Vai al contenuto

Lea Melandri

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.

Lea Melandri, all'anagrafe Maddalena Melandri (1941 – vivente), giornalista, attivista e saggista italiana.

Intervista di Francesca Barca, voxeurop.eu, 4 marzo 2024.

  • Dopo mezzo secolo di teorie e pratiche femministe, è solo oggi che si comincia a parlare di patriarcato come "fenomeno strutturale". È stato un grande passo avanti parlare dei femminicidi non come "casi di cronaca nera", patologia del singolo, o portato di culture arretrate, ma molto resta ancora da fare perché si riconosca che la violenza "manifesta" è solo l'aspetto più selvaggio, arcaico, di una cultura diffusa, diventata la "normalità". Ho sempre preferito la definizione di "dominio maschile", o "sessismo", anziché "patriarcato", forse per l'esitazione ad affrontare l'ambiguità di un potere che ha visto confondersi il volto di un tenero figlio con quello di un padre padrone. Se gli uomini fossero solo il sesso vincitore e sicuro di sé, non avrebbero bisogno di uccidere; se le donne vedessero nell'uomo che minaccia la loro vita solo un assassino, non esiterebbero tanto a denunciare la violenza che subiscono.
  • Fra tutti i domini che la storia ha conosciuto, quello maschile è del tutto particolare in quanto passa attraverso le vicende più intime, come la sessualità, la maternità, le relazioni familiari. Gli uomini sono i figli delle donne, incontrano un corpo diverso dal loro che li ha generati nel momento della loro maggiore dipendenza e inermità. È il corpo che li ha in sua balìa per i primi anni di vita, che può dare accudimento o abbandono, vissuto all'origine come potente, corpo che incontreranno nella vita amorosa adulta in una posizione di potere capovolta. Confinando la donna nel ruolo di madre l'uomo ha costretto anche se stesso a portare una maschera di virilità sempre minacciata, a contrarre vincoli di indispensabilità anche quando non sono necessari. Il sogno d'amore, come appartenenza intima a un altro essere, unità a due, prolungamento del legame originario tra madre e figlio, porta in sé il rischio dello strappo violento, legato al bisogno di autonomia di ogni singolo. 
  • Le figure di genere, nella loro complementarietà e collocazione gerarchica, strutturano rapporti di potere e, al medesimo tempo, spingono verso un ideale, un armonioso ricongiungimento di parti inscindibili dell’umano: corpo e pensiero, sentimenti e ragione, ecc. È questa confusione tra amore e violenza che fa sì che sia ancora oggi così lento e ostacolato l’emergere della coscienza del sessismo.

Altri progetti

[modifica]