Sistema
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Citazioni sulla sistematicità e il sistema (scientifico, filosofico, politico etc).
- A coloro che il sistema non riesce a gestire possiamo affidare la gestione del sistema stesso, riteniamo che sia la conclusione più logica. (Psycho-Pass)
- I grandi sistemi diventano sempre più ingovernabili. Nessuno li sa stabilizzare e siamo in pochi a cercare di prevedere le conseguenze della loro crescente instabilità. (Roberto Vacca)
- I sistemi filosofici, orbene, sono completamente veri solo per i propri fondatori: per tutti i filosofi posteriori, ciascuno di tali sistemi è di solito un unico grande errore, per i cervelli meno acuti è una somma di errori e di verità. (Friedrich Nietzsche)
- I sistemi servono, ma divengono presto insufficienti: l'anima, che crede e che ama, costruisce, demolisce, ricostruisce... (Primo Mazzolari)
- Il sistema esige la mediocrità, non la grandezza. Il sistema è basato sul lavoro. Il lavoro connesso all'arte è banalità. (Saul Bellow)
- Ma l'uomo è tanto incline alla sistematicità e alla deduzione astratta che è pronto a deformare premeditatamente la verità, pronto a chiudere occhi ed orecchi, pur di giustificare la propria logica. (Fëdor Dostoevskij)
- Non è detto che un sistema debba essere sempre in equilibrio: anzi, spesso l'equilibrio è una situazione di immobilità. Lo si vede bene nei sistemi biologici. Per esempio, quando camminiamo il nostro corpo tende a sbilanciarsi in avanti. In questo caso è utile (anzi necessario) squilibrarsi. Altrimenti non si camminerebbe. (Piero Angela)
- Per quanto un sistema possa essere collaudato, occorre comunque una misura di sicurezza per gestire gli imprevisti, flessibilità per ogni singolo caso e reattività per supplire ai guasti: questi sono elementi imprescindibili che occorre aggiungere perché un sistema possa dirsi veramente perfetto. (Psycho-Pass)
- Quando non si può piegare il sistema, bisogna piegare le persone. (NCIS - Unità anticrimine)
- Quanto ai lontani, ci basta conoscere le loro mète per approvarli o rigettarli in blocco. Quanto ai vicini, giudichiamo secondo i mezzi con i quali essi promuovono i loro obiettivi: spesse volte disapproviamo le loro mète, ma li amiamo a cagione degli strumenti e della guisa del loro volere. Orbene, soltanto per i loro fondatori sono i sistemi filosofici interamente veri: per tutti i filosofi posteriori sono di norma un unico grande errore, per le teste più deboli una somma di errori e di verità, in ogni caso però, in quanto massimo obiettivo, sono un errore e, in questo senso, riprovevoli. Per questa ragione molti uomini disapprovano ogni filosofo, giacché la sua mèta non è la loro: sono questi i più lontani. Chi invece trova nei grandi uomini la sua gioia, gioisce altresì di siffatti sistemi, per quanto essi siano completamente erronei: purtuttavia v'è in quelli un punto che è assolutamente inconfutabile, un tono, una coloritura personali; possiamo servircene per conquistare l'immagine del filosofo, allo stesso modo con cui si può giudicare il terreno dai frutti di un determinato luogo. Quel modo di vivere e di considerare le cose umane è comunque esistito una volta ed è dunque possibile: il «sistema», o almeno una parte di questo sistema, è il frutto di questo terreno. (Friedrich Nietzsche)
- Un sistema è ciò che un sistematico ha potuto vedere, ha potuto ricordare con la sua vista miope, oppure, e al di fuori di tutto ciò, è ciò che ha potuto costruire con la sua corta immaginazione. (Charles Péguy)
- Un sistema è una realtà monca. (Charles Péguy)
- Un sistema è una totalità nella quale diverse parti sono in relazione reciproca; nessuna di queste può mancare, pena l'annullamento del carattere del sistema. (Konrad Lorenz)