Via Anagnina
Via Anagnina | |
---|---|
Urbanizzazione per servizi Tor di Mezzavia | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Città | Roma |
Circoscrizione | municipio VII |
Informazioni generali | |
Tipo | strada urbana |
Costruzione | 1933 |
Mappa | |
La via Anagnina è una strada romana che, in parte, corrisponde all'antica via Latina. Il nome deriva dall'antico collegamento che la strada forniva con la città di Anagni.
Percorso
[modifica | modifica wikitesto]Tratto urbano
[modifica | modifica wikitesto]La via Anagnina va da via Tuscolana (all'altezza dell'uscita 22 del G.R.A.) ai confini del Comune di Roma, oltre il quale entra nel Comune di Grottaferrata.
Tratto extraurbano
[modifica | modifica wikitesto]Fuori dal Comune di Roma, la strada è denominata Strada provinciale 511 Anagnina e termina a Grottaferrata.
In comune di Grottaferrata, al decimo miglio di quella che era un tempo la Via Latina, è stata scavata la piccola catacomba Ad Decimum, usata fra il III e il IV secolo. La piccola dimensione e la modestia dei reperti fa pensare che fosse utilizzata da liberti e lavoratori addetti alle ville della zona.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La via fu istituita nel 1933. Dal 1972, con la Delibera 3246 del 30/05/1972, fu inclusa nel Municipio X.
Dopo la guerra si insediarono lungo l'Anagnina numerose aziende manifatturiere di dimensioni piccole e medie, ma anche uno tra i giganti dell'industria romana, la FATME ("Fabbrica Apparecchiature Telefoniche e Materiale Elettrico"), trasferitasi qui dalla via Appia nel 1960, grazie anche all'intervento della Cassa per il Mezzogiorno. L'azienda fu una delle roccaforti della classe operaia della città, giungendo a occupare oltre 4 000 addetti[1], finché, cambiati i tempi, le tecnologie e le produzioni, negli anni novanta fu definitivamente acquisita dalla Ericsson, che vi ha stabilito la sede italiana[2].
Emergenze storico-archeologiche
[modifica | modifica wikitesto]L'antica via Latina serviva, in epoca romana, un territorio molto antropizzato: ville e aziende agricole hanno quindi lasciato tracce che vengono periodicamente alla luce, man mano che la zona viene urbanizzata e si eseguono indagini archeologiche di tutela. Nel febbraio 2011, ad esempio, sono state ritrovate in una vasca 6 sculture di epoca severiana[3], presumibilmente pertinenti al mausoleo familiare di una villa.
Edifici rilevanti
[modifica | modifica wikitesto]Nel comprensorio subito fuori del Raccordo Anulare, tra la via Tuscolana e l'Anagnina (Torre di Mezzavia), sono state edificate rilevanti cubature destinate a servizi: dal 2004 è attivo uno dei primi grandi centri commerciali romani (24000 m² su 2 livelli, 56 negozi, oltre 4 milioni di visitatori all'anno, circa 1 200 posti auto)[4]. Nell'area sono inoltre presenti altri punti vendita di multinazionali come Euronics e IKEA.
Collegamenti
[modifica | modifica wikitesto]Principale nodo del trasporto pubblico al servizio della zona è la stazione Anagnina della linea A della metropolitana: capolinea sud-est della linea, è anche capolinea di diverse linee di bus, nonché stazione di scambio per le direttrici sud-est delle autolinee extraurbane COTRAL.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ In una città terziaria per storia e per funzioni come Roma, la FATME fu, per una ventina d'anni, uno dei luoghi canonici della tradizione operaia romana. Si veda qui Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive. il ricordo di uno degli operai.
- ^ Scheda Ericsson della Ericsson-FATME
- ^ Si veda la notizia su La repubblica dell'8 febbraio 2011 e Corriere della Sera del 9 febbraio 2011.
- ^ Fonte, Scheda del centro commerciale Archiviato il 22 novembre 2012 in Internet Archive.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Comitato di quartiere Tor di Mezzavia Archiviato il 9 luglio 2014 in Internet Archive. Scheda archeologica locale e altre notizie.