Vastedda della Valle del Belice
Vastedda della Valle del Belice | |
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Origini | |
Luogo d'origine | Italia |
Regione | Sicilia |
Zona di produzione | Valle del Belice |
Dettagli | |
Categoria | formaggio |
Riconoscimento | D.O.P. |
Settore | Formaggi |
Consorzio di tutela | Consorzio di Tutela della Vastedda della valle del Belìce DOP |
La Vastedda della Valle del Belice è un formaggio italiano a denominazione di origine protetta, di latte di pecora a pasta filata, ottenuto con latte ovino intero, crudo, ad acidità naturale di fermentazione, di pecore di razza Valle del Belice e suoi incroci. Va consumato fresco (dopo almeno tre giorni dalla produzione). Viene prodotto tipicamente nella stagione estiva.[1] "Se non l’unico, la Vastedda valle del Belìce DOP è uno dei pochissimi formaggi ovini a pasta filata"[2].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Le prime notizie di questo particolare formaggio si hanno dalla metà del XV secolo. In un documento d'archivio del 1497 il viceré di Sicilia cita tra gli altri formaggi del Belìce la "vastedda"[3].
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Si ottiene dal latte ovino intero, ad acidità naturale di fermentazione, di una particolare razza, la pecora Valle del Belìce, un incrocio tra la Comisana, la Pinzirita e la Sarda, allevata in quella zona. Formaggio che un tempo era tipicamente estivo, oggi si produce tutto l'anno.
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]Il nome deriva dal dialetto “vasta” cioè guasta, andata a male. L'idea fu infatti quella di rilavorare i pecorini gonfi per il caldo estivo, facendoli filare con acqua bollente e producendo questo formaggio a forma ovoidale da consumare preferibilmente fresco.
L'aspetto tipico è la sua forma, simile a quella di una focaccina, comunque ovoidale schiacciata. Tale forma in Sicilia è detta vastedda e dà il nome anche a una tipica forma di pane siciliano.
Le dimensioni del diametro del piatto sono comprese tra i 15 e i 17 cm e l'altezza dello scalzo tra i 3 e i 4 cm. Date queste dimensioni il suo peso è compreso tra 500 e 700 gr. La superficie si presenta priva di crosta liscia e di colore bianco avorio. La pasta di colore bianco, liscia e non granulosa talvolta presenta accenni di striature dovute alla filatura artigianale. Vi sono a volte scarse tracce di occhiatura, non vi è alcuna trasudazione.
Caratteristiche organolettiche
[modifica | modifica wikitesto]Il sapore è quello caratteristico del latte fresco di pecora: fresco gradevole e lievemente acidulo. La percentuale di grasso non deve essere inferiore al 35% sulla sostanza secca ed al 18% sul prodotto fresco, la percentuale di cloruro di sodio (sale) non deve superare il 5 % sulla sostanza secca ed al 2,7 % sul fresco[4].
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Zona di produzione
[modifica | modifica wikitesto]La produzione è ammessa dal disciplinare[5] solo in 17 comuni della Valle del Belice:
Nove della provincia di Trapani:
- Calatafimi Segesta
- Campobello di Mazara
- Castelvetrano
- Gibellina
- Partanna
- Poggioreale
- Salaparuta
- Salemi
- Santa Ninfa
- Vita
Sei della provincia di Agrigento:
Due della provincia di Palermo:
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Vedi pag. 126 di AA.VV., L'Italia dei formaggi, Touring Editore, 2002 Milano. ISBN 88-365-2727-2
- ^ La Vastedda della Valle del Belìce DOP, unico formaggio ovino a pasta filata - Siciliana d'origine, Genuina per tradizione, su www.consorziovastedda.it. URL consultato il 24 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2022).
- ^ Vastedda della Valle del Belìce, sapore di una antica tradizione, su StayFood. URL consultato il 14 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2018).
- ^ Vastedda della Valle del Belìce DOP, su formaggio.it. URL consultato il 14 maggio 2018.
- ^ Disciplinare Vastedda DOP (PDF), su consorziovastedda.it. URL consultato il 30 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 27 giugno 2011).
- ^ Per il comune di Bisacquino è ammessa la produzione solo limitatamente alla frazione denominata San Biagi
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- I formaggi storici di nicchia in Sicilia: aspetti produttivi e di mercato Coreras 2007 ISBN 978-88-95376-17-2
- AA.VV., L'Italia dei formaggi, Touring Editore, 2002 Milano. ISBN 88-365-2727-2
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Pecorino
- Valle del Belice
- Belicino (PAT)
- Caciotta degli Elimi (PAT)
- Canestrato (PAT)
- Maiorchino (PAT)
- Pecorino rosso (PAT)
- Pecorino Siciliano (DOP)
- Piacentino ennese (DOP)
- Piddiato (PAT)
- Primosale (PAT)
- Secondo sale (PAT)
- Tuma (PAT)
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene il testo completo del disciplinare di produzione di questo formaggio
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su disciplinare di produzione di questo formaggio
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale del consorzio per la tutela del formaggio Vastedda della Valle del Belice, su consorziovastedda.it. URL consultato l'8 giugno 2007 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007).
- Disciplinare Vastedda DOP (PDF), su consorziovastedda.it. URL consultato il 9 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2022).
- scheda su formaggio.it, su formaggio.it.