Tripi
Tripi comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sicilia |
Città metropolitana | Messina |
Amministrazione | |
Sindaco | Michele Lemmo (lista civica Prima il territorio) dal 10-6-2018 |
Territorio | |
Coordinate | 38°02′54.93″N 15°05′54.92″E |
Altitudine | 450 m s.l.m. |
Superficie | 54,67[1] km² |
Abitanti | 734[2] (30-6-2022) |
Densità | 13,43 ab./km² |
Frazioni | Campogrande, Casale, San Cono |
Comuni confinanti | Basicò, Falcone, Francavilla di Sicilia, Furnari, Mazzarrà Sant'Andrea, Montalbano Elicona, Novara di Sicilia |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 98060 |
Prefisso | 0941 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 083100 |
Cod. catastale | L431 |
Targa | ME |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[3] |
Cl. climatica | zona C, 1 396 GG[4] |
Nome abitanti | tripensi |
Patrono | san Vincenzo martire |
Giorno festivo | prima domenica di settembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Tripi all'interno della città metropolitana di Messina | |
Sito istituzionale | |
Tripi è un comune italiano di 734 abitanti[2] della città metropolitana di Messina in Sicilia.
Nel territorio comunale si trovano i resti dell'antica città di Abaceno (Abakainon).
Storia
[modifica | modifica wikitesto]In merito all’origine di Tripi, lo storico Maurolico asserisce che "una volta si chiamava Tripium o Steropium da uno dei fabbri di Vulcano chiamato Sterope".
Di questo nuovo abitato non si hanno notizie fino al 1300 quando, sotto il regno di Pietro I di Sicilia, Tripi fu concesso in feudo all'ammiraglio Ruggiero di Lauria, che ne divenne signore. Successivamente costui, poiché fu privato dei suoi possedimenti, cedette il paese a Ruggero di Brindisi, cavaliere templare. Intorno al 1340, il paese fu soggetto a Matteo Palazzi che, costretto a lasciare la Sicilia, divenne possesso di Giovanni Infante. Poco tempo dopo, Matteo Palazzi fu richiamato in patria, e si rimpadronì dei suoi possedimenti.
Nel frattempo era giunto a Messina Luigi d'Angiò, principe di Napoli, che, morto Palazzi, affidò i possedimenti di Tripi e di altri paesi a Niccolò Cesaro, come ricompensa per alcuni favori.
Nel 1392 Raimondo Guglielmo Montecateno chiese in dono ai Martiri, della casa d'Aragona, il paese, ma non avendo egli ottemperato ai suoi doveri, perse il possedimento, che fu concesso nel 1408 a Luigi d'Aragona, in qualità di feudatario.
Tripi successivamente passò dagli Aragona ai de Villaragut o di Villaraut, infatti nel 1438 divenne proprietà di Giovanni di Villaraut, pretore di Palermo, e nel 1470 di suo figlio Ludovico. In seguito si avvicendarono Federico Ventimiglia, Stefano Gaetani e suo figlio Pietro, che, nel 1570, vendette il paese a Giacomo Antonio e Porto Sarniniali. Nel 1600 Tripi è di proprietà dei Marino, duchi di Gualtieri, che, in seguito alla contrazione di alcuni matrimoni, lo cedettero a Giovanni Grifeo e Maniaci, principe di Partanna, successivamente nel 1760, passò a Ludovico Paratore, principe di Patti e signore di Oliveri. Il paese esportava vino, olio e seta, nel 1813 fu fondato anche un peculio frumentario che, nel 1839 fu mutato in monte agrario per frumento.
Il resto è storia moderna. Il paese ha subìto nel tempo una lenta ed incessante migrazione.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone del comune di Tripi sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 22 giugno 2005.[5]
«Di argento, al castello di rosso, mattonato di nero, merlato alla ghibellina, le due torri ognuna di tre, il fastigio di cinque, il castello chiuso di nero, finestrato di tre finestrelle tonde, di nero, una sormontante la porta, due nelle torri, il castello fondato sulla collina trapezoidale, di verde, fondata in punta; il tutto con la bordatura di azzurro, caricata da otto bisanti d'oro, quattro negli angoli, due centrali, in capo e in punta, due a mezza altezza a destra e a sinistra. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di bianco con la bordatura di azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa di San Vincenzo Diacono Martire, chiesa madre
- Chiesa di Santa Maria del Rosario
- Chiesa della Santissima Trinità
- Chiesa di San Biagio Vescovo
- Chiesa dell'Annunciata
- Chiesa di San Gaetano da Thiene
- Ex convento dell'Ordine carmelitano
Siti archeologici
[modifica | modifica wikitesto]- Abaceno o Abacano (in latino: Abacaena o Abacaenum, in greco antico: Ἀβάκαινον? o: Ἀβάκαινα?) Un'antica città della Magna Grecia
- Ruderi del Castello normanno, con ancora riconoscibile il mastio rettangolare, posto sulla sommità della collina inaccessibile per tre lati, che domina il Paese. Se ne hanno notizie fin dal 1061.
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Strade
[modifica | modifica wikitesto]Tripi si estende lungo la per quasi 18 km.
Il territorio comunale è attraversato, inoltre, anche da altre direttrici stradali provinciali:
- , collega il Comune di Furnari
- , collega il Comune di Furnari
- Strada Provinciale 112bis
- Strada Provinciale 112ter
- , collega la frazione di San Cono
- , collega la frazione di San Cono
Il Comune di Tripi non è raggiungibile direttamente tramite autostrada, il casello autostradale più vicino è quello di Falcone , Messina-Palermo.
Ferrovie
[modifica | modifica wikitesto]Tripi è servita dalla ferrovia Palermo-Messina.
La stazione ferroviaria è situata nella frazione "Vigliatore", facente parte del comune di Terme Vigliatore. Presso la stazione è altresì disponibile il servizio di autotrasporto Uber prenotabile tramite App.
Mobilità urbana
[modifica | modifica wikitesto]I trasporti interurbani di Tripi vengono svolti con autoservizi di linea gestiti da AST.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[6]
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Frazioni
[modifica | modifica wikitesto]- Campogrande, Casale, San Cono
Sport
[modifica | modifica wikitesto]La squadra di calcio locale è la Polisportiva Tripi gioca nel campionato di Terza Categoria della delegazione di Barcellona Pozzo di Gotto.
La squadra di calcio a 5 locale invece è l'A.P.D. Tripi, società che disputa il campionato di Serie D siciliano della delegazione sempre di Barcellona Pozzo di Gotto.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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11 novembre 1988 | 22 maggio 1990 | Antonino Lemmo | Democrazia Cristiana | Sindaco | [7] |
22 maggio 1990 | 2 dicembre 1993 | Antonino Lemmo | Democrazia Cristiana | Sindaco | [7] |
2 dicembre 1993 | 14 febbraio 1994 | Giovanni Ciraolo | Comm. regionale | [7] | |
14 febbraio 1994 | 25 maggio 1998 | Giuseppe Aveni | Democrazia Cristiana | Sindaco | [7] |
25 maggio 1998 | 27 maggio 2003 | Giuseppe Aveni | lista civica | Sindaco | [7] |
27 maggio 2003 | 17 giugno 2008 | Carmelo Giuseppe Sottile | lista civica | Sindaco | [7] |
17 giugno 2008 | 21 aprile 2009 | Carmelo Giuseppe Sottile | lista civica | Sindaco | [7] |
30 ottobre 2008 | 7 novembre 2009 | Nicolò La Barbera | Comm. straordinario | [7] | |
21 aprile 2009 | 8 luglio 2013 | Giuseppe Aveni | lista civica | Sindaco | [7] |
11 giugno 2013 | 10 giugno 2018 | Giuseppe Aveni | Sindaco | [7] | |
10 giugno 2018 | in carica | Michele Lemmo | lista civica | Sindaco | [7] |
Altre informazioni amministrative
[modifica | modifica wikitesto]Il comune di Tripi fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali: regione agraria n.9 (Colline litoranee di Milazzo)[8].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dati Istat 2011, su istat.it. URL consultato il 22 maggio 2014.
- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Tripi (Messina) D.P.R. 22.06.2005 concessione di stemma e gonfalone, su Governo Italiano, Ufficio Onorificenze e Araldica, 2005. URL consultato il 21 gennaio 2021.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ a b c d e f g h i j k http://amministratori.interno.it/
- ^ GURS Parte I n. 43 del 2008, su gurs.regione.sicilia.it. URL consultato il 22 maggio 2014.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tripi Abakainon
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito del comune [collegamento interrotto], su comune.tripi.me.