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Yin e yang

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Il Taijitu (T'ai Chi T'u), rappresentazione di Yin e yang.

Il concetto di yin (nero) ([ín]) e yang (bianco) ([jǎŋ]) ha origine dall'antica filosofia cinese, molto probabilmente dalla dualità notte-giorno. I concetti di "yin" e "yang" si riflettono anche in ogni aspetto della natura. Questa è una concezione presente nel Taoismo e nella religione tradizionale cinese.

Questo concetto è anche alla base di molte branche della scienza classica cinese, oltre ad essere una delle linee guida della medicina tradizionale cinese.[1] Esso è pure un punto centrale di molte arti marziali cinesi come il baguazhang, taijiquan, qigong e della divinazione I Ching.

Caratterizzazione

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I caratteri tradizionali per yin (T, S, yīnP) e yang (T, S, yángP) possono essere separati e tradotti approssimativamente come il lato in ombra della collina (yin) e il lato soleggiato della collina (yang). Siccome yang fa riferimento al "lato soleggiato della collina", esso corrisponde al giorno e alle funzioni più attive. Al contrario, yin, facendo riferimento al "lato in ombra della collina", corrisponde alla notte e alle funzioni meno attive. Il concetto di yin e yang può essere illustrato da questa tabella

Yin Yang
nero bianco
oscurità luminosità
confusione chiarezza
demoni (gui) dèi (shen)
luna sole
notte giorno
passivo attivo
freddo caldo
negativo positivo
nord sud
ovest est
terra cielo
acqua (shui) fuoco (huo)
femminile maschile

Lo yin (nero) e lo yang (bianco) sono anche detti "i due pesci yin e yang" (陰陽魚), perché sono due metà uguali con la maggior concentrazione al centro e sul rispettivo lato, quando lo yang raggiunge il suo massimo apice comincia inevitabilmente lo yin. Le due polarità non implicano affatto la divisione yin = male e yang = bene, ma semplicemente due polarità energetiche (Tao Te Ching).

Prima della creazione dell'universo esisteva solo il Wuji ("Apolarità"; "Senza Polo"), che si può definire il nulla potenziale; da qui poi ha inizio il Taiji ("Polo Supremo") che è la prima forza che nasce, dividendosi in yin e yang.

In ogni metà è presente il potenziale del rispettivo opposto.

Tutto il mondo manifesto si regge sui due principi yin e yang;

  1. Lo yin e yang sono opposti: qualunque cosa ha un suo opposto, non assoluto, ma in termini comparativi. Nessuna cosa può essere completamente yin o completamente yang; essa contiene il seme per il proprio opposto.
  2. Lo yin e lo yang hanno radice uno nell'altro: sono interdipendenti, hanno origine reciproca, l'uno non può esistere senza l'altro.
  • Angus Charles Graham, Yin-Yang and the Nature of Correlative Thinking, Singapore, Institute of East Asian Philosophies, 1986.
  • Robin Wang, Yinyangː The Way of Heaven and Earth in Chinese Thought and Culture, Cambridge, Cambridge University Press, 2012.

Voci correlate

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