Teresa Buonocore
Teresa Buonocore (Portici, 1959 – Napoli, 20 settembre 2010) è stata una donna italiana vittima della camorra[1] e di femminicidio[2], medaglia d'oro al merito civile alla memoria.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Portici nel 1959 e divenne segretaria presso un avvocato penalista di Napoli, poi impiegata in un'agenzia di viaggi e infine presso un centro di assistenza fiscale. Si era sposata una prima volta con Antonio Esposito, dal quale aveva avuto due figli, Enzo e Ciro[3], e poi una seconda, avendo due figlie.[3]
Nel 2008 la figlia più giovane, all'età di otto anni, iniziò a frequentare una delle figlie di Enrico Perillo, vicino di casa. Presso l'abitazione di Perillo la bambina, insieme ad un'altra sua coetanea, fu vittima di abusi sessuali da parte di Perillo.[4] Buonocore si costituì parte civile nel processo[5] e testimoniò contro l'autore degli abusi, condannato in primo grado a 16 anni di reclusione da scontare agli arresti domiciliari[4], poi tradotto in carcere a Modena dopo un tentativo di evasione.[4]
La mattina del 20 settembre 2010 a Napoli Buonocore fu affiancata da due assassini che a bordo di uno scooter esplosero quattro colpi di pistola calibro 9 a distanza ravvicinata contro di lei, che morì sul colpo.[6] Il giorno successivo i poliziotti della Questura di Napoli fermarono i due presunti sicari, Alberto Amendola e Giuseppe Avolio, con l'accusa di omicidio.[7] I due successivamente confessarono ed indicarono quale mandante dell'omicidio Enrico Perillo; durante le indagini fu scoperto inoltre un arsenale in un garage di proprietà di Perillo che comprendeva cinque pistole, due pistole mitragliatrici, 2632 cartucce di vario calibro, molte a palla blindata, perforanti ed a pallettoni, due giubbotti antiproiettile e diciotto caricatori.[7] La Corte suprema di cassazione con la sentenza n° 846 del 12 gennaio 2015 confermò la condanna per i due sicari rispettivamente a 22 e 18 anni di reclusione mentre Perillo fu condannato all'ergastolo.[8]
Il 2 giugno 2018 fu consegnata ai familiari la medaglia d'oro al merito civile alla memoria, conferita il 22 novembre 2017 dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.[9]
Memoria
[modifica | modifica wikitesto]Teresa Buonocore è ricordata ogni anno il 21 marzo, nella giornata della memoria e dell'impegno dell'associazione Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie.
Nel 2013 la sua storia è stata raccontata in due puntate nella trasmissione televisiva Rai Un giorno in pretura ed anche nel 2015 in un episodio della trasmissione Rai Amore criminale.[10]
Il 20 settembre 2018 a Portici, città dove viveva, fu inaugurata una lapide in sua memoria nel cimitero cittadino[11] ed una simile è presente sul luogo dell'attentato sotto il ponte dei Granili. A Roma le è stato dedicato un centro antiviolenza in zona Ottavia.[12]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— 22 novembre 2017[13]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ https://vittimemafia.it/20-settembre-2010-napoli-assassinata-teresa-buonocore-aveva-fatto-arrestare-luomo-che-aveva-abusato-di-sua-figlia/
- ^ Vittima della camorra, inaugurata la stele per Teresa Buonocore, su ilmattino.it, Il Mattino, 20 settembre 2018. URL consultato il 21 settembre 2018 (archiviato il 21 settembre 2018).
- ^ a b Cristina Zagaria, Madre coraggio e le sue figlie "Sognava per loro un grande futuro", su napoli.repubblica.it, la Repubblica, 21 settembre 2010. URL consultato il 21 settembre 2018 (archiviato il 21 settembre 2018).
- ^ a b c Maurizio Cerino, Napoli, donna assassinata nel porto incastrò lo stupratore della figlia, su ilmattino.it, Il Mattino, 20 settembre 2010. URL consultato il 21 settembre 2018 (archiviato il 21 settembre 2018).
- ^ Ergastolo per il mandante dell'omicidio della mamma coraggio di Portici, su napoli.repubblica.it, la Repubblica, 12 giugno 2015. URL consultato il 21 settembre 2018 (archiviato il 21 settembre 2018).
- ^ La donna uccisa a Napoli testimoniò contro pedofilo, su ilsecoloxix.it, Il Secolo XIX, 20 settembre 2010. URL consultato il 21 settembre 2018 (archiviato il 21 settembre 2018).
- ^ a b Donna uccisa a Napoli, arrestati i due presunti killer, su tg24.sky.it, Sky TG24, 22 settembre 2010. URL consultato il 21 settembre 2018 (archiviato il 21 settembre 2018).
- ^ Ergastolo per il mandante dell'omicidio della mamma coraggio di Portici, in la Repubblica - Napoli, 12 giugno 2015. URL consultato il 16 ottobre 2021 (archiviato il 21 settembre 2018).
- ^ L'omicidio Buonocore medaglia d'oro ai familiari, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 30 maggio 2018. URL consultato il 20 settembre 2018 (archiviato il 20 settembre 2018).
- ^ Daniela Seclì, Amore Criminale, la storia di Teresa Buonocore: la mamma coraggio che denunciò un pedofilo, in Fanpage.it, 3 novembre 2015. URL consultato il 16 ottobre 2021.
- ^ Vittima della camorra, inaugurata la stele per Teresa Buonocore, su ilmattino.it, Il Mattino, 20 settembre 2018. URL consultato il 21 settembre 2018 (archiviato il 21 settembre 2018).
- ^ Centri antiviolenza, su comune.roma.it, Roma Capitale. URL consultato il 16 ottobre 2021.
- ^ Medaglia d'oro al merito civile Sig.ra Teresa Buonocore, su quirinale.it, 22 novembre 2017. URL consultato il 20 settembre 2018 (archiviato il 21 settembre 2018).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mario Gelardi, La giusta parte: testimoni e storie dell'antimafia, Napoli, Caracò, 2011. ISBN 978-88-97567-02-8
- Claudio Camarca, Dizionario enciclopedico delle mafie in Italia, Castelvecchi, 2013. ISBN 978-88-7615-864-3
- Emanuele Boccianti e Sabrina Ramacci, Italia giallo e nera, Roma, Newton Compton, 2013. ISBN 978-88-541-5052-2
- Giulia Di Girolamo e Alessandro Gallo, Non diamoci pace: diario di un viaggio (il)legale, Napoli, Bologna, Caracò, 2014. ISBN 978-88-97567-61-5
- Luigi Ciotti, Cento passi verso un'altra Italia, Milano, Piemme, 2015. ISBN 978-88-566-4455-5
- Donna Moderna, Donne come noi, Milano, Sperling & Kupfer, 2018. ISBN 978-88-200-6421-1
- Carlo Spagna, Teresa B., Napoli, Iuppiter Edizioni, 2019. ISBN 978-88-32156-06-5
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Nomi da non dimenticare. 21 marzo 2016: XXI Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie. su libera.it
- ammazzatecitutti.it
- http://fondazionepolis.regione.campania.it/showInEvidenceDocuments.php?id_document=503[collegamento interrotto]
- Il coraggio di una madre su Raiplay - Un giorno in pretura stagione 2013/2014 - 17ª puntata del 19/10/2013
- La vendetta su Raiplay - Un giorno in pretura stagione 2013/2014 - 18ª puntata del 26/10/2013