Tutti in fuga dallo sciopero, c’è il mutuo, l’asilo privato del bimbo da pagare. L’ultimo modello di iphone da comprare.


8066514267_11a65d9a74_zNegli anni 70/80 facevo sciopero con moglie e figlio a carico. Più di una volta l’amico e collega Gino mi ha prestato i soldi che mancavano a pagare l’affitto. Fortunatamente le nostre scadenze erano diverse ed io potevo aiutare lui, eravamo un piccolo banco di mutuo soccorso.
Siamo sopravvissuti e adesso, dopo avere sputato sangue, mi tocca leggere o sentire che la rovina dei giovani sono “i privilegi delle generazioni passate” in poche parole le pensioni dei padri e dei nonni.
Salvo eccezioni dovute al clientelismo della politica, in particolare della Dc, del Psdi e dei loro fiancheggiatori che hanno elargito baby pensioni, regalato decenni di contributi a chi non ha mai versato un cazzo, gli altri hanno versato contributi per 35 anni ed oltre.
Personalmente per 43 anni, ho ancora le buste paga con tutta la trafila da Magazziniere a Quadro. Buon stipendio e trattenute che politici, Agnelli, pregiudicati vari, borghesia illuminata e parassiti vari non si sono mai sognati di pagare.
Il nostro problema non è dovuto alle pensioni che abbiamo conquistato e che ci siamo pagati, questa è una bufala messa in giro dalla politica e dal sistema capitalistico finanziario parassita per mettere in conflitto le generazioni, tra l’altro la mia generazione fa welfare con la pensione, l’welfare che lo Stato non fa e che costringe migliaia di giovani, e non, ad emigrare.
Divago, torniamo allo sciopero.
Oggi non si fa sciopero perchè abbiamo il mutuo, si vuole mandare i bambini all’asili privato perchè in quello pubblico ci sono troppi stranieri. La stessa cosa avviene con le altre scuole, elementari ed oltre.
Non si fa sciopero perchè è in uscita l’ultimo modello di iphone, ipod, l’auto di moda, la giacca firmata e le ferie a rate.
Ho le rate delle ferie da pagare, non posso fare sciopero…
Dicono di non avere un futuro, di non vedere un futuro, ma cosa fanno per garantirsi il futuro oltre a sputare addosso a chi il futuro, si fa per dire perchè si tratta dell’ultimo viale della vita, se l’è conquistato con dure lotte e versano decenni di contributi?
Soldi per i lavoratori non ce ne sono mai stati, nè prima nè adesso e non ci saranno mai se non andremo a prenderceli con leggi socialiste che mettano al centro della vita l’uomo e non la rendita parassitaria.
Per le guerre, le missioni, i soldi ci saranno sempre percè per loro non si tratta di difendere esseri umani ma investimenti, capitali, risorse da sfruttare e da rivendere al popolino.
Contro i “privilegi delle vecchie generazioni” si distinguono in modo particolare i grillini, quando parlano di pensioni hanno la bava alla bocca come gli americani quando si tratta di partire in missione per difendere il petrolio o l’uranio.
Sono i figli del berlusconismo. Il pregiudicato è sceso in politica con 7.000 miliardi di lire di debiti ed un piede in galera e pochi anni dopo è diventato uno degli uomini, pregiudicati, più ricchi al mondo.
Domandatevi se è sceso in campo per amore della “mia Italia” come ha detto lui a suo tempo o per amore delle sue aziende.
Adesso persino la figlia ci si mette a fare la morale, una che è a capo di un’azienda acquisita con la truffa e la corruzione.
Il pregiudicato rappresenta la parte peggiore del sistema capitalistico finanziario parassita, quella che evade le tasse e che corrompe tutto e tutti, corrode tutto al punto di avere bacato i cervelli dei nostri giovani che non avendo le palle dei nonni si sentono persi.
Se non capiranno di essere asserviti o cultori di un sistema inquo ed ingiusto saranno vittime dei propi errori e della propria ignavia.
Accecati dal consumo e dalla omologazione consumistica riusciranno a sopravvirere solo se i loro nonni lasceranno abbastanza per coprire loro le spalle. Ancora una volta saranno parassiti delle lotte dei loro avi, dei sacrifici dei loro avi, dei risparmi dei loro avi.
Quelli che, secondo loro, gli hanno rubato il futuro.
Il capitalismo ha bisogno di corruzione e malavita per prosperare, ha bisogno di sfruttare ed impoverire intere generazioni per ingrassare sempre di più.
Vi sembra un Paese normale l’Italia? Un Paese dove il 10% delle famiglie, sempre quelle della vecchia borghesia nobile e parassita di 200 anni fa ed oltre insime ai nuovi arricchiti ladri ed evasori possiede il 50% della ricchezza nazionale?
Rispondete a questa domanda e capirete che fra i vostri problemi, il vostro futuro, noi non ci siamo.
Noi siamo quelli che vi aiutano a risolvere i problemi che non siete in grado di affrontare.
Quando capirete che l’unica strada per una società giusta, tra uguali in senso di diritti e doveri è quella di scendere in piazza a lottare per i vostri diritti e quelli dei vostri figli.
Il capitalismo finanziario parassita, prima, sfruttava i lavoratori nelle loro botteghe, nelle fabbriche, adesso le chiudono tutte ed investono in Titoli di Stato. Non hanno problemi con sindacato, lavoratori, dirigenti, manutenzioni. Non sono costretti a produrre prodotti migliori per stare nella concorrenza ma fanno milioni a palate con i Titoli di Stato.
Basta un computer ed un ragioniere e la loro ricchezza si moltiplia ogni anno di più.  A garantire i loro investimenti ci pensano i vari governi di turno massacrando i popolino con il debito di Stato e le varie finanziarie.
Non devono nemmeno andare in azienda ogni 15 giorni… Incassano direttamente in banca.
L’unica strada per la salvezza è questa: prendete la falce e portate il martello
scendete giù in piazza e picchiate con quello

scendete giù in piazza e affossate il sistema.

Basterebbe un po’ di interesse da parte vostra per la nostra Costituzione, che non conoscete. Lì c’è scritto già tutto.
Farla rispettare sarebbe già un passo in avanti oltre la salvezza. Cercatela con il vostro ipod almeno vi sarà stato utile in qualcosa.

Tutti in fuga dallo sciopero, c’è il mutuo, l’asilo privato del bimbo da pagare. L’ultimo modello di iphone da comprare.


8066514267_11a65d9a74_zNegli anni 70/80 facevo sciopero con moglie e figlio a carico. Più di una volta l’amico e collega Gino mi ha prestato i soldi che mancavano a pagare l’affitto. Fortunatamente le nostre scadenze erano diverse ed io potevo aiutare lui, eravamo un piccolo banco di mutuo soccorso.
Siamo sopravvissuti e adesso, dopo avere sputato sangue, mi tocca leggere o sentire che la rovina dei giovani sono “i privilegi delle generazioni passate” in poche parole le pensioni dei padri e dei nonni.
Salvo eccezioni dovute al clientelismo della politica, in particolare della Dc, del Psdi e dei loro fiancheggiatori che hanno elargito baby pensioni, regalato decenni di contributi a chi non ha mai versato un cazzo, gli altri hanno versato contributi per 35 anni ed oltre.
Personalmente per 43 anni, ho ancora le buste paga con tutta la trafila da Magazziniere a Quadro. Buon stipendio e trattenute che politici, Agnelli, pregiudicati vari, borghesia illuminata e parassiti vari non si sono mai sognati di pagare.
Il nostro problema non è dovuto alle pensioni che abbiamo conquistato e che ci siamo pagati, questa è una bufala messa in giro dalla politica e dal sistema capitalistico finanziario parassita per mettere in conflitto le generazioni, tra l’altro la mia generazione fa welfare con la pensione, l’welfare che lo Stato non fa e che costringe migliaia di giovani, e non, ad emigrare.
Divago, torniamo allo sciopero.
Oggi non si fa sciopero perchè abbiamo il mutuo, si vuole mandare i bambini all’asili privato perchè in quello pubblico ci sono troppi stranieri. La stessa cosa avviene con le altre scuole, elementari ed oltre.
Non si fa sciopero perchè è in uscita l’ultimo modello di iphone, ipod, l’auto di moda, la giacca firmata e le ferie a rate.
Ho le rate delle ferie da pagare, non posso fare sciopero…
Dicono di non avere un futuro, di non vedere un futuro, ma cosa fanno per garantirsi il futuro oltre a sputare addosso a chi il futuro, si fa per dire perchè si tratta dell’ultimo viale della vita, se l’è conquistato con dure lotte e versano decenni di contributi?
Soldi per i lavoratori non ce ne sono mai stati, nè prima nè adesso e non ci saranno mai se non andremo a prenderceli con leggi socialiste che mettano al centro della vita l’uomo e non la rendita parassitaria.
Per le guerre, le missioni, i soldi ci saranno sempre percè per loro non si tratta di difendere esseri umani ma investimenti, capitali, risorse da sfruttare e da rivendere al popolino.
Contro i “privilegi delle vecchie generazioni” si distinguono in modo particolare i grillini, quando parlano di pensioni hanno la bava alla bocca come gli americani quando si tratta di partire in missione per difendere il petrolio o l’uranio.
Sono i figli del berlusconismo. Il pregiudicato è sceso in politica con 7.000 miliardi di lire di debiti ed un piede in galera e pochi anni dopo è diventato uno degli uomini, pregiudicati, più ricchi al mondo.
Domandatevi se è sceso in campo per amore della “mia Italia” come ha detto lui a suo tempo o per amore delle sue aziende.
Adesso persino la figlia ci si mette a fare la morale, una che è a capo di un’azienda acquisita con la truffa e la corruzione.
Il pregiudicato rappresenta la parte peggiore del sistema capitalistico finanziario parassita, quella che evade le tasse e che corrompe tutto e tutti, corrode tutto al punto di avere bacato i cervelli dei nostri giovani che non avendo le palle dei nonni si sentono persi.
Se non capiranno di essere asserviti o cultori di un sistema inquo ed ingiusto saranno vittime dei propi errori e della propria ignavia.
Accecati dal consumo e dalla omologazione consumistica riusciranno a sopravvirere solo se i loro nonni lasceranno abbastanza per coprire loro le spalle. Ancora una volta saranno parassiti delle lotte dei loro avi, dei sacrifici dei loro avi, dei risparmi dei loro avi.
Quelli che, secondo loro, gli hanno rubato il futuro.
Il capitalismo ha bisogno di corruzione e malavita per prosperare, ha bisogno di sfruttare ed impoverire intere generazioni per ingrassare sempre di più.
Vi sembra un Paese normale l’Italia? Un Paese dove il 10% delle famiglie, sempre quelle della vecchia borghesia nobile e parassita di 200 anni fa ed oltre insime ai nuovi arricchiti ladri ed evasori possiede il 50% della ricchezza nazionale?
Rispondete a questa domanda e capirete che fra i vostri problemi, il vostro futuro, noi non ci siamo.
Noi siamo quelli che vi aiutano a risolvere i problemi che non siete in grado di affrontare.
Quando capirete che l’unica strada per una società giusta, tra uguali in senso di diritti e doveri è quella di scendere in piazza a lottare per i vostri diritti e quelli dei vostri figli.
Il capitalismo finanziario parassita, prima, sfruttava i lavoratori nelle loro botteghe, nelle fabbriche, adesso le chiudono tutte ed investono in Titoli di Stato. Non hanno problemi con sindacato, lavoratori, dirigenti, manutenzioni. Non sono costretti a produrre prodotti migliori per stare nella concorrenza ma fanno milioni a palate con i Titoli di Stato.
Basta un computer ed un ragioniere e la loro ricchezza si moltiplia ogni anno di più.  A garantire i loro investimenti ci pensano i vari governi di turno massacrando i popolino con il debito di Stato e le varie finanziarie.
Non devono nemmeno andare in azienda ogni 15 giorni… Incassano direttamente in banca.
L’unica strada per la salvezza è questa: prendete la falce e portate il martello
scendete giù in piazza e picchiate con quello

scendete giù in piazza e affossate il sistema.

Basterebbe un po’ di interesse da parte vostra per la nostra Costituzione, che non conoscete. Lì c’è scritto già tutto.
Farla rispettare sarebbe già un passo in avanti oltre la salvezza. Cercatela con il vostro ipod almeno vi sarà stato utile in qualcosa.

Fare politica con il cappio, la mortadella, sveglie ed affini non paga. Prima o dopo la vita ti rende tutto con gli interessi.


af83699c41443001ff161046070b33aeSi deve parlare di politica, di progetti alternativi ed in competizione, non si devono attaccare le persone in modo personale e diretto con offese e dileggio.
Non ci vuole nessun rispetto per certe idee come il fascismo ed il razzismo ma vanno attaccate le idee, le opinioni, non le persone che le portano avanti per ignoranza, opportunismo o interesse.
Molti giovani di sinistra in buona fede hanno votato M5S non potendone più del Pd, che ha tradito la causa delle ceneri dalle quali era nato, poi hanno capito che il M5S ritenendosi al di fuori di qualsiasi ideologia di destra o di sinistra ha prestato il fianco alla destra coccolata da Grillo e Casaleggio eleggendo ad incarichi istituzionali che ha scritto post elogiando il fascismo buono come se ci fosse stato un fascismo buono ed uno cattivo.
L’ignoranza storica e la mancanza di memoria ha fatto il resto.
La politica si fa con progetti condivisibili o no, certamente non la si fa con slogan, insulti e spruzzando fango ovunque senza nessun ritegno e rispetto.
L’Italia è un Paese conservatore, voto da quasi 50 anni ed ogni volta che si è stati vicini al cambiamento, ricordo ad esempio nel 1976 quando il Pci toccò il 34,4%, tutti gli altri fecero l’ammucchiata per fermare la rivoluzione pacifica.
Studiatevi i risultati elettorali dal dopoguerra in poi vedrete che ogni volta che la “rivoluzione” era alle porte l’Italia ha voltato a destra perchè è un Paese conservatore
. Renzi è rassicurante Grillo no, alla maggioranza degli italiani fa venire gli incubi.
Lo dico ai giovani del M5S, liberatevi del duo Grillo-Casaleggio mettete giù una piattaforma di programma che emrga da voi, dalla base e fate una scelta di campo: destra o sinistra perchè ricordatevi che chi non è “partigiano, di parte come scriveva Antonio Gramsci non è e non sarà mai “rivoluzionario”.
Se sarà una politica di sinistra avrete il mio voto, altrimenti mi troverete come avversario senza paura, uno che ha subito 50 anni di Democrazia Cristiana alleata con il MSI non ha paura della lotta perchè è forte delle sue idee e della sua storia.
Con la vostra “politica” che politica non è, ci avete dato un Renzi più forte ed avete fatto godere lo spargiletame, Sallusti.
Ci sono molte similitudini tra la politica che porta avnti Sallusti e quella di Grillo.
Auguri ragazzi.

 

Se anche Fiorella confonde il Pd con la sinistra devo pensare che non ha mai conosciuto la sinistra. Mentre Renzi e Grillo speculano su Berlinguer.


imagesDicendo meglio il M5S che questa sinistra asservita dimostra di avere un pensiero in comune con il pregiudicato, Berlusconi, l’unico che da un ventennio vede i comunisti nel Pd. Uno che definisce sinistra persino Monti, tutto quello che non è forza Italia è sinistra.
Ma lui è un pregiudicato fuori di testa non è un sincero democratico come Fiorella.
C’è una sinistra sana, rinnovata, che non ha niente a che vedere con la socialdemocrazia annacquata del Pd.
Sono in molti, per quanto mi riguarda troppi, che erano di sinistra e vedono nel M5S il nuovo che avanza un abbaglio enorme se si considera che la sinistra  viene considerata da Grillo come la PESTE.
Uno di sinistra, o che è stato di sinistra quando gli ideali avevano forza e colore, non potrà mai considerare destra e sinistra come superate. Solo chi non vuole prendersi la responsabilità di cambiare la politica capitalista può ritenere il M5S come cambiamento e ritenere superate la destra e la sinistra.
Se non si è “partigiani” come intendeva Gramsci non si sarà mai “non dico rivoluzionari” ma almeno votati al cambiamento di una società ingiusta e corrotta.
Un Paese dove il 10% delle famiglie detiene il 50% della ricchezza nazionale non è un Paese libero, democratico, civile.
E’ la dittatura della finanza parassita e la finanza parassita è di DESTRA, sia chiaro una volta per tutte.
Il 50%, voglio stare basso, di quello che dice Grillo è di destra, razzista, conservatore. Si perchè anche i conservatori inglesi o americani hanno il culto dell’onestà, se un politico ruba le caramelle si dimettono immediatamente. Rimangono comunque sempre di destra.
La destra italiana, come tutta quella mondiale, considerano gli Usa come un esempio. Anche il pregiudicato Berlusconi ammira l’america e la sua “democrazia” ma ha tolto il reato di falso in bilancio.
Qualcuno gli ricordi che negli Usa con il falso in bilancio si va in galera per decenni non si scontano condanno con i servizi sociali nelle case di riposo.
Un ventennio di berlusconismo ha talmente corroso la mente e l’anima della masse che chi non ne può più viene abbagliato dal primo populista che spara a raffica senza prendersi nessuna responsabilità di cambiamento nascondendosi dietro al paravento di voler governare da soli, con il 51%.
E’ come dire vogliamo la dittatura e dopo vi faremo vedere cosa sappiamo fare.
Per adesso le espulsioni dei non allineati, domani si vedrà.
Detto questo, cara Fiorella, per quanto bene ti voglia questa volta hai preso un granchio.
Sul fatto che Grillo citi Berlinguer non commento nemmeno, dargli dell’opportunista è il minimo. Che l’altro poi si inalberi è ancora più patetico.

 

E così anche da Santoro si sono accorti che la ricchezza mondiale non è distribuita equamente. Sdegno ed applausi ma nessuno ha nominato l’innominabile, il Capitalismo.


32079-1370725169Preambolo, ammiro Gino Strada è di Sesto San Giovanni ed entrambi siamo cresciuti a Sesto. Lui nei circoli cattolici ed io in quelli comunisti, siamo molto più vicini adesso di 40 anni fa ma non riesce ancora a nominare la parola che rappresenta il cancro mondiale dell’economia, il Capitalismo.
Il Capitalismo è molto più vecchio del comunismo, del socialismo, ed è nato con la nobiltà parassita che imponeva gabelle e miseria con la forza delle spade, delle galere, delle condanne a morte con tanto di benedizione divina.
Poi si è evoluto attraverso lo sfruttamento intensivo del proletariato sottopagato e costretto a lavorare anche per 18 ore al giorno per sopravvivere.
E’ ovviamente una sintesi di qualche centinaio di anni che, ovviamente, abbiamo dimenticato come abbiamo dimenticato la Resistenza sbeffeggiando, Grillo in testa, il 25 Aprile. E’ la forza del sistema capitalistico la poca memoria del popolo, della massa, ed è su questo che conta il sistema per dominare come e più di prima.
Per assurdo il momento più “alto” del Capitalismo è stato lo sfruttamento intensivo del proletariato, le miniere, il tessile, la meccanica, le armi, l’acciaio, l’agricoltura ecc.ecc.
E’ stato il momento più alto perchè i capitalisti per creare profitto dovevano creare lavoro, posti di lavoro e più ne creavano più aumentava il profitto e l’ho visto con i miei occhi
di bambino, prima e da adulto poi.
Migliaia di persone sono scese dai treni della speranza a Torino, Milano ed altrove. Milioni di persone pronte ad affittare un letto in 4 per uno stipendio che non è mai bastato per vivere, ogni tanto il capitalismo allargava la borsa, dopo mesi di scioperi e di lotte, ed il proletario ha potuto comprarsi la vespa prima e l’auto dopo, più tardi anche la casa aggiungendo qualche buco alla cinghia dei pantaloni.
Mentre il sistema esaltava le virtù del capitalismo e della democrazia che arricchiva tutti gli uomini di buona volontà disposti a farsi sfruttare per migliorare la qualità della vita il capitalismo studiava nuove strade, nuovi modi di investire che andassero a superare  la necessità di guerre mondiali per superare i cicli di crisi periodiche che il capitalismo stesso generava.
Ad ogni guerra, ad ogni distruzione globale, la borghesia capitalista riemergeva più ricca e più potente di prima pronta a speculare sulla ricostruzione moltiplicando i profitti.
Ma non basta. Hanno trovato il sistema, i capitalisti, per aggirare la democrazia, la Costituzione, superare il conflitto lavoratori- datori di lavoro, eliminare il sindacato, gli scioperi, le rivendicazioni.
Ve lo immaginate un imprenditore che per guadagnare il 15% di quello che investe, la % è puramente indicativa, si deve sorbire dirigenti, impiegati, ruffiani, dipendenti magari in migliaia, commercialisti, scioperi, manutenzione di macchinari e capannoni?
Si deve trovare un modo diverso di fare profitto, e li capisco, non si può andare avanti con lotte continue e l’Aulin. Ed infatti il capitalismo si è evoluto, non ha più bisogno di investire in infrastrutture, dipendenti, tasse, regolamenti, mazzette ecc.ecc.
L’ obiettivo, perchè hanno sempre studiato più di noi, era di fare profitti senza i balzelli della domocrazia e della massa affamata che chiede sempre di più.
La soluzione geniale è il capitalismo finanziario parassita applicato agli Stati.
Niente più capannoni, macchinari, dipendenti, sindacati, scioperi, conflitti, lotte e manifestazioni in piazza. Prestiamo soldi agli Stati e sarà la politica a gestire le masse, spremerle come limoni per garantire il profitto degli speculatori che hanno investito in Titoli di Stato.
Per fare questo la soluzione è molto semplice, basta mettere in circolo il 50% della ricchezza nazionale o globale ed il risultato è garantito, come la pace sociale. Con il 50% della ricchezza nazionale in circolo e con quello che fanno girare le mafie c’è abbastanza ricchezza per garantire i profitti dei capitalisti finanziari e parassiti ed è per questo che il 10% delle famiglie italiane possiede il 50% della ricchezza nazionale, pulita da capannoni, macchinari, dipendenti, sindacati, dirigenti ed il 90% delle famiglie italiane si deve arrangiare con quello che resta. Si salvi chi può alla faccia della Costituzione.
E’ così che i nostri giovani, impregnati e cresciuti nel capitalismo, emigrano verso Stati più etici e morali del nostro che, almeno, garantiscono un lavoro che qui non c’è più.
Molti di essi vanno a Londra, è un esempio, e trovano subito un lavoro a 900/1000 pound. 600 per una stanza, come un bilocale a Milano, 170 al mese per il tesserino del tram ed il resto per vivere. Questo è il capitalismo buono che ti offre un lavoro, uno su 5000 ce la fa ed emerge a 2000 pound, altri sfondano del tutto e diventano ricchi o benestanti.
Oltre ci sono i cantanti, calciatori, luminari della medicina o comuque tipi evidentemente sopra la media, direi fenomeni.
Tornando al titolo sulla ricchezza mal distribuita, sui paperoni del mondo, quell’ uno % che domina l’economia globale. Facciamo pure ore di trasmissione sdegnandoci, tra gli applausi, dell’ingiustizia globale e contro gli armamenti l’importante è non nominare mai due parole: capitalismo e comunismo.
Tra poco il capitalismo si accorgerà che mettere un limite ai debiti degli Stati equivale a mettere un limite al profitto del capitale, lo capirà anche la Merkel e dovrà mollare o salta il banco.
Forse, dico forse perchè non ci credo, destra e sinistra non esistono più come dicono i grillini allora aspetto che qualcuno della nuova politica, che non sia populista, mi dica qualcosa sul capitalismo.
P.S. Qualcuno, ogni tanto, scrive: ma che cazzo di articolo è, che “giornalista” sei, ecc.ecc.
Non sono un giornalista, sono uno che ha un blog e che ha lavorato 43 anni ed ha la terza media. Uno che la pensa e la vede così.

Per essere credibile, in modo particolare nel web, devo avere un pensiero in conto terzi? Se critico il M5S divento per forza piddino?


28137_1424087851918_282993_nFortunatamente non temo espulsioni, non posso essere espulso perchè non ci sono mai stato. L’unica tessera che ho avuto in vita mia è stata quella del Pci.
Quando mi va bene mi dicono che sono miope, non so guardare lontano, ed in effetti è vero porto gli occhiali. C’è chi nasce con la vista di un falco e chi nasce come me, ma non l’ho voluto io.
Sarebbe il meno la miopia che si può correggere con un paio di occhiali ma la miopia intesa da chi mi commenta su Facebook è intesa come miopia di cervello ed a questa non c’è rimedio, quando ti giudica il metro svizzero del grillino.
Se critichi il M5S, tra l’altro nemmeno il Novimento in se ma il guro che delira da Genova, automaticamente sei filo Renzi se non filo pregiudicato, ed è una loro certezza senza rimedio, non leggono, non ascoltano, ma emettono sentenze.
I giornali sono tutti al servizio del “regime” lo scrivo anch’io da anni e quindi se scrivono di un M5S dilaniato dalle polemiche e dalle espulsioni sono tutte menzogne.
Per sostenere questa tesi, della menzogna, mi mettono un link ad un post scritto dal commentatore medesimo. Siamo al delirio globale della rete.
Come se io avessi la pretesa che quello che scrivo debba essere vangelo per tutti, condiviso da tutti e sommerso dai mi piace che fanno tanto star del web.
Mai pensata una cosa del genere, vi piaccia o no scrivo quello che penso e continuerò a farlo finchè ne avrò voglia.
Critico Grillo da prima che fondasse il Movimento, ho criticato le sue posizioni ( non tutte) ed ho criticato le sue soluzioni ( non tutte) in modo particolare critico i suoi interventi populisti ed incendiari che non promettono nulla di buono aalmeno sino a quando non avrà il 51%.
Uno può anche fingersi democratico ma alla lunga di scopre, non riesce a trattenersi, ed ecco che emerge la xenofobia razzista e che gestisce il Movimento come qualcuno gestì il Partito nazionalsocialista dei lavoratori.
Diciamo che nella mia miopia il pericolo che ho visto in Grillo sin dai primi post nel suo blog è stato proprio questo, la mancanza di democrazia ed un populismo esasperato atto ad infiammare la massa come hanno fatto a suo tempo il duce ed il fuhrer.
Tutti i loro discorsi erano centrati contro la partitocrazia. Ad ogni crisi economica non si combatte il modo di fare economia, combattendo il capitalismo parassita, ma la politica per fare in modo che una volta al potere non cambi niente, o poco.
Per fare questo ci si nasconde, dopo averla indirizzata per bene, dietro la massa dei militanti che “lo vuole”.
Faccio presente che anche il duce ed il fuhrer avevano un seguito, e che seguito. Un seguito che ha giustificato e sostenuto ogni nefandezza possibile sino alla strage finale, la soluzione finale.
Non voglio dare lezioni di storia, la Storia non serve a chi non vuole memoria.
Quando tra le pieghe dei ragionamenti di Grillo ho notato semi di antidemocrazia, disfattismo, diciamola tutta: quanto lo accuso di essere un fascista perchè gli vanno bene sia quelli di Casa Pound che la
Le Pen prendo un abbaglio?
Spero di si, ma la smetta di comportarsi in modo di darmi ragione. I grillini dicono che mi sbaglio ma lui mi da ragione.
Mi piacerebbe sbagliarmi ma uno che punta al 51% per impegnarsi nel governare ha poco, pochissimo, di democratico è una strategia adottata da tutti i dittatori sia di destra che di sinistra.
Non datemi etichette, leggete prima di commentare i miei post e non solo i titoli e non siate presuntuosi con giudizi affrettati.
L’ho scritto nel bolg e l’ho scritto su Facebook, sono uno spirito libero che non rinnega la mia militanza nel Pci, tutt’altro, ma quello che conta è una cosa sola: non prendetemi troppo sul serio, non lo faccio nemmeno io.
Per la cronaca le uniche tessere che ho avuto sono quelle del Pci, la foto in alto. Sono alcune delle mie che conservo gelosamente.

La notizia che in Italia c’è un regime anticostituzionale è passata in secondo piano, non se la fila nessuno. E pensare che la fonte è certa, è il capitalismo che lo dice.


C_4_articolo_2023447_upiImageppIl 27 gennaio è uscita la notizia, su tutti i giornali, data da Bankitalia: Il 10% degli italiani possiede il 50% della ricchezza nazionale.
Ce lo dice il capitalismo stesso, la banca D’Italia, che noi viviamo in un regime anticostituzionale perchè i nostri Padri Costituenti, di tutti i partiti,  hanno inserito l’art. 53 nella Costituzione che recita: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”.
Ora, prendo atto che il comunismo è sconfitto, il socialismo pure ma mai come oggi avremmo bisogno di comunismo o di un socialismo che non sia socialdemocratico, invaso dal capitalismo.
Se tanto mi da tanto in base alla nostra Costituzione il suddetto 10% di nostri connazionali dovrebbero versare il 50% di tutte le imposte statali, regionali, comunali esistenti nel nostro Paese.
Per i leghisti, che sono un po’ tardi, il 50% dell’ Imu, Tares, Tarsi e tutte le diavolerie che lo Stato impone per garantirci dei servizi che non è un grado di garantire.
Mentre risulta, perchè ci sono le carte che parlano, che l’87% delle imposte viene da lavoratori dipendenti e pensionati.
Mentre noi stiamo discutendo dei vari problemi individualmente e quindi lasciamo a se stessi tutti i più deboli in balia del destino baro e crudele, si continua a vivere in un Paese dominato da un regime economico anticostituzionale che non ha niente di democratico.
Ci sono parlamentari eletti che non sanno nemmeno che la nostra è una Repubblica parlamentare e si rivolge al Capo dello Stato dandogli del boia come se fosse un re o una repubblica presidenziale.

La repubblica parlamentare è un sistema politico o forma di governo, appartenente alla forme di democrazia rappresentativa, in cui la rappresentanza democratica della volontà popolare è demandata, tipicamente tramite elezioni politiche, al parlamento e ai suoi membri che in quanto tale elegge con modalità differenti sia il governo che il presidente. Tuttavia vi sono repubbliche parlamentari in cui il presidente è eletto direttamente a suffragio universale.

Il presidente ha una funzione di garanzia verso le parti politiche e di rappresentanza dell’unità nazionale, perciò usualmente non ha forti poteri di influenza politica sulle istituzioni.

Il parlamento si rapporta con il governo tramite il voto di fiducia: in questo modo esso ha perennemente il controllo sull’agire dell’esecutivo con possibilità di revocarlo e nominarne un altro.

Il giudizio sull’operato di una certa maggioranza parlamentare e del suo governo viene quindi espresso dai cittadini solo tramite il rinnovo dell’assemblea legislativa, diversamente da quanto avviene nelle repubbliche presidenziali.

Tale forma di governo è quella attualmente dominante in Europa.
Se qualcuno ha qualcosa da ridire in merito alla politica delle istituzioni si deve rivolgere alle istituzioni stesse, ai suoi colleghi di Parlamento.
In mezzo a questo polverone inutile destinato solo ad alimentare un populismo d’assalto che invece di portare democrazia porterà alla guerra civile tra poveri, senza liberarne alcuno, l’unica battaglia che gli italiani dovrebbero fare, possibilmente insieme ai parlamentari onesti, sarebbe quella di ripristinare la Democrazia e la Costituzione in questo paese dominato dalla finanza parassita che è la forza del capitalismo mondiale che opprime i popoli.
La colpa, ancora una volta, è la nostra che assistiamo indifferenti allo sfascio istituzionale e democratico nonostante sia il capitale stesso a darci la notizia che siamo in un regime.
Mussolini non ha mai ammesso di avere imposto la dittatura il Capitalismo ce lo comunica cosciente del fatto che la maggioranza di noi non se ne rende nemmeno conto.

Bankitalia: “Il 10% degli italiani
ha la metà della ricchezza del Paese”

Questa è la notizia che avrebbe dovuto dare il via alla rivoluzione, il resto sono chiacchiere.
I dati sulla ricchezza nazionale venivano studiati dal Pci e ci si organizzava per difender l’art. 53 della Costituzione ed è per questo che l’Europa e gli Usa hanno impedito che il Pci andasse al governo, era solo una questione di soldi e di potere non di Democrazia.
Oggi il sistema capitalistico finanziario e parassita è accettato da tutti, in primis la massa del popolino che si compra l’auto a rate, ed il capitalista non si occupa più di fabbriche, produzione. Non crea posti di lavoro ma investe in debiti di Stato che i cittadini sono costretti a pagare dal sistema politico complice e responsabile della mancanza di equità progressiva.
Se non risolveremo questo problema non saremo mai liberi in un Paese libero e democratico.
IL documento della Banca d’Italia è un documento ufficiale, non ce l’ha detto Mao, Stalin, Chavez, Che Guevara ecc.ecc.
Ce l’hanno detto loro e si scompiscierando dalle risate.
Una risata ci seppellirà, la loro.

Intendiamoci, se è il nuovo che avanza non sarò certo io a cambiarlo. Chi è il migliore?


lavoroEbbene si, per decenni sono stato un capo, un quadro, un responsabile. Adesso potrei fare una sintesi dei miei 43 anni di lavoro, un pirla.
Mi sono testimoni i miei ex collaboratori, che non sono pochi, al mattino ero il primo ad arrivare, togliere l’antifurto ed aprire l’azienda.
Ogni sabato che il calendario proponeva facevo fare degli straordinari per questioni organizzative, incasellare i ricambi del bilico che scaricavamo ogni settimana.
Anche se non era dovuto ero presente e per diverse ragioni. La prima è che spendevo i soldi della ditta ed avevo il dovere di verificare che venissero spesi bene,  non per mancanza di fiducia rispetto ai miei collaboratori, ma per la certezza che l’occhio del “padrone” ingrassa il vitello.
Insomma non potevo spendere soldi dell’azienda per farli venire a cazzeggiare al sabato, dovevano darsi da fare.
Certamente non sono alla ricerca di medaglie, ognuno nel lavoro mette quello che ha e si comporta come ritiene opportuno.
Ci sono capi che utilizzano ed ampliano tutte le possibilità che il ruolo comporta, per fare un cazzo o comunque meno del dovuto mettendo in atto tutti i privilegi possibili e ci sono capi che si ritengono responsabili verzo l’azienda per la quale lavorano e verso i collaboratori che
hanno a disposizione.
Poi ci sono le nuove leve, che hanno già capito tutto.
Questo post è dovuto ad una piccola considerazione che mi è nata nel vedere all’opera la nuova direttrice della posta vicino a casa mia.
La direttrice precedente ha chiuso la sua carriera lavorativa nel dicembre 2013. Oltre 35 anni di onorevole carriera nella stessa sede e si è sempre comportata come piace a me, comunista obsoleto in un mondo che cambia e perde i diritti per incapacità manifesta.
Arrivava sempre  prima dei suoi impiegati, o in contemporanea, perchè era un esempio e certamente i suoi impiegati erano ligi senza piaggeria. Era normale dovere di dipendenti.
Ma sono concetti superati da nuovo che avanza. La nuova direttrice ha un concetto del capo riveduto e corretto, tipo armiamoci e partite vi raggiungo dopo. Prima arrivano gli impiegati poi arriva la capa, sperando che sia in orario,  le chiavi le ha lei.
Devono aspettare fuori ed è una novità.
Noi siamo facili alla critica degli altri, della politica, del vicino di casa, di quello che leggiamo sui giornali ma, appena si presenta l’occasione, la maggioranza di noi si comporta come e peggio degli altri.
Dalla sosta in seconda fila all’occupazione dello spazio per gli handicappati o davanti ai passi carrai. Appena il nostro ruolo lavorativo ha un privilegio, un diritto acquisito in più lo mettiamo in essere cercando di ampliarlo il più possibile.
Come fanno i politici ma noi vediamo l’esagerazione,l’opportunismo, il sopruso, altrui e dimentichiamo subito il nostro.
Anzi, il mio è un diritto, sono un “capo” e che capo sarei senza privilegi veri o inventati?
La nuova direttrice, ad esempio, ha parcheggiato nello spazio riservato ai furgoni postali, segnalato con le righe e con tanto di cartello.
Evidentemente, essendo Direttrice, avrà pensato che le Poste le abbiano dedicato un parcheggio personale.
Abbiamo i giovani che emigrano ma non tutto è perduto, abbiamo anche giovani che hanno, già, capito tutto.

 

Da anni scrivo che la protesta sarebbe esposa pericolosamente in quanto dominata dalla pancia e non dagli ideali. Ciò non toglie che le ragioni ci siano.


Primi_corteiHo vissuto gli anni della contestazione, tutti dal 1968 al 1977, ricordo perfettamente le battaglie metropolitane e non tra dimostranti e polizia ma ricordo pure che c’era un progetto, un obiettivo, sapevamo chi erano i nemici.
Preciso che tutto ciò dal nostro punto di vista, ovviamente.
Ad ogni modo la nostra era una battaglia ideale contro la borghesia, parassita, ed il capitalismo che non era ancora globale ma sfruttava i lavoratori come e più di adesso.
Abbiamo fatto delle conquiste ed abbiamo subito sconfitte e per tutti questi decenni mi sono posto una domanda alla quale non ho ancora risposta: se gli sfruttati sono più degli sfruttatori, i poveri più dei ricchi, come mai non siamo mai diventati vera maggioranza nelle gabine elettorali?
Perchè lo sfruttato vota per gli sfruttatori per paura di perdere le briciole che gli consentono la sopravvivenza, la lotta la lascia fare agli altri, ai sindacalizzati.
I sindacati sono attaccati da sempre, messi in cattiva luce, ed è ovvio che in mezzo a migliaia di problemi ci sia sempre un cavillo per il quale il proletario si senta in diritto di criticare senza tenere in considerazione le conquiste ottenute.
Non ho mai visto nessuno, di quelli assenti dalla lotta, rinunciare ad una conquista del sindacato. Dal diritto alla maternità quando le donne hanno smesso di fasciarsi la pancia per non essere licenziate alla giusta causa per il licenziamento da rappresaglia.
Sia chiaro per tutti che il dipendente disonesto, fannullone, parassita si è sempre potuto licenziare ma non l’hanno fatto perchè faceva comodo ai padroni per attaccare i lavoratori. Con qualche parassita in fabbrica veniva più facile attaccare i lavoratori, i diritti.
Ma quelli erano gli anni dell’ideologia, noi aspiravamo al sol dell’avvenire ed eravamo anche disposti a rinunciare qualcosa dei nostri “privilegi” purchè andasse nell’interesse della massa proletaria non protetta.
Concetti superati, obsoleti, come la solidarità tra lavoratori, precari e senza diritti.
L’impressione mia, potrei sbagliarmi ma ho il diritto di opinione, è che la rivolta, la protesta, la ribellione, non diventeranno mai rivoluzione finchè sarà affidata alla pancia e  non alla ragione, all’ideale.
La ribellione affidata alla pancia è ad alto rischio di populismo utile solo a preparare la strada ad un regime. Aggiungo che siamo in una situazione nella quale non possiamo nemmeno scegliere il colore del regime prossimo futuro nel senso che quando il manifestante dice di non essere di destra e nemmeno di sinistra è automatico, da sempre come insegna la storia, che il regime sarà di destra.
Tutti hanno le loro ragioni, se li ascolti uno per uno ti viene spontaneo dargli ragione, ma se non conosci la storia del manifestante e consideri che è senza ideali capisci che di sociale, di solidarietà di classe, questa rivolata non ha niente farà solo gli interessi del sistema di potere camaleontico che, prima ricula sotto ai colpi della rivolta, poi ne prende la guida e la porta dove vuole.
Persino Brunetta cavalca l’onda come Berlusconi e Grillo.
Le rivolte andrebbero preparate a freddo, con un progetto, un obiettivo, cercando consensi tra chi vorrebbe farla. Il resto è terrorismo ideologico, come fu quello di destra o di sinistra. La rivolta dovrebbe essere in primis culturale se invece l’affidiamo alla pancia si spegnerà appena avranno, avremo, un piatto di pasta.
Dopo un ventennio di dominio culturale che ha distrutto, direi mimetizzato la destra e distrutto la sinistra, non ci va più bene niente ed a prima vista hanno pure ragione. Ragionando a caldo nessuno della classe dirigente o politica è difendibile e questo perchè abbiamo “sposato” in toto il capitalismo dimenticando, calpestando la Costituzione ed i suoi principi.
Tutto ciò prepara la strada alla destra. Il disfattismo nel quale sguazziamo dove tutti sono disonesti, io escluso, ci porta al tanto peggio tanto meglio, al diffidare del vicino, del compagno di strada ed alla speranza di risolvere i problemi individuali e non della massa.
Molti, troppi, soffiano sul fuoco e la prossima marcia su Roma sarà peggiore della precedente perchè mentre la prima era guidata dai fascisti, che ovviamente non apprezzo tutt’altro, questa è affidata alla pancia e non alla ragione seppure sbagliata, sconfitta dalla storia.
Di impresentabile, tra quelli che dovrebbero “andare a casa” non c’è solo la casta politica c’è la classe dirigente italiana, la Confindustria, la mafia, la camorra, l’ndrangheta e buona parte degli italiani che hanno sostenuto questo sistema per decenni e decenni senza rendersi conto che mentre il pregiudicato è diventato sempre più ricco noi siamo diventati più poveri.
Inutile prendersela con L’Europa, che ha i suoi limiti e deve migliorare molto, con l’euro perchè come ha detto Rampini la mafia, la camorra, l’ndrangheta ed una amministrazione corrotta l’abbiamo da un centinaio d’anni prima che arrivasse l’Europa unita.
Anche gli italiani li abbiamo da prima, quelli che hanno votato e sostenuto questa situazione, purtroppo tedeschi, inglesi, francesi o chi per esso non votano al nostro posto ed i farabutti li abbiamo votati noi.
Credevo nell’Europa unita perchè speravo che l’etica del nord Europa ci avrebbe aiutato nel combattere l’etica brancaleonistica che ci contraddistingue da centinaia di anni.
Ci credo ancora perchè se uscissimo dall’Europa saremmo in balia di mafia, camorra, ‘ndrangheta, un’amministrazione corrotta ed un popolo al quale è sempre andato tutto bene, anche il fascismo, pur di avere una scodella di farina e qualche orticello da coltivare.
Se il potere molla qualche euro alle lobbies, ai rivoltosi dominati dalla pancia, la rivolta si spegne e non diventerà mai una RIVOLUZIONE perchè la rivoluzione è di idee  non di pancia.
Sono vecchio, superato, nostalgico e chiudo con la lettera del Che alle sue figlie, il suo testamento.

«Ai miei bambini

Cari Hildita, Aleidita, Camilo, Celia ed Ernesto

Se mai leggerete questa lettera, sarà perché non sono più con voi. Non vi ricorderete quasi più di me, e i più piccoli non mi ricorderanno affatto.

Vostro padre è stato un uomo che si è comportato secondo il suo credo, ed è stato pienamente fedele alle sue convinzioni.

Crescete da bravi rivoluzionari. Studiate tanto e imparate a usare la tecnologia, che ci permette di dominare la natura. Ricordatevi che la rivoluzione è quello che conta, e che ognuno di noi, da solo, non conta niente.

Ma più di ogni cosa, imparate a sentire profondamente tutte le ingiustizie compiute contro chiunque, in qualunque posto al mondo. Questa è la qualità più importante di un rivoluzionario.

Per sempre, bambini miei. Spero comunque di rivedervi.

Un grosso bacio e un grande abbraccio,

Papà
P.S. la foto l’ho messa in onore ai ragazzi della Sapienza. Oggi come ieri.

 

Non cercate qualcosa di sinistra sull’Unità, leggete Famiglia Cristiana. Ve lo dice un ateo che cerca di informarsi, di trovare quel rivolo di idee di sinistra che sono state sepolte dal berlusconismo e che il suo nipotino di sinistra cerca di coprire sotto una pietra tombale.


copertina_morti_prato_interna_861051Perché i morti di Prato sono italiani
Questo è il titolo dell’articolo che ho letto su Famiglia Cristiana, molto interessante perchè ormai nessun quotidiano si interessa nel modo giusto della cosiddetta globalizzazione che altro non è che l’esportazione dello sfruttamento e della miseria in morte parti del mondo.
Anche in Italia, per sopravvivere e per mancanza di coscienza di classe, buona parte degli italiani è costretta a lavorare e vivere come in India, Thainlandia, Vietnam, Cina.
Mentre i ricchi e la finanza parassita sono sempre più ricchi la miseria non bussa più nemmeno alla porta, si è seduta alla nostra tavola.
Parlate con chi abita vicino a voi, quelli del vostro quartiere e vedrete, scoprirete, delle cose inimmaginabili.
C’è chi non paga l’affitto da mesi, chi non ce la fa a fare la spesa e pagare le bollette e molti si affidano alla pensione dei loro anziani sempre se hanno la fortuna di averli ancora vivi.
Certo non sono tutti così ma sono più di quanto potreste immaginare.
L’anticomunismo becero che da decenni si coltiva ed alleva in Italia ha vinto su tutta la linea, partito dalla P2 ha inquinato anche la sinistra e tutto il resto basti pensare a cosa ne pensano i grillini e Grillo stesso che è terrorizzato dalla deriva a sinistra.
Pur di non fare una scelta di campo contro il capitalismo si lancia nella guerra all’euro come se l’euro fosse il problema e non il fatto che l’osservatorio, voluto da Prodi, che avrebbe dovuto vigilare sulle speculazioni sulla moneta unica, è stato decapitato dopo avergli impedito di agire.
Ma non fa niente, le ideologie sono superate e tutti mi ricordano l’Urss, la Cina ecc.ecc. perchè nessuno si ricorda del Partito Comunista Italiano. La via democratica al socialismo.
Il socialismo è stato sconfitto e c’è chi canta vittoria, chi ha il terrore dei comunisti e chi si ritiene oltre e sopra la destra e la sinistra ma in ogni caso immerso dentro al capitalismo ed alla globalizzazione.
Non basta una riga, un post, contro la globalizzazione si deve combatterla ed essere contro al capitalismo e non pensare di sconfiggere gli sfruttatori parassiti con una class action che è stata inventata dai capitalisti stessi perchè sono più forti ed hanno i migliori avvocati.
Dopo che hanno terrorizzato la massa lavandole il cervello, convincendola che il problema sono le pensioni dei padri e dei nonni e non la perdita dei diritti dei nipoti il risultato è questo, quello che vediamo sotto i nostri occhi, sempre che vogliamo vederci chiaro e non adagiarsi sulla propaganda del regime capitalista.
1463223_652438934794147_1530975125_nSo che vi da fastidio, ma mi piace mettere il dito sulla piaga, è giusto che anche voi ve ne rendiate conto.

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