TT252
TT252 Tomba di Senimen | |
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Planimetria schematica dell'area di Sheikh Abd el-Qurna (nord)[N 1] | |
Civiltà | Antico Egitto |
Utilizzo | tomba |
Epoca | XVIII dinastia |
Localizzazione | |
Stato | Egitto |
Località | Luxor |
Amministrazione | |
Patrimonio | Necropoli di Tebe |
Ente | Ministero delle Antichità |
Visitabile | no |
Mappa di localizzazione | |
TT252 (Theban Tomb 252) è la sigla che identifica una delle Tombe dei Nobili[N 2][1] ubicate nell'area della cosiddetta Necropoli Tebana, sulla sponda occidentale[N 3] del Nilo dinanzi alla città di Luxor[N 4][2], in Egitto. Destinata a sepolture di nobili e funzionari connessi alle case regnanti, specie del Nuovo Regno, l'area venne sfruttata, come necropoli, fin dall'Antico Regno e, successivamente, sino al periodo Saitico (con la XXVI dinastia) e Tolemaico.
Titolare
[modifica | modifica wikitesto]TT252 era la tomba di:
Titolare | Titolo | Necropoli[N 5] | Dinastia/Periodo | Note[N 6] |
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Senimen[3] | Amministratore; Curatore della Sposa Divina[4] | Sheikh Abd al-Qurna (area nord)[5] | XVIII dinastia (Hatshepsut)[6] | versante nord-est della collina; in alto nell'area superiore del margine[N 7] |
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Tutti i dati biografici sul titolare di TT252 sono ricavabili dalla tomba del fratello Senmut (TT71). Ramosi fu il padre di Senimen, Hatnefer (detta anche Titutyu) la madre[7]. Neferether, e Iahotep furono le sue sorelle, e Senmut (TT71), Minhotep, prete "wab"[N 8] di Amon, Amenemhat, portatore della barca sacra di Amon e Pairi, guardiano del bestiame nel dominio del dio, i suoi fratelli. Analogamente dalla TT71 di Senmut si ricava il nome della moglie Senemiho[4].
La tomba
[modifica | modifica wikitesto]Unica vestigia visibile della TT252 è una statua scolpita nella roccia della facciata rappresentante il defunto che accudisce una giovane principessa, forse Neferura figlia di Hatshepsut. Alle sue spalle, in piedi, la moglie (?). Provengono da questa tomba alcuni frammenti di architrave, nonché di vasi canopi intestati al defunto e frammenti di iscrizione recanti il cartiglio di Hatshepsut.[4].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La planimetria qui riportata non è in scala ed ha valore esclusivamente di visione d'insieme; l'ubicazione delle singole sepolture non è topograficamente esatta, ma vuole visualizzare la concentrazione delle tombe, nonché il "disordine" con cui le stesse sono state classificate.
- ^ La prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l'edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall. Le tombe erano numerate in ordine di scoperta e non geografico; ugualmente in ordine cronologico di scoperta sono le tombe dalla 253 in poi.
- ^ I campi della Duat, ovvero l'aldilà egizio, si trovavano, secondo le credenze, proprio sulla riva occidentale del grande fiume.
- ^ Nella sua epoca di utilizzo, l'area era nota come "Quella di fronte al suo Signore" (con riferimento alla riva orientale, dove si trovavano le strutture dei Palazzi di residenza dei re e i templi dei principali dei) o, più semplicemente, "Occidente di Tebe".
- ^ le Tombe dei Nobili, benché raggruppate in un'unica area, sono di fatto distribuite su più necropoli distinte.
- ^ Le note, sovente di inquadramento topografico della tomba, sono tratte dal "Topographical Catalogue" di Gardiner e Weigall, ed. 1913 e fanno perciò riferimento alla situazione dell'epoca.
- ^ Con la TT252 termina la catalogazione delle Tombe dei Nobili dovuta a Gardiner e Weigall nel loro "Topographical Catalogue" del 1913.
- ^ I preti "wab", ma anche "uab", o "uebu", appartenevano al basso clero ed erano incaricati della manutenzione degli strumenti del culto e degli oggetti comunque ad esso connessi. A loro competeva il lavacro e l'abbigliamento giornaliero della statua del dio presso cui operavano e a loro competeva il trasporto della statua del dio (generalmente su una barca sacra) durante le cerimonie. Erano gerarchicamente sottoposti ad un "grande prete wab" cui competevano le operazioni giornaliere di culto della divinità.
Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Gardiner e Weigall 1913.
- ^ Donadoni 1999, p. 115.
- ^ Gardiner e Weigall 1913, p. 38.
- ^ a b c Porter e Moss 1927, p. 355.
- ^ Gardiner e Weigall 1913, pp. 38-39.
- ^ Gardiner e Weigall 1913, p. 39.
- ^ Porter e Moss 1927, p. 139.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Sergio Donadoni, Tebe, Milano, Electa, 1999, ISBN 88-435-6209-6.
- Mario Tosi, Dizionario enciclopedico delle divinità dell'antico Egitto - 2 voll.-, Torino, Ananke, 2005, ISBN 88-7325-115-3.
- (EN) Alexander Henry Rhind, Thebes, its Tombs and their tenants, Londra, Longman, Green, Longman & Roberts, 1862.
- (EN) Nicholas Reeves e Araldo De Luca, Valley of the Kings, Friedman/Fairfax, 2001, ISBN 978-1-58663-295-3.
- (EN) Nicholas Reeves e Richard Wilkinson, The complete Valley of the Kings, New York, Thames & Hudson, 2000, ISBN 0-500-05080-5.
- (EN) Alan Gardiner e Arthur E.P. Weigall, Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes, Londra, Bernard Quaritch, 1913.
- (EN) Donald Redford, The Oxford Encyclopedia of Ancient Egypt, Oxford, Oxford University Press, 2001, ISBN 978-0-19-513823-8.
- (EN) John Gardner Wilkinson, Manners and Customs of the Ancient Egyptians, Londra, John Murray, 1837.
- (EN) Bertha Porter e Rosalind L.B. Moss, Topographical Bibliography of Ancient Egyptian hierogliphic texts, reliefs, and paintings. Vol. 1, Oxford, Oxford at the Clarendon Press, 1927.
- (EN) David O'Connor e Eric H. Cline, Thutmose III: A New Biography, Ann Arbor (Michigan), University of Michigan Press, 2006, ISBN 978-0472114672.
- (EN) William J. Murnane, Texts from the Amarna Period in Egypt, New York, Society of Biblical Literature, 1995, ISBN 1-55540-966-0.
- (EN) Lyla Pinch Brock, The Tomb of Userhat in The Tombs and the Funerary Temples of Thebes West, pp. 414-417, il Cairo, American University in Cairo Press, 2001.
- (EN) Norman de Garis Davies, Two Ramesside Tombs at Thebes, pp. 3-30, New York, 1927.
- (EN) Norman de Garis Davies, The Tomb of Nakht at Thebes, New York, Metropolitan Museum of Art, 1917.
- (EN) Jiro Kondo, The Re-use of the Private Tombs on the Western Bank of Thebes and Its Chronological Problem: The Cases of the Tomb of Hnsw (no. 31) and the Tomb of Wsr-h3t (no. 51), in Orient n.ro 32, pp. 50-68, 1927.
- (EN) Kent R. Weeks, The Treasures of Luxor and the Valley of the Kings, pp. 478-483, il Cairo, American University in Cairo Press, 2005.
- (EN) Rasha Soliman, Old and Middle Kingdom Theban Tombs, Londra, Golden House Publications, 2009, ISBN 978-1-906137-09-0.
- (DE) Friederike Kampp, Die Thebanische Nekropole ; zum Wandel des Grabedankens von der XVIII bis zur XX Dynastie: Theben, vol. 2, Darmstadt, Philipp von Zabern, 1996, ISBN 3805315066.