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Enrico Rava Quintet
Enrico Rava - Trumpet
Massimo Urbani - Sax
Jon Christensen - Drums
Palle Danielsson - Bass
Bobo Stenson - Piano
published: 24 Aug 2011
-
Enrico Rava, in concerto a 83 anni
Enrico Rava è un trombettista, compositore, scrittore e flicornista italiano di musica jazz. Si tratta di uno dei jazzisti italiani più noti internazionalmente, anche grazie ad una lunga attività oltreoceano. Le sue influenze principali nel campo del Jazz sono Miles Davis e Chet Baker.
L'11 Marzo 2023, in concerto a Napoli.
published: 12 Mar 2023
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Enrico Rava Quintet feat. Joe Lovano @ Padova Jazz Festival 2018
Padova Jazz Festival 2018
Teatro MPX - 26 ottobre 2018
Enrico Rava Quintet feat. Joe Lovano
ENRICO RAVA: tromba
JOE LOVANO: sax tenore
GIOVANNI GUIDI: piano
DEZRON DOUGLAS: basso
GERALD CLEAVER: batteria
Un nuovo progetto che riunisce, dopo più di venti anni, due star del jazz internazionale come Joe Lovano ed Enrico Rava. Li troveremo alla testa di un quintetto la cui ritmica rinsalda il dialogo USA-Italia, con Dezron Douglas, Gerald Cleaver e Giovanni Guidi. Sui leggii ci sarà principalmente musica originale scritta da Rava, oltre a qualche standard: un mix che sprigionerà un jazz moderno e lirico, coinvolgente ed emozionante.
Enrico Rava (nato nel 1939 a Trieste) si ispira inizialmente a figure carismatiche come Chet Baker e Miles Davis. Si avvicina però ben presto all’avanguar...
published: 14 Feb 2019
-
Padova, il ritorno dal vivo del Jazz Festival
Dal 10 al 21 novembre. Con Enrico Rava un viaggio tra i misteri della Cappella degli Scrovegni
published: 23 Oct 2021
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UNBOXING CHET BAKER - BLUE ROOM: THE 1979 VARA STUDIO SESSIONS IN HOLLAND
PREVIOUSLY UNRELEASED CHET BAKER RECORDINGS!!!
2-LP SET MASTERED FOR VINYL BY BERNIE GRUNDMAN
Blue Room: The 1979 VARA Studio Sessions in Holland features two recordings of trumpet/vocal icon Chet Baker captured in glorious stereo at the legendary VARA studio 2 in Hilversum, the Netherlands for the KRO radio program Nine O’Clock Jazz. The April 10, 1979 session features pianist Phil Markowitz, bassist Jean-Louis Rassinfosse, and drummer Charles Rice; and the November 9th session features pianist Frans Elsen, bassist Victor Kaihatu, and drummer Eric Ineke. Both sessions were originally produced by Edwin Rutten, and are produced for release officially for the first time by “jazz detective” Zev Feldman and Frank Jochemsen. The limited-edition 2-LP set (and deluxe 2-CD edition) includes an el...
published: 10 Mar 2023
-
Intervista a Jezzmeia Horn per Padova Jazz Festival
Intervista a Jezzmeia Horn per Padova Jazz Festival per conto di Go Live Now
published: 25 Jan 2021
-
It Don't Mean a Thing (sax and bass only) - Branford Marsalis & Robert Hurst 1990
Branford Marsalis: sax
Robert Hurst: bass
Live JazzAldia
Donostia-San Sebastián
Spain 1990
published: 23 May 2023
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Mario Rom's Interzone на VINNYTSIA JAZZFEST-2019
Виступ Mario Rom's Interzone на ХХІІІ міжнародному джазовому фестивалі VINNYTSIA JAZZFEST-2019.
Партнер концерту – Австрійський культурний форум у Києві
22.09.2019
#VinnytsiaJazzfest #ВінницяДжазфест #ВинницаДжазфест #MarioRomsInterzone
published: 26 Sep 2019
-
Una lunga storia di Jazz
Padova Jazz Festival - Associazione culturale Miles: Una lunga storia di Jazz
Sulle note di "Four on Six" di Wes Montgomery, magistralmente eseguita dal Pat Martino Trio (Live al Teatro Verdi - Padova Jazz Festival 2018), un omaggio agli amici del Festival, ai musicisti che vi hanno suonato e a tutti gli amanti del Jazz.
Dall'immenso archivio fotografico delle 22 edizioni, abbiamo estratto alcuni scatti di Michele Giotto, fotografo ufficiale del Festival, aggiungendone 2 di Piero Principi.
Non essendo possibile riportare in un breve video tutti gli artisti che abbiamo avuto l'onore di ospitare sui nostri palchi, dal Teatro Verdi alla Sala dei Giganti, dal Caffè Pedrocchi ai cineteatri, senza dimenticare il Plaza, abbiamo dovuto operare una selezione, privilegiando in alcuni casi le edizion...
published: 15 May 2020
-
Nicola Ferrauto intervista Fred Hersch @ Padova Jazz Festival 2021
Teatro Verdi, Padova
19 novembre 2021
Intervista a Fred Hersch
Fred Hersch parla del nuovo album in collaborazione con Enrico Rava.
Scene dal concerto del duo dalla 23a edizione dell Padova Jazz Festival
Dal sito di Padova Jazz: https://www.padovajazz.com/festival/2021-11-19-enrico-rava-fred-hersch/
Enrico Rava – tromba, flicorno
Fred Hersch – pianoforte
L’incontro tra Enrico Rava e Fred Hersch riunisce due storie musicali straordinarie.
Enrico Rava, nato a Trieste nel 1939, è il jazzista italiano più noto e apprezzato a livello internazionale. La sua schiettezza, umana e artistica, lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni. La sua poetica immediatamente riconoscibile, la sua sonorità lirica e struggente, sempre sorretta da una stu...
published: 28 Mar 2022
38:51
Enrico Rava Quintet
Enrico Rava - Trumpet
Massimo Urbani - Sax
Jon Christensen - Drums
Palle Danielsson - Bass
Bobo Stenson - Piano
Enrico Rava - Trumpet
Massimo Urbani - Sax
Jon Christensen - Drums
Palle Danielsson - Bass
Bobo Stenson - Piano
https://wn.com/Enrico_Rava_Quintet
Enrico Rava - Trumpet
Massimo Urbani - Sax
Jon Christensen - Drums
Palle Danielsson - Bass
Bobo Stenson - Piano
- published: 24 Aug 2011
- views: 34490
5:21
Enrico Rava, in concerto a 83 anni
Enrico Rava è un trombettista, compositore, scrittore e flicornista italiano di musica jazz. Si tratta di uno dei jazzisti italiani più noti internazionalmente,...
Enrico Rava è un trombettista, compositore, scrittore e flicornista italiano di musica jazz. Si tratta di uno dei jazzisti italiani più noti internazionalmente, anche grazie ad una lunga attività oltreoceano. Le sue influenze principali nel campo del Jazz sono Miles Davis e Chet Baker.
L'11 Marzo 2023, in concerto a Napoli.
https://wn.com/Enrico_Rava,_In_Concerto_A_83_Anni
Enrico Rava è un trombettista, compositore, scrittore e flicornista italiano di musica jazz. Si tratta di uno dei jazzisti italiani più noti internazionalmente, anche grazie ad una lunga attività oltreoceano. Le sue influenze principali nel campo del Jazz sono Miles Davis e Chet Baker.
L'11 Marzo 2023, in concerto a Napoli.
- published: 12 Mar 2023
- views: 646
11:22
Enrico Rava Quintet feat. Joe Lovano @ Padova Jazz Festival 2018
Padova Jazz Festival 2018
Teatro MPX - 26 ottobre 2018
Enrico Rava Quintet feat. Joe Lovano
ENRICO RAVA: tromba
JOE LOVANO: sax tenore
GIOVANNI GUIDI: piano
...
Padova Jazz Festival 2018
Teatro MPX - 26 ottobre 2018
Enrico Rava Quintet feat. Joe Lovano
ENRICO RAVA: tromba
JOE LOVANO: sax tenore
GIOVANNI GUIDI: piano
DEZRON DOUGLAS: basso
GERALD CLEAVER: batteria
Un nuovo progetto che riunisce, dopo più di venti anni, due star del jazz internazionale come Joe Lovano ed Enrico Rava. Li troveremo alla testa di un quintetto la cui ritmica rinsalda il dialogo USA-Italia, con Dezron Douglas, Gerald Cleaver e Giovanni Guidi. Sui leggii ci sarà principalmente musica originale scritta da Rava, oltre a qualche standard: un mix che sprigionerà un jazz moderno e lirico, coinvolgente ed emozionante.
Enrico Rava (nato nel 1939 a Trieste) si ispira inizialmente a figure carismatiche come Chet Baker e Miles Davis. Si avvicina però ben presto all’avanguardia, suonando con Gato Barbieri, Don Cherry, Mal Waldron e Steve Lacy. In seguito, trasferitosi a New York per una decina d’anni, collabora con altri musicisti sperimentatori, tra cui Roswell Rudd, Marion Brown, Cecil Taylor, Carla Bley. Poi ha progressivamente trovato un approccio al mainstream di notevole individualità. La personalità di Rava è unica per il modo in cui ha saputo dare frutti eccellenti sia nel campo del jazz di ricerca (specie nella prima parte della sua carriera) che nel solco della tradizione.
Rava è un leader indomito che non pare certo intenzionato ad adagiarsi su cliché né sulla ripetizione di repertori e formazioni di routine. Atteggiamento quanto mai apprezzabile da parte di un musicista che nella sua carriera ha accumulato collaborazioni, riconoscimenti ed esperienze tra le più gratificanti che un artista possa desiderare.
Negli ultimi anni Enrico Rava ha spinto l’acceleratore su alcune situazioni particolarmente raccolte e intimiste (i duetti con Stefano Bollani, Danilo Rea, Julian Oliver Mazzariello, Giovanni Guidi, Gianluca Petrella e Irio De Paula) come pure su una formazione magniloquente quale il Parco della Musica Jazz Lab. In tutto questo elaborare nuove combinazioni musicali, il quintetto è rimasto comunque l’organico fondamentale dell’attività del trombettista triestino, tanto da assumere innumerevoli varianti per dare sempre nuova linfa alla strumentazione: al Quintet ufficiale nel corso del tempo si sono affiancati l’Under 21, il New Generation, il Rava Tribe, l’US Quintet. E ora questa nuova avventura con Lovano, che lo vede a capo di un organico a lui evidentemente congeniale.
Nato a Cleveland nel 1952, Joe Lovano si è affermato sulla scena jazzistica senza bruciare le tappe, ma arrivando infine alla sommità della piramide: è oggi uno dei più emblematici e famosi sassofonisti di estrazione post-boppistica, e incarna alla perfezione quel mix di titanica potenza e di scavo intellettuale che dai tempi di Coltrane si associa ai grandi tenoristi.
La formazione di Lovano, iniziata con le prime esibizioni sin dall’adolescenza, si completa alla Berklee School of Music di Boston, dove tra i suoi compagni di corsi ci sono John Scofield, Bill Frisell e Kenny Werner, coi quali poi collaborerà.
I primi ingaggi di livello al termine degli studi sono con due organisti di celebrata maestria: Lonnie Smith e Jack McDuff. Negli anni Settanta prende parte anche a vari tour con Woody Herman. Poi è la volta del trasferimento a New York, con l’arrivo della nuova decade. Fa parte dell’orchestra di Mel Lewis dal 1980 al 1992, della band di Paul Motian, del quartetto di Scofield, e si affianca a Elvin Jones, Carla Bley, Lee Konitz, Charlie Haden, Bob Brookmeyer…
Le sue prime prove discografiche da leader si svolgono in Italia (per la Soul Note) e in Francia (su Label Bleu) ma è grazie al contratto con la Blue Note, iniziato nel 1991 e tutt’oggi in corso, che Lovano finalmente si impone come esponente di prima grandezza sulla scena internazionale. Nella sua cospicua discografia si alternano opere di spiccata originalità e omaggi ad artisti e repertori che denotano la vastità degli interessi del sassofonista (Charlie Parker, Tadd Dameron, Frank Sinatra, Enrico Caruso). I referendum di DownBeat non hanno mancato di premiarlo ripetutamente.
http://www.padovajazz.com/evento/enrico-rava-quintet-featuring-joe-lovano
Riprese e montaggio Go Live Now
email:
[email protected]
https://wn.com/Enrico_Rava_Quintet_Feat._Joe_Lovano_Padova_Jazz_Festival_2018
Padova Jazz Festival 2018
Teatro MPX - 26 ottobre 2018
Enrico Rava Quintet feat. Joe Lovano
ENRICO RAVA: tromba
JOE LOVANO: sax tenore
GIOVANNI GUIDI: piano
DEZRON DOUGLAS: basso
GERALD CLEAVER: batteria
Un nuovo progetto che riunisce, dopo più di venti anni, due star del jazz internazionale come Joe Lovano ed Enrico Rava. Li troveremo alla testa di un quintetto la cui ritmica rinsalda il dialogo USA-Italia, con Dezron Douglas, Gerald Cleaver e Giovanni Guidi. Sui leggii ci sarà principalmente musica originale scritta da Rava, oltre a qualche standard: un mix che sprigionerà un jazz moderno e lirico, coinvolgente ed emozionante.
Enrico Rava (nato nel 1939 a Trieste) si ispira inizialmente a figure carismatiche come Chet Baker e Miles Davis. Si avvicina però ben presto all’avanguardia, suonando con Gato Barbieri, Don Cherry, Mal Waldron e Steve Lacy. In seguito, trasferitosi a New York per una decina d’anni, collabora con altri musicisti sperimentatori, tra cui Roswell Rudd, Marion Brown, Cecil Taylor, Carla Bley. Poi ha progressivamente trovato un approccio al mainstream di notevole individualità. La personalità di Rava è unica per il modo in cui ha saputo dare frutti eccellenti sia nel campo del jazz di ricerca (specie nella prima parte della sua carriera) che nel solco della tradizione.
Rava è un leader indomito che non pare certo intenzionato ad adagiarsi su cliché né sulla ripetizione di repertori e formazioni di routine. Atteggiamento quanto mai apprezzabile da parte di un musicista che nella sua carriera ha accumulato collaborazioni, riconoscimenti ed esperienze tra le più gratificanti che un artista possa desiderare.
Negli ultimi anni Enrico Rava ha spinto l’acceleratore su alcune situazioni particolarmente raccolte e intimiste (i duetti con Stefano Bollani, Danilo Rea, Julian Oliver Mazzariello, Giovanni Guidi, Gianluca Petrella e Irio De Paula) come pure su una formazione magniloquente quale il Parco della Musica Jazz Lab. In tutto questo elaborare nuove combinazioni musicali, il quintetto è rimasto comunque l’organico fondamentale dell’attività del trombettista triestino, tanto da assumere innumerevoli varianti per dare sempre nuova linfa alla strumentazione: al Quintet ufficiale nel corso del tempo si sono affiancati l’Under 21, il New Generation, il Rava Tribe, l’US Quintet. E ora questa nuova avventura con Lovano, che lo vede a capo di un organico a lui evidentemente congeniale.
Nato a Cleveland nel 1952, Joe Lovano si è affermato sulla scena jazzistica senza bruciare le tappe, ma arrivando infine alla sommità della piramide: è oggi uno dei più emblematici e famosi sassofonisti di estrazione post-boppistica, e incarna alla perfezione quel mix di titanica potenza e di scavo intellettuale che dai tempi di Coltrane si associa ai grandi tenoristi.
La formazione di Lovano, iniziata con le prime esibizioni sin dall’adolescenza, si completa alla Berklee School of Music di Boston, dove tra i suoi compagni di corsi ci sono John Scofield, Bill Frisell e Kenny Werner, coi quali poi collaborerà.
I primi ingaggi di livello al termine degli studi sono con due organisti di celebrata maestria: Lonnie Smith e Jack McDuff. Negli anni Settanta prende parte anche a vari tour con Woody Herman. Poi è la volta del trasferimento a New York, con l’arrivo della nuova decade. Fa parte dell’orchestra di Mel Lewis dal 1980 al 1992, della band di Paul Motian, del quartetto di Scofield, e si affianca a Elvin Jones, Carla Bley, Lee Konitz, Charlie Haden, Bob Brookmeyer…
Le sue prime prove discografiche da leader si svolgono in Italia (per la Soul Note) e in Francia (su Label Bleu) ma è grazie al contratto con la Blue Note, iniziato nel 1991 e tutt’oggi in corso, che Lovano finalmente si impone come esponente di prima grandezza sulla scena internazionale. Nella sua cospicua discografia si alternano opere di spiccata originalità e omaggi ad artisti e repertori che denotano la vastità degli interessi del sassofonista (Charlie Parker, Tadd Dameron, Frank Sinatra, Enrico Caruso). I referendum di DownBeat non hanno mancato di premiarlo ripetutamente.
http://www.padovajazz.com/evento/enrico-rava-quintet-featuring-joe-lovano
Riprese e montaggio Go Live Now
email:
[email protected]
- published: 14 Feb 2019
- views: 7344
3:39
Padova, il ritorno dal vivo del Jazz Festival
Dal 10 al 21 novembre. Con Enrico Rava un viaggio tra i misteri della Cappella degli Scrovegni
Dal 10 al 21 novembre. Con Enrico Rava un viaggio tra i misteri della Cappella degli Scrovegni
https://wn.com/Padova,_Il_Ritorno_Dal_Vivo_Del_Jazz_Festival
Dal 10 al 21 novembre. Con Enrico Rava un viaggio tra i misteri della Cappella degli Scrovegni
- published: 23 Oct 2021
- views: 195
1:09
UNBOXING CHET BAKER - BLUE ROOM: THE 1979 VARA STUDIO SESSIONS IN HOLLAND
PREVIOUSLY UNRELEASED CHET BAKER RECORDINGS!!!
2-LP SET MASTERED FOR VINYL BY BERNIE GRUNDMAN
Blue Room: The 1979 VARA Studio Sessions in Holland features two ...
PREVIOUSLY UNRELEASED CHET BAKER RECORDINGS!!!
2-LP SET MASTERED FOR VINYL BY BERNIE GRUNDMAN
Blue Room: The 1979 VARA Studio Sessions in Holland features two recordings of trumpet/vocal icon Chet Baker captured in glorious stereo at the legendary VARA studio 2 in Hilversum, the Netherlands for the KRO radio program Nine O’Clock Jazz. The April 10, 1979 session features pianist Phil Markowitz, bassist Jean-Louis Rassinfosse, and drummer Charles Rice; and the November 9th session features pianist Frans Elsen, bassist Victor Kaihatu, and drummer Eric Ineke. Both sessions were originally produced by Edwin Rutten, and are produced for release officially for the first time by “jazz detective” Zev Feldman and Frank Jochemsen. The limited-edition 2-LP set (and deluxe 2-CD edition) includes an elaborate booklet with photos by Veryl Oakland, Jean-Pierre Leloir, Christian Rose and others; liner notes by Dutch journalist Jeroen de Valk, plus essays by Feldman, Jochemsen, and Rutten; and interviews with Baker bandmates Phil Markowtiz, Jean-Louis Rassinfosse and Eric Ineke, as well as trumpeters Randy Brecker and Enrico Rava, and pianist Enrico Pieranunzi. Transferred from the original KRO radio tape reels and mastered for vinyl by legendary mastering engineer Bernie Grundman.
More info: https://www.elemental-music.com/inicio/4726-chet-baker-blue-room-the-1979-vara-studio-sessions-in-holland.html
Ask for the LP at your local record store: https://recordstoreday.com/SpecialRelease/15779
https://wn.com/Unboxing_Chet_Baker_Blue_Room_The_1979_Vara_Studio_Sessions_In_Holland
PREVIOUSLY UNRELEASED CHET BAKER RECORDINGS!!!
2-LP SET MASTERED FOR VINYL BY BERNIE GRUNDMAN
Blue Room: The 1979 VARA Studio Sessions in Holland features two recordings of trumpet/vocal icon Chet Baker captured in glorious stereo at the legendary VARA studio 2 in Hilversum, the Netherlands for the KRO radio program Nine O’Clock Jazz. The April 10, 1979 session features pianist Phil Markowitz, bassist Jean-Louis Rassinfosse, and drummer Charles Rice; and the November 9th session features pianist Frans Elsen, bassist Victor Kaihatu, and drummer Eric Ineke. Both sessions were originally produced by Edwin Rutten, and are produced for release officially for the first time by “jazz detective” Zev Feldman and Frank Jochemsen. The limited-edition 2-LP set (and deluxe 2-CD edition) includes an elaborate booklet with photos by Veryl Oakland, Jean-Pierre Leloir, Christian Rose and others; liner notes by Dutch journalist Jeroen de Valk, plus essays by Feldman, Jochemsen, and Rutten; and interviews with Baker bandmates Phil Markowtiz, Jean-Louis Rassinfosse and Eric Ineke, as well as trumpeters Randy Brecker and Enrico Rava, and pianist Enrico Pieranunzi. Transferred from the original KRO radio tape reels and mastered for vinyl by legendary mastering engineer Bernie Grundman.
More info: https://www.elemental-music.com/inicio/4726-chet-baker-blue-room-the-1979-vara-studio-sessions-in-holland.html
Ask for the LP at your local record store: https://recordstoreday.com/SpecialRelease/15779
- published: 10 Mar 2023
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1:44
Intervista a Jezzmeia Horn per Padova Jazz Festival
Intervista a Jezzmeia Horn per Padova Jazz Festival per conto di Go Live Now
Intervista a Jezzmeia Horn per Padova Jazz Festival per conto di Go Live Now
https://wn.com/Intervista_A_Jezzmeia_Horn_Per_Padova_Jazz_Festival
Intervista a Jezzmeia Horn per Padova Jazz Festival per conto di Go Live Now
- published: 25 Jan 2021
- views: 12
8:07
It Don't Mean a Thing (sax and bass only) - Branford Marsalis & Robert Hurst 1990
Branford Marsalis: sax
Robert Hurst: bass
Live JazzAldia
Donostia-San Sebastián
Spain 1990
Branford Marsalis: sax
Robert Hurst: bass
Live JazzAldia
Donostia-San Sebastián
Spain 1990
https://wn.com/It_Don't_Mean_A_Thing_(Sax_And_Bass_Only)_Branford_Marsalis_Robert_Hurst_1990
Branford Marsalis: sax
Robert Hurst: bass
Live JazzAldia
Donostia-San Sebastián
Spain 1990
- published: 23 May 2023
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2:48
Mario Rom's Interzone на VINNYTSIA JAZZFEST-2019
Виступ Mario Rom's Interzone на ХХІІІ міжнародному джазовому фестивалі VINNYTSIA JAZZFEST-2019.
Партнер концерту – Австрійський культурний форум у Києві
22.09....
Виступ Mario Rom's Interzone на ХХІІІ міжнародному джазовому фестивалі VINNYTSIA JAZZFEST-2019.
Партнер концерту – Австрійський культурний форум у Києві
22.09.2019
#VinnytsiaJazzfest #ВінницяДжазфест #ВинницаДжазфест #MarioRomsInterzone
https://wn.com/Mario_Rom's_Interzone_На_Vinnytsia_Jazzfest_2019
Виступ Mario Rom's Interzone на ХХІІІ міжнародному джазовому фестивалі VINNYTSIA JAZZFEST-2019.
Партнер концерту – Австрійський культурний форум у Києві
22.09.2019
#VinnytsiaJazzfest #ВінницяДжазфест #ВинницаДжазфест #MarioRomsInterzone
- published: 26 Sep 2019
- views: 4
1:43
Una lunga storia di Jazz
Padova Jazz Festival - Associazione culturale Miles: Una lunga storia di Jazz
Sulle note di "Four on Six" di Wes Montgomery, magistralmente eseguita dal Pat Mar...
Padova Jazz Festival - Associazione culturale Miles: Una lunga storia di Jazz
Sulle note di "Four on Six" di Wes Montgomery, magistralmente eseguita dal Pat Martino Trio (Live al Teatro Verdi - Padova Jazz Festival 2018), un omaggio agli amici del Festival, ai musicisti che vi hanno suonato e a tutti gli amanti del Jazz.
Dall'immenso archivio fotografico delle 22 edizioni, abbiamo estratto alcuni scatti di Michele Giotto, fotografo ufficiale del Festival, aggiungendone 2 di Piero Principi.
Non essendo possibile riportare in un breve video tutti gli artisti che abbiamo avuto l'onore di ospitare sui nostri palchi, dal Teatro Verdi alla Sala dei Giganti, dal Caffè Pedrocchi ai cineteatri, senza dimenticare il Plaza, abbiamo dovuto operare una selezione, privilegiando in alcuni casi le edizioni più recenti.
Siamo convinti che la grande Musica superi ogni "distanziamento fisico" e ci sentiamo uniti a chi ama il grande Jazz.
Speriamo di riportare quanto prima le stelle del Jazz a Padova, così come nelle edizioni passate del Festival e ancor prima: una lunga storia di Jazz.
Gabriella Piccolo
Associazione Culturale Miles
Una lunga Storia di Jazz
Scatti di Michele Giotto, Piero Principi
Montaggio video: Go Live Now
Soundtrack: Four on Six (Wes Montgomery) eseguita dal Pat Martino Trio, live @Padova Jazz Festival Teatro Verdi 22/11/2018
https://wn.com/Una_Lunga_Storia_Di_Jazz
Padova Jazz Festival - Associazione culturale Miles: Una lunga storia di Jazz
Sulle note di "Four on Six" di Wes Montgomery, magistralmente eseguita dal Pat Martino Trio (Live al Teatro Verdi - Padova Jazz Festival 2018), un omaggio agli amici del Festival, ai musicisti che vi hanno suonato e a tutti gli amanti del Jazz.
Dall'immenso archivio fotografico delle 22 edizioni, abbiamo estratto alcuni scatti di Michele Giotto, fotografo ufficiale del Festival, aggiungendone 2 di Piero Principi.
Non essendo possibile riportare in un breve video tutti gli artisti che abbiamo avuto l'onore di ospitare sui nostri palchi, dal Teatro Verdi alla Sala dei Giganti, dal Caffè Pedrocchi ai cineteatri, senza dimenticare il Plaza, abbiamo dovuto operare una selezione, privilegiando in alcuni casi le edizioni più recenti.
Siamo convinti che la grande Musica superi ogni "distanziamento fisico" e ci sentiamo uniti a chi ama il grande Jazz.
Speriamo di riportare quanto prima le stelle del Jazz a Padova, così come nelle edizioni passate del Festival e ancor prima: una lunga storia di Jazz.
Gabriella Piccolo
Associazione Culturale Miles
Una lunga Storia di Jazz
Scatti di Michele Giotto, Piero Principi
Montaggio video: Go Live Now
Soundtrack: Four on Six (Wes Montgomery) eseguita dal Pat Martino Trio, live @Padova Jazz Festival Teatro Verdi 22/11/2018
- published: 15 May 2020
- views: 382
11:37
Nicola Ferrauto intervista Fred Hersch @ Padova Jazz Festival 2021
Teatro Verdi, Padova
19 novembre 2021
Intervista a Fred Hersch
Fred Hersch parla del nuovo album in collaborazione con Enrico Rava.
Scene dal concerto del duo d...
Teatro Verdi, Padova
19 novembre 2021
Intervista a Fred Hersch
Fred Hersch parla del nuovo album in collaborazione con Enrico Rava.
Scene dal concerto del duo dalla 23a edizione dell Padova Jazz Festival
Dal sito di Padova Jazz: https://www.padovajazz.com/festival/2021-11-19-enrico-rava-fred-hersch/
Enrico Rava – tromba, flicorno
Fred Hersch – pianoforte
L’incontro tra Enrico Rava e Fred Hersch riunisce due storie musicali straordinarie.
Enrico Rava, nato a Trieste nel 1939, è il jazzista italiano più noto e apprezzato a livello internazionale. La sua schiettezza, umana e artistica, lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni. La sua poetica immediatamente riconoscibile, la sua sonorità lirica e struggente, sempre sorretta da una stupefacente freschezza d’ispirazione, risaltano in tutte le sue avventure musicali.
Rava è apparso sulla scena jazzistica a metà degli anni Sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più validi solisti del jazz europeo. Si ispira inizialmente a figure carismatiche come Chet Baker e Miles Davis. Si avvicina però ben presto all’avanguardia, suonando con Gato Barbieri, Don Cherry, Mal Waldron e Steve Lacy. In seguito, trasferitosi a New York per una decina d’anni, collabora con altri musicisti sperimentatori, tra cui Roswell Rudd, Marion Brown, Cecil Taylor, Carla Bley. Poi ha progressivamente trovato un approccio al mainstream di notevole individualità. La personalità di Rava è unica per il modo in cui ha saputo dare frutti eccellenti sia nel campo del jazz di ricerca (specie nella prima parte della sua carriera) che nel solco della tradizione.
Nel Grande Libro delle Frasi Celebri a un certo punto si legge “Non starei facendo ciò che faccio se non avessi imparato da Fred”: parole di Brad Mehldau, riferite a Fred Hersch, del quale è stato allievo.
Nato a Cincinnati nel 1955, Fred Hersch dimostra un precoce talento per il pianoforte: lo studia sin dall’età di quattro anni e a dieci già vinceva competizioni pianistiche di livello nazionale. Gli anni del college sono anche quelli della scoperta del jazz. La prima collaborazione di rilievo fu con Art Farmer (spiccano poi gli incontri con Joe Henderson, Stan Getz, Toots Thielemans e Janis Siegel), ma dall’inizio degli anni Ottanta lo si trova già attivo soprattutto come leader nei format che rimarranno i suoi più abituali: il trio, il duo e il piano solo.
Hersch è un artista davvero unico nel panorama jazzistico, con uno stile esecutivo formatosi sui modelli di Bill Evans ed Herbie Hancock, filtrati da un’acuta sensibilità e da una solida preparazione classica. Ogni episodio della sua ricca discografia, così come ogni sua singola esibizione, è un momento di profonda rivelazione musicale, offerto all’ascoltatore come una gemma preziosa.
https://wn.com/Nicola_Ferrauto_Intervista_Fred_Hersch_Padova_Jazz_Festival_2021
Teatro Verdi, Padova
19 novembre 2021
Intervista a Fred Hersch
Fred Hersch parla del nuovo album in collaborazione con Enrico Rava.
Scene dal concerto del duo dalla 23a edizione dell Padova Jazz Festival
Dal sito di Padova Jazz: https://www.padovajazz.com/festival/2021-11-19-enrico-rava-fred-hersch/
Enrico Rava – tromba, flicorno
Fred Hersch – pianoforte
L’incontro tra Enrico Rava e Fred Hersch riunisce due storie musicali straordinarie.
Enrico Rava, nato a Trieste nel 1939, è il jazzista italiano più noto e apprezzato a livello internazionale. La sua schiettezza, umana e artistica, lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni. La sua poetica immediatamente riconoscibile, la sua sonorità lirica e struggente, sempre sorretta da una stupefacente freschezza d’ispirazione, risaltano in tutte le sue avventure musicali.
Rava è apparso sulla scena jazzistica a metà degli anni Sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più validi solisti del jazz europeo. Si ispira inizialmente a figure carismatiche come Chet Baker e Miles Davis. Si avvicina però ben presto all’avanguardia, suonando con Gato Barbieri, Don Cherry, Mal Waldron e Steve Lacy. In seguito, trasferitosi a New York per una decina d’anni, collabora con altri musicisti sperimentatori, tra cui Roswell Rudd, Marion Brown, Cecil Taylor, Carla Bley. Poi ha progressivamente trovato un approccio al mainstream di notevole individualità. La personalità di Rava è unica per il modo in cui ha saputo dare frutti eccellenti sia nel campo del jazz di ricerca (specie nella prima parte della sua carriera) che nel solco della tradizione.
Nel Grande Libro delle Frasi Celebri a un certo punto si legge “Non starei facendo ciò che faccio se non avessi imparato da Fred”: parole di Brad Mehldau, riferite a Fred Hersch, del quale è stato allievo.
Nato a Cincinnati nel 1955, Fred Hersch dimostra un precoce talento per il pianoforte: lo studia sin dall’età di quattro anni e a dieci già vinceva competizioni pianistiche di livello nazionale. Gli anni del college sono anche quelli della scoperta del jazz. La prima collaborazione di rilievo fu con Art Farmer (spiccano poi gli incontri con Joe Henderson, Stan Getz, Toots Thielemans e Janis Siegel), ma dall’inizio degli anni Ottanta lo si trova già attivo soprattutto come leader nei format che rimarranno i suoi più abituali: il trio, il duo e il piano solo.
Hersch è un artista davvero unico nel panorama jazzistico, con uno stile esecutivo formatosi sui modelli di Bill Evans ed Herbie Hancock, filtrati da un’acuta sensibilità e da una solida preparazione classica. Ogni episodio della sua ricca discografia, così come ogni sua singola esibizione, è un momento di profonda rivelazione musicale, offerto all’ascoltatore come una gemma preziosa.
- published: 28 Mar 2022
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