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Stronger - Io sono più forte

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Stronger - Io sono più forte
Jake Gyllenhaal in una scena del film
Titolo originaleStronger
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2017
Durata119 min
Generebiografico, drammatico
RegiaDavid Gordon Green
Soggettodal libro di Jeff Bauman e Bret Witter
SceneggiaturaJohn Pollono
ProduttoreJake Gyllenhaal, David Hoberman, Todd Lieberman, Michel Litvak, Scott Silver
Produttore esecutivoRiva Marker, Anthony Mattero, Peter H. McGuigan, Nicolas Stern, Jeffrey Stott, Gary Michael Walters, Alexander Young
Casa di produzioneBold Films, Lionsgate, Mandeville Films, Nine Stories Productions
Distribuzione in italiano01 Distribution
FotografiaSean Bobbitt
MontaggioDylan Tichenor
Effetti specialiJonathan Legris
MusicheMichael Brook
ScenografiaStephen H. Carter
CostumiLeah Katznelson, Kim Wilcox
TruccoRob Fitz, Juliet Loveland, Sherryn Smith
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Stronger - Io sono più forte (Stronger) è un film del 2017 diretto da David Gordon Green.

La pellicola, con protagonisti Jake Gyllenhaal, Tatiana Maslany e Miranda Richardson, è l'adattamento cinematografico dell'omonimo libro autobiografico scritto da Jeff Bauman, assieme a Bret Witter, riguardo all'attentato alla maratona di Boston avvenuto il 15 aprile 2013, in cui Bauman perse entrambe le gambe.

Jeff Bauman è nativo di Boston, lavora al banco della gastronomia di un Costco e vive in un piccolo appartamento con due camere da letto e la madre alcolizzata Patty. Una notte incontra la sua ex ragazza Erin che è attratta da lui, dalla sua gentilezza e dal suo fascino, ma è scontenta dal suo scarso impegno e determinazione. Jeff viene a sapere che Erin correrà alla maratona di Boston per raccogliere fondi per l'ospedale in cui lavora, le promette che l'aspetterà al traguardo con un grande cartello.

Mentre si avvicina al traguardo, una bomba esplode proprio al suo fianco, entrambe le gambe gli vengono amputate sopra il ginocchio. Appena riprende conoscenza, dichiara di aver visto l'attentatore, tanto da poter fornire una dettagliata descrizione all'FBI di Tamerlan Tsarnaev. Le autorità locali catturano Dzhokhar Tsarnaev e Jeff viene salutato come un eroe, ma fatica ad adattarsi alle sue condizioni, così come all'improvvisa fama.

La madre prenota interviste e promuove incontri e eventi per Jeff che per sostenerne i ritmi prega Erin di essergli a fianco. Il legame fra loro riprende e si rafforza nelle difficoltà, ma Erin non approva le iniziative che la madre di Jeff continuamente prende per accrescerne la popolarità. Jeff e la sua famiglia sono invitati dai Boston Bruins alla partita della Stanley Cup contro i Toronto Maple Leafs, Jeff dovrà sventolare la bandiera durante la cerimonia di apertura. La folla al TD Garden innesca flashback traumatici per Jeff, che va in escandescenze nell'ascensore. Erin lo conforta e insiste affinché parli alla sua famiglia della fragilità del suo stato mentale e dell'impatto negativo che la sua esposizione mediatica sta avendo su di lui. Quella notte, fanno l'amore per la prima volta dopo l'incidente.

Quando la madre di propria iniziativa prenota un'intervista con Oprah Winfrey, Erin reagisce con rabbia e sostiene che la continua esposizione mediatica intensifica il disturbo da stress post-traumatico di Jeff. Finalmente lui stesso dichiara di non voler più fare interviste. La donna scoraggiata inizia ad assecondare tutte le richieste del figlio, favorendone la pigrizia e la tendenza a bere. La convivenza iniziata con Erin non sembra dargli la serenità sperata. Passa notti a bere con gli amici o con la madre e inizia a saltare gli appuntamenti di fisioterapia. Erin esasperata affronta la suocera, le rimprovera egoismo e negligenza; quindi si rivolge a lui per rinfacciargli l'autocommiserazione e l'incapacità di opporsi a sua madre. Se ne va lasciando madre e figlio a vivere da soli.

Jeff reagisce andando a bere in un bar con i fratelli; qui due avventori iniziano a fargli domande in merito all'attentato, insinuando che l'evento sia stato organizzato del governo Obama per avere la scusa di dichiarare guerra all'Iran e che Jeff stesso sia stato pagato per interpretare il ruolo della vittima. Jeff e i suoi fratelli, profondamente offesi, rispondono con sprezzo ai due fino a scatenare una rissa fra tutti i clienti. Erin va a prenderlo e già in auto gli comunica di essere incinta. Jeff va in panico e le dice che non sarà in grado di fare il padre; lei delusa e disperata, lo fronteggia definendolo ragazzo viziato e irresponsabile. Esce dalla macchina lasciandolo senza sedia a rotelle, sale in casa e prepara le valigie per andarsene. Jeff striscia sull'asfalto verso l'appartamento invocando aiuto e ha un flashback dell'attentato, ricordandolo nella sua interezza.

Jeff incontra Carlos, l'uomo che si è preso cura di lui subito dopo l'attentato salvandogli la vita; Carlos racconta la sua triste storia: per reazione alla morte del figlio, marine in Iraq, ha tentato il suicidio, e ha dovuto partecipare al funerale del ragazzo in barella. Il figlio minore, incapace di sostenere la morte del fratello maggiore e la profonda depressione del padre, si è suicidato. Carlos confida che salvare Jeff lo ha aiutato a fare pace con la morte dei figli e con il senso di colpa seguente. Jeff capisce che la propria volontà di vivere mostrata nonostante le avversità, è ciò che conforta e ispira molte persone. Smette di bere e inizia a prendere più seriamente la riabilitazione. Lascia a Erin un messaggio vocale in cui si scusa per il suo comportamento, riconoscendo finalmente la propria immaturità e dichiarando di essere pronto ad assumersi responsabilità. Pochi giorni dopo, lui e Carlos lanciano il primo tiro di una partita dei Boston Red Sox al Fenway Park, dove incontrano Pedro Martinez. Erin guarda la partita in TV e sorride innamorata. Dopo la partita molte persone si avvicinano a Jeff, vogliono manifestargli la loro gratitudine per l'influenza positiva che ha avuto sulle loro vite.

Si incontra con Erin in una tavola calda, finalmente in piedi sulle protesi per la prima volta senza assistenza. Dice a Erin che la ama, lei risponde: "Bene", le prende la mano e sorride.

Il 14 luglio 2014 la Lionsgate avvia il progetto del film basato sulle memorie di Jeff Bauman, con John Pollono ad occuparsi della sceneggiatura.[1] Il 17 luglio 2015, David Gordon Green firma per la regia del film.[2]

Le riprese del film sono iniziate a Boston il 4 aprile 2016.[3]

Il primo trailer del film viene diffuso il 22 giugno 2017.[4]

Distribuzione

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Il film è stato presentato in anteprima mondiale l'8 settembre 2017 al Toronto International Film Festival e poi distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi a partire dal 22 settembre 2017.[5]

In Italia, la pellicola è stata presentata alla 12ª edizione del Festa del Cinema di Roma il 28 ottobre 2017[6] ed è stato distribuito nei cinema dal 4 luglio 2018.

Riconoscimenti

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  1. ^ (EN) Rebecca Ford, Boston Marathon Bombing Survivor's Story Getting Movie Treatment From Lionsgate, su hollywoodreporter.com, The Hollywood Reporter, 14 luglio 2014. URL consultato il 22 giugno 2017.
  2. ^ (EN) Borys Kit, David Gordon Green Tackling Boston Marathon Bombing With 'Stronger' (Exclusive), su hollywoodreporter.com, The Hollywood Reporter, 17 luglio 2015. URL consultato il 22 giugno 2017.
  3. ^ (EN) Christine, ‘Stronger’, starring Jake Gyllenhaal, begins filming in Boston, su onlocationvacations.com, 5 aprile 2016. URL consultato il 22 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2019).
  4. ^ Filmato audio RoadsideFlix, Stronger - Io sono più forte, su YouTube, 22 giugno 2017. URL consultato il 22 giugno 2017.
  5. ^ (EN) Max Evry, Stronger Trailer With Jake Gyllenhaal and Tatiana Maslany, su comingsoon.net, 22 giugno 2017. URL consultato il 22 giugno 2017.
  6. ^ Andrea Bedeschi, Stronger di David Gordon Green alla dodicesima edizione della Festa del Cinema di Roma!, su badtaste.it, 5 ottobre 2017. URL consultato il 5 ottobre 2017.
  7. ^ (EN) Steve Pond, 'Dunkirk,' 'The Shape of Water' Lead Satellite Award Nominations, su thewrap.com, 29 novembre 2017. URL consultato il 30 novembre 2017.
  8. ^ (EN) Pete Hammond, Critics’ Choice Awards Nominations: ‘The Shape Of Water’ Leads With 14; Netflix Tops TV Contenders, su deadline.com, 6 dicembre 2017. URL consultato il 6 dicembre 2017.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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