The Real Ghostbusters (videogioco)
The Real Ghostbusters videogioco | |
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Schermata in versione arcade | |
Titolo originale | Meikyū Hunter G |
Piattaforma | Arcade, Amiga, Amstrad CPC, Atari ST, Commodore 64, ZX Spectrum |
Data di pubblicazione | Arcade: maggio 1987 Amiga, ST: 1988 CPC, C64, ZX: 1989 |
Genere | Sparatutto a scorrimento |
Tema | Serie animata, fantascienza |
Origine | Giappone |
Pubblicazione | Data East (arcade), Activision (computer) |
Modalità di gioco | Giocatore singolo, multigiocatore |
Periferiche di input | Joystick, tastiera (solo CPC e ZX) |
Supporto | Cassetta, dischetto |
Requisiti di sistema | Spectrum: 128k |
Specifiche arcade | |
CPU | HD6309 a 3 MHz |
Processore audio | M6502 a 1,5 MHz |
Schermo | Raster orizzontale |
Risoluzione | 256 x 240 a 58 Hz |
Periferica di input | Joystick 8 direzioni, 2 pulsanti |
The Real Ghostbusters è un videogioco arcade di tipo sparatutto a scorrimento tratto dalla serie animata The Real Ghostbusters, pubblicato nel 1987 dalla Data East. La versione giapponese dell'arcade è intitolata Meikyū Hunter G (迷宮ハンターG), traducibile "cacciatore di labirinti G", e non ha legami espliciti con il cartone animato. The Real Ghostbusters ebbe varie conversioni per computer pubblicate dalla Activision, nel 1988 per Amiga e Atari ST e nel 1989 per Amstrad CPC, Commodore 64 e ZX Spectrum.
Il The Real Ghostbusters che uscì per Game Boy è invece la versione nordamericana di Garfield Labyrinth e non è correlato.
Modalità di gioco
[modifica | modifica wikitesto]Un giocatore o più giocatori in cooperazione simultanea controllano ciascuno un acchiappafantasmi, distinto dagli altri solo per il colore della tuta. Il gioco arcade esiste in versioni per due o per tre giocatori massimi in contemporanea, mentre tutte le conversioni per computer supportano fino a due giocatori. Ci sono 10 livelli, con ambientazioni sia edificate sia naturali, mantenuti anche nelle conversioni. La visuale è isometrica con scorrimento multidirezionale, prevalentemente verso l'alto. Sono presenti pareti e precipizi, con stretti passaggi o ponticelli, e sono spesso possibili più percorsi alternativi. Secondo alcune riviste dell'epoca la struttura generale ricorda quella di Alien Syndrome.
I nemici sono creature mostruose dall'aspetto molto variabile, che si muovono a terra oppure volano, alcune anche in grado di sparare. Se un acchiappafantasmi viene raggiunto o colpito perde subito una vita. I livelli hanno un tempo limitato e terminano sempre con uno o più boss che è necessario sconfiggere per aprire l'uscita. Sono presenti trappole letali, mentre i precipizi fanno soltanto da ostacoli e non è possibile cadere giù.
Gli acchiappafantasmi possono sparare in tutte le direzioni con raggi laser, che producono proiettili distinti e sono illimitati, oppure con gli zaini protonici, che producono un raggio continuo, ma hanno una propria riserva di energia limitata. Entrambe le armi sono efficaci contro i mostri, che una volta eliminati si trasformano nei classici fantasmi pallidi ed eterei. Questi fantasmi sono innocui e volano via, ma gli acchiappafantasmi li possono catturare con il raggio protonico e risucchiare direttamente nello zaino; al completamento di ogni livello si ottiene punteggio bonus in proporzione ai fantasmi catturati. Colpendo alcuni nemici o altri oggetti dello scenario è possibile che appaiano dei power-up: ricariche di energia del raggio protonico, potenziamenti dell'arma, invincibilità temporanea, o uno Slimer alleato che gira continuamente intorno all'acchiappafantasmi e colpisce i nemici che tocca.
Il tema musicale, anche in tutte le conversioni, è un adattamento di Ghostbusters, tema principale del cartone animato e dei film della saga.
La versione Meikyū Hunter G, oltre a non avere riferimenti alla saga di Ghostbusters, ha anche alcune differenze nella meccanica di gioco, ad esempio i power-up per le armi sono più variabili, con sei diversi attributi potenziabili separatamente, come gittata e velocità dei colpi.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- The Real Ghostbusters (JPG), in Zzap!, anno 4, n. 34, Milano, Edizioni Hobby, maggio 1989, pp. 30-31, OCLC 955306919.
- The Real Ghostbusters (JPG) (riedizione), in Zzap!, anno 6, n. 55, Milano, Edizioni Hobby, aprile 1991, p. 21, OCLC 955306919.
- The Real Ghostbusters (JPG), in Videogame & Computer World, anno 2, n. 5, Rho (MI), Derby, giugno 1989, pp. 10-11.
- The Real Ghostbusters (JPG), in K, n. 7, Milano, Glénat, giugno 1989, p. 39, ISSN 1122-1313 .
- The Real Ghostbusters (JPG), in Commodore Computer Club, n. 65, Opera (MI), Systems Editoriale, giugno 1989, p. 92, OCLC 955780203.
- The Real Ghostbusters (JPG), in Amiga Magazine, anno 2, n. 7, Milano, Gruppo Editoriale Jackson, 1989, pp. 54-55, OCLC 955381984.
- The Real Ghostbusters (JPG), in Amiga Byte, n. 14, Milano, Arcadia/Elettronica 2000, agosto/settembre 1989, p. 24, OCLC 955729050.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) The Real Ghostbusters, su Killer List of Videogames, The International Arcade Museum.
- The Real Ghostbusters, su adb.arcadeitalia.net.
- (EN) The Real Ghostbusters, su MobyGames, Blue Flame Labs.
- (EN) Kim Lemon, The Real Ghostbusters, su Lemon64.com.
- Roberto Nicoletti, The Real Ghostbusters, su Ready64.org.
- (EN) The Real Ghostbusters, su SpectrumComputing.co.uk.
- (FR) The Real Ghostbusters, su CPC-power.com.
- (EN) The Real Ghostbusters, su Hall of Light - The database of Amiga games - abime.net.
- (EN) The Real Ghostbusters, su Atarimania.com - ST TT Falcon.
- (JA) Meikyū Hunter G (PNG), su flyerfever.com.
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