Vai al contenuto

Xia Jie

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Jie
Il re Xia Jie mentre impugna un'alabarda seduto su due donne (probabilmente le mogli)
Re della dinastia Xia
In carica1818 a.C. –
1767 a.C.
PredecessoreXia Fa
SuccessoreShang Tang
Nome completoSi Gui
Nascita?
Morte?
PadreXia Fa
MadreConsorte di Fa

Xia Jie è il nome completo di Jie (T, JiéP, anche chiamato Dì Jié (帝桀S)), diciassettesimo ed ultimo re della dinastia Xia. Il suo nome personale era Lǚ Guǐ (履癸T).

Avrebbe regnato dal 1818 al 1767 a.C. Salì al trono nell'anno di Ren Chen (壬辰), secondo il Da Liu Ren (calendario astrologico)[1][2], e stabilì la sua capitale a Zhenxun (斟 鄩) (oggi Gongyi). Non era un cattivo leader, fino a quando conobbe Moxi (末 喜), che divenne la sua concubina (lui aveva già due mogli). Da quel momento, egli non prestò più attenzione agli affari di stato, pensando soltanto al divertimento più sfrenato e trattando il suo popolo con estrema crudeltà[3].

Moxi affermava di aver corrotto il re grazie alle sue abilità sessuali. Secondo la leggenda, lei stessa avrebbe fatto costruire un lago pieno di vino, in cui si svolgevano orge sfrenate, un giorno ordinò a tremila uomini di berlo completamente. Quando tutti annegarono ella rise divertita[4][5] Questo evento venne ricordato sull'Han shi waizhuan di Han Ying.[5][6]

A causa di questi eccessi e del malgoverno, il declino della dinastia Xia si concretizzò rapidamente.

Jie aveva fatto imprigionare ingiustamente Shang Tang, un suo vassallo, che poi aveva liberato. Ma Tang tenne a mente l'ingiustizia subita. Qualche anno dopo, dopo essersi rafforzato ed aver ampliato il suo feudo, attaccò Jie e, nel 31º anno del regno di Jie[1][2], lo sconfisse nella battaglia di Mingtiao (鳴條之戰). Jie fuggì ma fu inseguito e catturato dal generale Wuzi (戊子)[1][2]. Venne imprigionato, in seguito liberato e morì di malattia in esilio. Questo segnò la fine della dinastia Xia dopo un mezzo millennio di dominio, Shang Tang divenne il nuovo re dando inizio alla dinastia Shang che avrebbe guidato la Cina per quasi 600 anni.

  1. ^ a b c Annali del bambù capitolo su Xia Jie sotto il nome di Gui (癸).
  2. ^ a b c Virginia.edu. "Virginia.edu contenente gli Annali del Bambùl." Xia chapter. Consultato il 2010-10-03.
  3. ^ 王恆偉. (2005) (2006) 中國歷史講堂 #1 遠古至春秋. 中華書局. ISBN 962-8885-24-3. p 27.
  4. ^ Lienü zhuan (列女傳) rotolo 7 capitolo Jie of Xia with Mo Xi
  5. ^ a b S.J Marshall. [2002] (2002) The Mandate of Heaven: Hidden History in the I Ching. Columbia university press. ISBN 0-231-12299-3, ISBN 978-0-231-12299-3. p 177-178.
  6. ^ Han shi waizhuan (韓詩外傳) rotolo 2.
  • Franke, Herbert en Rolf Trauzettel, Das chinesische Kaiserreich, Fischer Taschenbuch Verlag, Frankfurt a/d Main, 1968, ISBN 3-596-60019-7 (Fischer Weltgeschichte 19)
  • Franke, Otto, Geschichte des chinesischen Reiches. Eine Darstellung seiner Entstehung, seines Wesens und seiner Entwicklung bis zur neuesten Zeit, Walter de Gruyter: Berlin 2001, Band 1 Das Altertum und das Werden des konfuzianistischen Staates, ISBN 3-11-017034-5, p. 87 ff.
  • Shiji Se-ma Ts'ien, Les Mémoires historiques, Note di Édouard Chavannes, Paris: Librairie d'Amérique et d'Orient Adrien Maisonneuve, 1967.
  • Shujing (The Shû King, Shih King and Hsiâo King, Sacred Books of the East, Vol. 3, The Shû King or Book of Historical Documents, Part IV: The Books of Shang, Book I. The Speech of Thang.: [1] testo integrale.
  • Annali di bambù tradotti da Édouard Biot (Tchou-chou-ki-nien, Annales sur bambou). Dynastie de Hia. :[2] testo integrale.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Cina: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Cina