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Trattato di Wallingford

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Trattato di Wallingford
Le rovine del castello di Wallingford dove fu decisa la tregua
Tipotrattato pace
ContestoAnarchia
FirmaNovembre 1153
LuogoCastello di Wallingford, Westminster, Winchester
Firmatari Stefano d'Inghilterra
Enrico II d'Inghilterra
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Il trattato di Wallingford (anche conosciuto come trattato di Winchester oppure trattato di Westminster), è stato un accordo raggiunto in Inghilterra nell'estate del 1153. Ha concluso la guerra civile conosciuta come l'Anarchia (1135-54), causata dalla disputa tra l'imperatrice Matilde e suo cugino re Stefano d'Inghilterra riguardo alla successione al trono inglese. Il trattato di Wallingford permise a Stefano di mantenere la corona fino alla sua morte (che giunse nell'ottobre del 1154), ma al contempo lo forzò a riconoscere Enrico d'Anjou (anche conosciuto come Enrico FitzEmpress), figlio di Matilde, come suo successore.

Preludio al trattato

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Nel 1153 la guerra impervia da quasi 15 anni in combattimenti armati, in cui nessuna delle due parti è mai riuscita a conquistare la vittoria. Questo lungo periodo è stato caratterizzato da un crollo di legge e ordine e permise ai baroni di riacquistare ancora più potere nel nord dell'Inghilterra e nell'Anglia orientale, con evidenti barbarie nelle regioni dei combattimenti. All'inizio degli anni 1150 i baroni e la Chiesa erano più che desiderosi di concludere una pace duratura.

Re Stefano, in ogni caso, bersagliò Brien FitzCount, sostenitore di Matilda, al castello di Wallingford costruendo dei controcastelli vicino a Wallingford. Enrico lanciò attacchi verso quei controcastelli e una battaglia tra le forze era immaginata. William d'Aubigny, I conte di Arundel, riuscì a persuadere gli altri della futilità di altri combattimenti. Una tregua temporanea fu raggiunta a Wallingford sulle rive del Tamigi, ma Eustachio, il figlio di Stefano, si oppose a un eventuale accordo. In seguito all'improvvisa morte del figlio del re nell'agosto del 1153, sembra che un accordo più formale fu scritto a Winchester nel novembre 1153, siglato in seguito a Westminster.

Tuttavia i combattimenti continuano in seguito a Wallingford. Stefano perde le città di Oxford e Stamford, conquistate da Enrico, mentre era occupato a combattere Hugh Bigod nell'est dell'Inghilterra. Il castello di Nottingham, tuttavia, resistette a un assalto degli Angioini.[1] Nel frattempo, Enrico di Blois, fratello di Stefano, e l'arcivescovo di Canterbury Teobaldo si unirono nello scopo di procurare al regno una pace permanente tra le due parti, facendo pressioni su Stefano affinché accettasse l'accordo.[2] Le armate di Stefano ed Enrico Plantageneto si incontrarono ancora a Winchester, dove i due comandanti ratificarono i termini della pace permanente a novembre.[3]

Termini del trattato

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Stefano annunciò il trattato di Winchester nella cattedrale di Winchester: riconobbe Enrico Plantageneto (o FitzEmpress) come suo figlio adottivo e successore, in cambio Enrico avrebbe omaggiato il re. Le altre condizioni includevano:

  • Stefano promise di dare ascolto al consiglio di Enrico, ma mantenne tutte le prerogative reali;
  • L'ultimo figlio maschio rimanente al re, Guglielmo, avrebbe fatto omaggio a Enrico e rinunciato a ogni pretesa sul trono, in cambio le sue terre sarebbero state assicurate;
  • I castelli reali chiave sarebbero stati tenuti da Enrico tramite dei garanti, mentre Stefano avrebbe avuto accesso ai castelli di Enrico;
  • I numerosi mercenari stranieri sarebbero stati smobilizzati e mandati a casa.[4]

Stefano ed Enrico ratificarono il trattato con il bacio della pace nella cattedrale.[5] Enrico II ricompensò in seguito Wallingford per la sua assistenza nello sforzo bellico con lo statuto reale nel 1155.

  1. ^ Brandbury, p. 184.
  2. ^ King, pp. 279-280, Brandbury, p. 187.
  3. ^ King, p. 280.
  4. ^ King, pp. 280–283; Bradbury pp. 189–190; Barlow, pp. 187–188.
  5. ^ King, p. 281.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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