Vai al contenuto

Toninho Cerezo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Toninho Cerezo
Cerezo alla Roma nella stagione 1983-1984
NazionalitàBrasile (bandiera) Brasile
Altezza183 cm
Peso75 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex centrocampista)
Termine carriera1º gennaio 1999 - giocatore
Carriera
Giovanili
1971Atlético Mineiro
Squadre di club1
1972-1973Atlético Mineiro30 (0)
1973-1974Nacional-AM28 (2)
1974-1983Atlético Mineiro115 (6)
1983-1986Roma70 (13)
1986-1992Sampdoria145 (14)[1]
1992-1993San Paolo16 (1)
1994Cruzeiro79 (6)
1995-1996San Paolo8 (0)
1996-1997América-MG9 (2)
1997-1998Atlético Mineiro? (?)
Nazionale
1977-1985Brasile (bandiera) Brasile57 (5)
Carriera da allenatore
1999Atlético Mineiro
1999Vitória
2000-2005Kashima Antlers
2005Atlético Mineiro
2006Guarani
2007Al-Hilal
2008-2009Al-Shabab
2009-2010Al-Ain
2010Sport Recife
2011-2012Vitória
2013-2015Kashima Antlers
Palmarès
 Mondiali di calcio
BronzoArgentina 1978
 Copa América
BronzoCopa América 1979
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 27 ottobre 2015

Antônio Carlos Cerezo, meglio conosciuto come Toninho Cerezo[2] (Belo Horizonte, 21 aprile 1955), è un allenatore di calcio ed ex calciatore brasiliano, di ruolo centrocampista.

Ha giocato come centrocampista difensivo nell'Atlético Mineiro, nella Roma, nella Sampdoria, nel São Paulo Futebol Clube e nella Nazionale di calcio brasiliana. Nel 1998, ritiratosi dal calcio giocato, è tornato in Brasile divenendo tecnico dell'Atlético Mineiro.

È nato a Belo Horizonte da Antônio Cerezo, ovvero il clown circense e sassofonista Moleza, noto anche in televisione, e da Helena Robattini, attrice appartenente a una famiglia circense di origine italiana. Risiedevano nel barrio Esplanada. Il piccolo Toninho, soprattutto in occasione di compleanni e matrimoni che il padre era chiamato ad allietare, era solito esibirsi con lui come clown Dureza, facendo da contraltare a Moleza. Suo padre, colpito da infarto, è morto nel 1963 e sua madre, lavorando in teatro, ha dovuto mettere il figlio in orfanotrofio.

Sì è messo in luce giocando nella squadra giovanile del Ferroviário, del barrio Horto, ed è stato scelto dall'osservatore dell'Atlético Mineiro Zé das Camisas[3].

Dal matrimonio con Rosa Helena Medeiros sono nati i figli Rodrigo e Leandro e, a Roma, le gemelle Luana e Lorena. Il matrimonio si è concluso nel 1993. Il secondogenito Leandro è poi diventato Lea T, celebre modella trans.

Caratteristiche tecniche

[modifica | modifica wikitesto]

Era un centrocampista dotato di ottima tecnica, personalità, intelligenza tattica e ottimi mezzi tecnici e atletici.[4][5][6] Abile nel controllare la palla, sapeva impostare il gioco, recuperare palloni e andare in rete anche segnando bei goal.[5][6] Nonostante un fisico filiforme era forte nei contrasti.[6]

Soprannominato "Tira e molla"[7], ha vestito le maglie di Atlético Mineiro (Brasile), Nacional (Brasile, in prestito), ancora Atlético Mineiro (Brasile), Roma, Sampdoria, San Paolo (Brasile), Cruzeiro (Brasile), Lousano Paulista (Brasile), ancora San Paolo (Brasile), América (Brasile) e nuovamente Atlético Mineiro (Brasile). In Brasile vinse la Bola de Ouro nel 1977 e la Bola de Prata nel 1976 e nel 1980.

Da destra: Cerezo alla Roma nella stagione 1983-1984, con l'allenatore Liedholm e il connazionale Falcão.

Arrivò in Italia nel 1983 e vi rimase per nove stagioni, fino al 1992. Dapprima fu ingaggiato dalla Roma, con cui giocò tre campionati vincendo due Coppe Italia (1984 e 1986), mentre sempre nell'84 raggiunse la finale di Coppa dei Campioni persa ai rigori contro il Liverpool. In sole tre stagioni in maglia giallorossa riuscì a diventare un beniamino della tifoseria. Il 2 marzo 1986, in occasione di una gara di campionato contro l'Inter, fu autore di un curioso episodio, sbagliando due rigori nella stessa partita[8].

Particolare curiosità desta la storia legata alla conquista della Coppa Italia 1986. Dopo il terzo anno di militanza nei giallorossi, Cerezo, essendo ormai in rotta con la società, per lo sconforto dei suoi tifosi (essendo Cerezo amatissimo dal pubblico romanista) si apprestava a cambiare casacca per approdare al Milan[9]; parallelamente si apprestava a partecipare agli ormai prossimi Mondiali 1986 in Messico, ma un infortunio muscolare occorsogli nel mese di maggio, a ridosso dell'inizio della manifestazione iridata, ne compromise irrimediabilmente la presenza[7]: il CT verdeoro Santana optò infatti per la sostituzione di Cerezo con altro calciatore, malgrado Cerezo avesse preso parte alla trasferta messicana coi verdeoro.

Libero di scegliere se restare in Messico da spettatore o ritornare verso casa, Cerezo optò per tornare a Roma e forzare i tempi per un suo recupero in vista della finale di ritorno della coppa nazionale tra Roma e Sampdoria, in programma per il 14 giugno 1986, visto anche che la società per la quale era ancora tesserato, a causa delle convocazioni mondiali, contava importanti defezioni (Boniek, Nela, Tancredi, Conti). Cerezo, benché non in perfette condizioni, entrò nel secondo tempo e siglò di testa il gol del raddoppio della Roma su cross di Impallomeni, contribuendo alla vittoria finale per 2-0[10].

Cerezo alla Sampdoria nel 1986, in marcatura sul fiorentino Díaz.

Nel 1986 passò dunque alla Sampdoria dove a dispetto dell'età non più giovanissima (aveva già 31 anni al momento del trasferimento, e molti erano scettici sul suo rendimento in quanto lo ritenevano sul viale del tramonto),[11] fu protagonista del miglior periodo, a tutt'oggi, della squadra genovese. In sei stagioni, sotto la guida tecnica di Vujadin Boškov, il brasiliano contribuì alla conquista di due Coppe Italia (1988 e 1989), della Coppa delle Coppe nel 1990 e soprattutto dello storico scudetto del 1991, anno in cui mise in bacheca anche la Supercoppa italiana; raggiunse inoltre in altre tre occasioni una finale europea, in Coppa delle Coppe nel 1989, in Supercoppa Europea nel 1990, e in Coppa dei Campioni nel 1992, uscendo sconfitto in due occasioni dal Barcellona e in un'occasione dal Milan.[12]

Il ritorno in patria
[modifica | modifica wikitesto]

Una volta tornato in patria, con il San Paolo vinse la Coppa Libertadores del 1993 nonché due Coppe Intercontinentali nel biennio 1992-93, venendo eletto miglior giocatore in quest'ultima edizione, nella quale siglò un gol ed un assist contro il Milan.[13]

Cerezo (a sinistra) in nazionale durante il campionato del mondo 1978, in contrasto sul peruviano Cubillas.

Cerezo ha disputato 57 incontri con la divisa verde-oro, segnando 5 reti. Ha giocato il Mondiale di calcio in Argentina nel 1978 e in Spagna nel 1982, ricoprendo in quest'ultima edizione il ruolo di titolare[7]. Nel 1986 non ha partecipato a causa di un infortunio.

Da allenatore ha gestito diversi club come l'Atlético Mineiro e il Vitória in Brasile, i Kashima Antlers in Giappone.

Il 6 marzo 2006 si siede sulla panchina del Guarani.[14] Il 15 aprile dopo la sconfitta nella Coppa del Brasile per 5-1 contro il Flamengo si dimette dall'incarico.[15] Il 5 febbraio 2007 va in Arabia Saudita alla guida dell'Al-Hilal.[16] Nel 2008 firma con gli emiri l'Al-Shabab. Vincendo il campionato. Il 28 ottobre 2009 rescinde il contratto a causa dei problemi finanziari del club.[17] Il 3 dicembre firma con un'altra squadra emira l'Al-Ain che si trova a cinque punti dalla capolista.[18] Viene eliminato dalla Etisalat Emirates Cup in semifinale dall'Ajman. Il 28 aprile 2010 non riuscendo ad ottenere la qualificazione ai ottavi di finale della Champions League asiatica viene esonerato.[19] Lasciando la squadra al 3º posto con 38 punti in campionato, dopo aver totalizzato 8 vittorie e 3 sconfitte in 11 partite.

Il 31 maggio dopo 4 anni, ritorna ad allenare in Brasile con lo Sport, formazione che milita nella seconda divisione brasiliana, che si trova dopo appena cinque partite al penultimo posto con 1 punto. Firma un contratto che lo lega con i Leão di Recife 2 anni.[20] L'11 agosto viene esonerato a causa dei pessimi risultati ottenuti.[21]

Il 10 novembre 2011 viene nominato ambasciatore e osservatore della Sampdoria per il mercato estero.[22] Il 4 dicembre dello stesso anno torna ad allenare il Vitória nella Série B brasiliana con l'obiettivo di riportare subito la squadra di Salvador in Série A.[23] Il 22 dicembre ha deciso di interrompere la collaborazione con la Sampdoria per pensare solo ad allenare l'Esporte Clube Vitória.[24] Tuttavia, il 5 aprile 2012 viene esonerato in seguito agli scarsi risultati ottenuti.[25]

L'8 gennaio 2013 ritorna alla guida del Kashima Antlers.[26] Vincendo subito la Coppa Suruga Bank.

Il 23 ottobre 2016 entra a far parte della Hall of Fame della Roma.[27]

Presenze e reti nei club

[modifica | modifica wikitesto]
Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1972 Brasile (bandiera) Atlético Mineiro M1/MG+A ?+3 ?+0 - - - CL 0 0 - - - 3+ 0+
1973 Brasile (bandiera) Nacional-AM PD/AM+A ?+20 ?+2 - - - - - - - - - 20+ 2+
1974 Brasile (bandiera) Atlético Mineiro M1/MG+A ?+5 ?+0 - - - - - - - - - 5+ 0+
1975 M1/MG+A ?+12 ?+0 - - - - - - - - - 12+ 0+
1976 M1/MG+A ?+19 ?+2 - - - - - - - - - 19 2+
1977 M1/MG+A ?+18 ?+0 - - - - - - TMG ? ? 18 0+
1978 M1/MG+A ?+0 ?+0 - - - CL 4 0 CCB ? ? 4+ 0+
1979 M1/MG+A ?+8 ?+1 - - - - - - - - - 8+ 1+
1980 M1/MG+A ?+19 ?+4 - - - - - - TMG ? ? 19+ 4+
1981 M1/MG+A ?+9 ?+3 - - - CL 7 0 TMG ? ? 9+ 3+
1982 M1/MG+A ?+3 ?+0 - - - - - - - - - 3+ 0+
1983 M1/MG+A ?+11 ?+2 - - - - - - - - - 11+ 2+
1983-1984 Italia (bandiera) Roma A 30 6 CI 11 6 CC 9 2 - - - 50 14
1984-1985 A 22 3 CI 3 1 CdC 5 1 - - - 30 5
1985-1986 A 18 4 CI 6 2 - - - - - - 24 6
Totale Roma 70 13 20 9 14 3 - - 104 25
1986-1987 Italia (bandiera) Sampdoria A 28+1[28] 3+0 CI 0 0 - - - - - - 29 3
1987-1988 A 28 3 CI 13 3 - - - - - - 41 6
1988-1989 A 29 2 CI 14 3 CdC 9 2 SI 0 0 52 7
1989-1990 A 21 2 CI 4 0 CdC 3 1 SI 1 0 29 3
1990-1991 A 12 3 CI 4 0 CdC 5 0 SU 0 0 21 3
1991-1992 A 27 1 CI 6 1 CC 10 1 SI 1 0 44 3
Totale Sampdoria 145+1 14 41 7 27 4 2 0 216 25
1992 Brasile (bandiera) San Paolo A1/SP+A ?+0 ?+0 - - - CL 0 0 CInt 1 0 1+ 0+
1993 A1/SP+A ?+13 ?+1 CB ? ? CL 1 0 RSA+CInt 2+1 0+0 17+ 1+
1994 Brasile (bandiera) Cruzeiro M1/MG+A 9+10 3+3 - - - CL 4 0 - - - 23 6
1995 Brasile (bandiera) San Paolo A1/SP+A ?+8 ?+0 CB ? ? SS ? ? - - - 8+ 0+
Totale San Paolo ?+21 ?+1 ? ? 1+ 0+ 4 0 26+ 1+
1996 Brasile (bandiera) América-MG M1/MG+B ? ? CB ? ? - - - - - - ? ?
1997 Brasile (bandiera) Atlético Mineiro M1/MG+A ?+0 ?+0 CB ? ? CC ? ? - - - ? ?
Totale Atlético Mineiro ?+107 ?+16 ? ? 11+ 0+ ? ? 118+ 16+
Totale Carriera 383+ 52+ 61+ 16+ 57+ 7+ 6+ 0+ 507+ 75+

Cronologia presenze e reti in nazionale

[modifica | modifica wikitesto]
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Brasile
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
9-3-1977 Rio de Janeiro Brasile Brasile (bandiera) 6 – 0 Colombia (bandiera) Colombia Qual. Mondiali 1978 -
13-3-1977 Asunción Paraguay Paraguay (bandiera) 0 – 1 Brasile (bandiera) Brasile Qual. Mondiali 1978 -
20-3-1977 Rio de Janeiro Brasile Brasile (bandiera) 1 – 1 Paraguay (bandiera) Paraguay Qual. Mondiali 1978 - Uscita al 62’ 62’
8-6-1977 Rio de Janeiro Brasile Brasile (bandiera) 0 – 0 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Amichevole -
12-6-1977 Rio de Janeiro Brasile Brasile (bandiera) 1 – 1 Germania Est (bandiera) Germania Est Amichevole -
19-6-1977 San Paolo Brasile Brasile (bandiera) 3 – 1 Polonia (bandiera) Polonia Amichevole -
23-6-1977 Rio de Janeiro Brasile Brasile (bandiera) 2 – 0 Scozia (bandiera) Scozia Amichevole 1
26-6-1977 Belo Horizonte Brasile Brasile (bandiera) 0 – 0 Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia Amichevole -
30-6-1977 Rio de Janeiro Brasile Brasile (bandiera) 2 – 2 Francia (bandiera) Francia Amichevole -
10-7-1977 Cali Brasile Brasile (bandiera) 1 – 0 Perù (bandiera) Perù Qual. Mondiali 1978 -
14-7-1977 Cali Brasile Brasile (bandiera) 8 – 0 Bolivia (bandiera) Bolivia Qual. Mondiali 1978 1
1-4-1978 Parigi Francia Francia (bandiera) 1 – 0 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
5-4-1978 Amburgo Germania Est Germania Est (bandiera) 1 – 0 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
19-4-1978 Londra Inghilterra Inghilterra (bandiera) 1 – 1 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole - Ammonizione
1-5-1978 Rio de Janeiro Brasile Brasile (bandiera) 3 – 0 Perù (bandiera) Perù Amichevole -
17-5-1978 Rio de Janeiro Brasile Brasile (bandiera) 2 – 0 Cecoslovacchia (bandiera) Cecoslovacchia Amichevole -
3-6-1978 Mar del Plata Brasile Brasile (bandiera) 1 – 1 Svezia (bandiera) Svezia Mondiali 1978 - 1º turno - Uscita al 80’ 80’
7-6-1978 Mar del Plata Spagna Spagna (bandiera) 0 – 0 Brasile (bandiera) Brasile Mondiali 1978 - 1º turno -
11-6-1978 Mar del Plata Brasile Brasile (bandiera) 1 – 0 Austria (bandiera) Austria Mondiali 1978 - 1º turno - Uscita al 71’ 71’
14-6-1978 Mendoza Brasile Brasile (bandiera) 3 – 0 Perù (bandiera) Perù Mondiali 1978 - 2º turno - Uscita al 76’ 76’
21-6-1978 Mendoza Brasile Brasile (bandiera) 3 – 1 Polonia (bandiera) Polonia Mondiali 1978 - 2º turno - Ammonizione al 53’ 53’ Uscita al 77’ 77’
24-6-1978 Buenos Aires Brasile Brasile (bandiera) 2 – 1 Italia (bandiera) Italia Mondiali 1978 - Finale 3º posto - Uscita al 64’ 64’
17-5-1979 Rio de Janeiro Brasile Brasile (bandiera) 6 – 0 Paraguay (bandiera) Paraguay Amichevole - Ingresso
31-5-1979 Rio de Janeiro Brasile Brasile (bandiera) 5 – 1 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole - Uscita
8-6-1980 Rio de Janeiro Brasile Brasile (bandiera) 2 – 0 Messico (bandiera) Messico Amichevole -
15-6-1980 Rio de Janeiro Brasile Brasile (bandiera) 1 – 2 Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica Amichevole -
24-6-1980 Belo Horizonte Brasile Brasile (bandiera) 2 – 1 Cile (bandiera) Cile Amichevole 1
25-9-1980 Asunción Paraguay Paraguay (bandiera) 1 – 2 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
30-10-1980 Goiânia Brasile Brasile (bandiera) 6 – 0 Paraguay (bandiera) Paraguay Amichevole -
21-12-1980 Cuiabá Brasile Brasile (bandiera) 2 – 0 Svizzera (bandiera) Svizzera Amichevole -
4-1-1981 Montevideo Argentina Argentina (bandiera) 1 – 1 Brasile (bandiera) Brasile Mundialito -
7-1-1981 Montevideo Germania Ovest Germania Ovest (bandiera) 1 – 4 Brasile (bandiera) Brasile Mundialito 1
10-1-1981 Montevideo Uruguay Uruguay (bandiera) 2 – 1 Brasile (bandiera) Brasile Mundialito -
1-2-1981 Bogotà Colombia Colombia (bandiera) 1 – 1 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
8-2-1981 Caracas Venezuela Venezuela (bandiera) 0 – 1 Brasile (bandiera) Brasile Qual. Mondiali 1982 -
14-2-1981 Quito Ecuador Ecuador (bandiera) 0 – 6 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole - Uscita
22-2-1981 La Paz Bolivia Bolivia (bandiera) 1 – 2 Brasile (bandiera) Brasile Qual. Mondiali 1982 -  63’
12-5-1981 Londra Inghilterra Inghilterra (bandiera) 0 – 1 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
15-5-1981 Parigi Francia Francia (bandiera) 1 – 3 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
19-5-1981 Stoccarda Germania Est Germania Est (bandiera) 1 – 2 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole 1
8-7-1981 Salvador Brasile Brasile (bandiera) 1 – 0 Spagna (bandiera) Spagna Amichevole -
26-8-1981 Santiago del Cile Cile Cile (bandiera) 0 – 0 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
28-10-1981 Porto Alegre Brasile Brasile (bandiera) 3 – 0 Bulgaria (bandiera) Bulgaria Amichevole - Uscita
26-1-1982 Natal Brasile Brasile (bandiera) 3 – 1 Germania Est (bandiera) Germania Est Amichevole -
3-3-1982 San Paolo Brasile Brasile (bandiera) 1 – 1 Cecoslovacchia (bandiera) Cecoslovacchia Amichevole - Uscita al 18’ 18’
5-5-1982 São Luís Brasile Brasile (bandiera) 3 – 1 Portogallo (bandiera) Portogallo Amichevole - Ingresso al 80’ 80’
19-5-1982 Recife Brasile Brasile (bandiera) 1 – 1 Svizzera (bandiera) Svizzera Amichevole - Ingresso al 63’ 63’
27-5-1982 Uberlândia Brasile Brasile (bandiera) 7 – 0 Irlanda (bandiera) Irlanda Amichevole - Ingresso al 60’ 60’
18-6-1982 Siviglia Brasile Brasile (bandiera) 4 – 1 Scozia (bandiera) Scozia Mondiali 1982 - 1º turno -
23-6-1982 Siviglia Brasile Brasile (bandiera) 4 – 0 Nuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda Mondiali 1982 - 1º turno -
2-7-1982 Barcellona Argentina Argentina (bandiera) 1 – 3 Brasile (bandiera) Brasile Mondiali 1982 - 2º turno -
5-7-1982 Barcellona Italia Italia (bandiera) 3 – 2 Brasile (bandiera) Brasile Mondiali 1982 - 2º turno -
2-6-1985 Santa Cruz de la Sierra Bolivia Bolivia (bandiera) 0 – 2 Brasile (bandiera) Brasile Qual. Mondiali 1986 -
8-6-1985 Porto Alegre Brasile Brasile (bandiera) 3 – 1 Cile (bandiera) Cile Amichevole -
16-6-1985 Asunción Paraguay Paraguay (bandiera) 0 – 2 Brasile (bandiera) Brasile Qual. Mondiali 1986 -
23-6-1985 Rio de Janeiro Brasile Brasile (bandiera) 1 – 1 Paraguay (bandiera) Paraguay Qual. Mondiali 1986 -
30-6-1985 San Paolo Brasile Brasile (bandiera) 1 – 1 Bolivia (bandiera) Bolivia Qual. Mondiali 1986 -
Totale Presenze 57 Reti 5
Competizioni statali
[modifica | modifica wikitesto]
Nacional: 1974
Atlético Mineiro: 1976, 1978, 1979, 1980, 1981, 1982, 1983
San Paolo: 1992
Competizioni nazionali
[modifica | modifica wikitesto]
Roma: 1983-1984, 1985-1986
Sampdoria: 1987-1988, 1988-1989
Sampdoria: 1990-1991
Sampdoria: 1991
Competizioni internazionali
[modifica | modifica wikitesto]
Sampdoria: 1989-1990
San Paolo: 1992, 1993
San Paolo: 1993
San Paolo: 1993
San Paolo: 1993
1977, 1980
1976, 1977, 1980
1993[29]
  • Inserito nella Hall of fame della Roma
2016[30]

Competizioni nazionali

[modifica | modifica wikitesto]
Kashima Antlers: 2000, 2002
Kashima Antlers: 2000
Kashima Antlers: 2000, 2001
Al-Shabab: 2008

Competizioni internazionali

[modifica | modifica wikitesto]
Kashima Antlers: 2013
  1. ^ 146 (14) se si considera lo spareggio per l'accesso alla Coppa UEFA 1987-1988 disputato il 23 maggio 1987 contro il Milan
  2. ^ L. Spadanuda, CEREZO, Antonio Carlos (Toninho) su Enciclopedia dello Sport, su treccani.it, 2002. URL consultato il 21 maggio 2018.
  3. ^ G. Dell'Arti, CEREZO Toninho (Antonio Carlos), su cinquantamila.corriere.it. URL consultato il 21 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2018).
  4. ^ CEREZO, Antonio Carlos (Toninho) in "Enciclopedia dello Sport", su treccani.it. URL consultato il 24 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2018).
  5. ^ a b Cerezo, su asroma.com, 6 agosto 2020. URL consultato il 25 agosto 2020.
  6. ^ a b c Cerezo, i 60 anni di "Tira e molla", su gazzetta.it. URL consultato il 24 novembre 2019.
  7. ^ a b c D. Mariottini, Cerezo, i 60 anni di "Tira e molla", in Gazzetta.it, 21 aprile 2015. URL consultato il 21 maggio 2018.
  8. ^ 2 MARZO 1986 - 30 anni fa Cerezo falliva due rigori in Roma-Inter ma la Curva iniziò a incoraggiarlo, su laroma24.it. URL consultato il 21 maggio 2018.
  9. ^ F. Bocca, Da Sibilia al contratto di Cerezo I retroscena del calcio, in la Repubblica, 24 novembre 2011. URL consultato il 21 maggio 2018.
  10. ^ Coppa Italia 1985/1986 » Finale » Roma - Sampdoria 2:0, su calcio.com. URL consultato il 21 maggio 2018.
  11. ^ Cerezo compie 65 anni: "Sono solo soletto in Brasile, povero nonno Toninho...", su telenord.it. URL consultato il 25 agosto 2020.
  12. ^ 70 pezzi di 70 anni di Samp, su ultimouomo.com, 12 agosto 2016. URL consultato il 24 novembre 2019.
  13. ^ Carlo F. Chiesa, Regine del mondo - La storia della Coppa Intercontinentale, in Calcio 2000, n. 27, febbraio 1999, p. 75.
  14. ^ (PT) Toninho Cerezo é o novo técnico do Guarani, su mercadofutebol.com, 9 marzo 2006.
  15. ^ (PT) Técnico Toninho Cerezo deixa o comando do Guarani, su www1.folha.uol.com.br, 15 aprile 2006.
  16. ^ Toninho Cerezo nuovo allenatore dell'Al-Hilal, su m.tuttomercatoweb.com, 5 febbraio 2007.
  17. ^ (PT) Toninho Cerezo rescinde contrato com Al Shabab, su m.virgula.uol.com.br, 28 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2016).
  18. ^ (PT) Toninho Cerezo: Novo técnico do Al-Ain, su mercadofutebol.com, 3 dicembre 2009.
  19. ^ Gli emiri licenziano Cerezo due volte in quattro mesi, su m.ilsecoloxix.it, 28 aprile 2010.
  20. ^ Sport, Toninho Cerezo nuovo trainer, su tuttomercatoweb.com, 31 maggio 2010.
  21. ^ Brasile, il Recife caccia Cerezo, su ansa.it, 11 agosto 2010.
  22. ^ Samp, il ritorno dell'ex Cerezo - Entra nello staff degli osservatori, su sportmediaset.mediaset.it, 10 novembre 2011 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2011).
  23. ^ Toninho Cerezo: Ufficiale, allena il Vitória, su m.calciomercato.com, 4 dicembre 2011.
  24. ^ Sampdoria, Toninho Cerezo torna in Brasile, su m.calciomercato.it, 22 dicembre 2011. URL consultato il 19 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2015).
  25. ^ Brasile, il Vitoria di Bahia esonera Toninho Cerezo [collegamento interrotto], su m.sky.it, 5 aprile 2012.
  26. ^ Toninho Cerezo ritorna al Giappone, su sampnews24.com, 8 gennaio 2013.
  27. ^ Otto new entry nella Hall of Fame, in RaiSport.rai.it, 23 ottobre 2016. URL consultato il 21 maggio 2018.
  28. ^ Spareggio per l'accesso alla Coppa UEFA.
  29. ^ (EN) Toyota Cup - Most Valuable Player of the Match Award, rsssf.com
  30. ^ Antonio Carlos Cerezo, su asroma.com. URL consultato il 21 maggio 2018.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]