January 7, 2007 by 33 Jazz Records.
Un video per raccontare un territorio ferito, Serra d'Aiello appunto. Buona visione.
Ideato da Lo Oracolo, foto di Nicholas Orrico, Simone Carini e Salvatore Perri. Montaggio di Margherita Perri.
CN24 | Serra d'Aiello, venerdì i test sul Dna dei resti umani
Mercoledì 03 Febbraio 2010 | In questa edizione di Report24:
Serra d'Aiello, venerdì i test sul Dna dei resti umani
Continuano le indagini disposte dal PM Giordano
Inizieranno venerdì mattina le operazioni per il prelievo di DNA sui resti umani che si trovano in una sessantina di loculi del cimitero di Serra D'Aiello, nel cosentino, in dotazione allIstituto di assistenza Papa Giovanni XXIII. Il cimitero già da ieri è sottoposto a stretta sorveglianza per garantire l'ordine pubblico e il corretto svolgimento delle indagini da parte dei vigili del fuoco. Loperazione, disposta dalla Procura di Paola nellambito di uninchiesta sulla gestione dellistituto, intende far luce sulla sparizione sospetta di almeno sette degenti avvenuta negli ultimi quindici anni nella casa di cura. Il PM Bru...
published: 03 Feb 2010
Serra d'Aiello, via Nazionale
published: 10 Jun 2023
panorana serra d aiello
published: 16 Dec 2016
Aprile 2009. Serra d'Aiello (Cosenza). La clinica degli Orrori. di Pablo Rojas
published: 08 Jul 2016
Sgombero Istituto Papa Giovanni a Serra d'Aiello (CS)
Ormai per i trecento malati del Papa Giovanni XXIII di Serra dAiello non cerano più cibo e medicine. Un debito da 105 milioni e uno stuolo di creditori pronti ad azzannare i 500 mila euro che la Regione eroga ogni due mesi. Così, nonostante la furiosa protesta dei dipendenti, con un forte dispiegamento di ambulanze e forze dellordine in tenuta antisommossa, questa mattina si è proceduto allo sgombero della più grande struttura di ricovero della Calabria per malati cronici e mentali, che in passato ha ospitato fino a 900 pazienti.
Un video per raccontare un territorio ferito, Serra d'Aiello appunto. Buona visione.
Ideato da Lo Oracolo, foto di Nicholas Orrico, Simone Carini e Salvatore Pe...
Un video per raccontare un territorio ferito, Serra d'Aiello appunto. Buona visione.
Ideato da Lo Oracolo, foto di Nicholas Orrico, Simone Carini e Salvatore Perri. Montaggio di Margherita Perri.
Un video per raccontare un territorio ferito, Serra d'Aiello appunto. Buona visione.
Ideato da Lo Oracolo, foto di Nicholas Orrico, Simone Carini e Salvatore Perri. Montaggio di Margherita Perri.
Mercoledì 03 Febbraio 2010 | In questa edizione di Report24:
Serra d'Aiello, venerdì i test sul Dna dei resti umani
Continuano le indagini disposte dal PM ...
Mercoledì 03 Febbraio 2010 | In questa edizione di Report24:
Serra d'Aiello, venerdì i test sul Dna dei resti umani
Continuano le indagini disposte dal PM Giordano
Inizieranno venerdì mattina le operazioni per il prelievo di DNA sui resti umani che si trovano in una sessantina di loculi del cimitero di Serra D'Aiello, nel cosentino, in dotazione allIstituto di assistenza Papa Giovanni XXIII. Il cimitero già da ieri è sottoposto a stretta sorveglianza per garantire l'ordine pubblico e il corretto svolgimento delle indagini da parte dei vigili del fuoco. Loperazione, disposta dalla Procura di Paola nellambito di uninchiesta sulla gestione dellistituto, intende far luce sulla sparizione sospetta di almeno sette degenti avvenuta negli ultimi quindici anni nella casa di cura. Il PM Bruno Giordano, sentito telefonicamente spiega che le operazioni avverranno in tre fasi: "dopo l'apertura dei loculi si accerterà l'identità dei cadaveri, poi si verificherà la corrispondenza con i registri e i certificati di morte, in ultimo se taluni cadaveri dovessero risultare privi di identità si cercherà, tramite i risultati dei prelievi, la corrispondenza con le persone dichiarate scomparse". I resti saranno prelevati dai tecnici dellIstituto di medicina legale di Catanzaro che per tutta la durata delloperazione, prevista in una settimana circa, svolgeranno la loro attività in un ospedale da campo messo a disposizione dai vigili del fuoco che è stato già allestito nei pressi del cimitero di Serra DAiello. Già nei mesi scorsi fu fatta una prima ricognizione, che fece scoprire come in alcuni loculi anonimi fossero stati tumulati anche quattro cadaveri.
Mercoledì 03 Febbraio 2010 | In questa edizione di Report24:
Serra d'Aiello, venerdì i test sul Dna dei resti umani
Continuano le indagini disposte dal PM Giordano
Inizieranno venerdì mattina le operazioni per il prelievo di DNA sui resti umani che si trovano in una sessantina di loculi del cimitero di Serra D'Aiello, nel cosentino, in dotazione allIstituto di assistenza Papa Giovanni XXIII. Il cimitero già da ieri è sottoposto a stretta sorveglianza per garantire l'ordine pubblico e il corretto svolgimento delle indagini da parte dei vigili del fuoco. Loperazione, disposta dalla Procura di Paola nellambito di uninchiesta sulla gestione dellistituto, intende far luce sulla sparizione sospetta di almeno sette degenti avvenuta negli ultimi quindici anni nella casa di cura. Il PM Bruno Giordano, sentito telefonicamente spiega che le operazioni avverranno in tre fasi: "dopo l'apertura dei loculi si accerterà l'identità dei cadaveri, poi si verificherà la corrispondenza con i registri e i certificati di morte, in ultimo se taluni cadaveri dovessero risultare privi di identità si cercherà, tramite i risultati dei prelievi, la corrispondenza con le persone dichiarate scomparse". I resti saranno prelevati dai tecnici dellIstituto di medicina legale di Catanzaro che per tutta la durata delloperazione, prevista in una settimana circa, svolgeranno la loro attività in un ospedale da campo messo a disposizione dai vigili del fuoco che è stato già allestito nei pressi del cimitero di Serra DAiello. Già nei mesi scorsi fu fatta una prima ricognizione, che fece scoprire come in alcuni loculi anonimi fossero stati tumulati anche quattro cadaveri.
Ormai per i trecento malati del Papa Giovanni XXIII di Serra dAiello non cerano più cibo e medicine. Un debito da 105 milioni e uno stuolo di creditori pronti a...
Ormai per i trecento malati del Papa Giovanni XXIII di Serra dAiello non cerano più cibo e medicine. Un debito da 105 milioni e uno stuolo di creditori pronti ad azzannare i 500 mila euro che la Regione eroga ogni due mesi. Così, nonostante la furiosa protesta dei dipendenti, con un forte dispiegamento di ambulanze e forze dellordine in tenuta antisommossa, questa mattina si è proceduto allo sgombero della più grande struttura di ricovero della Calabria per malati cronici e mentali, che in passato ha ospitato fino a 900 pazienti.
Ormai per i trecento malati del Papa Giovanni XXIII di Serra dAiello non cerano più cibo e medicine. Un debito da 105 milioni e uno stuolo di creditori pronti ad azzannare i 500 mila euro che la Regione eroga ogni due mesi. Così, nonostante la furiosa protesta dei dipendenti, con un forte dispiegamento di ambulanze e forze dellordine in tenuta antisommossa, questa mattina si è proceduto allo sgombero della più grande struttura di ricovero della Calabria per malati cronici e mentali, che in passato ha ospitato fino a 900 pazienti.
Un video per raccontare un territorio ferito, Serra d'Aiello appunto. Buona visione.
Ideato da Lo Oracolo, foto di Nicholas Orrico, Simone Carini e Salvatore Perri. Montaggio di Margherita Perri.
Mercoledì 03 Febbraio 2010 | In questa edizione di Report24:
Serra d'Aiello, venerdì i test sul Dna dei resti umani
Continuano le indagini disposte dal PM Giordano
Inizieranno venerdì mattina le operazioni per il prelievo di DNA sui resti umani che si trovano in una sessantina di loculi del cimitero di Serra D'Aiello, nel cosentino, in dotazione allIstituto di assistenza Papa Giovanni XXIII. Il cimitero già da ieri è sottoposto a stretta sorveglianza per garantire l'ordine pubblico e il corretto svolgimento delle indagini da parte dei vigili del fuoco. Loperazione, disposta dalla Procura di Paola nellambito di uninchiesta sulla gestione dellistituto, intende far luce sulla sparizione sospetta di almeno sette degenti avvenuta negli ultimi quindici anni nella casa di cura. Il PM Bruno Giordano, sentito telefonicamente spiega che le operazioni avverranno in tre fasi: "dopo l'apertura dei loculi si accerterà l'identità dei cadaveri, poi si verificherà la corrispondenza con i registri e i certificati di morte, in ultimo se taluni cadaveri dovessero risultare privi di identità si cercherà, tramite i risultati dei prelievi, la corrispondenza con le persone dichiarate scomparse". I resti saranno prelevati dai tecnici dellIstituto di medicina legale di Catanzaro che per tutta la durata delloperazione, prevista in una settimana circa, svolgeranno la loro attività in un ospedale da campo messo a disposizione dai vigili del fuoco che è stato già allestito nei pressi del cimitero di Serra DAiello. Già nei mesi scorsi fu fatta una prima ricognizione, che fece scoprire come in alcuni loculi anonimi fossero stati tumulati anche quattro cadaveri.
Ormai per i trecento malati del Papa Giovanni XXIII di Serra dAiello non cerano più cibo e medicine. Un debito da 105 milioni e uno stuolo di creditori pronti ad azzannare i 500 mila euro che la Regione eroga ogni due mesi. Così, nonostante la furiosa protesta dei dipendenti, con un forte dispiegamento di ambulanze e forze dellordine in tenuta antisommossa, questa mattina si è proceduto allo sgombero della più grande struttura di ricovero della Calabria per malati cronici e mentali, che in passato ha ospitato fino a 900 pazienti.