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Ultime parole da Gomorra - La serie

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.

Voce principale: Ultime parole dalle serie televisive.

Raccolta delle ultime parole pronunciate dai personaggi della serie televisiva Gomorra - La serie in punto di morte.

Citazioni

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Citazioni in ordine temporale.

  • Nun fa male! (Attilio "'O Trovatello" Diotallevi)
Nel primo episodio Don Pietro Savastano, boss di Secondigliano, invia i suoi uomini di fiducia Ciro Di Marzio e Attilio Diotallevi ad assassinare Salvatore Conte, suo collaboratore con cui è entrato in contrasto. Il commando di sicari tuttavia viene scoperto da Conte e nasce un conflitto a fuoco in cui Attilio e la maggior parte degli sgherri di Savastano perdono la vita.
  • Guagliù! Nunn'aggio fatto niente! E gghia'! (Felice)
Nel secondo episodio Ciro porta il giovane Gennaro Savastano a compiere il suo primo omicidio, consegnandogli il tossico Felice: il ragazzo tuttavia è in preda all'emozione e si limita a ferire Felice, che viene finito da un furioso Ciro.
  • Ah, o Pie', ve site scurdate 'a borza! (Renato "Bullet" Bolletta)
Nel secondo episodio Don Pietro Savastano sospetta del tradimento di uno dei suoi sottoposti; si reca pertanto da O Bullet, il più misterioso negli ultimi tempi, e lo massacra con una statuetta dopo aver finto di andarsene.
  • Io spengo la luce! (Franco Musi)
Nel quinto episodio il commercialista dei Savastano Franco Musi si attarda prima di uscire con la compagna e la figlia adottiva e, oltrepassando la balaustra del balcone, si suicida per impedire che loro subiscano conseguenze a seguito della sua appropriazione indebita nei confronti del clan.
  • Signora Imma, questi non sono modi da usare con me! Io non sono uno dei ragazzi vostri! (Franco "Lecca-Lecca" Martucci)
Nel settimo episodio Imma Savastano si reca ad un appuntamento sul tetto con lo strozzino Franco "Lecca-lecca" per ordinargli di smettere di ricattare la sua associata Marta; quando però l'usuraio rifiuta e arriva ad insultare la donna Imma ordina furiosamente al suo sgherro Malammore di sparargli in testa.
  • È stato Ciro! Ciro Di Marzio! (Danielino)
Nel decimo episodio il giovane Danielino, convinto con l'inganno ad uccidere il potente malavitoso Tonino Russo, viene raggiunto dal fratello Massimo e da Salvatore Conte, capo di Russo, entrambi nemici dei Savastano. Il boss rassicura Danielino promettendogli di non fargli del male, ma appena gli viene rivelato che il mandante dell'omicidio è Ciro Di Marzio gli spara in testa sotto lo sguardo sconvolto di Massimo.
  • No! (Massimo)
Nel decimo episodio Massimo assiste sconvolto alla morte di Danielino e, preso dal panico, prova a fuggire in macchina mentre Conte gli spara contro per non lasciare testimoni, venendo raggiunto dalle pallottole del boss nonostante la fuga.
  • Je nunn'o saccio addo' sta, nunn'o voglio manco sape'! ("Zecchinetta" Maglioccia)
Nell'undicesimo episodio il veterano Zecchinetta viene aggredito nel suo appartamento da O Track e Tonino "Spiderman", che su ordine di Genny lo torturano per sapere dove si trovi Salvatore Conte; quando egli rivela di non saperlo, i sicari lo uccidono sparandogli in testa.
  • E chiammalo, 'sta vota faccio je 'o nummero, | appicecate è inutile | pecché già saje ca te vene a cerca', | lui ama te | e pure tu ce tiene, | si legge nei tuoi occhi | ca tu nun te fide 'e sta'. (Tonino "Spiderman")
Nell'undicesimo episodio i vecchi del clan, sconvolti per la morte di Zecchinetta, scelgono di correre ai ripari inviando Carlucciello "'O Pescivendolo" a parlare col nipote Tonino "Spiderman": quest'ultimo tuttavia non sente ragioni e scaccia lo zio con una pistola insieme ai suoi amici, affermando che i vecchi del clan hanno fatto il loro tempo. Più tardi Tonino se ne va in motorino ascoltando e canticchiando E chiammalo del cantante Anthony, quando improvvisamente viene affiancato da una moto su cui si trova Carlucciello, che lo crivella immediatamente di colpi con una mitragliatrice.
  • Fa chillo c'aggio ditto, si te vuo' salva' a vita! (Immacolata Savastano)
Nell'undicesimo episodio Imma rivela a Ciro di aver scoperto i suoi piani per prendere il potere a Scampia e gli impone di lasciare Napoli, minacciando di mostrare a Genny le prove del suo complotto. Ciro sembra acconsentire, ma una volta finito l'incontro ordina a due sgherri di uccidere Imma per proseguire nel suo piano.
  • Te fermo io! (Debora Di Marzio)
Nel primo episodio Ciro litiga furiosamente con la moglie Debora, convinta che il suo stile di vita sarà la rovina sua e della sua famiglia, e al termine di una colluttazione finisce per strangolarla brutalmente.
  • C'hê maje pensate, Ciru'? 'O serpente... sta sempe câ Maronna... e maje cu' Gesù. Sulo essa sape' chillo ca s'ha da fa'... cô pere... 'o tene fiermo, 'nterra, senza bisogno 'e 'o scamazza'. E pure je vuleva fa' accussì cu' te... ma je nun songo 'a Maronna però! Ê serpienti comme a te, je 'a capa ce l'aggi' 'a taglia'! Je chesto mo' ce 'o porto ê cape 'e l'alleanza 'nziemme â capa toja! (Salvatore Conte)
Nel terzo episodio Ciro si reca ad un appuntamento in chiesa con Conte, avendo pianificato segretamente di ucciderlo insieme ai suoi sottoposti Gabriele "O Principe" e Totò "O Mulatto". Conte tuttavia rivela alla sua nemesi di aver ascoltato la sua conversazione telefonica con i suoi scagnozzi e lo blocca insieme a O Principe, ordinando a O Mulatto di farlo fuori: a sorpresa però lo sgherro taglia la gola proprio a Conte, scegliendo di passare dalla parte di Ciro insieme a O Principe.
  • Perché mia moglie? (Manolo)
Nel settimo episodio Rosario "'O Nano" torna alla sua piazza di spaccio dopo essere stato sospeso dall'Alleanza e dichiara che consegnerà i pagamenti a tutti i suoi scagnozzi con l'eccezione di Manolo, la cui parte verrà consegnata a sua moglie: non capendone il motivo Manolo chiede spiegazioni, ma viene inaspettatamente massacrato da O Nano con una stecca da biliardo per aver preso il controllo della piazza di spaccio in sua assenza.
  • Si vulite dicere accussì. (Gabriele "'O Principe")
Nel settimo episodio 'O Principe viene avvicinato nel suo garage privato da Don Pietro Savastano, deciso a provocare zizzania tra i membri dell'Alleanza, e nonostante gli riveli di lavorare segretamente con Genny viene ugualmente ucciso dall'anziano boss con un colpo alla testa.
  • Nun te bagna' 'e scarpe! (Rosario "'O Nano" Ercolano)
Nell'ottavo episodio O Nano gioca sulla spiaggia con la figlia quando viene raggiunto da un commando di sicari di Don Pietro che lo crivellano di colpi sotto gli occhi della figlia, in modo di provocare ulteriori disordini nell'Alleanza.
  • Donna Li' volete che v'aspetto mentre fumate? (Mario Cantapane)
Nel nono episodio la boss Annalisa "Scianel" Maglioccia scopre che il suo autista Mario Cantapane è l'amante di sua nuora Marinella: per punirlo Scianel si fa portare in un garage sotterraneo, e dopo averlo ironicamente rassicurato sul fatto che non dovrà aspettarla ordina al suo braccio destro Domenico di sparargli nei genitali, condannandolo ad una morte lenta e dolorosa.
  • 'O ssaje 'na cosa? M'è piaciuto a accidere a frateto! Chella merda 'e Zecchinetta! ('O Track)
Nel nono episodio Scianel fa rapire O Track, leader dei ragazzi del vicolo che hanno provato ad uccidere suo figlio Lelluccio, e lo tortura in una vasca da bagno, ricordandogli che questa era la fine che O Track aveva fatto fare a suo fratello Zecchinetta: divertito, il ragazzo provoca un ultima volta Scianel insultando la memoria di Zecchinetta, al che la donna irritata ordina al fido Domenico di finire di annegarlo.
  • Bongiorno! Ma che d'è nun ce sta nisciuno cca dinto? Sasà! (Totò "'O Mulatto")
Nell'undicesimo episodio O Mulatto si reca insieme alla sua scorta dal barbiere, ma non trova nessuno e appena chiede spiegazioni ai suoi sgherri il suo braccio destro Rosario lo crivella di colpi, essendo passato insieme agli altri dalla parte di Don Pietro.
  • Ma sei sicuro che sta qui Avitabile? (Funzionario pubblico)
Nell'undicesimo episodio Alfredo Natale, uomo di fiducia del boss Avitabile, preleva un funzionario pubblico per portarlo in un luogo isolato e intimidirlo, ma questi capisce presto la situazione e prova a fuggire, venendo bloccato da Natale che accidentalmente lo fa sbattere contro una pietra uccidendolo.
  • Io quello che potevo fare l'ho fatto. Sulo ca chillo strunzo se sta troppo accorto. ('"O Zingariello" Vitale)
Nell'undicesimo episodio 'O Zingariello rivela a Don Pietro di aver fallito nel tentativo di uccidere Ciro, promettendo di rifarsi in futuro: l'anziano boss tuttavia non sente ragioni e lo fa strangolare immediatamente dal fido Malammore.
  • Comm'ha parlato cô Zingariello, sì?! Che cazzo ce tengo 'a dicere, eh?! Nun tengo a ddicere niente a nisciuno! Vamme piglia' 'na birra, va' (Raffaele "Lelluccio" Maglioccia)
Nel dodicesimo episodio Lelluccio, viste le numerose morti tra le fila degli scissionisti, si nasconde in un appartamento al primo piano di un palazzo con due suoi uomini. Mentre sniffa della cocaina egli sente dei rumori strani venire dall'esterno e invia uno sgherro a controllare, ma apparentemente il rumore è provocato solo da alcuni uomini che stanno aggiustando un lampione. Il criminale si mette poi a riflettere insieme ai sgherri sulle condizioni della guerra tra Alleanza e Don Pietro, ma in quel momento viene crivellato di colpi dagli operai del lampione, in realtà appartenenri al gruppo dei Ragazzi del Vicolo.
  • 'A fine dô juorno sta tutta cca. (Pietro Savastano)
Nel dodicesimo episodio Pietro, ormai nuovamente padrone di Scampia dopo la sconfitta dell'Alleanza, si dà appuntamento con Genny alla cappella di famiglia. Una volta sul posto però il boss si ritrova faccia a faccia con Ciro, a cui ha fatto recentemente uccidere la figlia per intimidirlo. Intuendo che Genny lo abbia venduto e consapevole del proprio destino, Pietro si toglie gli occhiali e afferma che la fine del giorno, ovvero della propria vita, è ormai arrivata, e concordando con lui Ciro gli spara in testa ponendo fine al suo regno come boss di Scampia.
  • A port adda sta semp apert però adda parè chius. È capit? (Malammore)
Nel primo episodio Malammore viene attirato in trappola da Genny e ucciso da Ciro con un colpo alla testa per vendicare sua figlia ed eliminare una scomoda variante nella lotta al potere di Scampia.
  • Dispiace anche a me. (Valentin)
Nel terzo episodio Ciro rivela al boss Valentin che suo figlio Mladen ha provato a truffarli per incastrarlo. Valentin rivela di aver già scoperto tutto, ma che non può danneggiare il suo erede: nonostante gli dispiaccia assassinare Ciro il boss ordina ad un suo sgherro di sistemare la faccenda, ma Ciro è più lesto e uccide rapidamente i due con la propria pistola.
  • Tu che cazzo aspetti? Vai dentro! Veloce! (Mladen)
Nel terzo episodio Mladen, convinto che suo padre abbia sistemato Ciro, si gode un bagno con l'idromassaggio insieme alla sua concubina Elvana, ma a sua insaputa Ciro è riuscito ad entrare nelle sue stanze e dopo aver ucciso alcune guardie del corpo finisce Mladen sparandogli in testa.
  • Perdoname, Genna'. Te prego, perdoname. 'E società stanno apposto, Genna'. Je nun putevo fa cchiù niente...(Gegè)
Nel quarto episodio Genny apprende del tradimento dell'amico e contabile Gegè, che ha rivelato le loro truffe al suocero Avitabile, e nonostante le sue suppliche si fa consegnare dal ragazzo l'orologio regalatogli da Pietro Savastano, indossandolo come tirapugni e pestando così a morte il povero Gegè.
  • Ma che cazze state facenno?! Ma addo' 'o state purtanno a Genny? ('O Cardillo)
Nel quarto episodio Genny si reca insieme ai fidi O Cardillo e Cap'e Bomba per una trattativa con un boss calabrese a cui vendere della droga, ma l'incontro è una trappola di Avitabile che cattura Genny e fa giustiziare i suoi due amici.
  • 'O ssapevo, sempe pizza. Basta ca te magne 'a pizza, Giosuè... (Lucio Galori)
Nel sesto episodio Lucio Galori, unico operaio che ha protestato per la paga ingiustamente abbassata in una fabbrica proprietà di Genny e Ciro, porta il figlio disabile Giosuè fuori dalla piscina in cui porta solitamente il ragazzo a nuotare, ma mentre discute con lui viene raggiunto alle spalle e ucciso dal riluttante Enzo "Sangue Blu" al suo battesimo del fuoco.
  • 'E deposite so' tre: l'albergo notturno vicino â stazione, 'o cimmitero 'e Chiaiano e la fabbrica 'e bandiere a Via Marina. ('O Catenella)
Nell'ottavo episodio Sangue Blu e i suoi compagni hanno rapito Catenella, uomo chiave dei clan confederati, in modo da farsi dire dove sono i loro depositi delle armi: dopo le minacce alla sua famiglia L'uomo rivela i nascondigli dei tre depositi del clan, ma nonostante la confessione Sangue Blu lo fredda comunque con tre colpi di pistola.
  • So' tornati. (Edoardo "O Sciarmante" Arenella)
Nell'undicesimo episodio 'O Sciarmante viene avvisato della morte di suo fratello per telefono da un suo scagnozzo e gli ordina di raggiungerlo in un posto sicuro per organizzarsi. Quando vede arrivare una macchina con a bordo uno dei suoi scagnozzi, Sciarmante si avvicina con la sua guardia del corpo, ma i due vengono quasi subito crivellati a colpi di mitragliatrice dai ragazzi di Sangue Blu nascosti nella vettura.