TourProvence 09/2023
La fama che contraddistingue il villaggio di Roussillon è certamente dovuta all’armonia che sprigiona, all’atmosfera che si respira, ma non si può dimenticare che il suo fascino deriva anche da una lunga storia indissolubilmente legata all’evoluzione della sua terra, una storia incredibile e affascinante che risale a milioni di anni fa, quando la Provenza era sommersa dal mare. Gli studiosi scoprono che dai sedimenti formati nel corso dei tempi sono nati i monti che hanno in seguito caratterizzano il territorio, tra i quali, il massiccio del Luberon. Successivamente, all’incirca cento milioni di anni fa, nella profondità delle acque, accadevano magie. Grazie ad una combinazione di vari materiali, di periodi di sedimentazioni, di climi tropicali, in una concordanza di processi naturali, incluso quello del ritiro delle acque, il terreno si modificò e, attraversando tempi geologici lunghissimi, una parte di quelle terre assunse colori incredibili.
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Dopo questa premessa sommaria, che non ha nulla a che fare con una descrizione accurata ma vuole in parte riassumere la ben più ricca e precisa esposizione informativa che gioverebbe per comprendere meglio gli avvenimenti dell’evoluzione accaduti nelle ere geologiche passate, torniamo ai giorni nostri e all’escursione che ci attende dopo aver visitato il borgo di Roussillon, il quale si trova ad una altitudine che arriva ad una misura massima di circa 365 metri s.l.m.
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Dal centro del villaggio parte un sentiero denominato Les Sentier des Ocres, 3,50 euro è il costo del biglietto d’entrata al sito, il quale consente di poter scegliere due diversi percorsi ad anello: uno da 30 minuti e uno da 50 minuti circa (più o meno facili entrambi). Il parco è protetto, è riserva della biosfera Unesco, e per mantenerlo tale a lungo nel tempo bisogna attenersi alle regole di rispetto e di sicurezza. Scegliamo il percorso più lungo di 50 minuti e ha inizio uno spettacolo che ha dell’incredibile, la natura, in parte modellata dall’uomo, in parte erosa dagli agenti atmosferici, si manifesta creando un palcoscenico colorato inaspettato.
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Per molti anni i pigmenti ricavati dalle estrazioni vennero esportati in tutto il mondo poi, con l’arrivo dei colori sintetici, i commerci diminuirono fino ad estinguersi, la zona di estrazione chiuse e la nuova destinazione non poteva che far pensare ad un parco a beneficio di tutti. Mentre camminiamo sui sentieri rossastri, osserviamo tutte le sfumature visibili emerse delle erosioni che si declinano nei più intensi colori dell’ocra e con il verde dei boschi ci regala quadri dai contrasti unici.
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Non è l’unico luogo dove poter ammirare le terre colorate, tutta l’area dell’ocra si estende per 25 chilometri sulle pendici del Luberon. Non molto distante un sito ancora più grande si trova a Rustel, è chiamato Colorado Provençal.
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