Tōru Takemitsu
Tōru Takemitsu (in giapponese 武満 徹, Takemitsu Tōru; Tokyo, 8 ottobre 1930 – Tokyo, 20 febbraio 1996) è stato un compositore giapponese, considerato uno dei maggiori autori giapponesi dell'epoca contemporanea.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Tokyo, Takemitsu cominciò ad interessarsi alla musica classica occidentale nel periodo del secondo conflitto mondiale. Ebbe l'occasione di sentire musiche occidentali dalla radio militare americana, mentre era in convalescenza da una lunga malattia. Coltivò pure la conoscenza e l'ascolto della musica jazz, grazie alla notevole collezione di dischi di suo padre.
Nella sua formazione musicale, Takemitsu fu quasi totalmente un autodidatta; subì molte influenze dalla musica francese, in special modo da autori come Claude Debussy e Olivier Messiaen. Nel 1951 fondò il "Jikken Kobo", un gruppo con il quale introdusse la musica di molti compositori occidentali in Giappone.
Takemitsu raccolse il primo importante successo quando il suo Requiem per orchestra d'archi (1957) venne ascoltato e lodato da Igor' Fëdorovič Stravinskij: fu l'inizio della sua grande carriera internazionale. Nei primi anni 60 fu influenzato dalle idee di John Cage, che conobbe di persona nel 1964: a questo periodo risale buona parte della sua produzione di musica aleatoria. Stringe amicizia anche con l'artista e scultore multimediale Paolo Carosone al quale dedica un capitolo del suo libro “Oto to Chinmoku to Hakari aeru hodo ni” (Suono e silenzio a confronto).
Nel 1984 avviene la prima esecuzione assoluta nella Concert Hall of the Barber Institute of Fine Arts di Birmingham di "Through the Rainbow, Palma" per chitarra, oboe d'amore e orchestra di sua composizione diretta da Simon Rattle.
Takemitsu morì prematuramente a Tokyo il 20 febbraio 1996, a causa di un cancro; nell'autunno di quello stesso anno gli venne attribuito postumo il Glenn Gould Prize. Nel corso della vita aveva ricevuto diversi premi, fra i quali, per due volte, il Premio Otaka.
La sua musica
[modifica | modifica wikitesto]Eccezion fatta per una primissima parte della sua carriera nella quale si è interessato alle musiche tradizionali giapponesi, tutta l'opera di Takemitsu è indirizzata ad un rinnegamento delle strutture, dei canoni, delle melodie della tradizione musicale della sua patria, a favore di una base prettamente occidentale (Takemitsu spiega la sua scelta nel seguente modo: "Non amo usare melodie giapponesi come materiale. Nessuna forza... nessuno sviluppo. Le melodie giapponesi sono come il Fuji – belle ma eternamente immobili").
Non rifiuta però di utilizzare gli strumenti della tradizione giapponese, inserendo in molte opere, sia orchestrali che da camera, biwa e shakuhachi.
L'anima giapponese di Takemitsu è presente, però, in maniera forse anche più significativa e profonda nell'astratto, nella filosofia che anima le sue opere (da notare anche l'importanza del silenzio o la concezione di un brano come libero flusso musicale non strutturato). Seguendo la lezione di Debussy e dell'Impressionismo, l'ispirazione di Takemitsu spaziava dalla letteratura alle arti figurative - cosa che si riflette nell'uso di titoli evocativi e poetici per molti suoi brani.
Takemitsu non crea, quindi, una semplice fusione degli stili occidentale e orientale, ma ne crea uno nuovo, frutto di una piena conoscenza dei due, e per il quale è impossibile fare divisioni accurate. Il compositore giapponese sembra quindi coronare il suo desiderio di "nuotare nell'oceano che non ha né Oriente né Occidente", desiderio all'insegna di una visione a 360 gradi della musica.
Alcune opere rappresentative
[modifica | modifica wikitesto]Musica orchestrale (con o senza solisti)
[modifica | modifica wikitesto]- Requiem per archi (1957)
- Solitude Sonore per orchestra (1958)
- Arc per pianoforte e orchestra (1963-1966)
- November steps (1967), per orchestra occidentale, shakuhachi e biwa
- The dorian horizon (1967), per orchestra d'archi
- In an autumn garden per orchestra tradizionale di gagaku (1973-1979)
- Quatrain per clarinetto, violino, violoncello, pianoforte e orchestra (1975)
- A flock descends into the pentagonal garden per orchestra (1977)
- Dreamtime per orchestra (1981)
- Spirit Garden per orchestra (1994)
Musica per pianoforte solo
[modifica | modifica wikitesto]- Litany (1950-1989)
- Uninterrupted Rest (Pause ininterrompue) (1952)
- Piano Distance (1961)
- Corona (London Version) (1962)
- For Away (1973)
- Les Yeux Clos (1979)
- Rain Tree Sketch (1982)
- Les Yeux Clos II (1988)
- Rain Tree Sketch II (1992)
Musica per flauto
[modifica | modifica wikitesto]Musica per chitarra
[modifica | modifica wikitesto]- Folios (1974)
- 12 Songs for Guitar (1974/1977)
- All in Twilight (1987)
- Equinox (1993)
- In the Woods (1995)
Musica da camera
[modifica | modifica wikitesto]- Distance de Fée per violino e pianoforte (1951)
- Eclipse per shakuhachi e biwa (1966)
- Voyage per tre biwa (1973)
- Toward the Sea per flauto e chitarra (1981)
- A way a Lone per quartetto d'archi (1981)
- And then I knew 'twas Wind per flauto, viola e arpa (1992)
- Between tides per violino, violoncello e pianoforte (1993)
Musica per film
[modifica | modifica wikitesto]Takemitsu è famoso per l'aver composto le colonne sonore di quasi 100 film, fra cui:
- La donna di sabbia (Suna no onna), regia di Hiroshi Teshigahara (1964)
- Fiore secco (Kawaita hana), regia di Masahiro Shinoda (1964)
- L'amaro giardino di Lesbo (Utsukushisa to kanashimi to), regia di Masahiro Shinoda (1965)
- Il volto di un altro (Tanin no kao), regia di Hiroshi Teshigahara (1966)
- Shinjū ten no Amijima, regia di Masahiro Shinoda (1969)
- Chinmoku, regia di Masahiro Shinoda (1971)
- Ran, regia di Akira Kurosawa (1985)
- Yari no Gonza, regia di Masahiro Shinoda (1986)
- Pioggia nera (Kuroi ame) di Shōhei Imamura (1989)
- Sharaku, regia di Masahiro Shinoda (1995)
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Peter Burt, La musica di Toru Takemitsu, BMG Ricordi, Milano (2003). ISBN 88-7592-747-2
- Toru Takemitsu, In the woods, Schott, Japan Company 1996. ISBN 4-89066-399-1
- Ziad Kreidy, TAKEMITSU à l'écoute de l'inaudible, L'Harmattan, Parigi (2009). ISBN 978-2-296-07763-8
- Tōru Takemitsu, "Oto to Chinmoku to Hakari aeru hodo ni" (Suono e silenzio a confronto), Shinchosha, Tokyo, (1971)
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Tōru Takemitsu
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tōru Takemitsu
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Takemitsu, Toru, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Takemitsu, Tōru, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Opere di Tōru Takemitsu, su Open Library, Internet Archive.
- Tōru Takemitsu, in Archivio storico Ricordi, Ricordi & C.
- Tōru Takemitsu, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Tōru Takemitsu, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Tōru Takemitsu, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Tōru Takemitsu, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Tōru Takemitsu, su WhoSampled.
- (EN) Tōru Takemitsu, su SecondHandSongs.
- (EN) Tōru Takemitsu, su Genius.com.
- (EN) Tōru Takemitsu, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Tōru Takemitsu, su AllMovie, All Media Network.
- (DE, EN) Tōru Takemitsu, su filmportal.de.
- (EN) Toru Takemitsu: Lista delle composizioni di Toru Takemitsu, su chorch.fc2web.com.
- Discografia contemporanea giapponese, su hogaku.it.
- Recensione di La musica di Toru Takemitsu, su orfeonellarete.it.
- (EN) Toru Takemitsu, su soundintermedia.co.uk. URL consultato il 25 marzo 2006 (archiviato dall'url originale il 24 aprile 2006).
- (FR) Biografia di Tōru Takemitsu, in Brahms - Base de documentation sur la musique contemporaine, Ircam.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 229607213 · ISNI (EN) 0000 0001 2126 1638 · SBN MILV101684 · Europeana agent/base/147973 · ULAN (EN) 500125460 · LCCN (EN) n80163625 · GND (DE) 119299151 · BNE (ES) XX1297068 (data) · BNF (FR) cb13900266m (data) · J9U (EN, HE) 987007280668705171 · NSK (HR) 000377666 · NDL (EN, JA) 00079856 · CONOR.SI (SL) 37700963 |
---|