Teostericto il Confessore
San Teostericto il Confessore | |
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Abate | |
Nascita | 725 ? |
Morte | 807 |
Venerato da | Chiesa ortodossa |
Ricorrenza | 17 marzo |
Teostericto, detto il Confessore (Trigleia, 725 ? – Trigleia, 17 marzo 807), è stato un monaco cristiano bizantino.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Teostericto il Confessore (o Theosteriktos) divenne monaco in giovane età presso il Monastero di San Giovanni il Teologo, noto anche come Monastero di Pelecete (in greco Μονή Πελεκητής) nella Propontide, e in seguito divenne abate (igumeno). Le notizie sulla sua vita e sul suo probabile martirio sono riportate dalla biografia di santo Stefano il Giovane, scritta da un diacono di nome Stefano[1].
Nel 763, durante la persecuzione iconoclasta di Costantino V, mentre si trovava in chiesa per i riti del Giovedì Santo, fu sorpreso dal generale Michele Laconodragone che alla testa di un forte contingente di soldati arresto l'abate con tutti i religiosi. Molti monaci furono subito trucidati e altri furono condotti in prigione nella regione di Efeso. Teostericto fu torturato: ebbe amputato il naso, le dita e le orecchie, e la barba spalmata di pece e bruciata; il monastero fu dato alle fiamme e andò distrutto[2]. I documenti greci sembrano indicare che non morì martire nella persecuzione ma che in seguito fu rilasciato e si rifugiò in un altro monastero sfuggito alla persecuzione[3], dove morì il 17 marzo del 807.
Culto
[modifica | modifica wikitesto]I Sinassari si limitano a segnalarne la memoria nelle Chiese slave il 28 febbraio[4], e nelle Chiese greche il 17 marzo[5].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Cfr. Raymond Janin, Teostericto, santo, Bibliotheca Sanctorum, Pontificia Università Lateranense, 1969, Volume X, col. 363
- ^ Bibliotheca Sanctorum, Roma 1961, X, coll. 445-46
- ^ Cfr. Friedrich Kempf, Storia della Chiesa, Volume 4, Editoriale Jaca Book, 1992. Si veda anche O. Volk, Lexikon für Theologie und Kirche, VIII, pp. 554-555
- ^ Synaxarium Ecclesiae Constantinopolitanum, pag.495
- ^ Synaxarium Ecclesiae Constantinopolitanum, ibid. pag. 544
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Adolphe Hergès, Monastères de Bithynie: saint Jean le Théologue de Pélécète, Échos d'Orient, Année 1898, Volume 1, Numéro 9, pp. 274-280.
- Bernardin Menthon, L'olympe de Bithynie: ses saints, ses couvents, ses sites, Paris 1935, Bonne Presse